Eccoci di nuovo qui, dopo una settimana di pausa, con il commento dell’anime più chiaccherato della stagione, presentatovi dal sottoscritto, il blogger più “chiaccherato” di Komixjam… in senso buono spero. In queste settimane sto visionando un numero di serie catastroficamente elevato, a causa dell’accumulo avvenuto nei mesi precedenti (certo, avrei potuto darmi una regolata… ahahah… ok, la smetto…), e Free è diventato uno di quegli appuntamenti fissi tra un crogiolo di anime che si stanno lentamente fondendo l’uno con l’altro. Quindi non garantisco alcunchè per la recensione di oggi, anche perchè qua fa un caldo bestiale e mi tocca commentare le avventure di questi che stanno sempre a nuotare, al fresco, e se ne sono andati pure al mare. Tutto questo sta peggiorando la mia lieve idrofobia, ma devo ammettere che invidio la sensazione di fresco che la serie pare trasmettere.
Perchè il tema di quest’episodio è proprio quello: il mare. Un pò perchè è estate, un pò perchè è divertente, il club di nuoto dell’Istituto Iwatobi decide di andare in campeggio, allo scopo di allenare la resistenza necessaria per le future competizioni: il classico dei classici, signori. Il campo estivo, poi, qualcosa che non può mancare in un anime a tema sportivo, figuriamoci in un prodotto della KyoAni poi, in cui quest’evento diventa sempre la causa di tanti sviluppi, nonchè di momenti indimenticabili. Purtroppo però il club di nuoto è privo di fondi: dopo essersi pagati da soli le divise, poi, non hanno più così tanti soldi da poter spendere per un viaggio e la scuola non fornirà un altro yen dopo aver coperto le spese per rimettere in sesto la piscina. Purtroppo, l’idea di lavorare part-time, risultata funzionale quando fu necessario acquistare una chitarra, non può venire incontro ai protagonisti per una crudele carenza di tempo. Ciononostante il presidente del club, Makoto, riesce a trovare una soluzione, e dopo aver messo su l’attrezzatura da campeggio e convinto il loro vecchio allenatore (in possesso di… un peschereccio..) ad accompagnarli su un’isola deserta che deserta non è, Makato, Haruka, Hazuki e Rei si possono finalmente dedicare al complesso e infernale programma di allenamenti tramandato dal precedente club di nuoto della loro scuola, che non ha mai goduto di un momento di gloria. Su quest’isola poi, punto di partenza di un infernale circuito di allenamento che collega fra di loro quattro piccole isole, i delfini dell’Iwatobi incontreranno gli squali della Samezuka che si vanno ad allenare nella loro sede estiva provvista di piscina al coperto (e qui mi chiedo… che ci andate a fare al mare?)
Personaggio centrale dell’episodio è indubbiamente Makoto: sono stati fatti i primi accenni a un qualche evento traumatico, legato al mare, avvenuto nella sua infanzia che sembra averlo segnato profondamente, al punto tale che persino Rin si è preoccupato quando è venuto a sapere del campo estivo. Quale che sia questo trauma ancora non è stato detto, Makoto sembra comunque essere stato in grado di superarlo e di tuffarsi nel mare insieme ai suoi compagni di club. Tuttavia, a fine episodio, dopo una scena in cui i personaggi decidono in quali tende dormire (mentre le signorine hanno affittato una stanzetta in un appartamento vicino alla spiaggia..) in una sequenza di cui ancora mi riesce di afferrarne le dinamiche, la “matricola” Rei decide di continuare ad allenarsi da solo anche di notte, ma viene sorpreso da un’improvvisa tempesta. Ad accorgersi che Rei manca è Makoto stesso (Hazuki aveva insistito veramente così tanto per dormire con Haruka) il quale non riflette neppure un secondo prima di lasciarsi al salvataggio del suo kohai. Riuscirà Makoto a salvarlo?!
Uno degli episodi migliori fin’ora, e non lo dico solo perchè Kou si è data al cosplay, apparendo prima in hakama e poi in costume da bagno (ma stiamo tutti aspettando il turno di Amachan). Fin dai primi minuti di visione mi sono scoperto ridere come un cretino, prova che le varie gag che ci propongono funzionano. Nonostante sia un anime sportivo poi non veniamo ammorbati da infinite e inutili sessioni di allenamento, che spesso in prodotti di questo genere possono essere utilizzate per “allungare il brodo” da registi e sceneggiatori privi di idee. In Free! ho notato che sebbene i personaggi passino molto tempo in acqua, o in costume da bagno, non li vediamo praticamente mai nuotare senza che la scena abbia una precisa funzione… eccetto per quanto riguarda Haruka, anche se il suo compulsivo lanciarsi in acqua aiuta spesso a costruirla, la scena. Gli eventi di questo episodio sono veramente tanti e ben distribuiti, e sebbene molti siano minori o consistano di brevi scene come il viaggio in barca, la scoperta che Rei soffre anche di mal di mare, la preparazione di pizze di dubbio gusto e l’incontro tra Rin e la sua splendida sorellina Kou (che ho notato non riprende mai la professoressa quando la chiama Gou…), finiscono per costruire un episodio la cui visione non è stata noiosa ed è riuscita sicuramente a coinvolgermi come spettatore quando era venuta meno l’attenzione che davo alla serie in quanto fenomeno della stagione estiva: ora voglio vedere il sesto!
REI 20 Agosto 2013 il 14:12
E chi l’avrebbe detto che Free! sarebbe piaciuto a Rego?