Imparare il giapponese #3

di Redazione 35

Prima di iniziare a leggere questo testo tutti voi dovete sapere che komixjam è un po’ come un laboratorio scientifico, tanti progetti di cui moltissimi realizzati, molte sorprese, dubbi e proposte riprese più volte nel corso della nostra attività. Detta questa piccola e doverosa premessa sono lieto di annunciarvi, o popolo fumettofilo, una piccola rubrica portata avanti da me e una parte cospicua dello staff che, come il sottoscritto, hanno una vita che si affaccia ed alcuni affonda (lol) nella lingua giapponese.

Lezione: L’eremita che vuole scalare la montagna deve avere piedi duri o almeno un paio di Geta [Step1]

Ciò che verrà scritto non sarà una vera e propria lezione anche se sarà sicuramente un piacevole ripasso per alcuni o un momento di chiarificazione – o illuminazione divina – per altri quindi, in definitiva, ogni blocco d’informazioni lo chiameremo “step” che oltre a rendere l’idea di un cammino che si chiarifica passo dopo passo fa molto figo perché i termini in inglese fanno sempre un po’ cool.

Partiamo subito iniziando con l’aspetto più esotico del giapponese ovvero la scrittura. I giapponesi dispongono di tre tipi di caratteri: gli hiragana (????), i katakana (????) ed i kanji ( ?? ). Quest’ultimi presi dalla Cina furono introdotti nel bell’arcipelago nipponico nel quinto-sesto secolo circa, però fate attenzione: kanji cinesi e giapponesi a parte qualche eccezione sono tutti diversi in significati, usi e pronunce quindi sappiate che non sono la stessa cosa.

Se non ci sono domande [momento di silenzio…Domanda: “Ma sono davvero così idiota? Così perderemo credibilità nei confronti dei lettori!!!”] continuiamo il nostro percorso affacciandoci coraggiosamente al primo step: gli hiragana.

Cosa sono? A cosa servono?

Questo è il sistema basilare in cui ogni simbolo è corrispondente ad una sillaba o vocale. Facciamo subito un esempio per una vocale:

A = ?  il suono <a> corrisponde a quel simbolo

Ora l’esempio per una sillaba:

KA = ?  il suono <ka> corrisponde a quel simbolo

La cosa che notiamo subito è che non esistono come in italiano dei simboli che diano il suono per le consonanti (B, C, D etc…) eccezione fatta per la N come vedremo nella tabella sottostante.

Gli hiragana quindi non hanno alcun valore semantico (una <ka> da sola non vuol dire nulla) hanno solo valore fonetico, di suono.

Altra cosa importante da dire e dedicheremo un “mini step” solo per quello, sono delle piccole precisazioni per quanto riguarda i r?maji (i caratteri romani col quale si usa trascrivere il giapponese nelle altre scritture): lo “shi” corrisponde al nostro [sci] quindi si pronuncia come ho scritto nella parentesi quadra; stessa cosa vale per il “chi” pronunciato [ci] e per ultimo precisiamo che “tsu” va pronunciato [zu] (non con la <z> di zanzara ma con quella di c**** ^^) (Che pensavate?!? La parola era cozza malfidenti!).

Per completare l’hiragana step abbiamo bisogno di saperli scrivere in modo giusto, mi spiego meglio, perché escano ben fatti stilisticamente e fare le cose a puntino si deve seguire un certo ordine di scrittura (concetto che vale anche per i katakana e soprattutto per i kanji) ma niente paura perché è semplice ed intuitivo. In via di massima sappiate che il tratto deve sempre tendere dall’alto verso il basso (?) e da sinistra verso destra (?) in ogni caso sono riuscito a trovare queste schede che fanno vedere l’esatto ordine per ogni carattere, molto ben fatte.

Per ora avete abbastanza cose su cui riflettere, e per chi vuole imparare sul serio, esercitare!

Prossima lezione: Il fiore gettato nelle limpide acque di un lago è comunque un fiore morto [Step2]

?????!!!

[fonte img: commonswikimedia]

Commenti (35)

  1. neanche in tempo a postare nella sezione del forum che mi ritrovo con questo :cheerful:
    legger� il prima possibile!!!

  2. grazie mille, � (e sar�) sicuramente di grande aiuto!

  3. L’articolo � ben fatto, � il giapponese che � difficilissimo, ho letto tutto con attenzione ma per una profana come me � una missione impossibile, comunque grazie per lo sforzo encomiabile.

  4. molto ben fatto anke se ci vorra del tempo per imparare tutti gli hiragana

  5. sayonara? mi aspettavo uno step two XD cmq grazie mille!! ho cercato x mari e monti schede simili ma nn ho mai trovate di cos� pratiche XD grazie ragazzi!!

  6. p.s. 😀 nn so se x distrazione o x motivi tecnici manca la tavola cn gli hiragana r- 😀 grazie ancora!

  7. Io nn riesco a visualizzare i simboli…consigli?

    1. In ogni browser dovrebbe esserci l’opzione della codifica con i vari caratteri tra cui quelli giapponesi.
      Scusate il ritardo, ero in missione nella capitale^^

  8. Noooooooooo! Aikitino! Ti sei dato all’insegnamento?
    Cmq mooolto utile questo articolo…

  9. Grazie per l’articolo.
    Mi spieghi una cosa? Negli hiragana (sempre che il loro scopo comprenda anche quello di essere omnicomprensivo), come � possibile comporre nomi di carattere occidentale? Alcune consonanti (e anche alcune sillabe mancano).
    Come ci si destreggia?
    Ciao e buona giornata 🙂

    1. Gi� che ci sono provo a rispondere io, sperando che l autore del post non ne abbia a male…XD

      Dunque, per traslitterare i nomi, o cmq le parole occidentali, si utilizza sempre il katakana, al posto dell hiragana… Detto questo, poco cambia, visto che i due alfabeti sono foneticamente identici. Traslitterando si possono quindi ricorrere ad un paio di accorgimenti per avere una pronuncia di alcune lettere almeno simile alla nostra, ma bisogner� cmq fare dei compromessi.

      Qui potrei fare qualche esempio e spiegare pi� nel dettaglio, ma mi sembra inutile farlo ora che Akito non ha ancora spiegato il katakana e nemmeno (se non mi sbaglio, e nel caso linciatemi) alcuni segni diacritici che si usano anche nell hiragana per avere le consonanti Z (di azzurro) B, P, D…

      Se vuoi prover� a spiegarmi meglio… cmq ne approfitto per chiedere una cosa all autore: da dove vengono le citazioni che riporti all inizio degli step? :blink:

      1. Esattamente, per quanto riguarda i titoli sono invenzione della mia mente malata :wassat:

    2. es: Lombardia = Ro-n-ba-ru-ji-a / Vibo Valentia = Bi-bo Ba-re-n-chi-a / Corsica = Ko-ru-shi-ka / Madrid = Ma-do-ri-do / Washington = Wa-shi-n-to-n
      ( G Z D (J) B si scrivono come K S T (C) H con un segno sopra e la P ne ha uno diverso dalla B )

    3. Se non erro, di solito si mette la U (es. Roberto —> RobeRUto) sono stata chiara? L’ho letto da una parte….

  10. ormai per alcuni son abituato a farli al contrario, vabbe :pinch:

  11. ciao! ho letto con molto interesse questo articolo, ho sempre trovato fantastico saper scrivere e parlare il giapponese…
    scusate la mi ignoranza, ma ad esempio: come si traduce in italiano, cio� se volessi scrivere casa, come faccio??

    grazie mille!

    1. Scusa ma non ho ben capito il tuo dubbio… Se vuoi sapere come si dici casa in giapponese devi fare come per tutte le altre lingue: prendere un dizionario e controllare…XD
      Nello specifico, casa si dice ie (??) o uchi (??) a seconda dei casi… Il kanji � ?, che si legge in entrambi i modi. Nel senso pi� materiale del termine meglio dire ie…

      O forse tu volevi sapere la traslitterazione di casa con caratteri giapponesi?

  12. Grazie Nicol� e Ioio. 🙂

  13. Per quanto riguarda come si dice casa si puo dire “ie” se la intendi come struttura o edificio mentre “uchi” significa casa in senso di ambiente familiare. Comunque il “ri” si puo trovare scritto anche senza la barretta orizzontale dipende dai libri di testo, io l’ho imparata a scrivere senza barretta ma ogni modo � giusto (mi hanno insegnato cos� a me credo che sia giusto) Comunque davvero bello come articolo

    1. …il ri con la barretta orizzontale? che barretta?

  14. Scusa non � una barretta orizzontale ma se noti il ri � composto da due barrette verticali, le puoi non unirle se desideri (te lo consiglio che ti viene pi� facile da scrivere). Poi ora ho appena comprato un nuovo libro che mi ha chiesto quella che mi fa ripetizioni di giapponese dove il ri viene scritto con le barrette staccate, poi faccio un disegnino e lo metto nel forum cos� capisci meglio che a parole non si riesce bene a spiegare

    1. Ah, ok ho capito! Mi chiedevo quale cavolo di barretta orizzontale avesse il ri.. :silly:
      Quelle che dici sono semplicemente due varianti, che si hanno se stacchi o no l ipotetico pennello dal foglio facendo il ri.
      Anche lo yu ha due varianti, e sono entrambe valide. Ed a dir la verit� pure il so ha una variante… normalmente � fatto cos� ?, ma volendo il primo tratto, quello orizzontale, lo si pu� fare obliquo verso il basso, facendolo finire circa a met� del primo spezzone del secondo tratto.

      Se guardate il so nelle tabelle sopra, il carattere intero � fatto “normalmente” , ma quando spiega l ordine dei tratti fa la “variant” XD

      1. Scusate l orribile orrore di ortografia… 🙁 Se non l avete notato meglio… :whistle:

      2. Io non ho visto nulla :whistle:

        😉

  15. prima di leggere l’articolo vorrei fare ona domanda…

    -ma tu sei akito sul serio o un suo clone?!xD (bentornato)

    ora mi leggo l’articolo che avrei sempre voluto leggere e ti ringrazio in anticipo!

  16. Scusa nicol� ma non mi sono spiegato bene, comunque hai perfettamente ragione anche se il so scritto come c’� scritto sopra � pi� facile da scrivere cmq grazie dell’approfondimento

  17. Giapponese � veramnete difficile i caratteri li ho sentit grazie a piccolo Conan quando risolve cas per� imparere il giapponese meglio il tedesco a questo punto 🙂

    1. Prima meglio l’italiano 😀

      PS: ovviamente scherzo ^_^

  18. Molto interessante, credo che tutti i fan di manga ed anime sarebbero curiosi di saperne di pi� sulla lingua in cui sono scritti e parlati questi loro hobby. Per� non credo che si possa imparare il Giapponese cos� facilmente (fosse davvero cos� semplice!), ma sar� una finestra culturale su cui gettare lo sguardo. L’anno scorso avevo provato ad imparare il katakana (che � pi� facile dell’hiragana) ma ormai mi sono dimenticato quasi tutti i simboli che avevo imparato, anche perch� non ho “praticato”!
    PS: perch� secondo il titolo questa � la lezione di Giapponese n� 3 e secondo l’indirizzo la n� 4?
    PPS: questa � una domanda pi� tecnica rivolta a chi conosce bene il Giapponese: ma la sillaba “hi” � l’unica sillaba che cambia la pronuncia quasi in “sci” e viene trascritta uguale (mentre “hu” viene trascritta “fu” perch� pronunciata cos�) SEMPRE oppure in alcuni casi si pronuncia “hi” ed in altri “sci” oppure alcuni Giapponesi la pronunciano in un modo ed altri in un altro? Per esempio mi sembra che in Naruto “Hinata” venga pronunciata cos� e “Hyuga” venga pronunciato “hiuga” e non “sciuga”… Grazie!

  19. “Hi” e “shi” sono due fonemi diversi con due hiragana diversi. Che non sono intercambiabili ad voluntas :tongue:

    Non � che “hu” viene traslitterato “fu”… � che il suono “hu” non esiste proprio. Esiste “hyu” (??) ma � un fonema contratto (ne esistono 33 nell’alfabeto hiragana) che non � ancora stato presentato, presumo far� parte delle prossime lezioni dei ragazzi :happy:

    1. Ma � proprio questa la mia domanda: so di aver sentito talvolta la sillaba “hi” pronunciata quasi come uno “sci” (non lo stesso suono di “shi” ma nemmeno un’acca aspirata, un suono che foneticamente viene rappresentato come “�”) e di aver letto che la lettera trascritta come “h” pu� avere anche quel suono. Non l’ho scoperto da molto (non conosco quasi niente della la sintassi o della grammatica giapponese, ma l’ortografia e la fonetica delle varie lingue � una curiosit� che cerco sempre di conoscere, compresa quella giapponese) perch� ho sempre pensato che se si trascrive “hi” come “ha” si pronunci lo stesso sempre “h”… Il discorso sui “digrammi” (“hyu” = “hi” + “yu”) lo sapevo, ma dovrebbe valere lo stesso discorso di pronuncia della sillaba “hi”, in pratica � solo questo cavillo fonetico che mi � oscuro; se sai darmi gi� tu una risposta ti ringrazio in anticipo Grande Mu, se no spero che qualcuno comunque lo sappia!

  20. A seconda del metodo di traslitterazione alcune sillabe possono essere scritte in modo diverso: shi/si e fu/hu sono i due esempi pi� chiari. Quello pi� usato per�, l’Hepburn, vuole che tutto sia traslitterato nel modo in cui viene effettivamente pronunciato (? = shi e ? = fu).

    Altre differenze sono nella traslitterazione delle particelle ?, ? e ?, ma questo penso che verr� trattato al momento opportuno da chi di dovere 😀

  21. Hai detto “ciao” nelle in fondo all’articolo, vero?
    Cmq hai spiegato proprio bene!

  22. Battax, a me questa cosa della hi pronunciata come shi giunge completamente nuova, non l ho mai notato… Dove la senti prevalentemente? in naruto? (visto che hai fatto l esempio di Hinata..)
    Cmq ci terrei a precisare una cosa… � vero che nel traslitterare con le nostre lettere la ? diventa fu, ed in effetti la pronuncia � simile, ma in teoria la pronuncia veramente corretta sarebbe una f non dura come quella italiana, ma tipo “soffiata”… non so se mi sono spiegato….XD

    @manga_maniac-> Scusa di cosa? XD Cmq mi � venuto in mente che anche il sa ed il ki possono essere scritti con gli ultimi due tratti uniti… se paragoniamo all italiano, � come scrivere la A con la punta o rotonda… (ok, oramai la scriviamo tutti a punta, ma alle elementari a me l avevano insegnata rotonda…XD)

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