Questo articolo sarà un pò diverso dai miei soliti. L’argomento, lo vedete già da titolo, non è dei più leggeri, quindi non ci scherzerò sopra come faccio sempre. Quello che voglio è una riflessione. Su cosa? su quello che dico nel titolo, ovviamente.
Allora. Le cose stanno così: la casa editrice giapponese East Press ha avuto l’idea di convertire in manga il manifesto del leader nazista Adolf Hitler, e ne ha anche vendute 45.000 copie. Non sono molte, è vero, ma nemmeno si può dire che siano poche. Perchè un esperimento del genere non è fallito? Perchè la gente lo ha comprato? Si, stiamo parlando dei giapponesi, un popolo molto lontano da noi, che porta ancora impressa la ferita della guerra, che non conosce bene quello che è successo. Eppure, gli orrori del tempo della dittatura militare qua sono ancora vivi, e tutti sanno che quello era il tempo dell’alleanza con la germania nazista.
Io da parte mia credo che il motivo per cui questo manga è stato venduto è perchè la gente vuole capire cos’è successo, vuole entrare almeno un pò nella mente dell’uomo che ha sconovolto un intero secolo di storia, vuole sapere da dove è nato l’orrore della guerra. E, lo ammetto, con questi motivi vorrei leggerlo anche io. La storia in questo senso, è maestra di vita, lo sappiamo tutti, ma forse sottovalutiamo documenti del genere. Chi lo sa che emozioni proverei a leggere le parole di hitler, a scoprire la sua visione del mondo, che paura potrei provare se leggendo trovassi un’idea con cui essere d’accordo…
Insomma, la casa editrice stessa, che è specializzata nella trasposizione manga di letteratura occidentale, non si aspettava di vendere così tante copie, ma i motivi per cui ha deciso di pubblicarlo sono i più ovvi: ci sono poche persone che hanno letto questo manifesto, e si voleva cercare di avvicinare il pubblico ala figura di quell’uomo che ormai è sinonimo di “malvagio”.
Ora, voi penserete che in europa una cosa del genere non arriverà mai, vero? Invece, a quanto pare, le acque si stanno muovendo proprio in germania: in questo paese, il mein kampf e tutto ciò che riguarda i nazismo sono censurati dal 1945, e i diritti su tutto il materiale riguardante questa pagina di storia sono di proprietà del ministro delle finanze della baviera. Il “problema” è che questi diritti scadranno ne 2015, anno in cui ricorrerà il settantesimo anniversario della morte di Hitler, e ci sono già alcune voci che chiedono che la censura sia tolta. E tra questi, ci sono alcune figure di spicco del governo tedesco e, sorprendentemente, della comunità ebraica tedesca.
Voi che cosa ne pensate? lo fareste leggere ad uno studente? Con quale scopo? e se no, perchè? Scusate l’argomento un pò pesante, ma credo che a volte anche i fumetti possano portare riflessioni su temi seri come questo. Voi no? Stay tuned on Komixjam!
[fonte: animenewsnetwork]
Eru 8 Settembre 2009 il 08:04
Penso che sia un bene che un manga del genere riscuota – ‘nel suo piccolo’ – successo, perch� a volte la sola storia scritta non ti pu� appassionare ed interessare pi� di tanto mentre leggere storie di tale spessore come manga penso attraggano di pi�: si verrebbero, quindi, a conoscere nello specifico i suoi pensieri e cosa l’ha portato al suo folle progetto. Io, ad esempio, se arrivasse in Italia, penso che lo leggerei.
Grimjow03 8 Settembre 2009 il 11:34
Io penso sia proprio questo quello ke c deve preoccupare: che questo manga possa appassionare la gente: cosa del tutto negativa!!!!
ioio 8 Settembre 2009 il 14:36
Tu Thanatos e RufyMugiwara avete scritto i commenti pi� giusti di quelli che ho letto finora
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 08:16
i giapponesi sono troppo avanti…
la censura � tipica italiana…
un manga del genere a me non interessa a priori, per via del fatto che non lo trovo interessante, ma nel nostro paese si ragiona troppo: “io sono di qua, tutto quello che � di la, ne mi interessa e ne lo voglio sentire”
tradotto in poche parole….ignoranza, e ristrettezza mentale….
per i japp � diverso, sono molto pi� aperti, non censurano ed escludono a priori nessuna parte avversa, e poi non dimentichiamo, per citare l’ultimo capitolo di OP, che da loro dopo la seconda guerra mondiale, non c’� stato un ribaltone politico, come da noi, quindi la storia non � stata riscritta…quindi per loro hitler non � il tiranno che ti ammazzava di notte nel sonno, ma un alleato,che si � rilevato ,poi, pessimo!
io personalmente ho le mie idee, sia in fatto di politica, che di altro, ne vado estremamente fiero,ma non ho nessun problema a confrontarmi,o documentarmi, sugli “altri”, e su quello che dicono….anzi lo faccio di proposito per mettere volutamente in discussione le mie idee, per valutarne la solidit�!
poi cmq bisogna valutare anche l’attendibilit�, e la fedelt� di questo lavoro…..certo che se a scuola, la storia verrebbe sempre trattata con il manga, ci sarebbero meno asini in giro….
(faccina che a prima mattina sono saggio….stronzo lo divento dalle 11 in poi…)
lazzapeppers 10 Settembre 2009 il 23:10
hai mai visto un porno jappo? la si che censurano :ninja:….
kiriam 8 Settembre 2009 il 08:57
gli studenti di oggi hanno gi� tanti problemi… magari dovrebbero iniziare con Mill e Bentham… o almeno provare a farsi una cultura visto che testi interessanti non mancano…
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 09:13
Cos� come le copie dei Mein Kampf edite in Italia fino ad ora sono state sempre una versione (parrebbe) progressivamente meno censurata dell’originale, come dice mastrolittorio, bisognerebbe analizzare bene con che taglio � raccontata la storia, a cosa d� maggior importanza e cosa tralascia, quanto rispecchia il personaggio di Hitler e via dicendo: questo per� solo per collocarlo in un determinato settore, ovvero a chi � consigliata la lettura. Prima di tutto, � un concetto scontato ma tanto vale ribadirlo, il fumetto non andrebbe inteso come prodotto unico e che quindi sia indirizzato ad uno specifico target. Ci vorrebbe una differenziazione da titolo a titolo, di modo che certamente dei bambini non possano andare a leggere Berserk (ad esempio), a mio parere, non tanto per i contenuti espliciti ma soprattutto perch� non capirebbero il perch� della presenza di quei contenuti; come dicevo nel commento in risposta all’articolo dedicato a RAPELAY, non � il contenuto dello stupro, ad esempio, ad essere particolarmente importante ma il motivo per il quale viene mostrato: ecco cosa cambia tra un manga come Berserk, ad esempio, da un videogame totalmente incentrato sul forzare delle donne a far sesso con il protagonista (oltretutto in prima persona), che gi� cambierebbe dal simulatore di appuntamenti/hentai classico dove oltretutto c’� solitamente un minimo di approccio verbale al quale viene data molta importanza. Questa divagazione l’ho fatta, spero si sia capito, per esemplificare e comprendere meglio cosa io intenda quando scrivo che contenuti nazisti, per quanto giudicati pericolosi, posson essere inseriti (vedi Hellsing, ad esempio) con uno scopo preciso ed allo stesso modo se il nazismo, tema cos� delicato, � il fulcro della narrazione/documentario bisogna dare ancor pi� importanza al modo con cui lo si racconta ed a chi. Differenziazione del metodo didattico, si potrebbe ipotizzare.
Ad ogni modo quindi se il diario di Hitler fosse oggetto di studio non ci sarebbe che da guadagnarci. La conoscenza � sempre meglio dell’ignoranza, che scontatezza. Ovviamente se devo presentare un tema del genere ad un bambino lo presenter�, nel caso, in un certo modo, se ad uno studente ventenne, in un altro, ovviamente (ma a quanto pare tanto scontato non pare, dai dati di fatto). Conoscere e approcciare con qualcosa che ha fatto parte degli elementi centrali di un conflitto mondiale � certamente cosa delicata a farsi ma a mio parere necessaria. Conoscere e accettare un certo modo di pensare non significa necessariamente appoggiarlo: comprendere per aver un quadro chiaro della situazione vista da una determinata fazione, mentre accettare per non rifiutare quella visione di realt� che � stata valida per molte persone e che non a caso ha portato a lottare per tale ideale. Infine, sposare alcune ideologie naziste non deve allarmare o far sentire in colpa: prima di tutto non � un delitto avere un certo orientamento politico piuttosto che un altro, inoltre c’� da dire che per esempio, proprio come tipicamente accadeva nei regimi totalitari, Hitler sosteneva il recupero dell’arte classica e tutta quella cultura classicheggiante che doveva oltretutto magari tessere le lodi del suo Reich: se anche il lettore fosse convinto che allora (o anche oggi) si necessitava (magari per altre ragioni) un tale recupero, non significa che sia nazista o che sia soprattutto un assassino. Piccola curiosit�: vi rendete conto che Hitler da piccolo voleva fare l’artista? Dipingeva ma suo padre non era molto daccordo, anzi per niente e lo incanal� verso una formazione diversa da quella artistica che forse lui avrebbe voluto intraprendere: ironico, vero? Solo su questo andrebbe fatto un fumetto/manga.
Sarebbe interessante vedere se questo manga racconti anche delle possibili (?) imprese tra cui le spedizioni alla ricerca del Santo Graal e della lancia di Longino: da notare come fantasia e realt� si commistionino qui dato che nel mondo dei manga/anime esistono gi� due massimi esempi che trattano le figure del Santo Graal (Fate/Stay Night) e della lancia di Longino (Neon Genesis Evangelion, ma forse non valeva la pena nemmeno scriverlo..).
Mi unisco quindi al consenso di Eru e mastrolittorio anche per il semplice fatto che la storia ci ha anche insegnato, oltre la crudelt� dei crimini nazisti, anche che la censura ha portato solo danni e che in un’era come la nostra dove la comunicazione � sempre pi� liberalizzata, specialmente su determinati canali, � ridicolo ancora pensare a certe cose, a mio modesto parere (ovvio che non mi riferisco a episodi sociali dove sono coinvolte forze militari ed altre autorit� che nascondono determinati fatti: � per il loro interesse, non smetteranno mai di quantomeno ritardare la verit�). Oltretutto appare evidente che il non-sapere porta ad un’elaborazione di pensieri e commissione di errori gi� fatti in passato: molti pensieri razzisti attuali non hanno nemmeno la filosofia di fondo del nazismo ed in questo senso ancor pi� ridicoli e ingiustificati. I conflitti non cesseranno mai anche se si censura totalmente qualsiasi scritto nazista, perch� movimenti surrogati e similari nasceranno proprio da quella stessa ignoranza voluta dai censori.
Spero sia chiaro quanto ho voluto esprimere.
Un saluto a tutti.
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 09:54
aggiungo una cosa al tuo “papiro”…..sembra impossibile…
vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se si potesse liberamente mettere in discussione, l’olocausto, o l’uguaglianza tra le razze??(cosa che non si pu� fare senza essere tacciati come dei mostri)
se ne fosse discusso liberamente, senza che nessuno si offendesse per partito preso, o ritenesse offensivo qualsiasi teoria o documento che minasse le proprie ideologie,……oggi ci sarebbe ancora in giro qualcuno razzista? o che neghi l’olocausto?
premesso che io esprimo il mio parere solo su cose di cui sono certo e qui non lo sono. ma mi pongo una domanda….
tempo fa in tv se ne parl� di questa cosa della negazione dell’olocausto, ma invece di fare una discussione in merito, la risposta a questi dubbi avanzati, � stata che l’argomento era offensivo, e che non se ne doveva parlare…..secondo voi…chi � negazionista, ha cambiato idea??? o � ancora pi� convinto che ci sia dietro un complotto???
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 09:56
Ottimo esempio di quel che volevo intendere. Grande intervento, mastro!
EvilMonkey 11 Settembre 2009 il 09:40
per quanto riguarda la discussione sull’olocausto, per seguire l’esempio posto, credo che si possa benissimo discutere sull’argomento a fini didattici e culturali, per comprendere meglio gli avvenimenti che l’anno causato e gli effetti che questo genocidio ha portato nel mondo. una cosa sola non si pu� fare: negare che sia esistito, negare che sei milioni di ebrei siano semplicemente spariti o che non siano mai esistiti. mi sembra ridicolo solo a pensrci.
detto questo, discutiamo e parliamo pure di tutto, per imparare e conoscere meglio l’argomento, ma non dimentichiamo la moltitudine di prove assodate gi� raccolte in passato e le testimonianze dirette di chi ha visto e di chi, fortunatamente, � riuscito a sfuggire alla morte.
Ninox 8 Settembre 2009 il 09:48
A mio parere si tratta di un opera che potrebbe avere un certo spessore, sempre che la storia trattata si a affrontata in maniera consona,visto che non � certo un tema leggero e spensierato, del resto la storia la conosciamo tutti pi� o meno, � la storia del mondo e dei suoi cambiamenti negativi avvenuti durante in secolo appena trascorso che malgrado hanno portato la civilt� a quello che siamo ora, quindi perch� rinnegare il passato se noi stessi siamo cosi per quello avvenuto in precedenza, si dovrebbe invece imparare dagli sbagli passati per non commetterli di nuovo e ci� comporta una conoscenza pi� approfondita della storia stessa, che potrebbe avvenire anche con uno stesso manga.
Personalmente il tema non interessa in quanto l’ho approfondito parecchio e non ho gran che bisogno di farlo ulteriormente, ma potrebbe risultare utile per chi non ha le conoscenze appropriate, sempre che i temi siano trattati appropriatamente.
In definitiva non sar� cosa facile farlo arrivare in Italia (ma forse mi sbaglier�) soprattutto perch� il tema � affrontato attraverso un manga che i pi� (ignoranti nel senso che ignorano) considerano una semplice cosa da bambini mentre non lo � affatto in quanto influisce su diverse fasce di et� (ma questo gli utenti di questo blog/forum dovrebbero saperlo) e alcuni sono dedicati ad un lettore prettamente maturo, a cui credo sia indirizzato questo in analisi, anche perch� potrebbe necessitare di una certa dose di consapevolezza.
RufyMugiwara 8 Settembre 2009 il 09:59
io sono d’accordo con mastrolittorio anche secredo chepoi le idee che abbiamo siano diverse…per� nn credo che la storia possa essere insegnata con un manga…la storia � fatta dai vincitori � la frase pi� giusta che io abbia mi sentito…l’unico modo per imparare la storia � quella di studiare i fatti soli, enza commenti…anche un libro di scuola pu� essere di parte o censurato (anche la censura la fanno coloro che hanno il potere…se volete capire cosa dico andate su wikipedia e cercate Provenzano e poi leggete verso la fine quando parla del boss nel cinema) quindi l’unico modo cero per imparare � quello delle cifre (prendendo ad esempio la seconda guerra mondiale, bisognerebbe andare a vedere le cifre di tempo e uomini impiegati-un undicesimo delle truppe tedesche era impiegato sul fronte occidentale gi altri dieci undicesimi sul fronte orientale ed inoltre l’80% delle perdite tedesche avvenne sul fronte orientale l’altro 20% in africa balcani polonia italia danimarca e norvegia e fronte occidentale messi insieme- sui due fronti per capire quanto sia stata l’U.R.S.S. a vincere la guerra supportata e solo questo dal regno unito e quanto poco abbiano fatto gli statunitensi) bisognerebbe leggere quello che si sa sugli incontri avvenuti tra i capi degli stati vincitori (churchill disse che gli angloamericani sarebbero sbarcati in francia solo quando i soviet avrebbero indebolito tanto i tedeschi da permettere agli americani di subire poche perdite; tramite churchill il papa chiese a stalin che fermasse la sua avanzata e nn entrasse in italia, perch� comunista e come tutti sanno l chiesa era dalla parte dei fascisti anche se adesso fa finta di nulla: stain gli rispose: “di quante divisione dispone il papa?” cio� vi rendete conto…hitler faceva la guerra alla russia e gli ha ammazzato milioni di persone, stalin gli ha resistito e con il sacrificio di altre milioni di persone lo ha ributtato in germania e mentre gli faceva la guerra e morivao persone per liberare l’europa il papa, fascista, gli disse che nn doveva venire perch� nn voleva il comunismo…apparte il fatto che era la guerra e finch� i tedeschi c’erano erano nemici e per vincere bisognava sconfiggerli tutti, ovunque fossero, quindi gi� la domanda era stupida, ma stalin nn si scompose e gli diede la risposta migliore che poteva dargli cio� “di quante divisioni dispone” che significa “se vuole che nn vengo allora mi fermasse, perch� io sto in guerra”…poi dopo convinti dalla chiesa gli americani sfondarono il fronte anche se avrebbero potuto farlo due anni prima almeno ma avrebbero perso tutte le persone…era meglio morissero i soviet…cio� sono cose da pazzi)
ora io nn glorifico stalin, ance se io sono d sinistra, perch� glorificarlo � da stupidi e ignoranti, n� voglio fare un discorso politico n� sulla seconda guerra mondiale, ma vi voglio fa capire come si studia la storia e come � cambiate alle esigenze dei vincitori
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 10:20
Quello che dici non � scorretto, a mio parere, ovvero della soggettivit� della storia raccontata. E’ anche vero per� che per quanto tu possa considerare una disfatta quella di Waterloo, essendo agli occhi degli inglesi una vittoria, non cambia il fatto che sia stata una battaglia dove uno ha sconfitto l’altro. Cambia il modo di raccontarla ma non quel che � accaduto. Il pericolo semmai � di falsare quanto � accaduto, inventando e correggendo certi fatti storici. I numeri certamente aiutano ma non danno spiegazioni sul perch� di certe azioni politiche e militari. Trovo comunque importante la tua tesi sul primato dell’obbiettivit�, ma � effettivamente difficile farla valere, specialmente in una disciplina come la storia.
Comunque penso si sia leggermente andati OT, dato che pi� che dell’intera guerra il manga si concentra su Hitler e la sua figura, a quanto parrebbe. Spero solamente che non sia tanto il punto di vista hitleriano della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto il racconto della guerra (e non solo anche della formazione/crescita di Adolf) con l’obbiettivo focalizzato su Hitler, su cosa ha fatto durante la sua vita, in particolare negli ultimi anni della sua esistenza. Ovvio che pretendere in realt� una tal cosa � gi� di per s� voler troppo dato che il Mein Kampf � prima di tutto un diario, e se il manga ha questo come fonte o si discoster� da esso in nome di una narrazione il pi� obbiettiva possibile dei fatti oppure rester� fedele quindi alla soggettiva di Hitler, essendo il suo scritto proprio (ovvero quanto di pi� soggettivo possa esserci): in questo caso starebbe al lettore fruirne con occhio (e soprattutto testa) analitico e soprattutto critico, stando sempre ben attento a non rimanere influenzato dal giudizio degli altri e della societ�.
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 10:44
visto che ci siamo adesso vi lancio una mazzata!!!!
concordo con te rufy e aggiungo:
io per esempio non sono assolutamente razzista! per me non siamo tutti uguali, ma tutti diversi..anche tra gente della stessa razza o nazione…le differenze non devono essere motivo di disciminazione, ma motivo di accrescimento culturale….
premessa d’obbligo, visto quello che sto per dire….
oggi noi ricordiamo, il giorno della memoria…..dedicato a tutti gli ebrei morti nella seconda guerra mondiale….
ad el alamain un manipolo di uomini, mal nutriti, mal equipaggiati, senza viveri e senza munizioni, hanno tenuto testa all’imponente (per numero e armi)esercito inglese, per settimane, attaccando all’arma bianca i carri armati, tanto da morire tutti, armi in pugno,e meritarsi tutti gli onori delle armi da parte degli inglesi…
questo manipolo di uomini mandati al macello, e morti perch� il loro paese gli aveva chiesto di farlo, erano italiani!!!
ora per gli inglesi erano degli avversari che andavano rispettati e considerati eroi…..in italia sono visti come delle merde….perch� combattevano dalla parte sbagliata (la maggior parte di loro, erano contadini analfabeti, mio nonno era uno di loro, che facevano solamente quello che gli veniva detto)
hitler, durante l’invasione russa di berlino, mentre lui si suicidava da vigliacco, aveva messo a difendere berlino, e con l’ordine di resistere a costo della vita, dei bambini che non superavano nemmeno 16 anni, che subirono loro, la vendetta di stallin, e furono totalmente trucidati…..
ora la mia domanda….
non erano forse pure loro figli di dio???
come mai per loro la storia non solo non ha piet�? ma non ritiene neanche di spendere una parolina in loro ricordo?? perch� erano tra i perdenti??? questo � un buon motivo??quindi basta essere schierati dalla parte di chi vince per essere nel giusto?? (quanto i piace OP…)
durante la seconda guerra mondiale, ma come in tutte le guerre, la parte sporca e lurida la fanno i poveretti….che pagano i torti dei capoccioni….
stesso discorso per gli americani, che sono morti per una guerra non loro(gli americani capiscono di guerra come io capisco di ricamo…niente!!! mandano la massa al macello e chi se ne frega)vale per i francesi, gli iglesi e i russi….ma secondo me si pu� riportare anche ai giorni nostri con le guerre nel medio oriente, americani, iracheni, afgani….
ma la mia vera domanda �:
un giorno della memoria condiviso per tutti i morti in guerra, senza distinzione di razze o nazionalit�, era una bestemmia?? o era da razzisti?? quello che c’� attualmente, non � razzista??
ben vengano tutte le iniziative che hanno lo scopo di informare, e non indurre alla oligarchia di pensiero, come aim� accade nel nostro paese….
ripeto i japp sono troppo avanti!!!
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 10:51
e ne aggiungo un altra, in italia c’� un reato che si chiama revisionismo!!! boh, � una cosa brutta???per me � una grande espressione di democrazia….
(faccina che ve l’avevo detto che alle 11 divento stronzo!!!)
enrico 8 Settembre 2009 il 10:59
alla faccia….ecco perch� ti sei firmato con quel nick! come potrebbe essere pi� chiaro di cos�?
:devil:
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 11:07
no no ti sbagli, non � cos� ovvio come sembra, � un soprannome che ho fin da quando avevo 8 anni….e poi non mi sembra di aver scritto qualcosa di poco neutrale, anzi…sono molto pi� neutrale di quelli che dicono di essere i buoni…leggi meglio, ho fatto pure una premessa per evitare equivoci….
enrico 8 Settembre 2009 il 11:46
prova
enrico 8 Settembre 2009 il 11:49
scusa…..vorrei tanto rispondere documentandoti in merito a ci� che affermi nei messaggi che ho letto ma non vorrei andare offtopic: per cui ti posto un link dove puoi leggere quel che dovevo dirti senza il rischio di censure
enrico 8 Settembre 2009 il 11:51
scusa ma non funziona: non so perch� ma i messaggi in cui scrivo il link non compaiono del tutto; io l’avevo fatto apposta per non rischiare di andare offtopic in questo forum
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 13:07
non ho capito il tuo scopo……convertirmi????
enrico 8 Settembre 2009 il 13:10
convertirti??? smentirti!!! e divertirmi a farlo…
Ben Reilly 8 Settembre 2009 il 10:18
In fin dei conti la cosa non dovrebbe stupire poi tanto, nel senso che informarsi anche attraverso un prodotto culturale come il manga � sempre un bene…inoltre ricordo, ma come penso molti gi� sappiano, che il MAIN KAMPF si pu� tranquillamente acquistare in libreria e non desta alcuno scandalo o scalpore francamente non vedo la ragione di tanta perplessit� sulle vendite del manga. In quanto alla censura come la stessa storia ci insegna i libri non si bruciano ne si censurano…perch� nel bene e nel male possono essere d’insegnamento. Quindi il mio parere � molto tranquillo riguardo questo tema anzi sono a favore e penso proprio di comprarlo se dovesse essere pubblicato in italia. Un piccolo appunto: che i giapponesi non sappiano, o non abbiano la chiara percezione di quello che successe qui in europa, mi sembra una affermazione un p� limitativa nei riguardi dei nostri amici d’oriente; al pi� potrei pensare che questo sia vero per alcuni ambiti pi� arretrati, ma parlando del giappone e dell’elevato tasso di informazione attuale direi che non sono d’accordo su quanto detto.
Thanx A lot
My Funny Valentine 8 Settembre 2009 il 10:26
lo sanno quello che � accaduto in europa, questo � certo, per� ovviamente non possiamo pensare che la storia della seconda guerra mondiale la abbiano studiata come la abbiamo studiata noi: cos� come in inghilterra, in america, francia e in qualsiasi altra parte del mondo la avranno studiata dal loro punto di vista, cos� � per il giappone, che poi durante la seconda guerra mondiale ha combattuto per lo pi� da solo, e ha avuto hiroshima e nagasaki, quindi il loro studio sar� stato molto pi� concentrato su quegli episodi. Volevo dire questo, non che non sanno cosa � successo. Chiunque sa dei campi di concentramento, dell’olocausto e cos� via, ma di certo non li conoscono cos� dettagliatamente come possiamo conoscerli noi, che possiamo ancora vedere coi nostri occhi quello che rimane di quei giorni.
Ninox 8 Settembre 2009 il 10:41
Questo � vero, ogni paese racconta la propria storia, in fin dei conti anche noi non conosciamo a pieno la loro storia durante questo periodo.
Che per caso sapete dettagliatamente la storia delle campagne di espansione nipponiche?
Lo stesso vale per loro che conoscono la storia dell’europa nello stesso modo in cui noi conosciamo la loro cio� in maniera vaga, approssimativa e soprattutto guardando i fatti di maggior rilievo senza magari uno sguardo pi� approfondito alle cose che li hanno scaturiti.
Mi sa che siamo andati un po in off-topic, ma si sa che la mente umana � fatta per spaziare e che difficilmente riesce a tenere un argomento senza correlarlo ad un altro non in discussione.
obito salvo russo 8 Settembre 2009 il 10:31
Spettacolare :w00t:
Grimjow03 8 Settembre 2009 il 11:42
cosa c’� di spettacolare?
RufyMugiwara 8 Settembre 2009 il 10:43
Jacques mate tu hai ragione, ma il mio era solo un esempio…cmq per il fatto di hitler…a me sta benissimo che si faccia girare…il problema � chebisogna far sapere bene cosa ha fatto hitler dopo mein kampf…� questo il vero problema perch� c’� gente che ancora glorificava questi assassini…io conosco per mia grande fortuna una persona che � stata in un campo di concentramento (mi sembra Dachau o Treblinka, ora nn sono sicuro) e vorrei vedere quelli che fanno il saluto fascista a subire quelle cose…voi nn potete capire cosa lei abbia subito, e neanche io che l’ho sentita parlarne ne posso avere una minima idea
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 11:03
la storia che i fascisti sono razzisti � una cretinata, messa in giro da chi aveva (i vincitori) interesse a demonizzare un movimneto che aveva ancora dopo la guerra molti seguaci….
facilitata dall’alleanza con i nazisti, che erano si razzisti, ma erano solo alleati militari, come erano alleati i francesi, con gli iglesi, con gli americani, russi, turchi, arabi, e non mi sembra che avessero tutti le stesse idee…
duranta il periodo pre-seconda guerra mondiale, gli ebrei in italia erano 35mila….sai che fastidio davano a mussolini…
poi quegli scemi che ora hanno 15-16 anni che fanno il saluto romano, si tatuano la svastica,si rasano i capelli, fanno la caccia l negro, ai comunisti, ai religiosi tranne i cattolici, forse non sanno che mussolini era comunista, non era razzista, ed era anche ateo…..
il saluto che intendi tu, non � fascista, � romano, e gli antichi romani sono una civilt� di cui essere orgogliosi e non vergognarcene se chi non ci piace, li prende da esempio, l’italia credo sia l’unico paese la mondo che si vergogna di se stessa…
dal punto di vista della civilt�, della cultura e della scienza, possiamo dire che il mondo che conosciamo oggi, l’abbiamo fatto noi pi� di tutti gli altri messi insieme, se oggi siamo in serie b, � perch� ogni volta, dobbiamo ricominciareda zero, perch� si preferisce cancellare quello che � stao piuttosto che partire da esso per crescere….
Grimjow03 8 Settembre 2009 il 12:00
ti devo correggere alcune cose mastrolittorio: le leggi raziali sonostate, indubbiamente, emesse da mussolini dopo il patto d’ acciaio, perch� mussolini si voleva tenere caro il degno compare Hitler, e di questo c sn testimonianze, perch� a mussolini l’ unica cosa che interessava era il potere: non glie ne fregava nnt degli ebrei degli italiani dei tedeschi e dei loro ideali, l’unica cs ke gli interessasse era se stesso, x qst ha combinato qll ke ha combinato, ha bonificato ha ucciso i comunisti: per il potere. T devo, iniltre, ricordare che Mussolini era stato socialista, prima di essere buttato fuori, xk� nn era d’ accordo cn Turati, e x vendicarsi d essere stato buttato fuori si � skierato dalla parte oposta.
Il saluto romano nn lo fanno x cesare e i suoi: molti ragazzi (e non, tipo cassano -.-) lo fanno a Hitler o Mussolini, cosa del tutto sbagliata e controproducente per le menti labili
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 12:59
Grimjow03, come fai a sapere cosa interessasse a mussolini??? gli ha letto nella mente?? non c’� riscontro scentifico inquello che dici, e soprattutto poi non � l’argomento di questa discussione, ma io potre dirti, che ghandi, fingendo di essere buono, voleva in realt� conquistare i mondo,e renderci tutti suoi schiavi…..impossibile??? provalo!!! che ne sai cosa avesse in mente…magari voleva arrivare al potere pacificamente (come hanno fatto il 99% dei dittatori) e poii svelare la sua vera natura…chi lo sa???
ti ricordo che il potere generalmente si associa a ricchezza, mussolini non era sicuramete povero(era sempre un capo di stato) ma oggi tra i migliaia di deputati che abbiamo,che mirano, non al potere, ma al bene della comunit�, sono tutti molto pi� ricchi di quanto la famiglia mussolini fosse stata, tutti gli averi di mussolini non valgono un decimo degli yacth dei nostri deputati di sinistra….
lenin, scrisse una lettera la partito comunista italiano, dove gli rimproverava di essersi imborghesiti, e doi essere stati degli sciocchi a far scappare mussolini, che lui(lenin) riteneva unico in grado di fare la rivoluzione comunista in italia….badate bene prima di schierarvi cos� nettamente, che comunismo e fascismo non sono poi cos� diversi….
marxs e mussolini avevano gli stessi obiettivi, uno lottava contro il capitalismo(e la storia gli ha datto torto) e l’altro pensava di ottenere lo stesso obbiettivo sfuttando il capitalismo(e non � vissuto abbastanza per dimostrarlo)
e questo � l’ultimo OT che faccio…..
RufyMugiwara 8 Settembre 2009 il 10:47
a mi sono dimenticato…se nn lo sai a waterloo la retrogurdia di napoleone lo ha tradito e nn gli ha permesso di vincere la battaglia…ha tradito perch� il capo fu corrotto dagli inglesi con la salvezza e la ricchezza una volta sconfitto napoleone…ed anche se in guerra tutto � lecito loro nn vogliono farlo sapere per far finta di essere stati forti a vincerlo…cmq ormai le poche informazioni che esistevano e che mettevano in luce un legame tra il generale della retroguardia e gli inglesi nn solo nn erano chierissime e nn si sapr� mai quindi con certezza se davvero egli trad�, ma inoltre stanno andando in dimenticatoio…questo � un altro esempio di come la realt� viene manipolata e di come potrebbe essere manipolato anche questo manga…� quello che mi preoccupa a me
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 11:04
Purtroppo fai anche bene a preoccuparti. Le tue considerazioni sono giuste a mio parere, ad ogni modo anche se ci fosse stato un tradimento o meno non cambia il risultato della battaglia. Quel che pi� conta semmai � proprio queste omissioni di fatti che distorcono la verit� di come realmente sono andate le cose. Bisogna per� esser consapevoli che la storia � comunque una disciplina dove la politica interviene pesantemente (cos� come in molti altri settori a dire il vero) quindi non si pu� credere di poter giungere davvero alla verit� a meno di aver vissuto quel determinato fatto in prima persona. Torniamo quindi al punto su cui c’eravamo soffermati prima… Pazienza.
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 11:19
e la dimostrazione che in queste censure chirurgiche ci sia malafede, e strumentazione politica, lo dimostra il fatto che in italia, si grida allo scandalo, solo se si vuol far passare per buoni, i nazisti e i comunisti(che n�magari erano pure cattivi)ma non succede con altri….
romanzo criminale, � un film che fa sembrare quelli della magliana, dei bravi ragazzi, un p� vivaci….
la fiction su tot� riina ha creato il mito del boss….del padrino non ne parliamo nemmeno…con i videogame che inneggiano alla malavita ci facciamo giocare i nostri figli, e poi se uno si permette a raccontare una cosa su hitler che non dice espressamente che era un grandissimo bastardo e figlio di prostituta…ci scandalizziamo….mah!
io dico che qualsiasi tematica, affrontata con serenit� e obiettivit�, non pu� che far bene…..
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 11:31
La tua ultima frase credo sia abbastanza per racchiudere il senso di quanto dovrebbe essere previsto per ogni metodo di approccio a qualsiasi discussione.
Sar� una mia impressione ma penso che stiamo andando OT, dato che, per quanto sia difficile scindere l’argomento dell’articolo con la discussione in atto, l’oggetto da commentare � il Mein Kampf versione manga. 😉
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 11:52
secondo me non siamo OT perch� nell’articolo c’� proprio una riflessione su questi aspetti…quindi se lo fa l’autrice(credo) lo possiamo fare pure noi….o no??o al massimo andiamo OT, e se bunta ci cazzia diamo la colpa a My Funny Valentine…..
(faccina codarda e vigliacca)
Grimjow03 8 Settembre 2009 il 11:33
Io, personalmente, non farei leggere mai un manga del genere ad uno studente perch� ,per quanto possa essere solo informativo, un manga ha una sua trama e nn pu� ke avere delle parti avvincenti che, alla fine, esalterebboro unicamente la figura di Hitler: che come molti sappiamo da un ” nessuno” � diventato un pazzo dittatore e ha fatto un genocidio uccidendo + d 6 milioni d ebrei, e visto che al mondo di folli ce ne sono molti, ho paura che qualcuno si emozioni troppo leggendo questo manga. Io personalmente lo leggerei, in quanto nn ho paura del suo effetto su di me, in quanto io sono fermamente convinto dei miei ideali e niente e nessuno potr� farmi cambiare idea, ma nn tt la pensano cm me. Perci� devo dire ke il fatto ke stia vendendo cos� tante copie un p� mi preoccupa e sarei + tranquillo se smettessero di pubblicarlo in Giappone. Una cosa ke mi preoccupa anche maggiormente � ke anke in Germania lo vogliano e che vogliano levare la censura: indubbiamente adottare dei metodi di russia comunista (tenere tutto segreto e censurato) non serve a nulla ma, al contempo esaltare questa figura sar� ancora + degenerante.
Questo � qll ke penso io
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 11:49
allora dovremmo censurare (come ho scritto nel post precedente) anche il padrino, tutti i film sulla guerra in vietnam(si perderebbero capolavori come platoon) sulla mafia, anche la serie ocean’s andrebbe censurata(sono ladri quelli), OP, lupin…..
enrico 8 Settembre 2009 il 11:55
ho scritto dei messaggi pi� in alto…mi � venuta un’idea per farti avere il link: tolgo il “vuvuv�” e il punto, aggiungiceli tu prima della esse di “studenti”
studenti.it/superiori/forum/commenti/index.php?artid=11317
Grimjow03 8 Settembre 2009 il 12:12
� molto diverso: non puoi paragonare dei ladri (spesso posti anche in modo ridicolo) a degli assassini crudeli e folli che hanno commesso un genocidio e x qnt riguarda il padrino � diverso in quanto , mentre il padrino � rivolto ad un pubblico maturo ed � un film, un manga � letto da un pubblico maggiore anche di ragazzi condizionabili e che potrebbero essere affascinati da tutto ci�
Carletto 9 Settembre 2009 il 01:59
Grimjow03 se dici cos� ci sono moltissimi libri e film che andrebbero censurati. Quelli in cui c’� una violenza su una donna perch� uno potrebbe ripeterla, quelli in cui c’� un bimbo ucciso perch� un altro potrebbe rifarlo… Se una persona � malata compier� certi atti a prescindere che veda un film ,legga un libro od un manga che li tratta.
Bunta-sama 8 Settembre 2009 il 11:35
Battax, come vedi, non tutti i tuoi post verranno censurati.
Solo quelli in cui tu, o altri come te, si limiteranno a scrivere commenti che nulla hanno a che fare con l’argomento dell’articolo.
L’ho detto ieri, il flame non sar� pi� tollerato, quindi regolatevi di conseguenza!
E qui chiudo il discorso.
Thanatos 8 Settembre 2009 il 11:52
Per MastroLittorio:
� � tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l’opera che finora ha fatto il Regime in Italia � in fondo del razzismo. Frequentissimo � stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l’indirizzo arianonordico. �
La difesa della razza, anno I, numero 1, 5 agosto 1938, p. 2
Per non parlare del Manifesto della Razza e delle Leggi Razziali (!!!)
Come si pu� notare anche nel nostro bel paese la ferita � ancora aperta e l’ignoranza permette la proliferazione di interpretazioni (ideologie?) che l’oggettivit� storica non sanno manco dov’�.
E poi ci dovremmo masturbare pavoneggiandoci dell’impero romano? Del rinascimento?
Infine anch’io sono d’accordo nel parlare liberamente, ma il revisionismo storico � oggettivamente offensivo. Perch�? Parla coi tuoi nonni, specialmente se ebrei.
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 12:08
Penso che pi� che altro la pensiero di mastro sia non tanto mettere in discussione l’effettiva indecenza di quanto fatto dai nazisti nei campi di sterminio (ad esempio) ma piuttosto valutare con la stessa oggettivit� anche quanto commesso dall’URSS e dalle altre nazioni di fazione politica opposta, e sempre con il medesimo occhio analizzare e valutare anche tutti quegli altri episodi brutali accaduti in qualsiasi situazione sociopolitica. Trovo illuminante l’esempio che lui ha fatto nel far notare come i media abbiano trattato la questione del negazionismo sull’olocausto da parte di alcuni personaggi di spicco nell’ambito religioso/politico: l’atteggiamento di far ritirare quanto detto � il medesimo della censura. Non sarebbe stato meglio mettere quei soggetti di fronte a dei dati di fatto (biografie, fotografie, ecc ecc) e chiedere loro se fossero in grado di affermare ancora quanto prima avevano detto a riguardo. Come al solito quando si afferma qualcosa bisogna come minimo avere un minimo di argomentazione: � quello il principio. Non si pu� negare che il nazismo abbia fatto delle vittime in base a quanto riportato dai documenti e dalle testimonianze viventi che tutt’oggi abbiamo. Come si fa a negarlo? Ad affermare il contrario? Bisogna mettere in condizione l’altro di comprendere l’impossibilit� di quanto afferma, su una base concreta e con determinate argomentazioni. Questo discorso poi andrebbe applicato per� a tutti gli episodi storici, specialmente quelli gravi come questo. Certo, � un lavoro abnorme, ma andrebbe fatto quando vi sono determinate discordanze (che sempre vi saranno).
Thanatos 8 Settembre 2009 il 12:29
infatti la mia indignazione nasceva dalla messa in discussione dell’effettiva indecenza di quanto fatto dal fascismo
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 12:36
quando si guarda alla storia, non si puo decontestualizzare…attenzione!!!!
questo � si OT, (non � in discussione stabilire se hitler era bene o male, ma se parlarne liberamente o no quindi me la sbrigo subito), la politica razziale � cambiata dopo certi avvenimaneti(informati, ma credo che tu li conosca gi�,spero)che hanno fatto si che i tedeschi in italia non venissero pi� da alleati, ma da padroni, vai indietro a quel documento che hai postato, e dimmi cosa trovi nei quasi 20 precedenti di cose simili…..
condannare quel documento � lecito, ma la storia non � matematica, dietro ogni decisione ci sono tanti fattori che la provocano…fine OT
ritornando IT, la tua frase “revisionismo storico � oggettivamente offensivo” secondo me ti porta automaticamente dalla parte del torto. non sulla questione del “erano buoni o cattivi”, ma sulla discussione, se � o meno giusto parlare di certi argomenti.
se io sono convintissimo delle mie idee, e tu mi contraddici, o me le smonti, io non mi offendo, e non mi devo offendere, ma ti dievo chiedere perch�….
io non ho tab�, e penso di ritenermi libero proprio per questo, parlo liberamente e democraticamente di tutto. rendere tab� un argomento, � contro la libert� di pensiero, quindi non dare la possibilit� di rivedere alcuni passaggi della storia, � dittatura, quindi anche se sei buono, ti trasformi in cattivo….
ripeto…non sto facendo una battaglia per affermare la bont� di certi personaggi, ma sul diritto di parlarne liberamente, senza sentirmi tirare in ballo gli sterminii, o essere tacciato di razzismo, come se li avessi sterminati io gli ebrei…io nella mia vita un ebreo non l’ho mai incotrato, se l’ho fatto non me ne sono accorto, perch� io alla gente non chiedo mai di che religione sia perch� a me la religione non ineressa.
PS personale: non ho bisogno di chiedere niente ai miei nonni, (per la cronaca, uno fascista, l’altro partigiano, e a fine guerra sedevano tranquillamente a tavola insieme, erano analfabeti e ignoranti…o forse non lo erano per niente…)ma io (e qui salgo un p� in cattedra…. )il genocidio l’ho visto svolgersi sotto i i miei occhi, non di ebrei, ma di albanesi prima, e serbi poi, ho passato giornate intere dalle 8 di mattina alle 8 di sera, a riesumare cadaveri dalle fosse comuni per tre mesi….ti assicuro che stabilire chi ha torto o ragione li… � impossibile!!!
beati voi che siete cos� sicuri e tranquilli, dal permettervi di dire: “� cos� e basta e non si discute!”
discutere e parlare non fa male a nessuno…..
anche in italia i partigiani si sono macchiati di crimini tremendi…la resistenza era dunque una cazzata???? io dico di no…ma secondo il tuo ragionamendo dovrei dire di s�…
perch� se tu mi mandi a chiedere ai nonni ebrei, io ti mando a chiedere ai parenti di preti, partigiani moderati, ex fascisti, impiegati comunali, che sono stai giustiziati in strada senza processi e solo per vendetta….
chiudo dicendo…
in guerra non ci sono buoni o cattivi, parlare con uno che la pensa diversamente da te, partendo dal presupposto che lui si sbaglia a pripori, non serve a far cambiare idea a nessuno e non sposta la ragione da nessua parte. serve solo a trasformare una discussione in una lite….
Thanatos 8 Settembre 2009 il 12:58
Non riportare il contesto non implica necessariamente decontestualizzare. Possono esserci stati tutti i fattori che vuoi dietro alle leggi razziali, ma questo non toglie che furono leggi del governo fascista italiano, e dunque non sminuisce la loro colpa.
Apparte questo riguardo la tua idea di libert� di pensiero � difficile non essere d’accordo: infatti a me non interessa minimamente censurare nessuna idea, tantomeno il revisionismo storico (tanto sono loro che si umiliano con idee bislacche, che per� restano offensive) n� ragionare per pregiudizi.
In una guerra tutte le parti sono nel torto e io non voglio certo dare un maggiore o minor torto a una fazione. Quello di cui ho paura sono, per�, certe idee trislacche (in cui mi sento di aggiungere la frase ‘i fascisti non sono razzisti’, ma anche ‘la colpa dei fascisti � stata allearsi coi nazisti’ e simili) che nella confusione politica generale fanno un po meno ridere di quello che dovrebbero.
Jacques mate 8 Settembre 2009 il 12:58
Infatti mi trovo daccordo con mastro in questo senso: bisogna sempre e comunque discutere e conoscere. Censurare e disseminare ignoranza non conduce da alcuna parte. Oltretutto mi viene da sorridere a pensare che alla fine l’obbiettivo � comune a entrambe le teorie ma il metodo � opposto. L’obbiettivo � cercare di prevenire altri atti osceni come quelli capitati in passato ma il metodo � da una parte la discussione mentre dall’altra la censura.
Penso comunque ci sia un fraintendimento di termini tra mastro e Thanatos: per “revisionismo”, come ha gi� comunque specificato, non intendeva “cambiare opinione” rispetto ad un genocidio ma pi� che altro una “nuova presa in esame” di un certo argomento.
Inoltre mastro sostiene (come me, se non intendo male le sue parole) l’applicazione di un metodo analitico e valutativo eguale per ogni fatto, senza discriminazioni dettate da pregiudizi nati da dicerie o opinioni di parte, altrimenti si passa nuovamente dalla parte del torto.
enrico 8 Settembre 2009 il 13:10
LA PATTUMIERA DEI REVISIONISMI
No! L’antifascismo � ora e sempre valore fondante della nostra Repubblica
poco a poco il clima politico-culturale che si � manifestato in questi ultimi anni sta dando i suoi frutti e questi sono amari, per gli antifascisti in generale, ma soprattutto per la questione repubblicana, vale a dire per quanto di valore � insito nella Repubblica che non � retorica definire nata dalla Resistenza e dalla Guerra di Liberazione. Tutte le falsit� buoniste cui abbiamo assistito – e contro le quali ci siamo sempre fermamente posizionati – alla fine stanno dando i loro frutti bacati. La retorica della “memoria condivisa” non poteva che finire, inevitabilmente, nello snaturare la verit� perch�, cos� come la questione � stata posta, con equivoci incomprensibili a sinistra e volont� di falsificazione a destra – a partire dalla campagna vergognosa di riabilitazione sul problema dei “ragazzi di Sal�” – rischia di tradursi nella trappola della “storia condivisa”, ossia in una riprovevole interpretazione delle nostre vicende nazionali che annebbia le cose e che, con lo scorrere inevitabile delle generazioni, rappresenta alle giovani generazioni un paradigma storico bugiardo. Se vogliamo rimanere ai piani alti del problema l’equiparazione di Cefalonia con El Alamein; se scendiamo a quelli bassi l’irrisorio orgoglio del volontario repubbli-chino con la scelta partigiana. Nel concorrere alla rappresentazione talora non � mancato il supporto di coloro ai quali, come nel caso del presidente del Senato, dovrebbe spettare la difesa della legalit� storica della Repubblica; ma il presidente del consiglio vi ha, naturalmente, messo del suo definendo la nostra Costituzione “sovietica” e sabotando regolarmente la festa del 25 aprile che si � addirittura proposto di abolire. Su tutti questi temi e problemi fornisce oggi una ragionata testimonianza, pienamente condivisibile Sergio Luzzatto in un asciutto libretto dal titolo illuminante: La crisi dell’antifascismo edito recentemente da Einaudi. Luzzatto ha ragione: l’antifascismo � in crisi ed a nostro modesto parere lo � perch� esso sembra essere scomparso dalla tematica politica grazie all’alibi che la storia la devono fare gli storici. Qui, per�, non si tratta di scrivere un manuale; si tratta di non buttare al macero le ragioni storiche della Repubblica e di quanto ad essa si connette: il passato, il presente ed il futuro della nostra vita democratica, nata appunto dalla Resistenza e dalla Guerra di Liberazione ossia da due fattori storici cui nessuno, vogliamo sperare, vorr� togliere il carattere motivante dell’antifascismo. S�, siamo alla crisi; una crisi a fronte della quale ci troviamo talvolta arresi come succede quando capitano cose che non si pensa mai sarebbero potute capitare. E non si tratta, si badi bene, di come stare sul campo della polemica insita, naturalmente, nel confronto fascismo-antifascismo questa, in fondo, non � mai venuta meno nel corso del mezzo secolo che ha seguito la fine del conflitto – quanto del fatto che si � messo in moto un qualcosa di pi� grande e profondo cui ancora non si � guardato con l’attenzione dovuta; quasi fosse il residuo di una dimensione politica appartenente al passato, magari ai reduci di un tempo ormai lontano e non coinvolgente, invece, le ragioni forti del presente. Da qualche anno, la demolizione del- le ragioni antifasciste della Repubblica, l’equiparazione delle due Italie – quella partigiana e quella repubblichina – il ritenere la Resistenza come un qualcosa ad esclusivit� di parte, cio� comunista; la richiesta di rivedere i libri di testo; l’impegno a che gli Istituti Storici della Resistenza si trovino nella condizione di chiudere; l’esaltazione patriottica della Divisione San Marco e la dimensione nazionale della X Mas; i monumenti ai gerarchi del regime; la negazione dei pur modesti contributi alle associazioni dell’antifascismo; la brutalit� dei rossi nell’immediato dopoguerra e cos� via, sono stati tutti momenti di un qualcosa che � venuta prendendo corpo politico, per lo pi� nell’indifferenza generale e sempre in nome di una pacificazione che non siamo mai riusciti a capire cosa volesse significare, se non una subdola falsificante strada per negare alla storia d’Italia quello che le compete: la Repubblica nata dalla Resistenza emdalla Guerra di Liberazione. Il percorso di tutta l’operazione -che non riguarda la storia, ma, lo ripetiamo, la politica – ha trovato un punto di sintesi e di evidenziazione quando la Commissione Difesa del Senato, quel ramo del Parlamento presieduto da Marcello Pera, appunto!, ha approvato un disegno di legge che riconosce come legittimi belligeranti i militari della Repubblica Sociale Italiana; ossia i ragazzi ed i nonni di Sal�, coloro che in nome della Patria e dell’onore italiano, si allearono ai tedeschi in una guerra che non solo era sbagliata, ma che ebbe il merito di macchiarsi di nefandezze che tutti conoscono bene. Ora, se sul piano giuridico � assurdo riconoscere oggi alla Repubblica Sociale Italiana quella legittimit� non riconosciuta ieri sul piano morale e civile, e quindi politico, la questione � ancor pi� grave in quanto quelle truppe, che operarono sotto i comandi tedeschi ed a loro piena disposizione, si schierarono contro il governo legittimo italiano che aveva dichiarato guerra alla Germania nell’ottobre 1943; e poi perch� si macchiarono di delitti efferati pari a quelli compiuti dalle truppe di occupazione. E’ triste dover ricordare ancora, oggi che siamo nel nuovo secolo, cosa furono le rappresaglie, le stragi e le persecuzioni contro gli ebrei; ma forse non si � ricordato bene e forse non abbastanza se si ritiene che chi decise di andare sotto Graziani abbia fatto, per la Repubblica Italiana, la stessa scelta di chi impugn� le armi contro, di chi impugn� le armi per la libert� dell’Italia. E certo fu guerra e la guerra fu violenza, ma nel caso della guerra partigiana la violenza, che � insita in ogni guerra, anche in quelle giuste, fu levatrice della storia: della storia per la libert� e la democrazia del nostro Paese. Le associazioni dell’antifascismo, in un comunicato a firma congiunta, hanno definito il provvedimento un “insulto alla memoria dei Caduti e ai sentimenti di quanti, militari e civili, si batterono per la libert�”; e pi� di un giudizio politico � semplicemente la verit�. Ma se l’indignazione – sentimento che appartiene alla parte pi� vera della sfera morale degli individui – rimane solo tale e non diviene elemento attivo, alla fine tutto resta come prima. Nel caso specifico l’indignazione riguarda una questione di non poco conto poich�, se la famigerata legge proposta dal Polo malauguratamente dovesse passare, ci� che essa determina � il paradigma storico della nostra Repubblica, delle sue ragioni e dei suoi valori. Altro che affermazione di revisionismo, saremmo al rovesciamento della storia e della verit�! La vera condivisione della storia, infatti, non concerne i valori che essa mette in campo, ma la realt� delle cose, anche quando esse sono contraddittorie. La condivisione � accettazione, vale a dire non negare la realt� dei fatti e questi – lo ripetiamo per l’ennesima volta – sono che la Repubblica � frutto della sconfitta del fascismo, prodotto dei conti fatti dal popolo italiano con la propria storia passata e le responsabilit� ad essa connesse; un frutto ed un prodotto nati nel terreno sofferto e combattuto della scelta antifascista; scelta di fondo rispetto alle singole posizioni politiche. Questo � il paradigma storico-politico della Repubblica; se esso dovesse venire stravolto la Repubblica sarebbe, inevitabilmente, a rischio di snaturamento, ma la Costituzione stabilisce gli istituti della sua garanzia e, su questo argomento, sarebbe opportuno un pronunciamento. Qualora questa legge passasse non avrebbe pi� senso continuare a commemorare i martiri per la libert�: Junio Valerio Borghese varrebbe Ferruccio Parri ed i sette fratelli Cervi potrebbero essere ricordati insieme ai loro fucilatori. Ma � possibile? O meglio, cosa in questo mezzo secolo � stato sbagliato per arrivare ad una situazione del genere? Sono interrogativi che dobbiamo onestamente porci e sui quali ragionare tanto pacatamente quanto fermamente. Certo che la responsabilit� prima � imputabile al presidente del consiglio, al governo ed alla sua maggioranza, ma � una verit� troppo ristretta, troppo riduttiva ed anche auto assolutoria. Noi crediamo che ci� sia anche il frutto di uno scostamento politico della democrazia italiana rispetto a questi temi; l’Italia bipolare � cos� presa dalla contesa per il governo che la dimensione politica vera del Paese molto spesso passa in sottordine; ossia che la pur importante “politica del quotidiano” sopravanza quella delle fondamenta, vale a dire ci� che permette alla prima di stare dentro l’arco della legalit� costituzionale della Repubblica. Nella frenesia della “politica del quotidiano” i partiti – che non sono pi� quelli di un tempo con quanto di positivo e di negativo afferisce a tale considerazione – hanno dato per scontato ci� che non lo deve mai essere poich� i processi storici, anche quelli negativi, hanno talora lunghi tempi e nascono sempre da iniziative che sottendono precise idee. Inoltre essi hanno smesso l’abito di educatori alla vita civile degli italiani ritenendo che basti fare un’intervista al giorno e stare sulle televisioni per essere fra la gente. Non � cos�, ed infatti la democrazia televisiva e leaderistica sta producendo uno snaturamento di fondo dei modi della nostra convivenza assicurando, tra l’altro, un minore tasso di governabilit� rispetto alla tanto deprecata “democrazia dei partiti”. Stare tra la gente significa, da un lato, mediare tra la base popolare del Paese e le istituzioni e, dall’altro, attivare un insieme composito di meccanismi che, pur da posizioni particolari ed anche a forte impianto ideologico – perch� no? – facciano comunque “etica democratica” che, lo ripetiamo ancora, in questo nostro Paese non pu� prescindere dall’antifascismo. Insomma se alla maggioranza spettano le responsabilit� primarie, a tutti gli altri spettano altre responsabilit� per cui s’impone una riflessione ampia, coinvolgente ed approfondita vista la situazione in cui ci troviamo ed il clima che viviamo che, dopo i libri di Giampaolo Pansa che hanno trattato argomenti che � bene trattare, magari senza malizia e capziosit�, oggi arriva anche una “revisione” del sacrificio della Acqui a Cefalonia. Gi�, chi ci avrebbe mai pensato? il quadro generale non manca ,al il contorno. Per esempio: dov’� andato a finire il percorso verso l’antifascismo di Gianfranco Fini? A met� settembre, infatti, sul giornale del suo partito Franco Servello ha scritto un lungo articolo per proporre Giorgio Almirante quale “padre della Repubblica” in risposta a Piero Fassino che in tal modo aveva definito Togliatti. Si tratta, forse, di un articolo provocatorio nel senso buono, ma sicuramente provocativo della nascita di un disegno teso alla giustificazione storica della RSI e, nel caso di Almirante, anche di una derivazione razzista. Si tratta di una considerazione che riguarda esclusivamente la storia politica dell’uomo. Servello ha addirittura evocato “la segreta alchimia dell’uomo capace di una sintesi mirabile tra passato e futuro”. Come si vede la mistica fascista ancora vive e si propone; ma perch� Fini non ha sentito, lui che ha cercato il dialogo con gli ebrei, che si � messo lo zucchetto a Gerusalemme e che ha riconosciuto la validit� storica del 25 aprile – almeno a parole – non si � sentito in dovere di dire qualcosa? Timore reverenziale per il padre politico o per quanto avrebbe potuto dire donna Assunta, ma se avesse voluto, ne siamo certi, non sarebbe mancato al vicepresidente del consiglio il modo di far conoscere un parere in merito. Ma Fini � stato zitto ed � un silenzio significativo. Parlavamo di clima. Il 12 settembre scorso si sono ritrovati a Pian del Cansiglio trenta gonfaloni dei comuni veneti a ricordare il terribile rastrellamento del 9 settembre 1944. Mancava il gonfalone della citt� di Treviso insignito della medaglia d’oro della Resistenza. Treviso � governata da una maggioranza leghista il cui leader � l’ex sindaco, oggi vice, Giancarlo Gentilini, ben noto per le sue prese di posizione ultrarazziste, di volgare razzismo. E cos� Gentilini ha spiegato le ragioni dell’assenza di Treviso: “Dopo 60 anni, invece di lavorare per la pacificazione l’Anpi fomenta l’odio. Noi invece crediamo che oggi tutti i soldati che hanno combattuto per la loro bandiera abbiano diritto alla loro dignit�”. E cos� il cerchio si chiude; l’iniziativa della Commissione Difesa del Senato gi� si realizza. Ma che c’entra la dignit� della morte, che mai nessuno ha negato a nessuno qualunque sia la bandiera sotto la quale ha combattuto – ed il primo a farlo, non dimentichiamolo, fu Leo Valiani – con le scelte fatte dagli uomini in vita poich� il giudizio della storia passa per le vite degli uomini vivi, non per i corpi dei morti? Le scelte di quelli che venivano rastrellati sul Cansiglio non erano quelle di coloro che li rastrellavano. Potremmo continuare; la crisi dell’antifascismo � nei fatti; alla constatazione deve seguire la risposta; � un dovere che deve essere sentito non solo da pochi poich� dall’esito di quella risposta ne va della situazione di tutti, di tutti coloro che credono nella Repubblica e nella cittadinanza repubblicana.
LA PATTUMIERA DEI REVISIONISMI
Eksam 8 Settembre 2009 il 12:00
anche io sono d’accordo con l’ultima frase di mastro, sembra molto “peace&love”(alla vash :happy:), se affronti le discussioni con serenit� e obbiettivit� le affronti anche con lucidit� (scusate la ripetizione)
a proposito del Mein Kampf, se dovesse mai uscire in italia probabilmente lo comprerei se avesse un buon disegno (le due facciate che si vedono nelll’articolo dicono gi� molto, i volti sono belli e accurati e lo sfondo � ben dettagliato ma averlo in mano e sfogliarlo � un’altra cosa ^^) la storia di questo manga � un genere che nn mi interessa, quindi se dovesse mai arrivare in italia ben venga vorr� dire che stiamo cambiando anche noi e siamo un p� pi� tolleranti(sempre che nn censurino :ninja:)
Rettile 8 Settembre 2009 il 12:55
� la prima volta che scrivo su questo blog, anche se lo seguo da tempo per le traduzioni di Naruto.
Devo ammettere che un manga sul main kampf � uno stupro al ricordo si pi� di 6 milioni di persone
Se si � interessati a conoscere le idee di hitler non si va a leggere un manga… perpiacere, � solo una trovata per far soldi…
mastrolittorio 8 Settembre 2009 il 13:10
effetivamente quello � sempre il mio primo pensiero, e stavolta mi � sfuggito…che sia solo una trovata per attirare l’attenzione??? e quindi pecunia???
Rettile 8 Settembre 2009 il 13:20
Bhe da quello che leggo molta gente lo vorrebbe comprare perch� appunto � un manga ( mi vien da vomitare ogni volta che lo penso ) che tratta dei suoi pensieri, ma appunto perch� � un manga
Il main kampf � in vendita, tradotto in italiano, da molto tempo, se dovessi andare a leggere i pensieri di Hitler compro il suo libro, non l’opera fumettistica di una casa editrice nipponica.
In parole povere han trovato un modo per vedere qualcosa agli appasionati di questo genere di opere e per far scalpore…
Ninox 8 Settembre 2009 il 13:52
Effettivamente a parer mio avete pienamente ragione.
Rapsodia 8 Settembre 2009 il 15:37
Credo sia giusto cercare di capire le motivazioni di un uomo che, nonstante fosse stato un pazzo omicida, era sempre un essere umano. Lo si pu� andare a vedere anche solo per curiosit� e non credo proprio che chi non sia gi� di spinte idee naziste possa invaghirsi di tali idee o anche solo della figura di hitler, solo leggendo un manga. Certo, io nei manga di solito tifo per i cattivi, come anche molte altre persone, ma qui si sta parlando di un “cattivo” che ha causato reali crimini contro l’umanit� (oltretutto � in produzione anche il manga che ripercorre la giovinezza di Cesare Borgia, un altro simpaticone che ne ha combinate pure lui). Tral’altro, sarebbe appunto un occasione per far conoscere una lettura ancora considerata taboo, senza aggiungere scusanti ai crimini del furher.
E poi, si, seppure sar� una produzione di nicchia i suoi soldini se li far�
Carletto 8 Settembre 2009 il 16:51
Premetto che al contrario di tutti voi io mi definisco razzista, si perch� in fondo lo sono, davanti ai miei occhi non siamo tutti uguali e non lo saremo mai. Ma non solo per come siamo esteriormente ma soprattutto per come siamo dentro. Fatta questa doverosa premessa io credo che qualsiasi opera sia degna di essere letta e pubblicata e non esiste blasfemia o offesa, in questo tipo di pubblicazioni se sono rivolte ad un pubblico in grado di averne un approccio critico. La storia la scrivono i vincitori ed � normale che sia cos� ma censurare ci� che ha portato a guerre ed a morti inutili non fa altro che non farci capire il pensiero che ha condotto gli uomini su quella strada. Razzismo? Non credo proprio. Interessi economici? Certo, anche oggi quelli sono alla base di ogni scelta politica, religiosa e sociale. Cos� � come la vedo io.
esisteunasolarazza 8 Settembre 2009 il 17:25
cito il commento di un utente che ha scritto sull’articolo che puoi leggere cliccando sul mio nome:
“Vergognosi, nemmeno le bestie arriverebbero a tanto. lottate invece contro chi non paga le tasse, no i leghisti sono d’accordo vero? I soldi sono miei e me li tengo, la citt� � mia e la voglio, lui/i � nero fa schifo, non li voglio. Vi chiedo: quando morirete e sarete giudicati cosa direte? Signore sono bianco, ho evaso le tasse ed ho odiato, vedo tutti i miei grandi peccati e non posso far niente, cosa mi dici Signore? RISPONDERA’: avevo detto: ero nudo e non mi avete vestito, ero affamato e non mi avete dato da mangiare, ero affranto e non mi avete consolato. Oggi giudicate, domani anche per voi ci sar� giudizio, ma quello vero!”
credo che a chi � razzista magari andandone pure fiero con questo commento abbia detto tutto.
Grimjow03 8 Settembre 2009 il 17:44
quoto pienamente esisteunasolarazza, ki va fiero di essere razzista non fa altro ke mostrare ignoranza e stupidit�, senza fare nomi nomi
Carletto 9 Settembre 2009 il 01:39
E quindi? Cosa centra tutto ci� con quello che ho scritto? Non credo di dovermi vergognare per quello che ho scritto ed inoltre non ho detto neppure di andarne fiero ma anche se fosse cos� non starebbe a te criticare una mia scelta o un mio modo d’essere. Ma certo � facile dire “io non sono razzista” o “i razzisti mi fanno schifo” ma poi nella realt� � veramente cos�? Comunque quel “ho detto tutto” vuol dire che non hai capito nulla di quanto ho scritto sopra e ti metti tu dalla parte di chi ha giudicato senza riflettere.
Carletto 9 Settembre 2009 il 01:42
x Grimjow03: Beh chi invece crede di essere nel giusto senza riflettere sul proprio comportamento e non ha dubbi che anche lui possa compiere atti o avere atteggiamenti razzisti, magari involontariamente, non � certo meglio di chi dichiara di essere razzista avendone preso coscienza e cercando di trattare comunque tutti allo stesso modo.
esisteunasolarazza 9 Settembre 2009 il 09:10
X “Fra”:
Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica, di fianco ad un uomo nero, su un aereo di linea. Visibilmente turbata, chiama la hostess.
“Che problema ha signora?” chiede l’hostess.”Ma non lo vede?” risponde la signora “mi avete messo a fianco di un uomo nero! Non sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto”.”Per favore, si calmi”, dice l’hostess, “Perch� tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ce n’� uno disponibile”.
L’hostess si allontana e ritorna qualche minuto pi� tardi.”Signora, come pensavo, non c’� nessun altro posto libero in classe economica, anche il comandante mi ha confermato questa mancanza di posto, neanche in classe executive. Ci � rimasto libero soltanto un posto in prima classe.”Prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l’hostess continua:”Vede, e’ insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole”.
E, rivolgendosi all�uomo nero, l’hostess prosegue:”Quindi, signore, se lo desidera, prenda il suo bagaglio a mano che un posto in prima classe la attende…”E tutti i passeggeri vicini che, allibiti, avevano assistito alla scenata della signora, si misero ad applaudire.
Konoha 9 Settembre 2009 il 16:27
Anch’io avevo sentito questa barzelletta.
Brunogees 8 Settembre 2009 il 18:24
Non ho letto tutti gli interventi, sono troppi e troopo prolissi, ma vi porto il mio punto di vista, e se ripeter� dei concetti che avete gi� affrontato perdonatemi.
In primis: Hitler ha sconvolto lo scorso secolo solo perch� � stato tutto documentato, ma vi assicuro che se parlassimo di gulag i 12 milioni di morti dei campi di sterminio (si, 12, >>12<<, ricordiamoli tutti, non sempre e solo i 6 milioni di ebrei che, poverini, sono morti anche loro, ma sono solo la met� delle vittime dei campi di concentramento, senza considerare i morti della lunga seconda guerra mondiale) impallidirebbero…
Tralasciando questo, non lodo, non ammiro, non sostengo e non giustifico Hitler, sia chiaro fin dal principio.
-Non vedo perch� una operazione del genere debba essere tacciata a priori: lo avete letto? Ne sapete qualcosa? Temete che la gente possa avvicinarsi al nazismo con una opera del genere? Beh, vi assicuro che non sar� cos�, il Mein Kampf trasuda assurdit� e disturbo mentale, porta semplicemente in luce un uomo che non aveva la testa a posto, quindi non vedo che ci sia da preoccuparsi.
Temo che qua si cada nell'oscurantismo a priori tipico dele menti ristrette, quelli per intenderci che parlano dei capolavori del cinema perch� ne hanno letto i riassunti sui libri… trovo che sia ingiusto esprimere un giudizio negativo all'opera prima di averne potuto saggiare la qualit�, e prima di aver potuto effettivamente leggere il punto di vista e i concetti mediati, e in quale modo vengono trasmessi.
Vi faccio presente che la creazione di divieti rende solo pi� morbosa la curiosit�.
Quindi, se i concetti mediati sono quelli di purezza della razza, di popoli giudaici colpevoli di tutto il male del mondo ecc, beh, state tranquilli, la gente si allontaner� ancora di pi� da queste "dottrine". Il sapere rende liberi, non l'ottuso divieto.
Spero di avervi mediato correttamente il mio pensiero, e che esso non sia stato frainteso… 😉
maito 8 Settembre 2009 il 19:00
Non sono in disaccordo con quanto hai detto, anzi, vorrei solo precisare un punto: gli Ebrei sterminati sono stati “solo” 6 milioni perch� i nazifascisti sono riusciti ad arrivare “solo” a quei 6 milioni, ma se avessero potuto li avrebbero estinti fino all’ultimo come prevedeva la loro ideologia; i morti dei gulag sono molti di pi� per il semplice fatto che l’URSS era molto ma molto pi� vasta con una popolazione di gran lunga maggiore e per di pi� con a disposizione non solo pochi anni per fare quello che � stato fatto come nel caso dei nazifascisti, senza contare che i morti dei gulag sono stati solo le vittime di una dittatura, senza per questo togliere nulla a loro, dato che per definizione una dittatura miete vittime innocenti sempre e comunque, ma non sono state vittime di un’ideologia che implicava la loro sistematica eliminazione; volevo solo puntualizzare questo, per il resto il tuo pensiero � simile al mio.
Rettile 8 Settembre 2009 il 20:33
Ho letto il main Kampf � sono daccordo con te, un’insensata accozzatura di minchiate partorite da una mente deviata, ma non trovo giusto creare un manga su un libro simile, se si vuole far conoscere il pensiero di Hitler ci son altri mille modi, come per appunto ristampare il libro, questa � solo una trovata pubblicitaria.
E non diciamo che i nipponici non sanno cos’ha fatto Hitler…
nickname 8 Settembre 2009 il 18:59
non c’era alcun bisogno del manga e nemmeno di divieti e censure o blande traduzioni… un testo del genere merita una fedele trasposizione anzi vi dir� di pi�: la sua lettura deve essere consigliata nelle scuole! tutti dovrebbe conoscere le assurdit� scritte su quel libro � un buon modo per passare qualche ora in allegria, anche un individuo dotato dell’intelletto di un ghiacciolo al limone star� alla larga dai suoi precetti
bujutsu 8 Settembre 2009 il 19:55
Ho letto molte approssimazioni sul Giappone, la Germania, l’Italia, sui manga, sulla biologia, sull’assertivit� sociale inerente i temi taboo.
Forse non � il posto giusto per parlarne, state confondendo le acque e andando altamente off topic.
Mi sembra che pochi abbiano preso in considerazione il motivo fondamentale della scelta, il fattore economico.
Pochi han preso in considerazione la storia dell’autore e men che meno quella dell’opera, come fate a capire come va iscritta questa storia nel contesto dei manga prodotti in questa fase di recessione dell’economia giapponese?
Buona discussione.
XShadowKyleX 8 Settembre 2009 il 20:13
secondo me � un bene ma…
GLI ARMENI? sterminati anche loro da hitler… e chissa perch� non gliene frega niente a nessuno.. non � che gli ebrei religione di qui e religione di la sono piu importanti degli armeni.. se siete contenti di fare il giorno della memoria per gli ebrei fatelo pure ma secondo me � sbagliato… nel mondo ci sono massacri e massacri tuttora.
e qui in Italia TUTTI FANNO FINTA DI NIENTE! � V-E-R-G-O-G-N-O-S-O!!!! E gli immigrati che vengono in Italia che scappano dalla guerra? ributtiamoli nei carceri della libia tanto sono neri chissenefrega, non sono mica nella Bibbia loro!
ma fatemi il piacere… tutti siamo uguali e la guerra non dovrebbe esistere … ma..???
la storia puntualmente si ripete…
scusate x l’off topic
Enrico 9 Settembre 2009 il 01:32
“qui in Italia TUTTI FANNO FINTA DI NIENTE! � V-E-R-G-O-G-N-O-S-O!!!! E gli immigrati che vengono in Italia che scappano dalla guerra? ributtiamoli nei carceri della libia tanto sono neri chissenefrega, non sono mica nella Bibbia loro!”
Verissimo, purtroppo……
=__=
Carletto 9 Settembre 2009 il 01:50
Non solo in Italia, anche nella “liberissima” Spagna o nei democraticissimi USA i clandestini vengono respinti. Comunque per i rifugiati politici la prassi � diversa, dovrebbero richiedere asilo politico e l’Italia, se arrivano da paesi in guerra, non glielo pu� rifiutare. Quello che dici delle carceri libiche � verissimo ma loro purtroppo possono, perch� oltre ad essere uno stato con a capo un dittatore hanno dalla loro una sorta di intoccabilit� derivante dagli interessi economici che altri paesi, come l’Italia, hanno con loro. Giusto? No di certo, ma nessuno si muove per far cambiare questa situazione.
ganzo 9 Settembre 2009 il 10:01
cito fazio: ” se ci rendessimo conto che non abbiamo alcun diritto di essere nati qui invece che l�, ma pienamente, credo ke la parola clandestino non esisterebbe.”
cito caparezza:” tu sei nato qui perch� qui ti ha partorito una fica”
la nostre intelligenza, la nostra razionalit�, la nostra follia di conseguenza,la nostra ambizione,la nostra spietatezza, sono cos� sottili da infilarsi nell’etica comune e ridurla ad un mero ammasso di relativismo…il mondo non cambier� mai, perch� anche se la societ�, la tecnologia, la mentalit� cambieranno incessantemente per l’umanit� non c’� possibilita di cambiamento.� scritto nei nostri geni.� come cercare di voler impedire ad una tartaruga di tornare nella spiaggia in cui � nata a deporre.
ioio 9 Settembre 2009 il 10:14
“No fronteras, no banderas, no a la autoridad!
No riqueza, no pobreza, no desigualdad!
Rompamos la utop�a, dejemos de so�ar!
Arriba el mestizaje, convivir en colectividad!
Gritar� que ardan las banderas por la fraternidad!
Que caiga el patriotismo y la hostilidad racial!
Cultura popular!” Ska-P
sanzo89 9 Settembre 2009 il 12:56
La cosa sconvolgente � cm nei film o nei libri di storia….i vincitori vengono innalzati cm degli eori (americani) ke combattano contro i malvagi(nazisti)…quest ultimi considerati razzisti,infami,pazzi…
poi dp decenni cosa accade in america???….segregazione razziale…subita dai neri….
vero ke x numeri di morti nn � paragonabile ai campi di concentramento avvenuti nella 2 guerra mondiale….
io n nconsidero i nazisti, i fascisti e gli alleati eroi o malvagi era x solo mettere in evidenza quanto sia stupida la razza umana e cm riesca a commettere dp secoli sempre gli stessi errori…
ioio 9 Settembre 2009 il 13:09
hai ragionissima all 1000%…solo cerca di scrivere in lingua italiana c’� sempre qualcuno pronto ad attaccarti sull’ortografia quando non ci riesce sulle idee proprio perch� giuste.
Cinzia 9 Settembre 2009 il 18:09
Trovo che trasporre il Mein Kampf in manga sia un progetto interessante e se dovesse venire pubblicato in Italia lo leggerei sicuramente. Sono per la libert� di espressione e trovo sbagliata la censura a priori, anche quando � volta a non diffondere il pensiero di uno dei “peggiori criminali della storia”. Del resto, per capire e spt prevenire il verificarsi di genocidi come quelli che si sono realizzati durante la seconda guerra mondiale � essenziale conoscere e non “censurare” (chiudere gli occhi) come se niente fosse successo… questo si pu� realizzare, parzialmente, anche attraverso la lettura di un manga!
Kimimaro 10 Settembre 2009 il 01:10
secondo me � strano avere tutto questo sgomento, la casa editrice fa manga su eventi storici occidentali, mi sarei scandalizato e non avessero riportato anche questa pagina di storia e non il contrario.
oltre tutto lo trovo utile a fini educativi, molti ragazzi infatti, nelle scuole agli stadi e nei circoli per giovani spesso gridano al Furer sensa sapere neanche chi era e cosa ha fatto; report (mi sembra) ha fatto un’inchiesta su questa parte del mondo giovanile, e molti non sapevano neanche che Hitler era tedesco o anche che fosse lui il Furer, in somma in italia per questa sensibilit� eccessiva( anche detta censura) domina l’ignoranza e la disinformazione, quindi non vedo cosa ci sia di meglio di un manga che racconta, attraverso il Main kampf, la vita di un personaggio che ha influenzato, anche se negativamente, la storia dell’umanit� e di cui si parler� credo per sempre.
fanti 10 Settembre 2009 il 09:18
Raga, non so chi se n’� accorto… Ma sul bannerino pubblicitario in alto a sinitra in questa pagina compaiono frasi del tipo: “oggetti fascismo-mvsn-reich-dux elmetti-mussolini-rsi-“. A dimostrazione del fatto che in Italia va tutto al contrario di come dovrebbe andare: censurare il Mein Kampf nella sua versione manga (sar� sicuramente cos�) � da idioti perch� � comunque una parte della storia occidentale, anche se la sua pagina pi� nera, che non istiga certo a fare quel che ha fatto Hitler e, pi� in generale, considerare tab� parlare del nazismo (basti pensare che nell’OAV di Dragon Ball con Janenba e Gogeta, su RAI2 hanno tagliato tutte le scene da ridere con l’esercito tedesco e Hitler tornati in vita, mentre stranamente proprio Mediaset le ha lasciate intatte) genera ignoranza diffusa che porta alle bande di giovani nazi-skin che pestano a sangue i neri, gli omosessuali e quelli di sinistra; ma invece consentire che esistano aziende, per quanto piccole, che vendano oggetti che esaltano il fascismo, quando abbiamo 2 leggi, la Mancino e la Scelba, che considerano l’apologia di fascismo un reato, oltre al fatto che il fascismo ha rovinato per sempre l’Italia agli occhi del resto del mondo e non ha portato che a migliaia e migliaia di morti italiani, � proprio un controsenso. Ma si sa: questa � l’Italia, ci� che in qualunque altro paese al mondo sembrerebbe assurdo se non impossibile qui � la normalit�…
andreawlup 11 Settembre 2009 il 20:25
penso che far conoscere il pensiero di hitler e tutta la sua perversa e megalomane follia non faccia male, perche ogni persona sopratutto ai giorni di oggi e cresiuta da valori di rispetto per altre culture(anche se non tutti) e leggendolo un persona si puo rendere veramente conto della follia di questo uomo megalomane e pazzo e che a tradito la sua gente ed a genocidato una intera cultura e non solo. io stesso qualche volta ho visto qualche documentario sul nazismo ,e faccismo per voglia di conoscere la storia e i fatti e ogni volta rimango sempre sconvolto e disgustato dalle assurdi e schifosi crimini che questa persona e la metalita antisemitica a portato.
ioio 12 Settembre 2009 il 09:09
“ha” 3^ pers. sing. pres. ind. avere: con l’acca H
comunque d’accordissimo con te
mikele 12 Settembre 2009 il 07:33
….. c’� molta gente che guarda il passato con malinconia o con disprezzo e basano la loro vita su parte di esso che vogliono vivere invece che sul futuro che dovranno vivere….
…il passato aiuta il futuro SOLO conoscendolo non ammirandolo o condannandolo…
:sick: :sick: :sick:
paolo 16 Settembre 2009 il 19:36
io penso invece che sia una cosa buona anche perchè bisogna finirla con questa ristrettezza mentale che ci impongono i media…..sarà stato pure un cattivo alleato hitler ma nn credo che abbia fatto tutto quello che dicono….la storia la scrive chi vince….ricordo inoltre che Hitler stimava moltissimo Mussolini ma Mussolini non stimava x niente Hitler….comunque sia lo comprerei x vedere cosa ne persano i giapponesi e se,anche loro come il resto del mondo, si siano fatti convincere dal fatto che hitler fosse un pazzo….io ci sarei voluto essere x dare un occhiata + da vicino…
enrico 17 Settembre 2009 il 07:32
"sarà stato pure un cattivo alleato hitler ma nn credo che abbia fatto tutto quello che dicono"
Ma lo sai quello che stai scrivendo??? Lo sai che cosa stai mettendo in discussione??? Quanti anni hai? 10? Perché non posso credere davvero che se fossi già anche solo alle superiori tu possa credere alla nenia dei nostalcigi del nazifascismo "la storia la scrivono i vincitori"! Guarda che un atteggiamento come il tuo è davvero pericoloso: l'IGNORANZA è pericolosa, è dall'ignoranza che è scarutito qualcosa come il nazismo, come si potrebbe spiegare se no l'adesione di un popolo a follie quali i miti della razza o la persecuzione degli Ebrei? Certo che se poi basi le tue uniche critiche a Hitler sul giudizio di Mussolini, posso capire quanto le mie ipotesi su di te si rivelino corrette… Spera che la polizia postale non incappi mai nel messaggio che hai scritto, perché potresti davvero trovarti le forze dell'ordine a casa, e guarda che non sto scherzando!!!
Filippo 7 Novembre 2009 il 17:01
Certo parlare di Hitler e del nazismo risulta ancora un argomento grave da trattare con cui occorre approcciarsi con tutta la delicatezza possibile.
Nonostante ci� e nonostante a quello che si pensa di Hitler, io ritengo che lui non fosse altro che un uomo.
Che fosse davvero malvagio o solo un folle visionario, questo non lo so e comunque non lo discolpa, e non discolpa nemmeno tutti coloro che hanno eseguito i suoi ordini o li hanno permessi, delle atrocit� commesse contro il popolo ebraico, su cui grava e graver� fino a termine di memoria una profonda ferita.
Trovarmi d’accordo con qualcuna delle idee di questo “demonio” non lo troverei per forza strano o terrificante, lui era un uomo e lo sono anche io ed erano uomini anche tutti coloro che hanno creduto nel suo incubo.
La censura � una precauzione inutile. Per evitare che si ripetano simili stragi, perch� la democrazia stessa sopravviva, occorre ricordare sempre, come diceva anche un saggio letterato nonch� uomo di scienza di nome Primo Levi. Pi� dettagli potremmo disporre e conoscere su quei tempi e pi� possibilit� avremo in futuro di evitare di cadere di nuovo in errore. Destino del capitalismo � risollevare l’economia dopo ogni crisi con una guerra e se neverr� combattuta un’altra ci trovereanno preparati questa volta!
� ora che il popolino ignorante smetta di deresponsibilizzarsi, oggi la maggioranza della popolazione si trova nelle condizioni di studiare e apprendere. Ogni diritto � accompagnato da un dovere e nostro dovere � comprendere e ricordare.
Non abbiate paura di ricordare. Ci saranno sempre uomini violenti e despotici che da atroci esperienze ne trarranno altre forse pi� terribili, ma ce ne sono tanti altri forti e capaci altrettanto volenterosi di fare il bene proprio e del genere umano.
Andros 8 Novembre 2009 il 03:06
Sono forse rimasto impressionato dalla scelta di convertire il manifesto di un pazzo in una sequenza narrativa a fumetti? Assolutamente no. In coda a questo articolo si sono dette molte cose, molte delle quali hanno perso contatto con il tema d’origine per intraprendere una velleitaria, quanto mai bizzarra, analisi critica del personaggio storico. Qui non si deve parlare di un pazzo cui la storia ha dato occasione di diventare un sanguinario dittatore, ma di un fumetto: ovvero, di un preciso progetto editoriale. Non si confondano le due cose. Parlare del ‘perch� e del per come’ una casa editrice abbia scelto e stia trattando un tema specifico non � lo stesso che improvvisare un’autopsia storico sociale sul fenomeno del nazismo.