Dopo la fusione del reattore 1 di Fukushima Daiichi, la Tepco, società che gestisce la centrale nucleare, dichiara che c’è stata una probabile fusione anche nei reattori 2 e 3. Un consigliere del Primo Ministro giapponese ha dichiarato che il giorno del terremoto, l’11 marzo scorso, l’iniezione di acqua di raffreddamento ai reattori 2 e 3 è fallita per almeno 6 ore. Pare che la Tepco stia rivelando tutto ciò che prima ci era stato nascosto da un’informazione incompleta, voluta, a mio avviso, dallo stesso governo. Ma le ammissioni di colpa della Tepco non sembrano voler presentare al mondo le attuali condizioni in cui versano i reattori di Fukushima. Difatti la Tepco, nonostante abbia divulgato la notizia della fusione dei 3 reattori, sta anche continuando a dichiarare che riuscirà a mantenere l’impegno preso dal governo, cioè chiudere il periodo di crisi in 6/9 mesi.
Secondo ancora il consigliere del Primo Ministro, la Tokyo Electric Power Co, non sarebbe stata in grado di raffreddare i reattori numero 2 e numero 3 a causa di una perdita di energia elettrica avuta per un lungo periodo di tempo dopo il sisma avvenuto. Il Consigliere riconosce quindi che, il carburante contenuto nei vessel, potrebbe essere, “nella peggiore delle ipotesi”, in gran parte fuso. La situazione non sembra migliorare. Dopo le ammissioni da parte di Tepco della fusione del reattore 1 (fusione che avrebbe sciolto la maggior parte del carburante del reattore nelle 16 ore successive al passaggio del terremoto), la situazione generale dei reattori 2 e 3 non pare stia migliorando. Tutt’altro.
Le condizioni in cui versano i vessel e il materiale di raffreddamento sono pessime. Ulteriore nota negativa è la presenza nel reattore 3 del MOX(Mixed Oxide Fuel, una miscela di uranio impoverito e plutonio), carburante nucleare ben più pericoloso dell’uranio “semplice”. Ulteriori rischi portati dal MOX sono i lunghissimi tempi di radioattività dopo la contaminazione, questo è dovuto al plutonio, che rende questo MOX, un carburante più economico ma ben più pericoloso.
[fonte – Mainfatti]