Negli scorsi giorni è stato annunciato “Karigurashi no Arrietty” (Arriety la Prendi in prestito), il nuovo film dello studio Ghibli. Il film non sarà diretto da Hayao Miyazaki ma dal trentaseienne Hiromasa Yonebayashi, il più giovane regista, all’attivo, dello studio Ghibli.
Il lungometraggio sarà un adattamento cinematografico di Mary Norton: The Borrowers (in italiano i Rubacchiotti), considerato uno dei migliori libri per bambini degli ultimi settant’anni.
La storia narra le vicende della famiglia Clock, composta da esserini alti 10 centimetri che vivono sotto le assi del pavimento e, talvolta, prendono in prestito alcuni oggetti dagli umani. La vita della giovane Arrietty è destinata a cambiare quando un ragazzo scopre la sua esistenza…
Karigurashi no Arrietty, a differenza del romanzo originale, sarà ambientato a Koganei nel 2010 invece che nell’Inghilterra degli anni cinquanta.
Sono totalmente sorpreso e scalpitante nel leggere una notizia come questa. Perchè direte voi? Beh per prima cosa ci fa capire quanto lo studio Ghibli ed i suoi registi conoscano la letteratura europea, al contrario di noi che conosciamo ben poco della letteratura orientale. Il motivo per cui sono scalpitante è, invece, vedere la versione animata di un bel romanzo, rovinato dalle solite traduzioni italiane: il italiano il romanzo si chiama “I rubacchiotti“, un termine molto “orsacchiottevole” che da l’idea di rubare giusto? Beh dovete sapere che, invece, il romanzo origianle parla di “prese in prestito”, ben diverso dal rubare. Forse l’adattamento, qui in Italia, era dovuto per capirlo meglio.. chissà 😀
L’uscita del film è prevista per l’estate 2010 in Giappone.
[Fonte: ann]
cherubino 17 Dicembre 2009 il 15:22
Che bello!Non vedo l’ora di vederlo!^_^
Sergio 17 Dicembre 2009 il 16:34
interessante
YoAfro 17 Dicembre 2009 il 17:04
Be’ di sicuro i giapponesi sono una popolazione “astutissima” da secoli. Ha sempre cercato di confrontarsi con gli altri paesi per lo sviluppo. Comunque pare interessante
Giga 17 Dicembre 2009 il 18:18
B� riguardo le traduzioni dei titoli facciamo pena, come per esempio “Niggen Shikkaku” (No Longer Human) che in italiano si poteva rendere con il perfetto Non Pi� Umano; ma � stato tradotto con “Lo Squalificato” che non vuol dire niente xD
eibon 17 Dicembre 2009 il 18:25
molto molto interessante.
Il fatto che l’oriente si interessi alla letteratura europea era gi� chiaro da tempo… gi� con miyazaki ai tempi di Kiki, ma gi� da prima con Conan.
Ad ogni modo penso che dallo Studio Ghibli possano uscire solo dei buoni prodotti. Magari non tutti dei capolavori, ma sicuramente dei bei film.
Inoltre, il fatto di dare in mano ad un giovane 36enne un progetto di regia la dice lunga. no? :biggrin:
powertomanga 18 Dicembre 2009 il 21:04
SEMBRA FIGHISSIMO!!!