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  • #992797
    Ichigo2
    Partecipante

    Orrore a Dublino, italiano uccide coinquilino e cerca di mangiarne il cuore – Repubblica.it
    Il mondo sta peggiorando oppure l’uomo è sempre stato così ma non se ne parlava? :asd:

    #992802
    TVRX T-T
    Membro

    Orrore a Dublino, italiano uccide coinquilino e cerca di mangiarne il cuore – Repubblica.it
    Il mondo sta peggiorando oppure l’uomo è sempre stato così ma non se ne parlava? :asd:

    Penso che sia la seconda. Semplicemente adesso “sappiamo”, (che si voglia o no), più cose riguardo tutto e tutti.

    Interessante la frase del Sun: “E’ uno degli episodi di violenza più orribili nella storia irlandese”.

    Si sono già dimenticati di giornate come la Bloody Sunday? Direi che ce ne sono stati di peggiori.

    Chissà comunque, che cosa diranno adesso le persone che fino a poco tempo fa giudicavano pericolose quelle terre per noi italiani.

    #992850
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    Penso che sia la seconda. Semplicemente adesso “sappiamo”, (che si voglia o no), più cose riguardo tutto e tutti.

    Interessante la frase del Sun: “E’ uno degli episodi di violenza più orribili nella storia irlandese”.

    Si sono già dimenticati di giornate come la Bloody Sunday? Direi che ce ne sono stati di peggiori.

    Chissà comunque, che cosa diranno adesso le persone che fino a poco tempo fa giudicavano pericolose quelle terre per noi italiani.

    mi sa che parlava di picchi di ferocia, non di numero di morti. In senso di qualità e non quantità

    #992851
    TVRX T-T
    Membro

    mi sa che parlava di picchi di ferocia, non di numero di morti. In senso di qualità e non quantità

    Hm, può darsi. Sicuramente un giornalista dovrebbe saper pesare meglio le parole: “Crimini così efferati non se ne vedevano da un po’”, e via dicendo.

    Domandone: Quale dei tre sistemi elettorali proposti e ora al centro del dibattito vorreste?
    A) Sindaco d’Italia
    B) Modello Spagnolo
    C) Mattarelum rivisto

    A me ispira molto il primo, anche se è sulla buona strada per un sistema maggioritario, (vista la situazione politica italiana, è così). Sarei però contento di vedere finalmente un governo solido, e un bel po’ di partituncoli sparire, anche se, (d’altro canto), sarebbe una cazzata dare il 60% dei seggi a dei partiti che al massimo otterranno il 30% dei voti alle elezioni, (quindi rappresenteranno forse il 15-20% del paese, vista l’affluenza sempre più in picchiata).

    #992864
    bluclaudino
    Partecipante

    Sindaco d’Italia, ma il premio di maggioranza è incostituzionale secondo la corte, quindi non capisco perchè insisterci.

    #992865
    kant
    Membro

    Hm, può darsi. Sicuramente un giornalista dovrebbe saper pesare meglio le parole: “Crimini così efferati non se ne vedevano da un po’”, e via dicendo.

    Domandone: Quale dei tre sistemi elettorali proposti e ora al centro del dibattito vorreste?
    A) Sindaco d’Italia
    B) Modello Spagnolo
    C) Mattarelum rivisto

    A me ispira molto il primo, anche se è sulla buona strada per un sistema maggioritario, (vista la situazione politica italiana, è così). Sarei però contento di vedere finalmente un governo solido, e un bel po’ di partituncoli sparire, anche se, (d’altro canto), sarebbe una cazzata dare il 60% dei seggi a dei partiti che al massimo otterranno il 30% dei voti alle elezioni, (quindi rappresenteranno forse il 15-20% del paese, vista l’affluenza sempre più in picchiata).

    beh qualsiasi dei 3 sistemi non garantisce di poter governare senza fare alleanze con qualcuno, quindi scegliere un sistema perchè si ipotizzi il contrario per me ha poco senso,
    dal punto di vista personale, preferisco l’uninominale del mattarellum, corretto col doppio turno ma senza più seggi con quote proporzionali, perchè intanto si tornerebbe a votare anche l’uomo e non solo il partito, diminuirebbe(che non significa eliminare del tutto) di tanto il regalare seggi ad amici, parenti e affini sia direttamente che indirettamente, infine toglierebbe la possibilità di far candidare lo stesso politico in 20 circoscrizioni diverse, con quello che ne consegue nella raccolta delle preferenze e delle scelte post-elezioni, come succede con qualsiasi sistema proporzionale

    un ultimo pensiero al taglio del porcellum, sarà una coincidenza oppure dopo avercelo propinato per quasi 10 anni, respingendo qualsiasi richiesta precedente su referendum o altro, è stato tagliato con motivazioni che valevano sin dall’inizio, proprio quando è apparsa chiara la possibilità, che un singolo movimento politico rischiasse di poter raggiungere la maggioranza senza fare alcuna alleanza (m5s)?

    #993316

    Hm, può darsi. Sicuramente un giornalista dovrebbe saper pesare meglio le parole: “Crimini così efferati non se ne vedevano da un po’”, e via dicendo.

    Domandone: Quale dei tre sistemi elettorali proposti e ora al centro del dibattito vorreste?
    A) Sindaco d’Italia
    B) Modello Spagnolo
    C) Mattarelum rivisto

    A me ispira molto il primo, anche se è sulla buona strada per un sistema maggioritario, (vista la situazione politica italiana, è così). Sarei però contento di vedere finalmente un governo solido, e un bel po’ di partituncoli sparire, anche se, (d’altro canto), sarebbe una cazzata dare il 60% dei seggi a dei partiti che al massimo otterranno il 30% dei voti alle elezioni, (quindi rappresenteranno forse il 15-20% del paese, vista l’affluenza sempre più in picchiata).

    In un Paese ideale io sarei per il proporzionale puro con le preferenze. Se nessuno raggiunge la maggioranza dei voti ci si mette attorno ad un tavolo, si decide un programma condiviso e lo si porta avanti.
    In un Paese di peracottari come il nostro può andare bene (per dire, in realtà “può andare male”) qualunque sistema di voto, purché 1) il premio di maggioranza non sia eccessivo 2) a decidere la composizione del parlamento non siano solo ed esclusivamente un unto dal Signore, un unto da 3 milioni di cittadini e un unto dalla forfora. Voglio un parlamento il meno oleoso possibile (curiosamente è quello che sostiene anche la Consulta).

    Che poi, in un paese ideale le liste bloccate potrebbero anche non destare scandalo: i partiti sceglierebbero responsabilmente i migliori (qualunque cosa voglia dire questa parola) rappresentanti della società civile ascrivibili a quell’area politica e i cittadini, pur non potendoli scegliere personalmente, sarebbero sicuri di essere rappresentati da gente valida. Ma in un Paese ideale, come ho detto su, il problema non si porrebbe nemmeno.
    In un Paese normale le cose non sarebbero esattamente così, ma sarebbero più o meno così.
    In un Paese di peracottari 1) con i listini bloccati vengono eletti deficienti, bagasce e corruttori 2) con le preferenze vengono eletti corruttori, bagasce e deficienti. E se preferisci gente per bene ‘azzi tua, dovrai andare in giro con una scarpa sola.

    Come si fa, nel Paese dei peracottari, a limitare i danni?

      [*] Primarie obbligatorie per tutti i partiti (chi voterebbe uno come Mastella alle primarie?)
      [*] Chi viene candidato dovrà essere eletto in una circoscrizione lontana da quella di appartenenza (meglio scalzi che con una scarpa sola. E poi chi voterebbe uno come Mastella in quel di Piacenza? Con chi scambierebbe il voto per un posto all’ASL, con un tortellino?)
      [*] Introdurre le preferenze negative, non necessariamente una ed indipendenti dalle circoscrizioni: è giusto che i cittadini scelgano anche da chi NON vogliono essere rappresentati (se a Piacenza c’è una banda di 1200 mentecatti, è giusto che i sani di mente del resto d’Italia si tutelino). Per equiparare numericamente le preferenze positive con quelle negative ci si potrebbe avvalere di quell’oscura e misteriosa scienza che gli antichi chiamavano matematica.

    I tre punti di cui sopra possono esistere l’uno indipendentemente dall’altro, avere forme diverse e incastrarsi fra loro in maniera varia.

    Questo per quanto riguarda le preferenze. Per quanto riguarda le liste bloccate, secondo me sono da evitare (già meglio i collegi uninominali, a patto che per ciascun collegio siano fatte le primarie, ma mi piace di più l’altra opzione).

    Riguardo il premio di maggioranza, il 18% proposto da Renzie secondo me è troppo e la soglia per ottenerlo (35%) è troppo bassa. 43%-53% secondo me sarebbe più giusto.
    Su questo, comunque, Renzie si è fatto bellamente inchiappettare dal nano: la legge elettorale sembra costruita apposta per Forza Italia: Lega probabilmente fuori dalle palle, NCD idem, Fratelli d’Italia non ne parliamo. Tutti questi partitini contribuirebbero al raggiungimento della soglia (35% non è poi così tanto), ma dal punto di vista della rappresentanza scomparirebbero completamente e FI farebbe incetta di seggi. Se mai la coalizione di cdx dovesse risultare vincente, poi, non ne parliamo: avremmo una maggioranza parlamentare direttamente nominata dal nano, visto che non ci sono le preferenze. Meglio di così al massone non poteva andare, mentre il PD con Grillo poteva cercare (per modo di dire) di avere una sponda per una legge elettorale che favorisse i partiti grandi e non le coalizioni, con altri partiti poteva avere una sponda sulle preferenze e soprattutto poteva imporre delle soglie di sbarramento e per il premio di maggioranza completamente diverse.

    E poi c’è da considerare il 5% di Casini & co. : siccome stupido non è, e siccome esercita il mestiere più antico del mondo, con qualcuno si apparenterà. Ed è da qualche mese che è piuttosto tenero col nano. Molto più facile che si apparenti con lui che non col PD, contribuendo al giochino di cui sopra.
    Se va da solo con Alfano rischia di non superare lo sbarramento per coalizioni, e se gli elettori lo capiscono per tempo è tutto di guadagnato per il cdx.
    Se invece va col PD c’è il rischio di uno strappo a sinistra, perché Vendola attualmente vale meno, e quasi sicuramente rimarrà fuori dal parlamento. E anche qui ne guadagnerebbe il cdx, inteso questa volta non come schieramento politico ma come area ideologico-culturale.

    Insomma, c’è la possibilità che Renzie, che ‘sto gran genio in realtà non mi è mai sembrato, passi alla storia come quello che ha compiuto il più clamoroso autogoal nella storia della “sinistra” italiana, perché se non dovesse vincere questo sarà.

    Per ora si è preso un’inqulata non indifferente e sembra non essersene neanche accorto. Direi che ha cominciato bene.

    #993340
    TVRX T-T
    Membro

    In un Paese ideale io sarei per il proporzionale puro con le preferenze. Se nessuno raggiunge la maggioranza dei voti ci si mette attorno ad un tavolo, si decide un programma condiviso e lo si porta avanti.
    In un Paese di peracottari come il nostro può andare bene (per dire, in realtà “può andare male”) qualunque sistema di voto, purché 1) il premio di maggioranza non sia eccessivo 2) a decidere la composizione del parlamento non siano solo ed esclusivamente un unto dal Signore, un unto da 3 milioni di cittadini e un unto dalla forfora. Voglio un parlamento il meno oleoso possibile (curiosamente è quello che sostiene anche la Consulta).

    E su questo concordiamo. In un paese ideale, il proporzionale puro sarebbe la scelta che preferirei in assoluto, (dato che in questo modo chiunque potrebbe venire rappresentato). Ma in un paese come il nostro, quello che cerco io, è un compromesso fra rappresentatività e governabilità, il che rende necessari strumenti come la soglia minima di voti e un premio di maggiorana.

    Che poi, in un paese ideale le liste bloccate potrebbero anche non destare scandalo: i partiti sceglierebbero responsabilmente i migliori (qualunque cosa voglia dire questa parola) rappresentanti della società civile ascrivibili a quell’area politica e i cittadini, pur non potendoli scegliere personalmente, sarebbero sicuri di essere rappresentati da gente valida. Ma in un Paese ideale, come ho detto su, il problema non si porrebbe nemmeno.
    In un Paese normale le cose non sarebbero esattamente così, ma sarebbero più o meno così.
    In un Paese di peracottari 1) con i listini bloccati vengono eletti deficienti, bagasce e corruttori 2) con le preferenze vengono eletti corruttori, bagasce e deficienti. E se preferisci gente per bene ‘azzi tua, dovrai andare in giro con una scarpa sola.

    Bé, per fare un esempio recente, la Germania è andata al voto con le liste bloccate, ma perché nessuno si è lamentato? Perché una legge del ’68 impone per legge a tutti i partiti politici di effettuare ogni due anni delle riunioni che “rimescolano le carte in gioco”, (insomma, delle primarie). Questo è già un esempio di come uno dei tuoi punti scritti qua sotto, possa essere facilmente applicato.

    Come si fa, nel Paese dei peracottari, a limitare i danni?

      [*] Primarie obbligatorie per tutti i partiti (chi voterebbe uno come Mastella alle primarie?)
      [*] Chi viene candidato dovrà essere eletto in una circoscrizione lontana da quella di appartenenza (meglio scalzi che con una scarpa sola. E poi chi voterebbe uno come Mastella in quel di Piacenza? Con chi scambierebbe il voto per un posto all’ASL, con un tortellino?)
      [*] Introdurre le preferenze negative, non necessariamente una ed indipendenti dalle circoscrizioni: è giusto che i cittadini scelgano anche da chi NON vogliono essere rappresentati (se a Piacenza c’è una banda di 1200 mentecatti, è giusto che i sani di mente del resto d’Italia si tutelino). Per equiparare numericamente le preferenze positive con quelle negative ci si potrebbe avvalere di quell’oscura e misteriosa scienza che gli antichi chiamavano matematica.

    I tre punti di cui sopra possono esistere l’uno indipendentemente dall’altro, avere forme diverse e incastrarsi fra loro in maniera varia.

    Concordo sul primo e sul terzo punto. Sul secondo ci potrebbero esser un po’ di problemi: un candidato viene votato nella sua circoscrizione anche per poter dare voce al suo territorio, (i parlamentari modenesi o genovesi, in questi giorni, probabilmente parleranno dei danni del maltempo, per fare un esempio). Il problema però, come hai notato tu, è che qui da noi scattano subito i favoritismi e gli illeciti, e allora la propria circoscrizione diventa un club di amiconi e amichetti che fan dei gran manini.

    Questo per quanto riguarda le preferenze. Per quanto riguarda le liste bloccate, secondo me sono da evitare (già meglio i collegi uninominali, a patto che per ciascun collegio siano fatte le primarie, ma mi piace di più l’altra opzione).

    Con dei procedimenti democratici al proprio interno, le primarie e un po’ di buon senso, si potrebbero anche fare, (anche per snellire il momento elettivo).

    Riguardo il premio di maggioranza, il 18% proposto da Renzie secondo me è troppo e la soglia per ottenerlo (35%) è troppo bassa. 43%-53% secondo me sarebbe più giusto.
    Su questo, comunque, Renzie si è fatto bellamente inchiappettare dal nano: la legge elettorale sembra costruita apposta per Forza Italia: Lega probabilmente fuori dalle palle, NCD idem, Fratelli d’Italia non ne parliamo. Tutti questi partitini contribuirebbero al raggiungimento della soglia (35% non è poi così tanto), ma dal punto di vista della rappresentanza scomparirebbero completamente e FI farebbe incetta di seggi. Se mai la coalizione di cdx dovesse risultare vincente, poi, non ne parliamo: avremmo una maggioranza parlamentare direttamente nominata dal nano, visto che non ci sono le preferenze. Meglio di così al massone non poteva andare, mentre il PD con Grillo poteva cercare (per modo di dire) di avere una sponda per una legge elettorale che favorisse i partiti grandi e non le coalizioni, con altri partiti poteva avere una sponda sulle preferenze e soprattutto poteva imporre delle soglie di sbarramento e per il premio di maggioranza completamente diverse.

    E poi c’è da considerare il 5% di Casini & co. : siccome stupido non è, e siccome esercita il mestiere più antico del mondo, con qualcuno si apparenterà. Ed è da qualche mese che è piuttosto tenero col nano. Molto più facile che si apparenti con lui che non col PD, contribuendo al giochino di cui sopra.
    Se va da solo con Alfano rischia di non superare lo sbarramento per coalizioni, e se gli elettori lo capiscono per tempo è tutto di guadagnato per il cdx.
    Se invece va col PD c’è il rischio di uno strappo a sinistra, perché Vendola attualmente vale meno, e quasi sicuramente rimarrà fuori dal parlamento. E anche qui ne guadagnerebbe il cdx, inteso questa volta non come schieramento politico ma come area ideologico-culturale.

    Oh, finalmente qualcuno che centra il punto. :shakehands:

    In questi giorni non s’è fatto altro che chiaccherare dell’incontro di Renzi e Berlusconi come dell’incontro fra Faust e Mefistofele, quando poi era NATURALE incontrare B. se si voleva parlare con FI, e si doveva fare; (onestamente con chi avrebbe dovuto parlare? Con la Santanché, Brunetta o Capezzone?). Ecco, l’unica cosa che avrei tentato di fare, sarebbe stato invitare alla stessa riunione Alfano e cercare di coinvolgere pure i centristi, (per evitare la possibile traslazione di Casini, che era già nell’aria dopo la scissione di Alfano).

    Insomma, si sono tanto lamentati di questo incontro, quando poi la cosa più scandalosa è questa legge elettorale: è fatta su misura per Berlusconi, perché in questo modo riuscirà a riassorbire tutti i partitini che si sono staccati da FI, per non parlare poi della Lega fuori dalle palle, (bisognerà vedere se cercheranno di nuovo l’inciucio oppure no); il centro sparirà, inglobato in buona parte dalla nuova destra di Alfano, (che all’inizio garantiva una nuova scelta rispetto a B.); e l’altra parte sarà dispersa; mentre il PD rischia seriamente di prendere una bella batosta, (Sel è in forte calo), e le sponde per delle coalizioni sono tutte saltate. Rimangono solo i grillini, (che sono comunque colpevoli di non aver provato a scavalcare il nano per le consultazioni di Renzi), che però correranno di nuovo da soli contro il titanico FI.

    Insomma, c’è la possibilità che Renzie, che ‘sto gran genio in realtà non mi è mai sembrato, passi alla storia come quello che ha compiuto il più clamoroso autogoal nella storia della “sinistra” italiana, perché se non dovesse vincere questo sarà.

    Per ora si è preso un’inculata non indifferente e sembra non essersene neanche accorto. Direi che ha cominciato bene.

    Se ne è accorto Cuperlo. :asd:

    #993411

    Concordo sul primo e sul terzo punto. Sul secondo ci potrebbero esser un po’ di problemi: un candidato viene votato nella sua circoscrizione anche per poter dare voce al suo territorio, (i parlamentari modenesi o genovesi, in questi giorni, probabilmente parleranno dei danni del maltempo, per fare un esempio). Il problema però, come hai notato tu, è che qui da noi scattano subito i favoritismi e gli illeciti, e allora la propria circoscrizione diventa un club di amiconi e amichetti che fan dei gran manini.

    Sono d’accordo, ma visto che non si riesce a trovare un modo per arginare il voto di scambio, preferisco perdere qualcosa in termini di possibile rappresentanza (concetto che purtroppo, nella maggior parte dei casi, va a braccetto con localismi e clientelismi) ma avere la (quasi) certezza che nel determinare un’elezione diventino (quasi) irrilevanti le logiche da mercato delle vacche.
    Soprattutto se dovessero abolire il Senato trasformandolo in Camera delle Regioni o quello che è: in quel caso i vari territori sarebbero già ampiamente rappresentati.

    D’accordo anche su Grillo (che ogni volta che prendo in considerazione l’ipotesi di votare per il M5S fa di tutto per farmici allontanare).

    Sulla legge elettorale, i partitini che contribuiscono a raggiungere il premio di maggioranza senza superare lo sbarramento sono il sogno erotico di ogni ducetto in erba. E sinceramente, per quanto il concetto di fondo sia condivisibile, tutta la retorica di Renzy sul ricatto dei piccoli partiti (in un momento in cui il PD è alleato a partiti che hanno il 2,5% e lo 0,9% e c’è un blocco che da solo vale il 20% circa, cioè il M5S) mi sembra un po’ fuori luogo, oltre che ciecamente masochistica.

    #993421
    TVRX T-T
    Membro

    Sono d’accordo, ma visto che non si riesce a trovare un modo per arginare il voto di scambio, preferisco perdere qualcosa in termini di possibile rappresentanza (concetto che purtroppo, nella maggior parte dei casi, va a braccetto con localismi e clientelismi) ma avere la (quasi) certezza che nel determinare un’elezione diventino (quasi) irrilevanti le logiche da mercato delle vacche.
    Soprattutto se dovessero abolire il Senato trasformandolo in Camera delle Regioni o quello che è: in quel caso i vari territori sarebbero già ampiamente rappresentati.

    Vero anche questo. Se il Senato diventasse per davvero Camera delle regioni e delle autonomie, tale problema di rappresentatività territoriale potrebbe essere facilmente arginato. Bisognerà poi vedere se questa camera non diventerà a sua volta un tempio dei mercanti, (dopo tutti questi scandali rimborsi-regionali, la paura è tanta). :sisi:

    D’accordo anche su Grillo (che ogni volta che prendo in considerazione l’ipotesi di votare per il M5S fa di tutto per farmici allontanare).

    Uno dei motivi per i quali non voterò più M5S, (eh, si, me ne sono dovuto pentire), è proprio per la loro mancanza assoluta di dialogo: non vuoi l’inciucio? Non vuoi i patti sotto banco? Chiama Berlusconi, Renzi, Salvini, Casini, Alfano, e chi ti pare, fai delle proposte e se non trovi un accordo “moralmente” soddisfacente tagli le trattative. Punto. E invece devono vantarsi del non-dialogo, così rimangono fuori dal fango, quando poi quel “fango” semplicemente va ad accordarsi da un’altra parte.

    Sulla legge elettorale, i partitini che contribuiscono a raggiungere il premio di maggioranza senza superare lo sbarramento sono il sogno erotico di ogni ducetto in erba. E sinceramente, per quanto il concetto di fondo sia condivisibile, tutta la retorica di Renzy sul ricatto dei piccoli partiti (in un momento in cui il PD è alleato a partiti che hanno il 2,5% e lo 0,9% e c’è un blocco che da solo vale il 20% circa, cioè il M5S) mi sembra un po’ fuori luogo, oltre che ciecamente masochistica.

    L’unica cosa che non ho capito è questa:

    mettiamo caso che ci siano delle elezioni con questo Italicum:
    – Coalizione di destra al 40% (FI 20% – Lega 10% – altri 10%)
    – Pd da solo al 35%
    – M5S e tutti gli altri compongono il rimanente 25%

    Chi è che va su?
    La coalizione di destra ha ottenuto il 40%, questo vuol dire che tutti i partituncoli avranno una proporzione di seggi pari ai voti, oppure li avrà soltanto FI, anche se non va oltre il 35%, assorbendoli?
    Il PD ha superato il 35%. Questo vuol dire che subirà una riduzione dei seggi per far spazio al premio di maggioranza della destra?
    E se la destra non raggiungesse il 35%, come del resto il PD, come si farebbe?
    FI contro PD ai ballottaggi, oppure coalizione di destra contro PD?

    #993472

    Uno dei motivi per i quali non voterò più M5S, (eh, si, me ne sono dovuto pentire), è proprio per la loro mancanza assoluta di dialogo: non vuoi l’inciucio? Non vuoi i patti sotto banco? Chiama Berlusconi, Renzi, Salvini, Casini, Alfano, e chi ti pare, fai delle proposte e se non trovi un accordo “moralmente” soddisfacente tagli le trattative. Punto. E invece devono vantarsi del non-dialogo, così rimangono fuori dal fango, quando poi quel “fango” semplicemente va ad accordarsi da un’altra parte.

    Completamente d’accordo.

    L’unica cosa che non ho capito è questa:

    mettiamo caso che ci siano delle elezioni con questo Italicum:
    – Coalizione di destra al 40% (FI 20% – Lega 10% – altri 10%)
    – Pd da solo al 35%
    – M5S e tutti gli altri compongono il rimanente 25%

    Chi è che va su?
    La coalizione di destra ha ottenuto il 40%, questo vuol dire che tutti i partituncoli avranno una proporzione di seggi pari ai voti, oppure li avrà soltanto FI, anche se non va oltre il 35%, assorbendoli?
    Il PD ha superato il 35%. Questo vuol dire che subirà una riduzione dei seggi per far spazio al premio di maggioranza della destra?
    E se la destra non raggiungesse il 35%, come del resto il PD, come si farebbe?
    FI contro PD ai ballottaggi, oppure coalizione di destra contro PD?

    Allora: gli sbarramenti dovrebbero essere 5% per i partiti coalizzati, 8% per quelli non coalizzati e 12% per le coalizioni.
    Per quanto riguarda il premio di maggioranza, si dovrebbe ottenere (ma non ne sono sicuro) il 53% dei seggi col 35% dei voti, il 54% col 36% e il 55 col 37% o più. Con meno del 35% le due coalizioni con più voti vanno al ballottaggio.

    Nel tuo scenario quindi il cdx avrebbe il premio di maggioranza senza doppio turno, da dividersi tra tutti i partiti della coalizione che superano lo sbarramento del 5% (quindi FI, Lega e quelli alla voce “altri” che soddisfano tale requisito).
    Per quanto riguarda le minoranze, il PD otterrebbe ovviamente i suoi seggi (immagino il 35% del rimanente 45% dei seggi), idem il M5S e gli altri partiti, se ce ne fossero, che superano l’8%.

    Ipotizziamo però un altro scenario, con Casini & co. che si alleano col nano.
    Cdx: FI (21%) + Lega (4,5%) + NCD (4,5%) + UDC (3%) + SC (2%) + FdI (2%) + altri (2%) = 39%
    Csx: PD (33%) + SeL (2,5%) + PSI (0,8%) + altri (0,7%) = 37%
    M5S: = 22%
    Altri: 2%

    In questo caso nessuno dei partiti alleati a FI supererebbe lo sbarramento, e quindi i 330 e passa parlamentari che otterrebbe la coalizione sarebbero tutti di FI! Per di più scelti direttamente dal nano, visto che ci sono le liste bloccate. Sinceramente una situazione peggiore faccio fatica ad immaginarla, ed è questo che intendo quando dico che Renzie rischia un autogoal clamoroso. Anche perché guardando invece alla situazione più favorevole (vittoria del csx e tutti i parlamentari di maggioranza al PD) non ci sarebbe una garanzia di governabilità tanto più ampia, visto che attualmente i maggiori rischi per il PD non sono rappresentati da un paio di alleati che insieme non raggiungono neanche il 4% quanto dalle correnti interne (per le quali, purtroppo, rimedi non ce ne sono).
    Insomma, i potenziali rischi secondo me sono molto più elevati dei potenziali benefici. Sempre che si consideri il piduista un pericolo per la nostra democrazia, idea che forse Renzie non condivide minimamente e che, anzi, forse considera pittoresca.

    Magari uno scenario più realistico vedrebbe UDC e SC fusi insieme (o separati del tutto, con uno a dx e l’altro a sx), ed almeno uno fra Lega e NCD a superare lo sbarramento del 5%, ma la sostanza non cambierebbe di molto.

    Io spero che le varie soglie (sia per lo sbarramento che per il premio di maggioranza) vengano ampiamente riviste. Altrimenti, lo confesso, la vedo un po’ grigia.

    #993473
    TVRX T-T
    Membro

    Allora: gli sbarramenti dovrebbero essere 5% per i partiti coalizzati, 8% per quelli non coalizzati e 12% per le coalizioni.
    Per quanto riguarda il premio di maggioranza, si dovrebbe ottenere (ma non ne sono sicuro) il 53% dei seggi col 35% dei voti, il 54% col 36% e il 55 col 37% o più. Con meno del 35% le due coalizioni con più voti vanno al ballottaggio.

    Nel tuo scenario quindi il cdx avrebbe il premio di maggioranza senza doppio turno, da dividersi tra tutti i partiti della coalizione che superano lo sbarramento del 5% (quindi FI, Lega e quelli alla voce “altri” che soddisfano tale requisito).
    Per quanto riguarda le minoranze, il PD otterrebbe ovviamente i suoi seggi (immagino il 35% del rimanente 45% dei seggi), idem il M5S e gli altri partiti, se ce ne fossero, che superano l’8%.

    Per quel che riguarda il premio di maggioranza, penso di aver letto che sia complementare giusto giusto per arrivare al 53%: se prendi il 36%, ti danno un 17% e così via. Per il resto ti ringrazio per la delucidazione.

    Ipotizziamo però un altro scenario, con Casini & co. che si alleano col nano.
    Cdx: FI (21%) + Lega (4,5%) + NCD (4,5%) + UDC (3%) + SC (2%) + FdI (2%) + altri (2%) = 39%
    Csx: PD (33%) + SeL (2,5%) + PSI (0,8%) + altri (0,7%) = 37%
    M5S: = 22%
    Altri: 2%

    In questo caso nessuno dei partiti alleati a FI supererebbe lo sbarramento, e quindi i 330 e passa parlamentari che otterrebbe la coalizione sarebbero tutti di FI! Per di più scelti direttamente dal nano, visto che ci sono le liste bloccate. Sinceramente una situazione peggiore faccio fatica ad immaginarla, ed è questo che intendo quando dico che Renzie rischia un autogoal clamoroso. Anche perché guardando invece alla situazione più favorevole (vittoria del csx e tutti i parlamentari di maggioranza al PD) non ci sarebbe una garanzia di governabilità tanto più ampia, visto che attualmente i maggiori rischi per il PD non sono rappresentati da un paio di alleati che insieme non raggiungono neanche il 4% quanto dalle correnti interne (per le quali, purtroppo, rimedi non ce ne sono).
    Insomma, i potenziali rischi secondo me sono molto più elevati dei potenziali benefici. Sempre che si consideri il piduista un pericolo per la nostra democrazia, idea che forse Renzie non condivide minimamente e che, anzi, forse considera pittoresca.

    Magari uno scenario più realistico vedrebbe UDC e SC fusi insieme (o separati del tutto, con uno a dx e l’altro a sx), ed almeno uno fra Lega e NCD a superare lo sbarramento del 5%, ma la sostanza non cambierebbe di molto.

    Io spero che le varie soglie (sia per lo sbarramento che per il premio di maggioranza) vengano ampiamente riviste. Altrimenti, lo confesso, la vedo un po’ grigia.

    Adesso che me l’hai spiegata la vedo ancora più grigia. Il rischio è abbastanza concreto, (La Destra, Fratelli d’Italia, un eventuale UDC e forse pure NCD rischiano di non andare oltre il 5%). L’unica potrebbe essere la Lega, (che a mio avviso, non si unirà neanche con FI, per motivi bilaterali), potrebbe andare oltre, ma come ho detto prima, a FI non gli ne fregherebbe na beata minchia, (giusto giusto perché gli deve qualche briciola del suo 53%, altrimenti manco quella). Ma secondo me non scenderanno in campo insieme, (Salvini, Tosi e chi altri si sono rotti le palle di Berlusconi, gli unici che potevano seguirlo erano Bossi e Calderoli, assieme a Maroni, ovviamente).

    Il problema maggiore, comunque, è che neanche un PD vincitore potrebbe pensare di essere al sicuro, (è un partito non solido, non liquido, ma gassoso, dal tanto che è stabile). Mah, vedremo se in questi giorni succederà qualcosa di interessante, (gli emendamenti potrebbero essere vitali).

    #993474

    Adesso che me l’hai spiegata la vedo ancora più grigia. Il rischio è abbastanza concreto, (La Destra, Fratelli d’Italia, un eventuale UDC e forse pure NCD rischiano di non andare oltre il 5%). L’unica potrebbe essere la Lega, (che a mio avviso, non si unirà neanche con FI, per motivi bilaterali), potrebbe andare oltre, ma come ho detto prima, a FI non gli ne fregherebbe na beata minchia, (giusto giusto perché gli deve qualche briciola del suo 53%, altrimenti manco quella). Ma secondo me non scenderanno in campo insieme, (Salvini, Tosi e chi altri si sono rotti le palle di Berlusconi, gli unici che potevano seguirlo erano Bossi e Calderoli, assieme a Maroni, ovviamente).

    Fidati Turk, la Lega sarà il cane da compagnia di Berlusconi, come ha sempre fatto. Da soli non vanno da nessuna parte, meno che meno con una legge elettorale che mette uno sbarramento del 5% se ti allei con qualcuno, dell’8% se vai da solo.
    Si parla anche di una modifica “salva-Lega”, per tutelare i partiti fortemente radicati in un territorio.

    Ci manca solo una modifica “salva-pacificazione”, per cui tutti i voti presi dal PD vengono travasati direttamente nelle liste di Forza Italia, poi direi che ci siamo.

    #993475
    TVRX T-T
    Membro

    Fidati Turk, la Lega sarà il cane da compagnia di Berlusconi, come ha sempre fatto. Da soli non vanno da nessuna parte, meno che meno con una legge elettorale che mette uno sbarramento del 5% se ti allei con qualcuno, dell’8% se vai da solo.
    Si parla anche di una modifica “salva-Lega”, per tutelare i partiti fortemente radicati in un territorio.

    Ci manca solo una modifica “salva-pacificazione”, per cui tutti i voti presi dal PD vengono travasati direttamente sulle liste Forza Italia, poi direi che ci siamo.

    Mah. Pur ammettendo che alle scorse elezioni pensavo che la Lega avrebbe corso da sola, (sbagliandomi ogni volta), non so come mai questa volta mi sento più sicuro. Sarà perché la Lega sta anche puntando alle europee, (parecchio importanti, per quanto ci riguarda), sarà perché Salvini mi sembra uno di quelli che avrebbe dato fuoco a Bossi per l’inciucio di Roma-Ladrona, boh, mi aspetto una loro presa di coscienza, (dopotutto, parli di separare l’Italia dall’appennino settentrionale in giù, di bloccare l’immigrazione o di regolamentarla, di toglierti dai bagni di fango, e poi vai con Berlusconi o chi altri? E questo è successo per 20 anni: spero che i leghisti si siano stancati).

    Detto questo, penso che la Lega fra qualche anno non sarà neanche più in parlamento, figurati.

    #993478

    Mah. Pur ammettendo che alle scorse elezioni pensavo che la Lega avrebbe corso da sola, (sbagliandomi ogni volta), non so come mai questa volta mi sento più sicuro. Sarà perché la Lega sta anche puntando alle europee, (parecchio importanti, per quanto ci riguarda), sarà perché Salvini mi sembra uno di quelli che avrebbe dato fuoco a Bossi per l’inciucio di Roma-Ladrona, boh, mi aspetto una loro presa di coscienza, (dopotutto, parli di separare l’Italia dall’appennino settentrionale in giù, di bloccare l’immigrazione o di regolamentarla, di toglierti dai bagni di fango, e poi vai con Berlusconi o chi altri? E questo è successo per 20 anni: spero che i leghisti si siano stancati).

    Visto che le alleanze programmatiche sono sempre state una favoletta e visto che le posizioni della Lega e del nano su molti punti sono piuttosto estreme, quale alleato è migliore di quello a cui non frega nulla dei temi su cui fai le tue battaglie? “Fai quello che ti pare, noi ti appoggiamo. A patto che tu mi fai questo, questo e questo”. Quello tra il nano e la Lega è sempre stato un matrimonio d’interesse: sia per una questione prettamente aritmetica, perché insieme hanno più voti, sia perchè tutto sommato è un’alleanza agevole. A Berlusconi cosa vuoi che importi di immigrazione? Se qualcosa gli importa è solo dal punto di vista del consenso. Alla Lega cosa vuoi che importi del Lodo Alfano? E infatti il nano ha appoggiato tutte le richieste della Lega in fatto di immigrazione, la Lega ha appoggiato tutte le leggi ad personam. Dalla “riconciliazione” in poi, quelle volte che è stata necessaria una mediazione o che si è arrivati ad una rottura è stato solo a causa di alleati vari o di gente dell’entourage del nano che la base della Lega percepiva come problematica (vedi ad es. Cosentino). Tutte cose che questa legge elettorale ridimensiona pesantemente.

    Io sono convinto che a questo giro l’alleanza sarà più solida che altre volte. Se vanno al governo insieme senza “rotture di coglioni” stavolta si potranno dare alla pazza gioia, e credo che lo sappiano entrambi.

    Detto questo, penso che la Lega fra qualche anno non sarà neanche più in parlamento, figurati.

    Lo spero vivamente. Ma sarà comunque troppo tardi :dho:

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