FUNimation fa causa a 1337 persone per aver scaricato One Piece

di shikaku 13

Tempi bui per gli scaricatori di anime. Dopo la caccia alle streghe cui ha dato il via la coalizione di case editrici giapponesi, negli Stati Uniti la FUNimation fa causa a 1337 indirizzi IP nel distretto settentrionale del Texas per aver scaricato e distribuito tramite il protocollo BitTorrent l’episodio 481 di One Piece, Ace liberato! L’ultimo ordine del capitano Barbabianca!. Il canale statunitense detiene infatti i diritti per la distribuzione e per la trasmissione televisiva dell’anime ma non mi sorprenderebbe se avessero avuto qualche spinta in questa direzione dalla stessa Toei che ha recentemente diffuso il proprio bilancio annuale che vede One Piece essere una delle voci più redditizie.

Il caso è stato presentato alla Corte distrettuale degli Stati Uniti il 24 gennaio denunciando una violazione del copyright avvenuta tra il 9 e il 12 gennaio da parte di 1337 ignoti, di cui però è stato registrato indirizzo IP e internet provider, ritenendo in questo modo di poter risalire ai nominativi delle persone fisiche durante la fase preliminare del processo. Il caso prende il nome di “FUNimation Entertainment v. Does 1-1,337”, dove John Doe è il nome generico che si usa dare nella cultura statunitense (non solo in ambito giuridico) a persone di cui non si conosce il nome, e verrà dibattuto davanti al giudice Barbara M.G. Lynn con lo Studio legale Evan Stone a rappresentare il distributore americano. La FUNimation ha individuato tre siti internet dove sono stati diffusi i file .torrent che fungono da indice e descrivono ciò che si sta scaricando, mentre l’azione contro i Doe si basa sul fatto che, tenendo conto della struttura stessa del protocollo BitTorrent, ciascun client svolge contemporaneamente l’attività di download e di diffusione.

Sulla base di queste considerazioni la FUNimation ha chiesto alla corte di bloccare la violazione del copyright da parte degli imputati per il contenuto in questione e per qualsiasi altro in futuro. Non solo, accanto all’azione inibitoria l’attore ha richiesto che i convenuti “distruggano tutte le copie dei video appartenenti all’attore e che gli imputati hanno scaricato su qualsiasi supporto o server senza l’autorizzazione dell’attore e che distruggano tutte le copie di quei video scaricati e trasferiti su qualsiasi altro supporto fisico in possesso, custodia o controllo del convenuto.” Ciò che però credo peserà maggiormente per i malcapitati Doe sarà la richiesta di risarcimento danni e di addebito delle spese legali e processuali, non solo per i 1337 Doe ma tutte le altri eventuali parti che saranno aggiunte.

Insomma una gran bella batosta che però si profila come un caso molto interessante perché non si va a colpire i siti di diffusione come avvenuto ad esempio per le scan ma vengono citati in giudizio proprio gli utenti finali che fino ad ora erano sempre stati esclusi da azioni legali se non in rarissimi casi. Tenendo conto che, pur con le dovute eccezioni, il diritto statunitense resta per lo più di carattere giurisprudenziale, questo caso potrebbe stabilire un precedente che metterebbe a rischio un bel po’ di internauti e addirittura stabilire un principio giuridico facilmente esportabile negli altri ordinamento giuridici, compreso quello italiano.Comunque  senza vagare troppo con la mente a fare ipotesi catastrofiche, staremo a vedere come si evolverà il processo, che tra l’altro potete seguire volendo, e pagando una piccola somma, su questo sito americano.

Allora che ne pensate? Sta iniziando la fine della pirateria informatica? Siete d’accordo col fatto che ad essere colpiti sia anche chi scarica e non solo chi diffonde?

Fonte [animenewsnetwork]

Commenti (13)

  1. finir� in una bolla di sapone probabilmente.

  2. Credevo che il protocollo torrent consentisse ancora pi� privacy.

  3. Riguardo all’ultima domanda rispondo: non sono stati “colpiti” come conseguenza per l’appropriazione del file, ma per averlo diffuso (proprio a causa il protocollo di Utorrent).
    Ovviamente, accertata la presenza di file coperti da copyright in loro (illegittimo) possesso, saranno mosse azioni anche in quella direzione.
    Quindi credo che per chi scarica tramite megaupload & co non ci sar�nno problemi di alcun tipo n� adesso, n� in un futuro prossimo.
    Come hai gi� detto te, in America vige un ordinamento basato sul modello del Common law, nel quale il diritto � di formazione prevalentemente giudiziaria, operando la regola del precedente, ovvero il vincolo per il quale i giudici devono attenersi alle sentenze emesse precedentemente da altri giudici in situazioni analoghe. Perci� negli USA questa sentenza sar� di fondamentale importanza e potrebbe segnare “l’inizio della fine”.
    Da noi non opera questo principio del precedente, in particolar modo per sentenze di magistrature estranee alla UE, e dubito che arriveranno novit� a riguardo in europa in tembi brevi.
    Per concludere, credo che “l’era della pirateria” (in tutti i sensi) non sia ancora conclusa.

  4. “Allora che ne pensate? Sta iniziando la fine della pirateria informatica? Siete d�accordo col fatto che ad essere colpiti sia anche chi scarica e non solo chi diffonde?”

    1) Non penso. La pirateria si evolve.
    Anche io la pensavo come Shishimaru quindi la notizia mi incuriosisce. Ma alla fine se proprio uno deve scaricare illegalmente pu� sempre provare con metodi come il warez ed in futuro immagino creeranno nuovi metodi (ed intanto meglio settare i proxy … )

    2) Tecnicamente chi scarica � “utilizzatore finale” (una parola che di questi tempi � molto usata) ed il prodotto viene messo in commercio appositamente per lui. Quindi cercare di colpire sia la fonte che l’utilizzatore � abbastanza razionale. Il problema semmai � sulla fattibilit� : solo aziende che possano promuovere spese adatte a colpire pi� soggetti contemporaneamente senza risentirne potranno farlo.
    E questo � un limite, anche se generalmente le case editrici il problema non se lo pongono nemmeno :/

    Personalmente il caso potrebbe essere parecchio interessante (e per i pirati pericoloso, se non si evolve la situazione).

  5. Secondo me invece tutto dipender� da quanto ci guadagneranno le case editrici e le trasmittenti televisive a portare avanti un’azione del genere, se gli converr� pi� che investire denaro nella pubblicazione delle opere o nella trasmissione degli anime potrebbero decidere di cambiare mestiere e mettersi a guadagnare solo da questo tipo di causa… mi sembra per� alquanto improbabile.

    Anche perch� a meno che uno non sia titolare di un IP statico non so fino a che punto possa essere considerato attendibile un IP dinamico nell’individuazione della rete dalla quale � stato effettuato l’accesso al programma P2P. Poi bisogna vedere chi effettivamente dovrebbe essere incriminato, colui a cui � intestato l’abbonamento intenet? E se il computer venisse utilizzato da pi� utenti? E se uno avesse scaricato collegandosi “aumm aumm” tramite il wireless di qualcun altro?
    Ci sono troppi punti difficili da definire con certezza secondo me per arrivare a una sentenza sicura e definitiva e come ho detto prima bisogna vedere quanto convenga economicamente alle aziende portare avanti un’azione del genere.

  6. Possa abbattersi su di loro il martello di Tor…

  7. la vedo dura mettere fine alla pirateria informatica di noi otaku… siamo troppi, le probabilit� che sparando in mezzo al mucchio becchino proprio te sono anche troppo basse per costituire un deterrente al download illegale, tra l’altro con lo streaming si risolve tutto…

  8. Io volevo chiedere una cosa invece…l’episodio era sub-eng o in inglese(americano ovviamente)?
    e se era sub-eng era gi� uscita la versione americana o era una puntata spoiler?

    secondo me conta molto questo…perch� se si parla di puntata spoiler � un conto ma se si parla di una cosa ke era gi� uscita alla tv � un’altro..
    (es. per le scans alcuni team ultimamente appena esce il volume in italia, tolgono le scans dalla rete)

    1. Quella puntata � relativamente recente quindi dubito che gli americani abbiano avuto il tempo di doppiarla e di essere cos� vicini alle tempistiche giapponesi.

      Quindi � una puntata spoiler senza dubbio.

      (KomixJam e Mangadayo ha sempre fatto cos� per le scan sai, appena uscito il volume o non appena acquistati i diritti del dato numero di capitoli, questi sparivano)

  9. bhe c’� un video su youtube , di grillo , che parla proprio di questo
    il fatto che ora hanno cambiato la legge, attraverso la modifica d’una singola parola
    la legge contro la pirateria diciamo
    era”di non distribuire materiale per scopo di lucro”cio� distribuisci dei film delle scan , per vendere e guadagnarci
    ora l’hanno modificato in ” distribuire un materiale per profitto”, quindi se intende per profitto ,non significa direttamente che io lo debbe vadere un dvxo una scan , ma che basti che questo materiale lo ottengo, in modo illegale ,,per consentirmi di pagarlo, cio� se mi scarico il film , e me lo guardo ,non andr� pi� al cinema al guardarlo , ed � mio profitto , perch� mi sono risparmiato i soldi per andare al cinema,
    con questa parola , la leggere ora comprender� non solo i marocchini che vendono i cd pirati , oi server, ma anche i server gratuiti e gli utenti stessi xk� chiunque in qualche modo qui ne guadagna profitto

  10. Io spero con tutto il cuore che il team di Mangadayo riprenda il lavoro sulle scan. E’ difficile trovare traduzioni ben fatte su internet 🙁

  11. Con un preavviso cos� cosa volete che succeda?!
    Se non sono un branco di deficienti i texani hanno tutto il tempo di far sparire tutto prima che li rintraccino e a quel punto… dimostralo che sono stato io… torrent?! E che roba �?! One Piece???!!! Ah si, da piccolo lo guardavo in tv… ma come?! Non � ancora finito?!
    XD

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