Non è mai facile proporre come articolo una classifica, ma in tutta sincerità sono poche le notizie che in questi giorni hanno suscitato in me un certo interesse.
Mi soffermavo proprio un paio di giorni fa a pensare a quante opere manga (o anime) siano sconosciute alla maggior parte delle persone, traviati o indirizzati dal pensiero comune a serie più popolari, meglio conosciute o scritte/realizzate/dirette da personaggi con un nome già ampiamente formato e riconoscibile.
Il panorama però è sconfinato, è impossibile in un solo sito elencare tutte le opere, perfino quelle minori o autoconclusive che affollano questo delicato settore tant’è che molti autori di nuova generazione occupano minuscoli spazi in riviste underground di scarso valore in generale o ancora più nello specifico alcuni diffondono le loro tavole ed i loro disegni direttamente sul web, passando l’ostacolo della pubblicazione ma finendo rintanati in qualche sito che magari non avrà mai possibilità di essere conosciuto al di là del suo ristretta nicchia di affezionati!
Basandoci solo sulla premessa che queste opere hanno trovato un minimo di curiosi aldifuori del Giappone e perfino un distributore interessato a distribuirne alcune copie oltre il confine nipponico, vi presento ora, grazie all’aiuto di Anime News Network, la lista dei primi 10 manga più sottovalutati del mondo, quelli cioè che in termini di qualità meriterebbero di più, maggiore attenzione e probabilmente maggiori cultori.
Ho inserito alcune informazioni circa l’opera in questione, in modo magari da solleticare la vostra curiosità a riguardo, in giro per l’articolo sono presenti artwork e copertine relative a questi titoli, buon proseguimento:
#1 – Quest For The Missing Girl (Jiro Taniguchi) – La storia di Shiga, un montanaro che torna a Tokyo nel tentativo di rintracciare Megure, la figlia perduta del suo migliore amico, morto recentemente e Yoriko, la ragazza di cui Shiga è innamorato. Entrerà nel disconosciuto mondo degli “appuntamenti a pagamento” ed arriverà alla conclusione che Megumi è stata rapita da un pedofilo con grande influenza e potere. Shiga quindi si ritroverà ad affrontare quel mondo che la polizia di Tokyo non riesce a fermare e si troverà ad infrangere quel muro di silenzio che si è creato attorno a quel perverso mondo.
#2 – Hanada Shonen-shi (Makoto Isshiki) – Un bambino di campagna, tale Ichiro Hanada è sfortunato fino all’osso e si ritrova coinvolto sempre in situazioni spiacevoli finchè non passa dalla padella, alla brace: cercando di sfuggire da sua madre arrabbiata nera, Ichiro si procura un incidente. Il risultato sono 9 punti di sutura sulla nuca ed un improvviso talento per il soprannaturale che gli permette di comunicare con i fantasmi che a quel punto chiedono al bambino di poter esaudire le loro richieste, in modo da poter raggiungere la pace eterna.
#3 – Palepoli (Usamaru Furuya) – Questo è l’opera che più di tutte mi è parsa assolutamente fuori di testa, dalle informazioni trovate qua e là, l’opera non è altro che una raccolta di storie brevi molto particolari fatte, tra le altre cose, di Gesù minuscoli, bambini nevrotici, cervi giganti e seni perfetti. Da approfondire se vi piace il nonsense e il manga atipico.
#4 – Disappearance Diary (Hideo Azuma) – Il fumetto autobiografico dell’autore che racconta la sua storia intrisa di incapacità di far fronte alle pressione del suo lavoro come mangaka e la sua discesa nel tunnel dell’alcolismo, costatogli un periodo in un centro riabilitativo. L’intera opera è divisa in 3 sezioni: Camminare nella notte ambientata nel 1989, Camminare attorno alla città ambientato nel 1992 e Reparto Alcolizzati ambientato nel 1998 che racconta il capitolo più oscuro della vita di Hideo Azuma.
#5 – Tropical Citron – Psychedelic Witch Story (Jiro Matsumoto) – Siamo arrivati all’opera “pruriginosa”, quella infarcita di droga, sesso e Rock&Roll. Tratta la vita del giovane fotografo Soma, incapace di esprimersi ed intrappolato in una spirale di droga e sesso estremo che lo porterà ad un epilogo violento ed in una notte dove cambierà per sempre la sua vita. Una storia matura e disturbante solo per stomaci forti.
#6 – Kanojo no Omoide… (Katsuhiro Otomo) – Il creatore di Akira e sceneggiatore di Metropolis ci proietta in quello che è poi stato trasferito nel film d’animazione “Memories” rintracciabile anche da noi. La storia di due astronauti che captando un segnale d’emergenza finiscono risucchiati in un mondo magnifico, allucinante e allucinato, creato dai ricordi di una misteriosa donna dalle origini oscure. Apparso anche nelle nostre edicole, il racconto sembra ringraziare in particolar modo 2001 Odissea nello Spazio di cui Otomo è grande ammiratore ed infatti la storia dei due astronauti ha alcuni elementi minori in comune con l’opera di Kubrick.
#7 – Shikeishuu 042 (Yua Kotegawa) – La storia drammatica del prigioniero n.42 condannato a morte per aver ucciso 7 persone ma rimesso in libertà con un chip impiantato nel cervello che lo farebbe esplodere al solo tentativo di assassinare ancora. Immesso nella società come bidello e sotto la supervisione di un dottore, il n.42 si ritrova immerso, tra alti e bassi narrativi, in una società che spesso lo ripudia e non ci tiene a rivolerlo indietro, molto Arancia Meccanica, poco ispirato se posso dirlo sinceramente.
#8 – A Patch of Dreams (Hideji Oda) – Un’opera senz’altro coraggiosa che vede Renei, una studentessa universitaria d’arte alle prese con una relazione con un suo docente. Se fosse solo questo il problema, saremmo apposto ma Renei soffre di incapacità di scindere realtà e fantasia e spesso, e involontariamente si ritrova nel “mondo di Ku”, un luogo della sua infanzia dove vivono liberamente Dio, il suo migliore amico defunto e l’altrettanto defunto fratello di Renei. La storia quindi vede Renei lottare per capire il suo mondo e il suo posto in esso, sia fantastico che reale.
#9 – Haikara-san ga Tooru (Waki Yamato) – Il creatore del vecchissimo anime apparso su reti private Mademoiselle Anne ci propone la semplice storia di Benio una ragazza maschiaccio che nonostante non sopporti l’essere femmina, finisce con l’innamorarsi di un suo coetaneo, figlia di un militare, un retaggio che lei spingerà agli estremi cammuffandosi da soldato maschio e cercando di prendere parte alla I Guerra Mondiale, in uno stile che ricorda molto la bellissima storia di Lady Oscar.
#10 – The Ice Wanderer (Jiro Taniguchi) – Curiosamente, la classifica si apre e si chiude con lo stesso autore. In quest’opera che racchiude 6 brevi storie, l’autore sfrutta la storia dei primi due racconti per raccontare di un famoso scrittore: Jack London, e narra l’incontro tra lo scrittore americano ed un vecchio misterioso nelle montagne del Klondike nel 1897, quasi tutte le storie hanno a che fare con la natura e il rapporto che l’uomo ha con essa, e non si parla ovviamente di devastazione ed ecomostri ma biologi ricercatori, avventure di giovani ragazzi e la ricerca di una vendetta inutile nei confronti di Madre Natura.
Una classifica che assolutamente mi ha fatto aprire gli occhi su quanta varietà ci sia in un mondo che, agli albori, conoscevo solo per robottoni giganti, alieni invasori e donne disinibite e scosciate.
Se qualche internauta conoscesse una o più di queste opere, sarebbe bello poter dare un’opionione forte da chi ne sa più.
-Hail To The HypnoToad-
[Fonte: AnimeNewsNetwork]
obito salvo russo 31 Agosto 2009 il 17:54
non sono sottovalutati…
FANNO SCHIFO :sick:
Eksam 31 Agosto 2009 il 18:40
nn sono d’accordo alcune trame sembrano molto intriganti… senza contare che ci sono autori come Taniguchi e Otomo che sono dei geni (a mio parere)
grazie per la classifica :happy:
enrico 1 Settembre 2009 il 09:45
tu sei mastrolittorio confessa :devil:
isonade 31 Agosto 2009 il 18:32
manga sottovalutati?
“c’era una volta in giappone!”
Mingo97 31 Agosto 2009 il 18:47
beh… la mia massima stima per questa classifica ^^
altro che i solito shonen di bassa lega come Naruto e Bleach (diciamolo, alla fine sono shonen classici ma niente di pi�)…
questi sono i veri manga che dovrebbero essere letti :w00t:
Gray 1 Settembre 2009 il 03:32
ogni manga se ha il potere di catturare la tua attenzione, e regalarti svago e divertimento, ma soprattutto voglia di leggerlo vale la pena di essere letto! 😉
obito salvo russo 31 Agosto 2009 il 18:59
vab� sono gusti U_U
Gaara 31 Agosto 2009 il 19:15
Io ho letto sia il primo titolo sia l’ultimo della classifica, e in effetti sono sottovalutati: molti si avvicinano al mondo dei manga con titoli molto popolari (io ho iniziato con GTO e Naruto), ma non vanno oltre, per non dire che vanno indietro e si limitano a leggere le scan. E questo va a discapito della qualit� delle proposte in Italia.
Queste due storie sono molto interessanti ed appena ne ho il tempo ne far� la recensione nella fumettopedia.
@Obito salvo rosso: il tuo profondo commento nasce da una lettura dell’opera? O semplicemente non apprezzi il genere realistico\psicologico? A me ad esempio non piacciono le storie romantiche, ma questo non toglie che esistano capolavori fumettistici che appartengono a tale genere.
MagicSton 31 Agosto 2009 il 19:58
vi consiglio di leggere Solanin, un manga che mi ha davvero compito molto ma non credo sia molto famoso. mi piacerebbe per� leggere tutti e 10 questi manga, ora vedo se li trovo con le scan! 😀
valo94 31 Agosto 2009 il 21:10
Sinceramente, memorie (memories of her) di katsuhiro otomo � IL MIGLIORE ONE SHOT in assoluto. Sar� perch� otomo � nella mia top 3, ma il volume Memorie � semplicemente imperdibile, quindi sbrigatevi tutti a comprarlo… tutti gli altri manga sono “di nicchia!” Ma probabilmente Taniguchi � uno dei migliori del suo genere… Memorie :heart:
MagicSton 1 Settembre 2009 il 01:17
� uscito in italia? si puo trovare in fumetteria facilmente?
StepTb 10 Luglio 2010 il 11:59
Assolutamente, l’ho preso alcuni mesi fa. Si trova anche in fumetterie online a prezzo stracciato. Btw mi sento di correggere l’articolo: il volume di Otomo non contiene solo quel racconto breve poi sviluppato meglio nell’episodio Magnetic Rose di Memories, ma anche quasi tutti i lavori brevi degni di nota di Otomo, soprattutto storie a carattere comico e Fire Ball, storia breve che gli ha dato lo spunto per Akira.
Per quanto riguarda i titoli, Taniguchi � sempre una garanzia ma � molto pi� apprezzabile dai non pi� teenager che altro, Tropical Citron l’ho trovato piuttosto scartabile e dello stesso autore consiglierei piuttosto A Revolutionist in the Afternoon o il pi� lungo Freesia, e degli altri alcuni non ricordo di averli mai incrociati, dunque lista utile.
Per il commento di mah: anche a me Noritaka fa rotolare (almeno, sicuramente pi� dei vari shonen che qui qualcuno difende a spada tratta come fossero il non plus ultra…), per fortuna si riesce a trovare per ora parzialmente, ma � inspiegabile che sia stato snobbato e dimenticato…
Carletto 31 Agosto 2009 il 22:50
Sinceramente di tutte queste opere leggerei forse solo la prima proprio perch� gli argomenti trattati non mi interessano e quindi il manga in se mi annoierebbe a prescindere che sia un capolavoro o una bestialit�. Premesso questo bisogna anche capire perch� questi manga sono “sottovalutati” e sinceramente questo non credo sia solo perch� l’autore non � famoso (Otomo lo � eccome) ma perch� attraggono un pubblico di dimensioni meno vaste e quindi meno commerciali. Poi questo concetto pu� essere riportato anche a casa nostra visto che moltissimi manga, ben scritti e strutturati e con un grande seguito in Giappone, in Italia probabilmente non arriveranno mai; avendo contenuti troppo forti e quindi creduti inadatti ad il range d’et� classico di queste opere, oppure perch� hanno contenuti ecchi o anche perch� trattano argomenti ritenuti sconvenienti in occidente.
tomm_b 1 Settembre 2009 il 00:12
Io sinceramente preferisco i manga “fantasy”, cio� ambientati in mondi inventati (come Naruto o One Piece) e non nella vita d’oggi… a proposito a me piace Monster Hunter Orage, che � un manga brevissimo e praticamente introvabile in italiano (per intero e per quanto riguarda le scan)…
-Kisu 1 Settembre 2009 il 00:27
memorie lo lessi molto tempo fa.. ho provato a cercalo in fumetteria ma non si trova.. sapete percaso dove posso trovare le scan??
Elijah 1 Settembre 2009 il 02:10
Oh… semplicemente adoro Jiro Taniguci… “L’uomo che cammina” e “Gourmet” sono favolosi… si potrebbe rimanere giorni a guardare le tavole !
Kaneda79 1 Settembre 2009 il 02:29
Curioso… Palepoli � stato uno dei nomi di napoli, in antichit�… tutto ci� mi incuriosisce
Ravenard 1 Settembre 2009 il 08:38
se sono “sottovalutati” un motivo ci sar� :pouty:
Dante Higurashi 1 Settembre 2009 il 09:35
dipende dai gusti, ovvio che poi il pi� grosso dei lettori che si avvicina al mondo dei manga preferisce manga “frizzanti” come gli shonen pi� famosi tipo Naruto, Bleach, D.Gray Man e cose cos�….molti manga (fra cui gli one shot degli autori) sono invece molto sottovalutati, ma c’� anche da dire che alcuni one-shot non sono proprio il massimo della lettura, anche perch� non � facile far iniziare e concludere una storia in un lasso di tempo breve come un unico volume e spesso l’autore si perde fra il nonsense oppure predilige tante storie brevi che per� non hanno nessuna interconnessione fra di loro; fra i tanti one shot che possiedo ho letto anche Memorie di Otomo, e per quanto sia particolare come storia e stile direi che non � affatto da sottovalutare anzi � molto particolare e interessante per essere solo un volume; altri volumetti di nicchia possono essere ad esempio Gogo Heaven di Shinichi Hiromoto oppure Canto del Cielo Perduto di Yuana Kazumi, che non faranno mai scalpore come pu� farlo uno shonen tipo Naruto ma sicuramente andranno apprezzati da quel piccolo gruppo di lettori che non si accontentano della tipologia “scazzottate&botte&vendetta&ondaenergetica”.
kris 1 Settembre 2009 il 10:39
quto pienamente il primo commeno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :sick: fanno veramente schifo!!!!!!! :cheerful: :w00t: :unsure: :whistle:
Shun 1 Settembre 2009 il 12:25
Shikeishuu 042 sembra intrigante. E poi la Kotegawa mi ha gi� dato un capolavoro come Anne Freaks e quindi mi fido abbastanza di lei.
Kanojo no omoide sembra interessante, dopo tutto � dell’autore di Akira e Metropolis.
Grazie mille per la classifica, se non altro avr� altro da leggere oltre ai soliti 3 shonen.
L'intenditore 1 Settembre 2009 il 13:02
Bell’idea Majin!
Queste opere in effetti non le conoscevo e in Italia effettivamente non si sente una “cultura” dei manga.
Ci sono alcune opere che seppur in fumetteria da tempo non sembrano interessare molta gente. Pensate a 20th century boys e 21st century boys di Urasawa. Almeno il primo (opinione puramente personale :D) � fantastico eppure non lo si sente nominare quasi da nessuno! O_O
Anche Moonlight Mile di Otagaki � bellissimo, molto ricco di storie, tematiche, interessantissimo.
Poi, per concludere con un manga che non � certo un’opera straordinaria ma � molto divertente e mai arrivato in Italia, c’� Flame of Recca di Anzai, un precursore di Naruto, diciamo!
Tutte le opere che ho citato sono in fumetteria, tranne l’ultima.
Se invece volete un “assaggio” io le ho trovate tutte su Mangascan (spero non sia pubblicit� non gradita! :D).
MagicSton 1 Settembre 2009 il 13:46
argh 20 century boys lo cercavo da sempre ma nelle varie fumetterie che ho girato ne vedevo da 1 a 3 numeri e quindi lasciavo stare e non l’ho mai comprato. ma � esaurito o lo posso ordinare senza problemi?
L'intenditore 1 Settembre 2009 il 18:52
Penso di s�, ma se vuoi vedere come va a finire nel frattempo, ho dato un sito che lo ha scanlato. ;D
Sangario 1 Settembre 2009 il 14:49
ma non scherziamo! ci sono dei motivi se ci sono manga conosciuti (vedi One Piece o Naruto) e manga che nessuno si fila (Tropical Citron � Psychedelic Witch Story… ma che nome �???)…
le grandi case editrici diffondono e vendono manga che sanno sapranno conquistare un’ampia fetta di pubblico! non � che se un manga vende tanto, subito deve venire additato come “commerciale”, perdendo cos� tutto la sua originalit�… Naruto, Bleach, One Piece… vendono tanto perch� sono belli, originali, portano ad una riflessione! Non nego che magari qualcuno di questi manga sia decente, ma un motivo per cui nessuno li conosce ci sar�… se proprio devo spendere soldi (che di questi tempi scarseggian o pure) per comprarmi un manga, di certo non sceglier� roba del genere…
Majin_Manuel86 1 Settembre 2009 il 16:39
Ti sei praticamente risposto da solo ma non per questo hai dato un risposta convincente sul perch� questi sono manga sottovalutati! 🙂
Alla gente piace immedesimarsi in ninja, pirati, shinigami e detective, le vendite dei manga sono un chiaro segnale che alla gente piace un prodotto dentro cui ci sia un personaggio che possa rassomigliargli, fisicamente o caratterialmente!
Se questi manga non sono ampiamente distribuiti non � perch� fanno schifo o non fanno riflettere…e ti sfido a non riflettere con il primo dei manga che ho citato: � perch� alle case editrici non frega nulla della sostanza ma della quantit�….mi dispiace puntare il dito contro un’opera che personalmente A-DO-RO ma One Piece non � prodotto in centinaia di parti del mondo perch� ha un alto valore morale…ma perch� il suo merchandising, la sua lunghezza e le sue situazioni attirato tanto!
Quello che voglio far passare � che alle case editrici non frega una ceppa della riflessione di questo o di quel manga, gli interessano I SORDI!!!!! e il fatto che questi manga non sono distribuiti in giro come Bleach o Naruto � che la porzione di mercato che prenderebbero in confronto ad un manga con cui ti mettono a disposizione le miniature d tutti e 2500 i personaggi � ridicola al confronto! 😉
eleclipse 2 Settembre 2009 il 11:25
Secondo questo ragionamento devo correre in libreria a comprarmi le “ricette di suor germana” visto che � vendutissimo, o ancora peggio Twilitgh. Nessuno dice che i manga commerciali non siano belli, semplicemente dovendo piacere a molte e ampie fasce di pubblico, non si pemettono il lusso di trame con certi contenuti o di un certo spessore, anche perch� molti lettori di manga shonen sono ragazzi giovani che non li apprezzerebbero. Per quanto sia sicuramente un valore importante, la quantit� di copie vendute non � l’indice assoluto della qualit� di un opera, e a volte pu� essere decisamente fuorviante. Aggiungo che Jiro Taniguchi � decisamente apprezzato fra chi non si ferma alla superficie del mondo manga ( e non sono cosi pochi, anche se pur sempre una nicchia), alcune sue opere possono essere trovate in diverse biblioteche e non mancano quasi mai nelle buone librerie.
ps: alla lista avrei aggiunto “il grande catsby” e, putroppo, Maus di Art Spiegelman (molto famoso, ma paradossalmente misconosciuto al grande pubblico).
supernova 1 Settembre 2009 il 22:35
waki yamato….autrice casomai non autore
io ho il manga
a me piace ,� divertente anche
e anche mademoiselle anne anime da piccola mi piaceva ^^
Barbabianca 2 Settembre 2009 il 15:11
poraccio l’autore che si trova due suoi manga tra i piu sottovalutati ahahah :devil:
Jacques mate 2 Settembre 2009 il 21:31
Il primo ed il terzo sembrano davvero intriganti, in particolare. E nemmeno gli altri paiono cos� scontati, anzi.
Da un certo punto di vista, comunque anche Le Bizzarre Avventure di JoJo � un manga sottovalutatissimo, soprattutto se teniamo conto che non ha avuto un riscontro evidente a livello di fama che vada oltre i limiti della categoria e dei fans, o almeno questa � la mia impressione…
Per fortuna che quasi tutti i mangaka di Shonen, e non solo, hanno invece rispetto per Hirohiko Araki e la sua magistrale creazione, senza contare la datazione di quanto ha prodotto. Insomma, pi� che sottovalutato penso che sia comunemente poco conosciuto.
Ad ogni modo ottimo articolo!
mah 18 Settembre 2009 il 22:54
L’unico mio rimpianto nella mia vita di lettore di fumetti e’: Noritaka. Era un fumetto di un tipo un po’ ritardato( il classico sfigato dei manga) che faceva kick boxing e sbavava dietro alle tipe..mi faceva morire…mi sganasciavo dalle risate purtroppo la serie fu interrotta e ci rimasi davvero male….