C’era una volta… un ragazzo che uscì per andare in un negozio di fumetti, dove trovò un albo molto interessante della Panini, sezione Marvel Italia e decise di comprarlo.
Questo potrebbe essere l’inizio fiabesco della mia storia, ma non siamo qui a parlare di me, quindi vi dico come stanno le cose esattamente: in realtà ero a conoscenza dell’esistenza delle storie contenute in quest’albo, ma non pensavo di trovarne una versione italiana che le raccogliesse tutte; perciò non ho potuto esimermi dal consigliarvi questo pezzo da collezione.
Per la rubrica Consigliato da Komixjam oggi c’è “Fiabe Marvel”.
Il nome da se’ è già tutto un programma non trovate? L’opera racchiude 6 storie scritte da Cebulski ( uno dei personaggi più importanti di casa Marvel), le prime 4 appartengono alla mini serie “Avengers Fairy Tales”, del 2008; le altre due, invece, sono estratte da “Spider-man Fairy Tales” e da “X-men Fairy Tales”, un totale di 6 storie (come appunto dicevo prima) pubblicate in 144 pagine a colori.
In questo volume il lettore si troverà di fronte alla rivisitazione in chiave marveliana di alcune delle più note favole occidentali (più una favola africana), magistralmente riscritte da Cebulski e disegnate da un cast di fumettisti d’eccellenza (Joao Lemos, Nuno Plati, Takeshi Myazawa, Ricardo Tercio, Kyle Baker) con il cameo, alle copertine, di Claire Wendling.
Nonostante siano favole, quindi, probabilmente, le conoscete tutti, vi lascio un piccolo spunto sulla trama, più che altro per darvi un’idea di come i personaggi siano stati integrati con le favole “d’epoca”.
Trama
Un bambino biondo, che sembra non invecchiare mai, vola, girovagando in cerca di avventure, tra il suo mondo fantastico e la realtà. Nell’ultimo dei suoi viaggi , il ragazzino, porterà nel suo mondo degli amici speciali, alla faccia del capitano dei pirati che lo aspetta per vendicarsi… Un piccolo bambino robot, costruito da uno scienziato rimasto solo, vuole diventare un bambino vero e sembra disposto a tutto pur di riuscirci… Cassie, una ragazzina bionda, ha problemi a farsi accettare dai suoi coetanei, figuriamoci in un mondo di meraviglie tra conigli bianchi e cappellai matti… La piccola Jennifer si trova in un mondo incantato e l’unico modo per tornare a casa sembra essere quello di raggiungere il castello del potente stregone, ma per farlo dovrà affrontare un viaggio con 3 amici fuori dal normale… Mary Jane è una bambina con un cappuccio rosso che cerca di sfuggire ai pericoli che il bosco nasconde… In fine la storia dell’amicizia tra un’aquila e una tartaruga, scacciati dai loro simili e ritrovatesi insieme…
PRO & CONTRO
PRO
Storie: C.B. Cebulski, l’uomo che in casa Marvel sta portando nuove idee e molti nuovi talenti (tra le altre cose fa il talent scout per la casa newyorkese) ci porta una vera “ventata” di aria fresca, qualcosa in grado di farci tornare, almeno per un po’, dei bambini. L’idea di riadattare personaggi dell’universo Marvel a delle fiabe, è un modo per alleggerire tutti questi personaggi dalla carica storica/super-eroistica che, inevitabilmente, si portano dietro. E’ ovvio che il lavoro di Cebulski non è stato un lavoro di creazione, ma far calzare, a personaggi come Steve Rogers, Thor, Iron-man, Scarlet, ecc., un copione scritto per personaggi dalle caratteristiche diverse (e dalla fama tutt’altro che misera) è stato un gesto da non sottovalutare. Tanto di cappello.
Personaggi: “uno spasso” sarebbe questo il giudizio di qualcuno che parla dei personaggi della raccolta; vedere Capitan America trasformarsi di volta in volta in un diverso personaggio delle favole è fantastico, per non parlare di Thor e Iron-man (che a mio parere “spacca” in versione “Testa di Latta” e Ghiro), ma in generale tutti quanti anche Peter Parker e il professor Xavier.
Disegni: dove inizio? Le favole dell’albo hanno tratti diversi, ci sono quelle cupe e quelle più luminose, tutte hanno un certo filo conduttore legato allo stile, perché, con tanti artisti come in questo caso, è ovvio che ci siano delle differenze visive, ma in fin dei conti, per tutti la scelte è ricaduta, comunque, su uno stile meno maturo, uno stile che si adattasse al contesto in cui ci troviamo. Leggendo questa raccolta ognuno avrà modo di farsi una sua opinione e apprezzare l’una o l’altra storia. ( io ho la mia preferita ma non ve la dico)
Copertina: la copertina è la stessa di Avengers Fairy Tales #1, un copertina con cui Claire Wendling riesce ad attirare l’attenzione del lettore. Non capita tutti i giorni di vedere dei disegni che ci fanno pensare ad una storia per bambini e trovarci sopra la scritta, bene in vista, Marvel. ( avendo detto “storia per bambini” non dico che questo albo sia stato fatto per i bambini, sia chiaro)
Onestamente non vedo cosa poterci trovare di male in questo lavoro, credo che chi, anche solo per un instante, pensi di comprarlo, sa già cosa si troverà tra le mani mentre lo sfoglierà: Favole. Non avrebbe senso pensare che ci sia qualcosa che non va, le storie sono, con qualche piccolo ritocco, testate negli anni ed a prova di bomba; l’unica cosa che si può pensare è che è un peccato non vedere tutti i personaggi della casa delle idee, però: mica si può avere “la botte piena e la moglie ubriaca”.
Segni particolari
C’è una scena, nella favola di cappuccetto rosso, in cui vedrete in versione “deformed” molti “famosi” nemici di Peter Parker. Un’altra chicca legata a questa favola è Felicia Hardy che interpreterà se stessa… nel senso che sarà davvero una gattina nera.
Non voglio aggiungere altro perché, già così, sento di avervi rovinato troppo la lettura, posso solo sperare che, chi di voi lo abbia fatto o lo farà, leggendo questa raccolta riesca a tornare bambino, anche solo per il tempo di una favola. Le favole sono note per avere sempre una qualche morale, ma anche perché, di solito, si chiudono con il miglior lieto fine possibile, quindi vi do appuntamento al prossimo lunedì con la chiusura “standard” di ogni buona favola che si rispetti:
“e vissero sempre felici e contenti!”
[ Fonte | Panini Comics ]
[ Fonte | Marvel ]