Bentrovati tutti ad un nuovo appuntamento con le glorie di ieri, ripescate a piene mani nel presente per la proiezione nel nuovo, rinnovato futuro.
Il mondo è molto cambiato dal 1977 eppure uno stralcio suburbano, delirante e caotico del nostro oggi c’era già stato consegnato nelle mani proprio in quell’anno da due autori di tutto rispetto chiamati John Wagner (scozzese con nel suo portfolio la graphic novel “A History of Violence“) e Carlos Ezquerra (spagnolo con molte collaborazioni al seguito tra cui spicca Garth Ennis).
Il nome di quest’opera, durata 33 anni non è sconosciuta ai più anche per il suo passato al cinema e per le sue comparsate nei videogiochi: parliamo del giudice Joseph Dredd, per gli amici (pochi) Joe Dredd, per tutti gli altri GIUDICE DREDD.
Nato dalla penna di questi estri creativi nel lontano anno in cui i Sex Pistols uscivano con il loro UNICO album (per informazione è Never Mind The Bollocks) e Star Wars iniziava la sua lunga saga al cinema, Dredd appare fin da subito un fumetto esagerato, fuori dalle righe così come molti suoi colleghi pubblicati sulla britannica rivista inglese 2000 A.D. che pubblica l’intero arco di Dredd e favorisce lo sviluppo psicologico anche dei suoi comprimari offrendo serie più o meno regular ai suoi co-protagonisti o antagonisti.
2000 A.D. viene pure smerciata in america ed è tale il successo della sua creatura che oltreoceano viene pubblicata spesso come One-Shot a raccoglimento delle storie più affascinanti o popolari di Dredd, senza tuttavia garantire quasi mai la pubblicazione delle altre sue opere, non famose come quelle del giudice ma ugualmente interessanti da conoscere.
Sta di fatto che Judge Dredd acquista sempre di più carattere e spessore arrivando sempre più alto in popolarità ma andiamo con ordine…
Il mondo, nell’immaginario del fumetto, è diventato un enorme, immenso, caotico minestrone di culture, razze e strutture verticali varie.
Le grandi city non esistono più, esistono le Megacity ovvero intere porzioni di continente racchiuse da ampie ed alte muraglie al mondo esterno diventato arido e privo di vita se non per qualche sporadico elemento autoctono e mutante perlopiù.
Mega-City One è ciò che è diventata la costa Est degli Stati Uniti D’america, Mega-City Two quella ovest ed in questo panorama brulicante di vita e di altissima densità di persone (voi vi lamentate ora…pensate a questi qui?) il lavoro viene sempre più ricercato a causa della manodopera a basso prezzo dei robot, la criminalità è salita a livelli che non si possono nemmeno paragonare ai nostri, anche se ci stiamo sicuramente avvicinando a quel mondo 😉
In questo contesto la giustizia è sempre più inefficente, i tempi burocratici, la magistratura sempre corrotta a vari livelli, costringe ciò che erano gli Stati Uniti D’america a fondare un corpo d’elite di giudici, impegnati nel pattugliamento delle strada, nella cattura dei criminali e nella loro immediata sentenza: sia detentiva, che di morte se le circostanze lo permettono (a volte no!)
Joseph Dredd nasce nel 2066 come prodotto di laboratorio clonato dalle cellule di un Giudice veterano sul campo ed anziano che dona il suo codice genetico alla scienza per proseguire virtualmente la lotta al crimine della megalopoli, ovvio pensare che in un mondo così densamente criminoso i giudici siano in minoranza e continuamente sfoltiti di numero perciò la clonazione è la via per rimpiazzare le perdite, diventato giudice nel 2079 inizia la sua lunga carriera sulla strade di Mega-City One diventando in poco tempo un simbolo di giustizia per la popolazione ed un simbolo da temere per i criminali e la corruzione.
Il contesto se da principio non vi dice nulla, vi farà impazzire non appena leggerete (se ne avrete occasione) la quintalata di testosterone che Judge Dredd ha da offrire nel suo fumetto ormai concluso ma ristampato con costanza per la gioia dei vecchi e nuovi cultori del giudice più tamarro del mondo, tutt’oggi il marchio è in mano alla Rebellion Developments che da qualche anno ristampa le grandi saghe, stringe accordi vari con DC Comics per fruire nuovamente del personaggio al fianco di personaggi decisamente più celebri come Batman o Lobo.
L’elemento violenza non è da trascurare nelle pagine del fumetto nemmeno in forma gratuita ma nemmeno l’ironia grottesca, la tenacia ed i valori che talvolta sorgono come temi per le avventure di Dredd, l’elemento forse migliore è determinato dall’apparente onnipotenza dei giudici che se di malumore, sono in grado di far scontare ad un tizio qualunque fino a 20 anni per aver fatto cadere una lattina per strada, insomma…follia pura!
L’incipit che può apparire leggermente sottotono dopo alcune avventure viene mantenuto alto dalla presenza di un corposo cast di “buoni” come il giudice Rico o la divisione dei giudici PSI (dotati di facoltà psichiche) sia dalla presenza immancabile di un nutrito e sempre ben caratterizzato cast di cattivi e criminali (passando per l’assassino cinese Stan Lee…si si avete letto bene, fino al migliore di tutta la serie: Judge Death).
Un piccolo appunto su Death va sicuramente fatto avendo di diritto guadagnato perfino uno spin-off tutto per lui: Sidney De’Ath era solo uno psicotico molto intelligente e scaltro che una volta entrato nel corpo dei giudici decise che il crimine più grande dell’umanità era proprio la vita quindi dopo la sua improrogabile sconfitta e sentenza di morte, Death assunse lo status di spirito e rimase sulla terra possedendo chiunque riuscisse a ghermire e facendogli acquistare le sue mostruose fattezze: l’obiettivo di Judge Death e della squadra che ha personalmente allestito è distruggere la vita sulla Terra, l’unico reato da imputare agli esseri che calpestano il suolo.
Il suo team non è da meno: Judge Fear, Judge Fire, Judge Mortis e le sorelle della morte Phobia e Nausea reclutati tutti per divenire all’effettivo i Dark Judge.
La squadra in questione si può di diritto conquistare il titolo di principale nemesi del protagonista Dredd anche se è la piccola criminalità quella che da più filo da torcere al protagonista e ai suoi colleghi giudici, criminalità “taggata” sotto il nome di Perps.
Non manca di certo la riflessione che anche se spesso ridotta ai minimi termini raffigura una società fredda e dispotica dove un pugno di uomini (i giudici) hanno un potere enorme nelle loro mani tanto da paragonarsi a Dio in numerose situazioni, diversamente lo è per il protagonista Dredd che nascendo con il solo scopo di divenire giudice acquista un’ ossessione apparendo sempre molto rigiro e fiscale su ogni infrazione che prende in considerazione, parte del lavoro svolto sulla psicologia (in certi casi moooolto spiccia) di Dredd è proprio il ritrovamento della sua umanità durante lo svolgimento delle sue avventure nella Megacity.
Questa lunghissima descrizione serve poi ad elencare le miriadi di incarnazioni del personaggio: passando dal videogioco per pc e vari altri supporti (Ps2, ecc) Judge Dredd: Dredd Vs Death dove il protagonista incarna il giudice di Mega-City One alla ricerca della sua nemesi non-morta e le varie trasposizioni platform più o meno fedeli al film del 1995 apparse su Super-Nintendo ed altri più vecchi supporti.
Non dimentichiamo quindi del film del 1995 chiamato Dredd: La legge sono io con Silvestro Stallone nella parte del giudice, Armand Assante nel ruolo del suo “fratello” Rico e Max Von Sidow nella parte del Giudice-Capo Fargo.
Novità in arrivo nel 2012 sarà il reboot del personaggio con un film che per ora ha il titolo provvisorio di “Dredd” diretto da Pete Travis regista di film televisivi con protagonista Karl Urban (Star Trek, Il Signore degli Anelli) nell’armatura di Joe Dredd e Olivia Thirlby (Bored to Death, Juno) nei panni del Giudice Anderson.
Il nuovo film, promettono regista e attore, sarà più oscuro, violento e fedele a quello del fumetto originale a differenza del Dredd di Stallone che, purtroppo, è stato impiegato su una storia sicuramente non bellissima che ha snaturato troppo il personaggio.
Anche per oggi è tutto…A voi la linea KomixJam
-Hail To The Hypnotoad-
[Fonte: International Hero]
dadan jack 26 Settembre 2010 il 10:27
Non vedo l’ora di leggerlo.