Mai, mai, scorderai… l’attimo, la terra che tremò
L’aria si incendiò e poi… silenzio.
E gli avvoltoi sulle case sopra la città senza pietà!
Happy Hokuto friday a tutti.
Ho voluto iniziare questo articolo ricordando le parole della sigla italiana di Ken il guerriero perchè, diciamocelo, una percentuale variabile tra l’ottanta e il novanta per cento di voi l’ha cantata almeno una volta.
Io mi ricordo ancora la prima volta che l’ho sentita, erano i primi anni ’90 e facevo la prima o la seconda elementare quando, una mattina, mio fratello smise di rispondere alle mie provocazioni da ragazzino perché totalmente rapito dalla tv.
Mio fratello, avendo 7 anni più di me, era già un adolescente, quindi molto più attirato dalla tv, perciò per perpetuare i miei fastidiosi capricci da bambino sono andato a vedere che cosa stesse vedendo.
Ricordo perfettamente la scena che mi si parò davanti: un tizio biondo con la risata da scemo che parlava con un altro tizio castano che sembrava uno sfigato.
I due erano rispettivamente Shin e, lo sfigato, Ken. Nel giro di qualche secondo la mia mente fu rapita da una scena: Shin che infila le dita nel petto di Ken come fosse un coltello caldo nel burro.
[youtube SoUdQIUkpUk]
Una scena che, penso, nessun bambino dovrebbe vedere però ormai io l’avevo vista e ne ero rimasto colpito.
I grossi amori nascono sempre da piccole cose no? Ecco perché vi ho raccontato questo piccolo aneddoto.
Da allora in poi, negli anni, ad alti e bassi, ho sempre accontentato il mio amore per questa serie, segnato da alzatacce la mattina per potermi godere i miei cartoni preferiti: uno dopo l’altro c’erano Ken il guerriero e le tartarughe ninja (ovviamente non erano trasmessi sulla stessa rete… ve lo immaginate Ken su mediaset?). Ah, quanti rimproveri per questa passione che mi imponeva una rigorosa sveglia alle 6.45 del mattino ma, garantisco, che ne valeva la pena.
Poi, purtroppo, la rete locale che lo trasmetteva smise di mandarlo in onda, mica come mediaset che con dragonball ci ha fatto una testa grossa come un pallone, o forse più grande, mandandolo giorno dopo giorno anno dopo anno, per motivi prettamente di share ed accordi legati al marketing. Ah, se penso a quanto avrei voluto da bambino (quando ancora internet era pensiero e lo streaming ed il download un lontano sogno quasi utopico) avere la possibilità di vedere il mio cartone preferito ogni volta che ne avessi avuto voglia… ma ormai è passato… certo che sarebbe stata una figata se a carnevale uno avesse potuto comprare un costume di Ken o di Raul, o di Toki. Ve lo immaginate tanti piccoli ragazzini che si sfidano in nome della sacra scuola di Hokuto? Dite che sarebbe stato troppo violento? Certo perché bambini mascherati in nome di dragonball, naruto, onepiece e bleach si scambiano abbracci e baci? Va be’, si sa che le scelte vengono fatte sempre dalle persone sbagliate, infatti all’epoca tutti avevano almeno una maschera da tartaruga ninja o da power rangers (e giù di botte…anche se per finta).
Noi amanti di Ken però sapevamo andare di immaginazione, così in base al colore e alla lunghezza dei capelli, la corporatura, o spesso l’età (il più grande decideva sempre), ci trasformavamo in Toki (il più tranquillo del gruppo), Raul (di solito era il ragazzino che voleva avere sempre ragione a farlo) e Ken (generalmente – qui viene il bello di quell’età – Ken era sempre in overbooking, quindi ce ne erano sempre 3 o 4, e giù di immaginazione per creare storie che, spesso, coinvolgevano universi paralleli e mondi totalmente diversi – Marvel e DC hanno preso spunto dai ragazzini).
Da ragazzo credo di aver sognato, almeno 1000 volte di essere Ken durante lo scontro con Raul ed utilizzare la trasmigrazione attraverso Satori, era l’acme delle potenzialità del nostro mito Kenshiro. Ancora ho i brividi quando ci penso. (non a caso l’immagine che abbiamo scelto per questi mesi e per questi articoli rappresenta proprio questa tecnica) Se non sapete di che parlo, vi fornisco qualche dettaglio video… SPOILER ALLERT… va be’ mi sembra inutile.
[youtube yUwSYtCPPso]
Poi però si cresce e queste passioni sembrano affievolirsi ed inizi a pensare di più allo sport, alla musica, alle ragazze, ai videogiochi, ma in alcuni casi, se i fato lo vuole, ti ritrovi in una fumetteria, magari aperta da poco, magari sulla strada che ti porta da scuola a casa, e così senza accorgertene entri in un nuovo mondo.
Tu li conosci i manga?
Ecco potremmo dire che questa frase racchiude l’inizio di un’avventura.
“Tu li conosci i manga?” seguito da un “mh, mi pare di aver sentito qualcosa” è un rischioso ingresso in un mondo affascinante fatto di: “Ma lo sapevi che tutti i cartoni animati, che in realtà si chiamano Anime, sono prima scritti come Manga, che sono dei fumetti giapponesi che si leggono al contrario, e poi trasformati in cartoni?“.
Crack! il danno è fatto.
La tua curiosità prende il sopravvento e, grazie al neonato mondo di internet per tutti, inizi a cercare immagini (sì, perché il mondo del 56kb questo era) e notizie dei tuoi cartoni preferiti, scoprendo così che Oliver Hutton (di cui non sapevi nemmeno fare lo spelling, non avendolo mai letto il suo nome) in realtà è Ozora Tsubasa… oppure che Ken Shiro in realtà non sono Nome e Cognome, ma tutto insieme Kenshiro è il nome del protagonista di Hokuto no Ken (non Ken il guerriero).
Un mondo nuovo, affascinante e per certi versi costoso, eh già perché poi questi “manga” li vuoi comprare, e magari vuoi dei poster – io ne avevo 3 di Hokuto no Ken – e pure qualche vhs o questi neonati DVD. Un mondo che però ti mette in contatto con la parte di te che magari si era addormentata per un po’, ritrovando la passione del bambino condita ora dalla pseudo libertà dell’adolescente.
Ti svegli un giorno e scopri che sono passati anni, che se grande e che dovresti pensare ad altro nella vita (anche se è questo il tuo mondo), così cerchi di rimanerci incollato il più possibile, senza distrarti dai tuoi obiettivi. Poi però ti ritrovi ad una fiera del fumetto, o a parlare con autori e altri come te che si “mimetizzano” come “stampa” e scopri che non sei l’unico ad avere una passione per Ken il guerriero ( a Lucca ho sentito, di sfuggita, un pezzo di una conversazione “iper-Nerd” tra due tizi di una nota casa editrice italiana, tanto che mi son detto: ok, allora io sto “bene”, posso continuare ad avere il pallino per Ken e il suo mondo, tanto non sarò mai a quei livelli!
Se, in minima parte, oggi sono la persona che sono, forse un po’ lo devo anche ad Hara e Buronson, un team che ha lasciato un marchio indelebile nella mia vita e, come vi accorgerete, anche in quella di altri membri dello staff, quindi GRAZIE!
E ora, per festeggiare al meglio Hokuto no Ken e per salutarvi con il sorriso sulle labbra e un po’ di “amarcord” vi lascio con l’opening e l’ending theme della seconda stagione che, personalmente ho sempre amato.
[youtube VQKQTPpILyQ]
Welcome to this crazy Time
Kono ikareta jidai e yôkoso
Kimi wa tough boy
Matomo na yatsu hodo feel so bad
Shôki de irareru nante un ga ii ze
You, tough boy
Toki wa masani seikimatsu
Yodonda machikado de bokura wa deatta
Keep you burning Kakenukete
Kono fuhai to jiyû to bôryoku no mattadanaka
No boy no cry Kanashimi wa
Zetsubô ja nakute ashita no manifesuto
We are living, living in the eighties
We still fight, fighting in the eighties
Doko mo kashiko mo kizudarake
Uzuku matte naitete mo hajimaranai kara
tough boy
Dotchi wo muite mo feel so sad
Dakedo shi ni wa itaranai
Jibun wa dô dai? tough boy
Koko wa eien no rokku rando
Kobushi wo nigirishime bokura wa deatta
Keep you burning Kakenukete
Kono kyôki to kibô to genmetsu no mattadanaka
No boy no cry Susumanakya
Ikioi wo mashita mukaikaze no naka wo
We are living, living in the eighties
We still fight, fighting in the eighties
We are living, living in the eighties
We still fight, fighting in the eighties
[youtube QR65PunUPgI]
Yoru no tobari no naka mada nemurenai
Kokoro o yogiru kimi e no omoi
Konna fuu ni daremo dareka no koto de
Mune o kogashite nemuri ni tsuku no ka
Tatoeba kono machi, kono kuni
Tobikai-tsuzukeru ikuman no ai
I don’t like love ’cause I love you…
Omoeba sugoi enerugii
I don’t like love ’cause I love you…
Bakageteru keredo koofun suru
Chiisa-na kono machi de me o sorashiau
Kazoekirenai takusan no hito
Moshi koe kaketa nara kotaete-kureru
Honto wa yasashii dareka no koibito
Tatoeba kono kuni, kono hoshi
Munashiku arasou ikuoku no ai
I don’t like love ’cause I love you…
Omoeba muda-na enerugii
I don’t like love ’cause I love you…
Hitori de iru no o setsunaku suru
I don’t like love ’cause I love you…
Daremo suki ni naritakunai
I don’t like love ’cause I love you…
Konna hitori de iru no o setsunaku suru
Se siete interessati anche alle traduzioni e ad un’ottima traduzione andate qui per Tough Boy e qui per Love Song, sul sito dei nostri amici di 199xhokutonoken
Enjoy & stay tuned on Komixjam!
Anonimo78 13 Settembre 2013 il 16:34
Ah quanti ricordi, � stato e rester� sempre il mio preferito, inimitabile, anch’io lo vedevo su un’emittente locale…
La serie tv era trasmessa praticamente da tutte le tv locali, io ricordo dalle 18 in poi pi� puntate su diverse emittenti. Credo che nessun manga nessuna serie tv rispecchi ancora oggi lo spirito del “sacrificio” che Kenshiro portava con se… Un destino tracciato dalle stelle di cui Ken si � fatto portatore accettandone le responsabilit�, la scelta di Ryuken per capacit� tecniche e mentali doveva essere Toki ma essendo gravemente malato non pot� accettare, per forza ed essendo anche il maggiore dei tre fratelli la scelta sarebbe dovuta ricadere su Raoul ma essendo troppo ambizioso venne scartato, quindi la scelta di Kenshiro come erede dell’arte + potente, quella di Hokuto…
Kenshiro non si fece carico immediatamente del suo destino, Shin lo affront� e rapi Julia, Ken provando dei sentimenti d’amicizia verso Shin non lo affront� con la giusta determinazione perse il duello e fu ridotto in fin di vita, da li inizi� il suo cammino, in seguito abbracci� il suo destino quello del salvatore, ma per essere il salvatore cambi� anche il suo carattere mite e misericordioso divent� spietato con cattivi ed oppressori, Bart , Lynn, Shu, Rei, Toki, Fudo molti gli amici che incontr� lungo il suo cammino, numerosi i nemici, mitici gli scontri con Shin,Souther e Raoul…. Alla fine Kenshiro perse tutti… cari amici, nemici ma anche fratelli come Raoul, riusc� a riabbracciare alla fine della prima serie Julia vivendo un breve periodo della sua vita felice con lei, breve appunto perch� nach’essa malata, Bart e Lynn gli unici della prima serie che seguirono Ken ed il suo cammino anche nella seconda.Come detto in precedenza la storia di Kenshiro porta un significato molto forte, il sacrificio personale per un bene superiore, messaggio ripreso ancora oggi in numerosi manga ma in nessuno di questi a mio parere � reso come in Ken il guerriero. Grande Ken…
ningen 14 Settembre 2013 il 09:50
Quanti ricordi… Goldrake e Ken il guerriero erano senza dubbio i miei preferiti (oltre alla prima serie di Dragon ball prima di essere “inquinata” da mediaset). Ho sempre trovato questi anime molto pi� “genuini”, rispetto a quelli odierni (forse escludendo la recente trasposizione di le bizzarre avventure di jojo), basati su storie si semplici, ma che trattavano anche valori importanti.
Erano anche molto pi� violenti e mi viene da ridere facendo il confronto con quelli odierni stra-censurati. Se prima che erano pi� violenti non hanno fatto danni, come mai ora si � cosi iper-protettivi?
Comunque ken era irrinunciabile… Mi sparavo la solita dose giornaliera quando andavo da mia nonna (eh si quei canali privati spesso da me non prendevano). Indimenticabili i personaggi di Rei e Raul (i miei preferiti).