Hiroshi Fuji è un artista giapponese che ha deciso di donare una seconda vita ai giocattoli ormai diventati vecchi o non più voluti. Con la sua mostra ha donato nuovo lustro ai giocattoli che nel corso del tempo sono stati abbandonanti, buttati nella spazzatura, dimenticati in soffitta o dentro qualche scatolone in un garage pieno di cianfrusaglie.
Così l’artista ha deciso di raccogliere qualcuno di questi particolari giocattoli e di riportarli sulla cresta dell’onda con una mostra che si è tenuta in questi giorni a Tokyo. La mostra, durata dal 15 luglio al 9 settembre, ha raggruppato migliaia di giocattoli vecchi e li ha esposti per donargli nuova linfa vitale.
Il tema dell’esposizione era “kaeru”, parola giapponese che significa “ritorno, cambiamento” ed in effetti, grazie al lavoro di Fuji, i giocattoli sono proprio tornati al loro antico splendore, cambiando radicalmente l’immagine che ormai davano di se stessi. La mostra, intitolata “Central Kaeru Station – Where have all this toys come from”, ha messo in mostra più di 100mila giocattoli raccolti dall’artista negli ultimi 13 anni dai vari centri di beneficienza del Giappone. Questi giocattoli formano delle figure che sono le vere opere d’arte della mostra e che sono state realizzate da Fuji in persona.
La vicenda mi ricorda molto Toy Story. La trilogia Pixar dove i giocattoli prendono vita quando non ci sono bambini con cui giocare e il cui più grande terrore è quello di venire dimenticati o buttati via. Mi piace pensare che questi 100mila giocattoli siano ora felici di essere tornati puliti e felici all’interno di un museo dove tutti li possono guardare nel loro antico splendore. Si, sono un amante del lieto fine e mi piace immaginarmi che questo scenario possa essere avvenuto davvero.
Tutte le foto le potrete ammirare qui in basso, devo dire che tutti quei Doraemon e Topolino insieme incutono un certo timore.
[fonte – Repubblica.it]