Questa settimana ci spostiamo dall’Almanacco della paura all’Albo gigante, un’altra delle pubblicazioni annuali affiancate alla serie regolare e le sue ristampe. Il primo numero di quest’edizione venne pubblicato nel ’93 e ad oggi conta 19 numeri, di cui l’ultimo uscito a novembre 2010. Per i primi due numeri le sue storie erano ancora completamente a cura di Sclavi, supportato da Marcheselli, ma successivamente ha dato spazio a diversi autori mentre anche per quest’edizione l’unico autore costante è Angelo Stano, che ha sempre disegnato la copertina dell’albo. L’albo gigante si differenzia dagli altri per il formato: come è intuibile dal nome quest’edizione è più grande di tutte le altre, con tavole da 30 x 20,5 cm e ben 240 pagine.
L’albo non è sempre composto dallo stesso numero di storie, i numeri dal 9 al 15 sono gli unici al cui interno è presente un singolo racconto, il terzo numero è il solo a contenerne due, il primo invece ne ha tre, tutti gli altri ne presentano 4.
In questi albi sono apparse alcune che a mio parere sono tra le storie più belle in cui è coinvolto l’indagatore dell’incubo, come “Totentanz” (il cui significato letteralmente è “danza macabra”, prima storia del numero 1), ispirata a “L’antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters, dove Dylan si ritrova a vagare per un cimitero in piena notte, affiancato da una ragazza di nome Hope, e circondato da fantasmi che vogliono raccontargli la loro storia, il tutto con il contorno di una filastrocca racccontataci da Sclavi liberamente ispirata alla canzone “Dormono sulla collina” di De Andrè. Del numero 17 vorrei invece ricordare “Uno, nessuno e centomila“, una storia breve ma molto intensa scritta per omaggiare Pirandello, dove il nostro eroe si ritrova a dover fronteggiare la fatidica domanda “Chi sono io?” in chiave della propria personalità, sottolineando come sia difficile essere se stessi, ossia una persona e non un personaggio.
Questi numeri non sono introvabili, è possibile ordinarli dal sito della Bonelli a 5,80€ (prezzo di copertina attuale) l’uno tranne il primo numero venduto a 8,50€, e sicuramente possono regalarvi dei momenti bellissimi da passare in compagnia di Dylan. Alcune storie sono state anche ristampate nei superbook seppur in formato ridotto, ma è pur sempre possibile ammirare disegni dettagliati e ottimamente realizzati.