Quando si parla di scan ci sarebbe sempre da discutere a lungo, bisognerebbe valutare tutta una serie di fattori morali, economici e legali, ma non mi pare il caso di farlo ora. Voglio semplicemente segnalarvi come agli elementi da tenere in considerazione in una simile discussione a breve se ne aggiungerà un altro: gli editori giapponesi hanno deciso di distribuire manga in formato digitale in modo massiccio.
Ormai anche i sassi sapranno che non più tardi di qualche mese fa le case editrici nipponiche sono scese sul piede di guerra nel tentativo di arginare un fenomeno come quello delle scan che aveva, ed ha ancora, un’estensione e una consistenza tale da non poter più essere tollerata semplicemente attraverso i, comunque continui, appelli di autori ed editori affinché venissero rispettati i loro diritti di autori. Di questa nuova strategia di difesa ne hanno fatto le spese alcuni importanti siti del settore che hanno dovuto, o in alcuni casi voluto, chiudere i battenti quantomeno sulla loro attività di distribuzione di manga e complicando dunque la vita a tutti quei team che si occupavano poi di portare i vari titoli tradotti nella lingua del loro Paese.
Tutto questo però sembra non essere bastato visto che, seguendo il principio secondo cui la miglior difesa è l’attacco, un’ampia schiera di case editrici giapponesi ha annunciato l’imminente apertura di un portale dedicato per l’appunto alla distribuzione digitale dei loro titoli.
Il tutto è avvenuto durante la Denshi Shoseki Comic Summit, una convegno sulle versioni digitali di libri e manga tenutosi ad Akihabara dal 12 al 14 di questo mese e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Kazuhiko Torishima, direttore generale della Shueisha, una delle maggiori case editrici del sol levante, quantomeno nel settore che in questo momento ci interessa.
È proprio durante il suo intervento che Torishima ha annunciato lo sviluppo di un progetto con la partecipazione di numerosi editori per portare manga in formato digitale in America. La distribuzione avverrà attraverso un portale chiamato J Manga, la cui versione beta dovrebbe essere messa online a breve mentre per il funzionamento a pieno regime si dovrà aspettare marzo 2011.
Ancora non sappiamo quanti e quali titoli saranno coinvolti in questa iniziativa, ma a giudicare dal numero di case coinvolte, ben 37, credo che si tratterà effettivamente di un catalogo molto ampio. Per darvi un’idea di come ci siano basi più che solide per creare un mastodonte della diffusione online dei manga eccovi la lista degli editori che collaborano al progetto: Akaneshinsha, Akita Shoten, ASCII Media Works, Bunkasha Publishing, Enterbrain, East Press, France Shoin, Fujimi Shobo, Fusosha, Futabasha, Gakken, Gentosha, Hakusensha, Houbunsha, Ichijinsha, Jitsugyo no Nihon Sha, June-Net, Kadokawa Shoten, Kasakura Shuppansha, Kodansha, LEED Publishing, Libre Publishing, Magazine House, Media Factory, Nihonbungeisha, Oakla Publishing, Ohzora Publishing, Shinchosha, Shinshokan Publishing, Shodensha, Shogakukan-Shueisha, Shonen Gahosha, Tatsumi Publishing, Takeshobo, e Tokuma Shoten.
Per quanto riguarda l’Europa non si sa ancora nulla, ma ricordo che Shueisha e Shogakukan tramite Viz Media hanno già iniziato a distribuire anime e manga nel nostro continente acquisendo la francese Kazé per cui se l’iniziativa dovesse prendere piede negli Stati Uniti non è escluso che il portale copra anche il nostro territorio.
Le novità in questo campo però non arrivano solo dal Giappone, basti pensare che anche la nostra amata Panini a febbraio pubblicherà, fra i nuovi titoli annunciati al Lucca Comics, Vampire Princess di Toshiki Hirano e Harumi Kakinouchi. Un titolo che non farà di certo storia ma ha una particolarità: verrà distribuito prima in versione digitale sul portale di prossima apertura www.paninidigits.com e successivamente in versione cartacea.
Se invece siete affezionati al caro e vecchio scaricare senza pagare nulla, sempre dal Giappone ci arriva notizia di un bella e interessante iniziativa promossa da Ken Akamatsu, un mangaka abbastanza famoso per aver creato opere di un certo successo come Negima! Master Negi Magi e Love Hina. Con la collaborazione di Ryusei Deguchi, illustratore di Abenobashi – Il quartiere commerciale di magia, ed altri mangaka ha intenzione infatti di lanciare un portale on-line, www.j-comi.jp in cui verranno rilasciati manga ormai fuori catalogo e che dunque non verranno più pubblicati. Verrà chiesta naturalmente l’autorizzazione degli autori e il portale si sosterrà con la pubblicità che sarà in grado di generare, distribuendo poi i proventi fra i vari autori che abbiano aderito all’iniziativa.
I manga potranno essere scaricati dal portale in formato PDF, senza però DRM (Digital Rights Management) a partire dal 10 gennaio 2011. Questa dovrebbe essere la data ufficiale di lancio del portale, ma già dal 26 novembre saranno disponibili i 14 volumi che compongono Love Hina dello stesso Akamatsu in modo da verificare l’apprezzamento del progetto attraverso il conteggio dei download e dei click. Anche questo si presenta come un modo per combattere la diffusione non autorizzata di manga, un’iniziativa veramente pregevole anche se evidentemente fruibile solo da chi ha dimestichezza con la lingua giapponese.
Per ora questo è tutto sul fronte degli “e-manga”, ma al di là del discorso scan illegali ecc. che comunque è interessante, la domanda che mi sono posto mentre scrivevo questo pezzo è: “Siamo veramente pronti a ad abbandonare i manga cartacei?”
Fonte [animenewsnetwork]
Nicol� 21 Novembre 2010 il 12:17
Mi pare giusto e naturale che anche il mercato dei fumetti si inizi a muovere in questa direzione, anche perch� insieme al mondo musicale e cinematografico � uno degli ambienti dove la pirateria colpisce di pi�. A prescindere dagli effettivi danni causati, di cui non ho dati.
Mi sembrano quindi tutte bellissime iniziative (grande Ken!!!) e mi son gi� salvato il link tra i preferiti, anche se non � ancora attivo. A proposito, edita il link, che porta ad un url errato…XD
Per quanto riguarda se siamo pronti o no agli e-manga… personalmente ritengo che valga lo stesso discorso che per i libri: possiamo passare ore a dire preferisco la carta, aver concretamente in mano un libro/fumetto, sentirne l odore, poterlo sfogliare… ma alla fine a decidere saranno delle dinamiche socio-economiche indipendenti da noi. Quando la carta coster� troppo, allora non ci saranno alternative; e nel giro di poco ci sembrer� naturale leggere da supporti elettronici.
Kuhy 21 Novembre 2010 il 12:21
Ma avete deciso di non tradurre pi�? Basta dirlo!
shikaku 21 Novembre 2010 il 13:17
A dire il vero non si � mai smesso. Si � ripreso anche a pubblicare gli articoli sugli anime.
I capitoli li trovi su direttamente su
http://www.mangadayo.com/
Quello che che ci pu� rimproverare sono i ritardi, per� purtroppo la situazione delle raw giapponesi da cui tradurre � tragica. Son diventate pi� rare dei capelli di ciampax :biggrin: ed escono con notevole ritardo rispetto ai capitoli inglesi.
Stanno comunque studiando delle soluzioni…non so quali ma le troveranno.
Lee 21 Novembre 2010 il 12:44
Ottima notizia.
Cavolo siamo nell’era digitale, e digitalizziamo allora!
Lavorando part-time con le scuole (insegno disegno) mi accorgo di come i bambini e i ragazzi debbano portarsi kili e kili di libri, spaccandosi la schiena (specialmente al liceo classico, dove capita che devono portare il vocabolario di greco e di latino lo stesso giorno!!!!), quando invece con un semlice lettore digitale potrebbero avere tutti in formato PDF!!
Nella mia libreria non c’� pi� spazio fra libri e fumetti sono un accanito lettore di entrambi)… averli in digitale sarebbe ottimo anche per lo spazio in casa… ed i PDF non accumulano neanche polvere!
I giapponesi stanno troppo avanti, qua noi prima che avemmo qualcosa del genere mi sa che dovremmo aspettare molto… :S
shinobi91 21 Novembre 2010 il 13:26
Credo che molti abbiano gi� abbandonato il manga cartaceo…
marilla00 21 Novembre 2010 il 14:30
Il poter diporre di versioni digitali scaricabili on line ha il vantaggio di rendere usufruibili manga e comics in genere anche da parte di coloro che hanno concrete difficolt� a reperire la versione cartacea (io ne sono un esempio), e questo problema � molto sentito specialmente qui in Italia, quindi per me questa � un’uniziativa pi� che ottima.
Indipendentemente da questo presupposto la versione cartacea � comuque la mia preferita, ma a mali estremi estremi rimedi.