Ho abbandonato il discorso su Xabaras e Morgana provando a far venire fuori qualche aspetto della trama che si aggira dietro i misteri dell’Indagatore dell’incubo, capendo che altri non sono che parte malvagia del padre e madre del protagonista.
Stavolta vi vorrei presentare il personaggio che invece si è comportato come da “padre spirituale” di Dylan Dog, facendo il possibile per avviarlo o comunque aiutarlo nella carriera: l’ispettore Bloch.
Chi è? È (ovviamente) un altro dei personaggi comprimari del fumetto italiano, ispettore di polizia dalle idee contrastanti a quelle di Dylan a Scotland Yard, e maestro e padre spirituale del nostro Indagatore.
Ne avevo già parlato di quando Dylan da giovane era un promettente poliziotto di Scotland Yard proprio sotto Bloch ed è così che Bloch stesso ha sempre fatto di tutto per proteggerlo e/o indirizzarlo su una retta via proprio come se fosse un figlio. Possiamo prendere come esempio il numero 191 (“Sciarada”) in cui l’Indagatore dell’Incubo sembrava quasi stesse venendo preso di mira da un killer seriale che usa, come da titolo, una sciarada in ogni misfatto compiuto, in una storia che ha più del giallo che del paranormale. Più e più volte Bloch si dimostra molto protettivo nei confronti del suo pupillo cercando di tenerlo alla larga da ogni possibile pericolo, che sia da Angelique (fra i personaggi principali della storia narrata nel numero 191) in una versione pazzoide o altro ancora. Nell’importante episodio de “Il Numero 200” (in effetti il duecentesimo numero) con le pagine a colori proprio per ricordare l’anniversario di pubblicazione di Dylan Dog, viene narrato in che modo invece sia Groucho che Bloch in persona hanno tentato di tenere Dylan lontano dall’alcolismo per colpa della morte di Lillie.
Il vero problema sopraggiunge all’ennesima tragedia nella famiglia dell’ispettore. È vedovo e l’unico rimasto in famiglia è il figlio Vergil che ha cercato da sempre di ottenere riconoscimento e più stima da parte di suo padre che dopo la morte della madre è andato invece a diminuire, causando di conseguenza una vera e propria invidia nei confronti di Dylan Dog che, al contrario, riceveva rispetto e attenzioni probabilmente per le ottime doti investigative. Non che vogliamo vedere in Bloch una figura totalmente negativa, anzi chi conosce il fumetto e il personaggio sa che Bloch stesso ha tentato di salvare Vergil dall’eroina e dall’alcool come ci ha provato con Dylan, evidentemente fallendo alla fine col primo, quando il figlio si ritroverà a rapinare e poi essere accidentalmente, se così vogliamo dire, ucciso mentre si apriva a suo padre e Dylan.
Alla fine di tutto, possiamo dire che il nostro ispettore di Scotland Yard finisce per assecondare tutte le richieste di Dylan per risolvere casi e altro, e gli possiamo affibbiare tranquillamente tormentoni come la paura di perdere la propria pensione a cui ambisce tanto, oppure il ricorrere talvolta ad antiematici alla sola vista di cadaveri per quanto possa essere abituato. Viceversa può capitare che sia Dylan Dog invece ad aiutare Bloch, ricambiandolo, e talvolta ognuno riesce a trovare la soluzione al mistero a proprio modo e mentalità.
Chimical 5 Luglio 2011 il 07:58
“Non rodo pi� dal 1932” mitica frase dell’ispettore!
Chimical 5 Luglio 2011 il 08:00
*Rido … scusate orrore di battitura XD