Un’altra settimana è passata, ma noi siamo sempre qui, pronti ad approfondire il vasto mondo creato attorno all’inquilino di Craven Road. Restiamo fuori dalle pagine Bonelli per spostarci verso un’altra famosa testata editoriale italiana: Max.
Per quei pochi che non sanno di cosa sto parlando Max è una rivista mensile facente parte del gruppo Rcs MediaGroup, è orientata verso un pubblico adulto e prevalentemente maschile trattando tutti quei temi che generalmente interessano questo target. I più potrebbero conoscerla per il celebre calendario annuale che dal ’90 ad oggi ha proposto foto di nudo di alcuni tra i più bei volti italiani e non.
Dylan è stato ospite delle pagine di Max più volte, ultimamente grazie al recente film che lo vede protagonista (per comodità logistiche facciamo finta che quello sia Dylan…) e verso il quale anche gli editori della rivista in questione hanno mostrato disapprovazione come potete leggere in questo loro articolo. Partiamo dal principio di questa collaborazione però: nel 1993 grazie all’ormai largo successo che stava riscuotendo l’indagatore dell’incubo Max gli dedica un approfondimento sulle proprie pagine, e precisamente a febbraio dello stesso anno pubblica una storia inedita a cui per l’occasione hanno lavorato Sclavi (sceneggiatura, Freghieri (disegni) e Stano (copertina). “Spettri”, così si intitola quest’albo, vede Dylan intento ad aiutare un famoso fotografo, Ryan Reed, notoriamente votato all’horror e al macabro; è proprio sull’ultimo dei suoi set fotografici che succede qualcosa di strano: una volta completato il servizio il fotografo si è accorto che gli “zombie” fotografati erano 13 e non 12 come gli attori da lui ingaggiati, sfortunatamente ciò avviene durante un litigio con la fidanzata che durante la foga viene spintonata e accidentalmente cade sbattendo la testa contro lo spigolo di un tavolo. Non ci sarebbe nulla di strano (per le tematiche del fumetto), se non che all’arrivo di Bloch e la sua squadra il corpo defunto è sparito senza lasciare traccia e dato che Scotland Yard non crede alla sua storia a Ryan non rimane che affidarsi a Dylan.
La collaborazione tra Max e Dylan Dog però non termina qui, infatti nel ’97 uno dei famosi calendari allegati alla rivista è stato dedicato proprio all’Old Boy, nel quale viene ritratto anche in momenti sensuali con alcune tra le sue tante ragazze che abbiamo visto negli albi Bonelli. Questo articolo ormai è diventato davvero raro e chi lo possiede dovrebbe tenerselo stretto, mentre non sarà difficile vedere in futuro apparire ancora una volta il nome Dylan Dog tra le pagine di Max, perciò tenete d’occhio questa testata se non volete perdervi nulla riguardante l’indagatore dell’incubo.