Oggi vi parlerò di un’anime che mi è stato fortemente consigliato, vi parlerò di Kamisama no Memo-chou.
L’opera nasce come light novel scritta da Hikaru Sugii e illustrata da Mel Kishida; fin’ora se ne sono pubblicati 7 volumi. Dalla light novel è stato tratto anche un manga, che ha iniziato la serializzazione nell’agosto 2010.
Sia light novel che manga sono stati realizzati con una trama scritta da Hikaru Sugii, mentre per l’anime la trama è stata scritta da Seishi Minakami. L’opera è stata realizzata sotto lo studio JC Staff ed è stata diretta da Katsushi Sakurabi, mentre le musiche sono state affidate a Taku Iwasaki.
La trama dell’opera è davvero particolare, si incentra sulla NEET detective di nome Alice e su Narumi Fujishim, un ragazzo al primo anno delle superiori che, non propriamente seguendo la sua volontà, si ritroverà a fargli da assistente. Alice non è una normale detective, lei non risolve i casi con pedinamenti o seguendo le persone in carne ed ossa, ma svolge la maggior parte del suo lavoro nella sua stanza attraverso la rete. NEET è acronimo che sta per: “Not in Education, Employment, or Training” ossia “Non lavora, non studia, non si aggiorna”; e viene usato da alcuni enti governativi come termine di classificazione.
Devo dire che quest’anime, anche se sia musiche sia disegni meritano molto, non è riuscito a catturare completamente la mia attenzione e, per me, ha un punto debole davvero inaspettato. Trattandosi di un anime che si presuppone essere un giallo, e quindi gli episodi si svolgono risolvendo e indagando sui casi, l’impostazione della narrazione è sbagliata. La narrazione è molto lenta e stancante, non ci sono mai particolari colpi di scena e, se questo si fonde all’utilizzo di personaggi fortemente stereotipati nella creazione della NEET, ammetto di essere deluso. L’anime in se potrebbe avere delle ottime potenzialità, ma bisogna un po’ far evolvere la situazione, anche cercando de ritmi narrativi un po’ più veloci, poiché, se un giallo viene raccontato lentamente, nella maggior parte dei casi annoia. Avete visto qualche puntata? Ritenete che debba velocizzarsi la narrazione o per voi come vengono raccontati i casi funzione?
[Fonte | Wikipedia]
regola85 16 Settembre 2011 il 17:29
credo che la classificazione “giallo” sia errata parlando di questo lavoro, poich� dei 10 episodi fin’ora usciti di questa serie si sono occupati dei problemi personali dei personaggi principali, invece che di casi effettivi (anzi, direi che gli unici veri casi sono quelli del primo e secondo episodio).
anche io mi aspettavo una serie investigativa (all’inizio paragonavo questa serie alla versione investigativa di black lagoon), comunque fin’ora il risultato non mi � dispiaciuto e continuo a guardarlo.
personalmente, il difetto della serie sta nel ritmo, a volte abbastanza scanzonato, che stona con le tematiche serie che si affrontano di volta in volta.
Zyund 16 Settembre 2011 il 23:39
Posso capire che la classificazione giallo non sia corretta,ma devo ammettere di avere molte difficolt� a pensare di un’anime i cui protagonisti fanno, in qualche modo, i detective e che non sia un giallo. Forse la classificazione pi� corretta sarebbe mistero o qualcosa di simile, per� non ne sono sicuro neppure io, forse lo si potrebbe capire meglio al termine della serie. Neanche a me � dispiaciuto tanto come anime, ma purtroppo lo trovo troppo lento e delle volte molto noioso (il primo che � un doppio episodio poteva essere gestito meglio come tempistiche).