Fresco della descrizione riguardo la personalità di Dylan, tutta particolare ma buona e giusta, mi sono proposto di presentare Johnny “Freak”, colui che è stato per il nostro indagatore dell’incubo qualcosa come un figlio. Appare nel numero 81 della serie, intitolato proprio “Johnny Freak”, in una storia che ha visto Marcheselli per il soggetto originale e il fantastico Tiziano Sclavi per la sceneggiatura, tutta piena di cambi di registro resi benissimo dallo stile di Andrea Venturi. Chi è di preciso la persona menzionata? Johnny è un ragazzo sfortunato, sordomuto dalla nascita e, come se non bastasse, anche privo di gambe, polmone e rene. Viene trovato da Dylan in uno sgabuzzino dove appare essere molto spaventato e come abbandonato da chiunque, quindi trasportato in ospedale dove i dottori scoprono che il ragazzo è sanissimo nonostante i suoi handicap. Durante il “soggiorno” in ospedale dimostra anche di avere talenti unici come il saper suonare il clarinetto che Dylan stesso regala e specialmente per la pittura, sebbene non riesca a usare una normalissima tela ma toccherà imbrattare i muri della povera stanza. Grazie alle indagini della polizia di Scotland Yard, in cui non manca il buon Bloch, il profilo di Johnny si fa più chiaro: il suo cognome è Arkham e la sua famiglia sembra essere ricca e agiata oltre che vittima di un incendio a casa. Grazie ai media, i genitori si fanno vivi nuovamente a casa di Dylan dove Johnny era ospite (vittima delle freddure di Groucho) e lo riportano a casa dove ritroverà nuovamente l’inferno, buttato in cantina e pronto a servire il fratello Dougal che voleva già tentare di ucciderlo prima. Il tutto converge ad una unica trama finale shockante e anche strappalacrime se vogliamo: i genitori hanno sempre preferito Dougal che era nato con diversi problemi di salute e hanno usato Johnny come riserva di organi in caso il primo risultasse continuamente cagionevole. Gambe, polmone, rene, tutto sottratto a Johnny per dare a Dougal, mentre il padre operava in tutta segretezza. La storia si conclude con la morte del “figlio adottivo”, mettiamola così, di Dylan per un colpo d’arma da fuoco di Dougal. L’ultimissimo atto sarà quello di voler donare anche il proprio cuore al fratello nonostante una vita passata a soffrire, lasciando in Dylan e in Dora (l’infermiera di Johnny di cui Dylan si era innamorato) l’ennesimo vuoto.
Moltissimo tempo dopo, la storia sembra continuare nel numero 127 (“Il cuore di Johnny”) dove qualcuno dalle sembianze di Johnny Freak sembra procurare non pochi problemi. La primissima vittima è proprio Dora che muore per strangolamento, poi Dylan si ritrova a ricevere una telefonata per adescarlo. Sembra che sia passato del tempo da quando gli Arkham sono finiti in prigione per poi uscirne un anno prima e perdere totalmente le loro tracce, quando Dougal sembra impazzire per via delle continue operazioni chirurgiche per porre una pezza alla sua salute per niente buona. Con il nuovo cuore donato dal fratello appare infine essere preso dalla schizofrenia e dalla doppia personalità, di cui una somigliante proprio a Johnny. La storia sembra concludersi una volta per tutte con un arresto cardiaco di Dougal, come se Johnny avesse salvato ancora Dylan un’ultima volta. Il suo cuore finisce per essere sotterrato insieme al corpo nel cimitero degli Arkham.