[Il fatto che questa notizia mi sia stato portato dalla nostra Haru il 6 gennaio immagino non voglia dire nulla u.u…ad ogni modo le cedo la parola :p]
Miei cari lettori di Komixjam, mi avete vista finora con la maglia dello “Shojo Pride”, ma oggi voglio proporvi qualcosa di diverso. Diciamo che ci sono entrata in contatto per puro caso, cercando su internet una ragazzina coi capelli neri, che avesse le sembianze di una bambina e con lo sguardo piuttosto inquietante. Ancora non vi viene in mente nulla? D’accordo, vi do un altro indizio: vi dice niente il nome Aniplex? Forse agli amanti di Great Teacher Onizuka o di Full Metal Alchemist può già far scattare una piccola lampadina. Se invece vi dico Studio DEEN? Ha prodotto anime sia per la TV che OAV; anime come Lamù, Ranma ½ e molti altri, che trovate su Fumettopedia se siete curiosi. Insomma due case produttrici di questo calibro, non possono che partorire un anime di successo.
Ora, dopo questa pappardella e se ancora avete dei dubbi, vi svelo l’arcano mistero. L’anime di cui parlerò in questo articolo è Jigoku Shoujo. Mi chiederete perchè allora dovrebbe essere qualcosa di diverso da ciò che ho proposto finora: beh, per la semplice ragione che di Shojo ha solo il nome, almeno finora. Siete curiosi? Fin dal primo episodio si entra direttamente a contatto con la Jigoku Ts?shin (Corrispondenza dell’Inferno), che non è altro che un sito web raggiungibile solo a mezzanotte. Ciò che si chiede all’utente è solo l’inserimento del nome di colui/colei di cui ci si vuole vendicare. Una volta inserito il nome, arriverà sul cellulare un messaggio di accettazione. In seguito comparirà una ragazzina, Enma Ai, la quale darà una bambolina voodoo al cui collo sarà annodato un nastrino rosso. Basterà solo tirare il filo e la vendetta sarà compiuta attraverso torture psicologiche di tutti i tipi, finchè Enma Ai non reciterà la sua maledizione e l’anima della vittima non verrà portata all’inferno. Fin qui sembra una gran bella cosa, no? Se esistesse un sito del genere credo che risolverebbe molti problemi, solo che c’è sempre l’inghippo: in cambio della vendetta, la posta in palio è l’anima.
Chi è realmente intenzionato a dare in cambio la sua possibilità di finire in Paradiso, per vendicarsi su qualcuno? Nell’anime quasi tutti coloro che vengono in contatto con la Hell Corrispondece finiscono per cedere ed avere la loro personalissima candela con tanto di autografo impresso sopra la quale, una volta consumata, finirà per farli condannare. Insieme ad Enma Ai lavorano altri personaggi che fanno la parte delle bamboline e che hanno un passato tutto da scoprire nel corso degli episodi: Wany?d? compare come un anziano vestito con i classici indumenti del Giappone antico; Ren Ichimoku, un giovane ragazzo dalla frangia molto dubbia e Hone Onna che sembra una geisha molto provocante con quelle scapole in bella vista. Sulle misteriose sparizioni, infine, lavora un giornalista la cui figlia riesce a vedere Enma Ai anche senza aver stipulato con lei il patto e che ne prevede le mosse e la prossima vittima, credendo inizialmente che le sue azioni siano giuste e che stia facendo un ottimo lavoro.
Non vi svelo altro e lascio a voi la visione!
Alcune curiosità per concludere. Sono state prodotte tre serie da 26 episodi: la prima serie Jigoku sh?jo, la seconda Jigoku Sh?jo Futakomori e l’ultima Jigoku Sh?jo Mitsuganae andate in onda in Giappone fra il 2005 e il 2009. E’ uno dei rarissimi casi in cui da un anime viene tratto un manga, la cui autrice stavolta è la pressoché sconosciuta Miyuki Et? e di cui sinceramente non mi piace il tratto, molto simile a quello di Arina Tanemura. Analizzando il manga e secondo il mio personalissimo parere, non rende molto l’idea di una ragazza che trasmetta inquietudine e timore. Vedo nell’anime Enma Ai come una Samara, mentre di primo acchito le illustrazioni del manga danno l’impressione di un’eroina che combatte il male. Francamente questa trasposizione mi ha deluso e sono di gran lunga propensa a continuare la visione dell’anime. Per chi invece è interessato al manga sappia che in Giappone è stato serializzato dalla Kodansha e in Italia da Star Comics con il titolo di testata “Hell Girl”, quindi basta che si vada a spulciare una fumetteria ben fornita e lo si troverà. Sono stati realizzati, inoltre, 12 episodi in live action e anche un videogioco per il Nintendo DS. Pertanto per chi vuole vedere l’anime ben venga nel club, per chi vuole invece sfogliare con un clic o assaporando il piacere di sentire le pagine sotto le dita, l’appuntamento è in fumetteria a suo rischio e pericolo!
MrXCrash 8 Gennaio 2011 il 16:45
Credo che sia una bella trovata questo Animanga.
Vedr� di visionarlo….
Akikako 9 Gennaio 2011 il 01:07
ho visto le serie animate e devo dire che ogni volta che arrivavo alla fine di una serie qualcosa dentro di me moriva,sigh!!!! assolutamente consigliata la visione….
Fly 9 Gennaio 2011 il 12:13
Ho visto per adesso la prima e seconda serie (la terza ancora non � tradotta). Consiglio la visione a tutti quelli che vogliono vedere un’anime diverso dal solito
SkYaCt 9 Gennaio 2011 il 22:40
Io ho visto la prima serie … e devo dire che la speranza di vedere qualcuno che si differenziasse dalla massa ( evito di essere esplicito per far capire solo a chi ha gi� potuto vedere l’anime ) � fuggita via insieme al resto dal vaso di Pandora XD ( si manco in quella in cui sembrava ormai fatta mi han dato soddisfazione -.- … acciderbolina :$ !?) … ma alcune puntate son davvero fantastiche e alla fine si apprezza l’episodio … o meglio la vendetta O_o … nn sempre eh … ghghghgh ( capirete ) … appena possibile andr� avanti con la seconda !