Commento: Dopo troppe settimane d’attesa in cui sono stato bersagliato di richieste e di spiegazioni sullo status quo dei miei commenti al titolo CLAMP di quest’autunno, ho finalmente il piacere di riportare all’attenzione che merita questo piacevole e mai banale anime solo all’apparenza frivolo e senza spessore: per molti di voi (soprattutto i “colleghi” maschi) il quartetto di Osaka è sinonimo di storie ambigue al profumo di yaoi o amicizie femminili decisamente oltre il limite del consentito… restereste sorpresi da come niente di tutto questo permei anche una sola scena di singola puntata ^^. Questa puntata è semplicemente MERAVIGLIOSA, la potenza emotiva della scena finale con le lucciole di notte è simile solo alla splendida ottava puntate di “Natsume Yuujinchou”, altro titolo particolare e d’atmosfera capace di andare a toccare le corde più intonate di quel meraviglioso strumento chiamato animo umano. Non solo positivismo e sentimenti d’amore, come dicevamo poc’anzi, ma anche e soprattutto una storia complicata e forse addirittura pericolosa per Sayaka ed i bambini dell’orfanotrofio che inizia ad apparire sempre meno “oasi felice” e rifugio sicuro per Kobato e la sua missione di miglioramento del mondo che la circonda: l’ingresso in scena degli yakuza complica e movimenta la storia su binari che non avrebbero potuto sembrare più lontani ed anche Ioryogi inizia ad assumere contorni più grandi della cornice da animale di pezza nella quale è rinchiuso… Come riuscirà Kobato a risolvere questa situazione tremendamente più grande di lei?
Riassunto: Una mattina come tante altre all’asilo, Kobato viene avvicinata da Marina-chan ed altri bambini che le danno un libro illustrato chiedendole di leggere loro la storia raccontata all’interno. Sulle prime la povera Kobato si dimostra un po’ titubante ma la verità è che non sà leggere molto bene e tutti i bambini rimangono stupiti nel vedere una persona più grande essere quasi al loro stesso livello: mentre tutta la classe ride e scherza con Kobato, nell’ufficio di Sayaka squilla il telefono proprio durante l’analisi della contabilità e mai telefonata poteva essere più calzante poiché pare che qualcuno che le ha prestato dei soldi stia per arrivare molto presto a farsi vivo per riscuotere il credito e Ioryogi, in modalità pelouche, sente tutto. Ignara di quanto stia accadendo all’asilo, Kobato trascorre le sue giornate cercando di migliorare le sue abilità di lettura e fà pratica proprio con la storia che i bambini volevano che lei leggesso loro, protagonista una giovane lucciola incapace di splendere nel cielo notturno: durante la lettura a voce alta nel parco, Kobato viene fermata da un anziano signore che le ordina di smettere di leggere quella storia o, se proprio deve farlo, che se ne vada a casa sua. La mattina seguente, ancora persa nei suoi pensieri sui rimproveri ricevuti dall’uomo al parco, Kobato raggiunge l’asilo trovando 3 yakuza intenti a spaventare i bambini e Sayaka alla quale intimano la riconsegna con gli interessi del denaro prestatole: desiderosa di essere d’aiuto, Kobato si schiera a difesa dei bambini chiedendo ai bulli di andarsene. Quella stessa sera, di ritorno al parco, Kobato si imbatte nuovamente nell’anziano signore del giorno precedente che le ordina nuovamente di interrompere la lettura a voce alta.
Decisa a capire chi diavolo sia questo vecchietto bisbetico che non le permette di esercitarsi nella lettura, Kobato chiede a Kiyokazu (che scopre essere il proprio vicino di casa ^^) notizie su di lui e scopre che quel “vecchietto” è in realtà Soutarou Mori… nientemeno che l’autore della storia della lucciola narrata nel libro! Convinta che non voglia farla leggere a voce alta perché qualcosa nel libro lo turbi, Kobato porta avanti le sue indagini sul vecchietto senza tuttavia venire a capo di un bel nulla: invitandolo nella radura nelle vicinanze quella stessa sera per discutere serenamente fra di loro, Kobato si allontana sperando di avere l’incontro che tanto desiderava ma al calar del solo nessuno si è presentato all’appuntamento. Quando ormai sia lei che Ioryogi hanno perso le speranze, il nostro vecchietto compare in scena con una torcia e chiede alla ragazza perché l’abbia invitato lì con lei: felice nel vederlo arrivare, Kobato gli chiede cosa ci sia nella storia che tanto lo turba e Mori racconta che i disegni del libro sono stata realizzati dalla sua fidanzata dell’epoca, con la quale non ebbe mai modo di andare ad ammirare lo spettacolo delle lucciole notturne poiché il lavoro lo opprimeva e proprio quando trovò un pomeriggio libero, la ragazza ebbe un incidete d’auto e perse la vita. Mai in grado di perdonarsi la triste realtà dei fatti, Mori iniziò ad odiare quel libro e quella storia ma Kobato cerca di sollevargli il morale finendo per scivolare a sua volta in una zona più bassa della collina dove Mori la raggiunge per aiutarla e dove scopre essere praticamente di fronte alla copertina del libro… nel posto dove la sua ragazza disegnò gli scenari per il racconto. Alla luce dello spettacolo di lucciole pronte a volteggiare per il cielo stellato, Kobato e Mori osservano senza parole lo spettacolo della Natura e della vita.
Download: Kobato 05 ITA by Bakamitai
ciampax 25 Novembre 2009 il 12:00
Dunque, vorrei esprimere un parere su questo anime. Ho iniziato a leggere il manga dell CLAMP e la cosa che mi ha lasciato di stucco � il charachter design della protagonista Kobato: nell’anime sembra un’adolescente, forse anche matura, mentre nel manga viene disegnata come una bambina (tipico tratto alla Sakura, tanto per intenderci). Mi sono chiesto: perch�? Che bisogno c’era di usare, piuttosto che lo stile di Minase (la disegnatrice di Sakura e del Kobato versione manga), quello di Ai (mi pare si chiami cos�, la disegnatrice di Tsubasa Reservoir Chronicle?) La scelta mi ha lasciato di stucco, comunque una motivazione ci sar�!
Hicchan 27 Novembre 2009 il 20:31
… non capisco, le Clamp le conosci?
Il gruppo Clamp � formato da una scenaggiatrice (Nanase Okawa), due mangaka (Mokona e Tsubaki Nekoi) e un’assistente (Satsuki Igarashi).
Per molti anni la disegnatrice principale � stata Mokona (all’epoca Mokona Apapa), con il supporto dei super deformed di Nekoi (che al tempo si chiamava ancora Mick Nekoi), che nel loro primo quinquiennio di attivit� ha disegnato interamente solo la raccolta di storie brevi “L’uomo per me”, uscito questo mese per le edizioni Giochi Preziosi Manga in occasione del ventennale (al “modico prezzo di 7,00 �, argh). Suo compito sono stati anche tutti quegli animaletti/peluche/mascotte apparsi nelle varie serie, ad esempio il pesce palla simbolo dell’Istituto Clamp (che compare addirittura in X) Kero-chan di Card Captor Sakura e Mokona, inizialmente apparso in Rayearth e che � poi diventato/a il simbolo del gruppo.
Da Wish in poi, per�, c’� stata “l’era Nekoi”, con manga quali Angelic Layer e Chobits (che sono cronologicamente consecutivi), e il mai terminato (come altri manga Clamp) Lawful Drugstore.
A poi, sono arrivati Tsubasa e xxxHolic. Inizialmente ero convinta che fossero entrambi disegnati da Nekoi (quella che non so per quale motivo tu hai chiamato Ai), ma andando avanti con i volumi � emerso sempre di pi� il tratto di Mokona (che – non ne sono asslutamente sicura perci� non prendere per vero ci� che dico – si diceva avesse smesso di disegnare a causa di problemi alla mano), e proseguendo ancora sono arrivata al punto di non capire pi� quale delle due sia a disegnare.
Quello che volevo dire in con tutto questo discorso enciclopedico sulle Clamp � che… non lo so cosa volevo dire o___� mi ha dato fastidio che tu fossi cos� disinformato, ecco. Ah, s�, e che le due disegnatrici cambiano cos� spesso stile che non credo sia corretto dire “lo stile di quella” e “lo stile di quell’altra” e se proprio, cio�, almeno azzecca i nomi! �___o
Comunque credo che nell’anime abbiano semplificato e pulito il tratto per motivi pratici, se guardi nel manga gli occhi sono composti da molti tratti, sono parecchio grafici, e rendere lo stesso effetto in una serie non credo sia facile.
E mi permetto di farmi odiare ancora di pi� dissentendo sulla tua opinione: Kobato non sembra pi� bambina che nell’anime! Sakura (di CCS) aveva 10/11 anni, Kobato ne dimostra chiaramente di pi�, in entrambe le versioni.
Ok, ho detto tutto. Scusate.
Se qualcuno nota errori in ci� che ho detto sulle donne della mia vita me lo dica, far� in modo di autoflagellarmi e vergognarmi a morte per anni. �___u
Brunogees 25 Novembre 2009 il 17:35
“per molti di voi (soprattutto i �colleghi� maschi) il quartetto di Osaka � sinonimo di storie ambigue al profumo di yaoi o amicizie femminili decisamente oltre il limite del consentito�”
…ma chi? :blink:
Le Clamp hanno sfornato alcune tra le pi� belle storie che ci siano giunte dalla nipponica isola, sarebbe riduttivo giudicare cos� i lavori!
🙂
Grande Mu 25 Novembre 2009 il 22:39
E’ – purtroppo – opinione ampiamente diffusa.
Sono io il primo a difendere il loro lavoro, screditato da molti e bollato aprioristicamente sulla scia di titoli un po’ “particolari” e di personaggi maschili solitamente delicati nel tratto. E’ un giudizio evidentemente superficiale, ma � proprio sulla superficie delle cose che si arena lo sguardo del populino…
ciampax 27 Novembre 2009 il 21:52
Secondo me � proprio la particolarit� delle loro opere che le rende uniche! Dai, X-1999 e Tsubasa sono il modo perfetto di fondere tutti i generi manga pi� in voga in una forma davvero unica. Dove trovi qualcosa di simile, al giorno d’oggi, nei manga giapponesi? E il continuo ritornare di personaggi e situazioni nei vari manga, che rende il loro un unico immenso Universo regolato da leggi che loro stesse hanno fissato, mette tutto sotto una luce di originalit� che mai si era vista prima (oddio, forse solo Osamu Tezuka e Go Nagai avevano osato tanto, ma non hai livelli delle Clamp).
Carletto 28 Novembre 2009 il 01:29
Comunque io aggiungerei una cosa se posso, sono d’accordo con voi sul fatto che le persone sbagliano nel bollare come strani o ambigui, a prescindere dall’opera, i lavori delle CLAMP ma allo stesso modo non si possono definire tutte le loro opere come capolavori. E questo non solo per gli argomenti trattati ma per come vengono trattati. La stessa cosa vale anche per molti altri gruppi, opere o “semplici” mangaka. Personalmente non faccio molto caso a chi si occupa di un anime o chi sia un mangaka ma al risultato finale che pu� essere ottimo o di scarsa qualit� a prescindere dal nome che si sono fatti nel settore. Io nel populino inserirei quindi anche chi esalta un’opera solo perch� � di un certo gruppo non solo chi la critica per lo stesso motivo. Grande Mu conosce la mia passione per la saga di Index e il fatto che molte volte sono critico verso il suo spin-off Railgun, ma credo che tutto ci� derivi dal fatto di voler vedere una storia molto promettente ed a cui tengo in modo particolare rappresentata sempre al meglio. Se avessi seguito i miei preconcetti Railgun sarebbe stato un capolavoro a prescindere ma purtroppo o per fortuna non � cos� (almeno non ancora :wink:). Spero di essermi espresso bene e di essere riuscito a far capire quello che volevo dire. Ciao.
Brunogees 26 Novembre 2009 il 17:27
O siamo troppo avanti noi, o sono troppo indietro loro… o forse entrambe le cose! 😉
Carletto 28 Novembre 2009 il 01:16
Premetto che non � il mio genere, che non mi attira particolarmente e che per i lavori delle CLAMP non ho mai provato particolare attrazione ma giusto per vedere se le critiche di molti sono giustificate gli ho dato un’occhiata e devo dire che non � cos� strambo ed ambiguo. Certo beh magari avendo masticato e digerito di tutto ormai mi sono fatto lo stomaco ma cosa ci sia di cos� malvagio davvero non lo capisco… :wassat:
HinataFox 3 Dicembre 2009 il 23:26
nn mi si scarica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
6? T_T� 4 Dicembre 2009 il 15:56
T_____________T� questa storia(Kobato)� davvero stupendaaa,e i disegni??!!! non ne parliamo sono spettacolari =�DD sto aspettando con ansia l’episodio 06 T_T� sniff…spero si upper� presto >.<� ringrazio chi le ha addate *_*