Giovedì della scorsa settimana il progetto Anime Mirai ha annunciato i nomi dei quattro studi vincitori del 2012 Young Animator Training Project, il progetto per incoraggiare gli studi d’animazione a prendere sotto la propria ala giovani animatori emergenti. Quest’anno ognuno dei quattro studi vincitori ha ricevuto 38 milioni di yen (pari a circa 380mila euro) per la produzione di un corto animato di circa mezz’ora eseguito da questi giovani animatori.
Proprio come negli ultimi due anni, l’associazione responsabile del progetto Anime Mirai e dell’iniziativa stessa, la Japan Animation Creators Association (JAniCA, l’associazione degli animatori giapponesi), ha ricevuto una notevole somma di denaro direttamente dall’agenzia degli affari culturali del governo giapponese e distribuirà gran parte di questi fondi agli studi che hanno accolto giovani animatori durante l’ultimo anno.
Per l’anno 2012 sono state ben diciotto le compagnie di produzione che erano in possesso dei requisiti e hanno potuto presentare domanda per ottenere i finanziamenti. Su diciotto progetti presentati sono stati selezionati i seguenti quattro:
Per lo studio Gonzo
Il regista: Koichi Chigira
Il produttore: Shinichiro Ishikawa
Titolo del cortometraggio d’animazione della durata di mezz’ora: Ryo
Per lo studio Trigger
Il regista: Yoh Yoshinari
Il produttore: Naoko Tsutsumi
Titolo del cortometraggio d’animazione della durata di mezz’ora: Little Witch Academia
Per lo studio Pierrot
Il regista: Kenji Muto
Il produttore: Manyo Oshikiri
Titolo del cortometraggio d’animazione della durata di mezz’ora: TV Kazoku Channel Jacker (TV Family Channel Hijacker)
Per lo studio Madhouse
Il regista: Yuzuru Tachikawa
Il produttore: Takuya Tsunoki
Titolo del cortometraggio d’animazione della durata di mezz’ora: Death Billiards
Una delle ragioni che hanno portato l’agenzia degli affari culturali del governo giapponese a offrire il proprio supporto all’iniziativa è la preoccupazione dovuta al fatto che, al momento, una gran parte dei processi di animazione per opere giapponesi avvenga all’estero. Questo fenomeno, esteso sul lungo periodo, potrebbe portare gli animatori giapponesi che operano in Giappone a non poter più avere discepoli e giovani artisti ai quali insegnare le proprie tecniche d’animazione.
(le illustrazioni presenti nell’articolo sono tratte dai cortometraggi prodotti nelle scorse edizioni)
[ Fonte | ANN ]
[ Fonte | Wikipedia ]