Una notizia, a mio avviso sconvolgente, arriva sui nostri schermi da Fukushima.
Dopo i numerosi casi di contaminazione da radiazioni riscontrati in generi alimentari, fanghi, acque marine e foglie di tè, ora, il governo giapponese rilascia i risultati di alcuni test effettuati 5 mesi fa. Questi esami vennero effettuati su un campione di 1149 bambini dell’area di Fukushima. Il test effettuato sul campione di popolazione infantile fu svolto pochi giorni dopo la disastrosa catastrofe che ha colpito il Giappone l’11 marzo scorso. I funzionari governativi hanno deciso di effettuare i test su un campione di bambini che non superassero i 15 anni di età ed è stato effettuato due settimane dopo i primi problemi alla centrale nucleare di Fukushima. dei 1149 test effettuati, solo 1080 sono stati riconosciuti validi. Su questi 1080 test validi, il 44,6% dei bambini analizzati aveva tracce di iodio radiattivo particolarmente concentrate nel loro organismo. Secondo i funzionari governativi, questi dati, non sono così allarmanti, in quanto non esiste un vero ed immediato pericolo per la salute dei bambini. Purtroppo, come dice il governo, la quantità di radiazioni rilevate non è sufficiente a provocare danni per la salute immediati. Però, lo iodio radioattivo è capace di far sviluppare tumori alla tiroide anche dopo parecchi anni dall’esposizione alle radiazioni.
Altro fatto sconvolgente, sempre secondo il mio modesto parere, è che i risultati di questi test siano stati comunicati ai genitori dei bambini solamente nei giorni passati. Capisco il bisogno del governo di non aggravare la sua situazione con i media di tutto il mondo nei giorni appena successivi alla catastrofe, però, i genitori avrebbero dovuto ricevere le dovute spiegazioni, così da potergli permettere di allontanare i propri figli da quel clima dannoso per la salute.
Questa notizia si aggiunge alla lista dei casi di contaminazione rilevati dopo il tremendo terremoto che 5 mesi fa ha causato uno tsunami che ha distrutto le coste del Nord-Est del Giappone. Purtroppo, quando si parla di nucleare, notizie simili sono destinate a moltiplicarsi.
[fonte – Nippolandia]