Dopo settimane e settimane di duro lavoro il 14 Aprile Naoto Kan ha aperto con queste parole l’inizio dei lavori di ricostruzione: “Desidero presentarvi un piano che aprirà una grande opportunità per rinnovare il Giappone e creare una migliore società per tutto il popolo giapponese ”. Il messaggio, chiaro e forte non è di sola speranza bensì racchiude in sé una forte determinazione. Il Primo Ministro ha esortato tutta la sua popolazione ed il Parlamento a dare il massimo per rialzarsi su due piedi il meglio possibile.
Due sono i punti cruciali per una nuova “restaurazione” ed il primo, come volutamente sottolineato da Kan è lo sforzo globale che deve essere tenuto in questi anni. Già le prime difficoltà sono enormi, riguarda ovviamente la questione nucleare. Ricordo a tal proposito che le autorità hanno deciso di dichiarare off-limits l’area che si estende per 20 km dalle tristemente famose centrali nucleari. I tecnici, data la pericolosità della zona hanno quindi deciso di costruire centri di abitazione nelle aree sicure, da ubicare sulle numerose colline nell’entroterra per prevenzione contro possibili futuri tsunami. Altro fattore positivo all’interno di questa faccenda sono gli aiuti internazionali che stanno giungendo, si parla molto degli Stati Uniti e dei Paesi dell’UE ma in realtà chi sta offrendo maggiormente il proprio sostegno, come logico che sia, sono le nazioni asiatiche tra le quali Vietnam, Cina e Corea del sud.
Il secondo punto fondamentale è l’indennizzo economico che la TEPCO si è impegnata a versare ai cittadini colpiti dalla situazione nucleare, entro la Golden Week (settimana di vacanza a fine Aprile) la società emetterà 1 milione di yen a ciascun nucleo famigliare e 750.000 yen a persone singole che vivevano fino ad un raggio di 30km dalla centrale nucleare. In realtà si tratta di una cifra molto piccola considerato il danno, tuttavia il governo ha dichiarato che l’indennizzo è solo una forma di aiuto provvisoria.
[via|asianews]