Flowers – Edito GP Publishing

di Regola Commenta

 

Infine è arrivato il caldo, causando un’escursione termica che per poco non mi stroncava: bel tentativo, ma ciò non cambia il fatto che è fallito ed è inutile tentare di fermarmi dal recensire titoli che dal paese del Sol Levante vengono adattati e portati da noi. Questa volta però mi appresto a parlarvi di un manga leggermente diverso da quelli che solitamente mi vedete recensire: Flowers di Okuse Saki, pubblicato da GP Publishing, autore già noto in Italia per Daydream. Chi già ha avuto modo di conoscere questo autore sa già cosa aspettarsi, è famoso per i suoi manga di genere seinen, violenti e carichi di elementi erotici, con personaggi dalle personalità distorte e perversioni che farebbero inorridire la maggior parte dei lettori. Non è certo una lettura leggera, spensierata, ma rimane comunque un tipo di prodotto che può coinvolgere il lettore, nel suo inafferrabile intreccio, nella sua cruda e spietata descrizione del lato oscuro dei sentimenti umani.

Anche al sottoscritto (che non disdegna mai di affrontare temi complessi) è stato necessario un pò di tempo per metabolizzare, e decidere da quale prospettiva presentarvi Flowers. Quello che vi troverete davanti è un manga dalle tinte noir molto forti, che in pieno rispetto del genere non si preoccupa di operare alcuna censura ai gesti e alle parole dei personaggi: ciò che pensano, le loro vere motivazioni, i loro sentimenti invece non sono chiari ma possono essere immaginati, eppure, è difficile mettersi nei panni dei protagonisti. Questi sono soprattutto difficili da inquadrare, quasi fossero stati volutamente studiati per essere bollati come “pervertiti“, “malati” e quindi ignorati, ma queste persone esistono e in qualche modo bisogna venire a patti con la loro natura. Perchè come tutti quanti cercano di andare avanti, ma finiscono sempre per ritrovarsi in situazioni confusionarie, deliranti: a volte è proprio la capacità di sceneggiare dell’autore a rendere effimere, oniriche, alcune scene che vanno necessariamente rilette più volte: è successo davvero, oppure è un’allucinazione causata da droghe o un episodio psicotico dovuto allo stress, alla rabbia, alla frenesia della situazione? Quando poi credi di poter affrontare questo manga con questo spirito, conscio che si tratta di una rapsodia di umane debolezze, la scena diventa quanto più reale e “carnale” che si possa immaginare: e nemmeno in questi attimi c’è premura nel risparmiarci i dettagli.

Flowers è come un viaggio metaforico, in cui viene dipinto il percorso e le vicende dei vari personaggi che compaiono: l’abile nella lotta ma imprevedibilmente violento Fuyu, torturato da una voce che sente, da delle medicine che deve prendere e da alcolici che non può bere; Neiru, studente che non riesce a fare a meno di guadagnarsi soldi come travestito, per pagarsi gli studi, ma che non riesce neppure a relazionarsi con esseri umani e ripiega pertanto su un manichino che ha modificato personalmente… e altri personaggi, ciascuno con la propria storia, che in qualche modo finiranno per intrecciarsi. Un viaggio metaforico che inizia in un punto ben preciso della vita dei personaggi, in cui molto è già avviato e tante cose dovranno essere scoperte poco a poco; ma soprattutto, un viaggio in cui i personaggi dovranno avventurarsi senza bussola e senza sapere qual’è la destinazione.

Flowers non è un manga che consiglio a tutti: serve una buona dose di maturità per affrontarne la lettura, e anche allora, non è garantito in alcun modo che la propria compostezza verrà preservata. Qualcosa che invece potete leggere se conoscete già questo autore e apprezzate i suoi lavori, spesso così violenti e complessi da sfuggire a classificazioni come “bello” o “brutto“, oppure siete abituati alla lettura di seinen di questo genere. In questo caso troverete Flowers in libreria, al prezzo di 5,90€; noi di Komixjam ringraziamo la GP Publishing per averci fornito materiale in anteprima.

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