Dopo aver fatto un po’ di conoscenza con Morgana e Lillie Connolly un paio di settimane fa e poi anche di Bree Daniels e la strega Kim nell’ultimo articolo mi ritrovo qui per tirare fuori altri due nomi, per la terza parte riguardante le donne del fumetto.Anna Never è la prima. A gran dimostrazione del fatto che Dylan Dog sia una specie di dongiovanni e che piaccia alle donne, nel numero 4 del fumetto ci viene mostrata Anna Never, una fotomodella e aspirante bellissima attrice di origine polacca (Anna Neverodkiewicz il vero nome), ma molto goffa e distratta. In tale episodio, Il Fantasma di Anna Never, Dylan si ritrova ad aiutare un vecchio amico attore che ha a che fare con strani incubi che vedono continuamente un fantasma con le sembianze di Anna, portando il nostro caro eroe a cercare di capire cosa non va, insospettito dall’alcolismo di Guy sebbene stia tentando di smettere. Ovviamente la scintilla dell’ “amore” fra l’indagatore e Miss Never scatta nel momento in cui i due si trovano da soli per parlare dello strano caso, a dimostrazione, come dicevo sopra, che è usuale il fatto di vedere Dylan Dog con donne. L’attore in declino finisce per morire in quanto il problema arrivava direttamente dalla terapia ipnotica errata che cercava di seguire per smettere di bere alcool.
La prossima donna è Marina Kimball, dove nel numero 74 (“Il Lungo Addio”), uno degli albi che hanno una certa importanza per rivelare la vita dell’Indagatore, appare in Craven Road quasi “per sbaglio” finendo per vivere insieme a Dylan una specie di mondo onirico, sogni e ricordi di una estate a Moonlight, prima vacanza solitaria da adolescente. Pagina dopo pagina vengono fuori particolari come le svariate gelosie, gioie e tristezze degne di un amore adolescenziale. Marina Kimball è un personaggio che sembrava adattarsi relativamente bene al carattere del protagonista, con i suoi scherzi e prese in giro nei confronti dei comportamenti di Dylan, vuoi per le sue frasi alquanto filosofiche, vuoi per le fobie più varie. In questo episodio vediamo anche un atto d’amore sconsiderato del futuro indagatore dell’incubo che si tuffa in mare per raggiungere un galeone e riusciamo anche a capire che il maggiolone è stato da sempre la sua automobile preferita. Durante un’altra gita, invece, viene trovata la vecchissima pistola Bodeo che, come ben sappiamo, è la fedele “compagna” dei momenti cruciali. Nel viaggio per riportare Marina a Moonlight si scopre anche che è finita per sposarsi con un altro uomo dai comportamenti sconsiderati, matrimonio finito purtroppo male. Alla fine del viaggio, Dylan da l’ultimo vero e proprio addio: Marina era già morta da tempo, tutto è stato un rivivere i propri ricordi.