Digicomics, mobile comics. Fumetti in formato digitale

di Redazione 23

I fumetti digitali sono il futuro? Forse, tuttavia è una sfida del presente. Sono analizzate realtà come i Digicomics Disney, manga su cellulari ecc

Panelfly, una rivoluzione che vuole divenire standard
Panelfly, una rivoluzione che vuole divenire standard

Come preannunciato a fine 2008, si sta muovendo qualcosa di grosso per digitalizzare fumetti e libri fin prima relegati alla vecchia cellulosa.
Tutto partì dal “lontano” 2004 quando nacque Google Books con lo straordinario intento di digitalizzare più libri possibili, salvandoli dall’inevitabile uscita di scena dovuta alla morte dei detentori dei diritti o alla difficile reperibilità delle copie rimaste.
Mentre gli smartphone ed internet “facile” iniziavano a fare la loro comparsa intorno a tutti noi, nel 2007-2008 la rivoluzione ebbe una grossa accelerata grazie all’iPhone. Questo dispositivo ebbe qualcosa di innovativo come un touchscreen davvero grande, facile e funzionale limitando al tempo stesso le dimensioni del palmare. La cosa che, forse, è passata inosservata però è stato l’obbligo, forse non scritto, di Internet.

Le aziende di tutto il mondo si sono mosse per tentare di portare la rivoluzione digitale sia al PC che ai dispositivi mobile tra l’indifferenza o lo scetticismo generale. In questo articolo analizzeremo le proposte più allettanti delle diverse realtà: fumetti, comics e manga.

Disney Digicomics provato per voi
Disney Digicomics provato per voi

Un giorno di marzo del 2008, Gianfranco Cordara e Dario di Zanni (sisi italiani!), vengono convocati alla Disney di Milano e gli viene affidata un’impresa: capire come portare i fumetti sui nuovi media portatili. In soli sei mesi, dopo conferenze con la sede Europea di Londra e quella di Los Angeles, è stata creata la Digicomics studio con l’obiettivo di “smontare” le vecchie tavole su carta e “rimontarle” in formato digitale.
Si è voluta così creare una vera e propria piattaforma indipendente che funzionasse indipendentemente su ogni piattaforma dall’iPhone alla PSP, dal Web al PC.
Attualmente è disponibile Digicomics Disney solo su iPhone. L’ho provato per voi. L’applicazione, facilmente reperibile su AppStore, è organizzata in “My Comics” e “DigiStore” rispettivamente l’archivio dei fumetti acquistati e lo store di quelli disponibili. Dopo aver acquistato un fumetto, è possibile leggerlo infinite volte e le vignette sono intervallate da effetti semplici come dissolvenze, preservando così la qualità di lettura che si può trovare nella carta.
L’applicazione è davvero notevole anche se consiglierei di inserire magari il primo numero di Topolino gratuitamente, in modo da poter assaporare questa nuova tecnologia. Presto sarà disponibile anche per Nokia Ovi, Sony PSP, Nintendo DS e Web.

Disney Digicomics 1Disney Digicomics 3Disney Digicomics 2

Attraversiamo ora l’oceano Atlantico per dirigerci verso gli Stati Uniti dove, recentemente, è stato stipulato un contratto da milioni di dollari con Panelfly, un’azienda rivoluzionaria che vuole diventare uno standard per la digitalizzazione dei fumetti su dispositivi come iPhone ed iPod touch.
Marvel, il colosso dei comics acquistato da Disney per una cifra capogiro, si è sempre dimostrata attenta all’era digitale rendendo disponibile per prima un servizio come “Digitalcomics Unlimited” che, al presso irrisorio di 4.99$ al mese, fa sfogliare più di 5000 comics ormai introvabili come Iron Man #1 oppure i Motion Comics, fumetti digitali arricchiti con effetti sonori ed animazioni.
Il passo successivo era quello di trovare il modo di commercializzare anche le novità nei dispositivi mobile. Marvel, quindi, si è appoggiata ad aziende esterne come Comixology ed Iverse ma sopratutto a Panelfly.
Come DigiComics di Disney, queste applicazioni sono rese disponibili gratuitamente mentre, per il download dei comics, viene chiesta una cifra simbolica di 0.99$.

panelfly 1panelfly 2

Se, almeno fino ad ora, abbiamo parlato di novità e tentativi di commercializzazione dei fumetti digitali, dal Sol Levante arriva la conferma delle supposizioni: questa rivoluzione è importante ed è (in parte) il futuro.

Le grandi case editrici giapponesi si sono mosse in diverse direzioni per diversi motivi. Il primo motivo è, sicuramente, la grande crisi degli acquisti che i manga ed anime stanno avendo mentre il secondo è il “problema” delle scanlations. Entrambe le situazioni andrebbero analizzate per bene tuttavia una soluzione unica potrebbe attenuare entrambi i motivi.
Le scanlations hanno una causa semplice: diffondere le uscite giapponesi nel mondo in contemporanea. Sono stati compiuti diversi sforzi per arginare il problema come inviare email ai proprietari dei siti e degli hosting tuttavia è letteralmente impensabile iniziare un’azione legale con tutti sia per motivi economici che di marketing.
Si è così svolto un lavoro parallelo che ha portato la Shueisha ad offrire una versione gratuita online delle nuove serie del Shukan Shonen Jump. Tramite software e formato proprietario si è reso possibile a milioni di lettori, la visione di serie che, almeno da loro, usciranno tra mesi e mesi. Ridendo e scherzando penso si sia ampliato il problema (ora quelle serie, forse, verranno seguite via scanlations) tuttavia il lavoro di promozione è stato alto, la sperimentazione un successo.

IKKI e Shonen Sunday stanno ora rendendo disponibili diverse serie vecchie e nuove con la speranza di promuoverle mentre, altri, stanno predisponendo servizi per leggere i manga a basso prezzo fisso o mensile (0,50$). Forse, se la qualità del servizio e di lettura sarà alta, si arginerà il mondo delle scanlations tuttavia bisogna avere il coraggio di approntare una scelta del genere che coinvolge sia le case editrici giapponesi che l’intera distribuzione mondiale.

Infine una piccola notizia: lo scorso ottobre 45 piccoli e grandi editori, tra cui Shueisha e Kodansha, hanno deciso di consorziarsi con l’obiettivo di portare la distribuzione delle proprie riviste in formato digitale. Verrà quindi creato un servizio comune capace di distribuire i diversi contenuti a pagamento: dai manga alle riviste vere e proprie come CamCam, dedicato al pubblico femminile.

L'analisi del consorzio
L'analisi del consorzio
Manga sul cellulare
Manga sul cellulare


Manga su smartphone al Comic-con 2008
Manga su smartphone al Comic-con 2008

Gli sforzi da compiere sono ancora grandi, sopratutto per quanto riguarda la protezione del diritto d’autore tuttavia sembra che qualcosa di grosso si stia muovendo. Chiaramente la digitalizzazione dei fumetti non vuole essere l’evoluzione del cartaceo ma, piuttosto, un’alternativa. Guardiamo quindi con curiosità queste novità senza paura ed indifferenza.

Vi lascio alla pubblicità giapponese dell’iPhone, forse un indizio di ciò che si stava per creare.

Commenti (23)

  1. Forse le scanlation saranno un problema in giappone ma qui in italia, se c’� stato un aumento delle vendite con l’ingresso di nuovi editori, � dovuto sicuramente al fatto che le scanlation sono un grandissimo mezzo pubblicitario, soprattutto per i manga poco “popolari”…
    Ma come si fa a leggere un manga sull’iphone? secondo me deve essere di una scomodit� allucinante…

    1. ho provato solo Digicomics tuttavia non � affatto male perch� sono adattati ed il touchscreen � comodo ^^.

      Ho sottolineato la tua osservazione con “problema”, infatti :happy:

    2. scusate l’intrusione in questo post.nn vedo + la nuova pagina su 11 eyes

  2. a me i fummetti(come i libri)piace sfogliarli,sentirli,il cellulare mi pare un mezzo cos� freddo,non so come spiegarlo,ma preferisco molto meglio i volumi anche se occupano pi� spazio a un file.

  3. A giorni dovrebbe arrivarmi l’iTouch (regalato dalla bionda della palestra :heart: che carina) e ho gi� scaricato le applicazioni per leggere i fumetti della Disney e della Marvel…

    1. ha una sorella? :tongue:

  4. io l’ho installato sulla psp…per� non mi sembra che siano usciti ancora fumetti o manga…oppure non ho ancora capito come faccio a leggerli :pouty: XD

  5. noo secondo me nn � una buona idea…cio� i fumetti sn belli da sentire e avere sulla libreria..la soddisfazione ad avere tutta una serie poi � grande…infatti io mi scarico le scan ma poi compro sempre i fumetti cartacei..bah…spero sl k nn tolgano quelli cartacei in futuro…

  6. Ma hi se ne frega della sensazione della carta..si salvano alberi, si ha qualit� migliori del disegno e si arricchiscono come i Motion Comics..

  7. Sono d’accordo con giga!Si salvano un sacco di alberi!

  8. Ho avuto la fortuna di provare l’ebook reader di Sony, con tecnologia e-ink… (http://www.sonystyle.com/webapp/wcs/stores/servlet/CategoryDisplay?catalogId=10551&storeId=10151&langId=-1&categoryId=8198552921644523779)
    C’� un grosso limite a questa tecnologia che stanno sviluppando e descritta nell’articolo: i formati proprietari e il fatto che gli schermi (di qualunque dispositivo: lcd, led, oled, amoled…) hanno il brutto vizio di stancare la vista (senza contare che 0,99 $ per un capitolo in digitale non mi sembrano una cifra simbolica). Al contrario, gli schermi dei bookreader non lo fanno, la resa � del tutto simile alla carta (ho dovuto cambiare pi� volte pagina per rendermi conto che non era una pellicola applicata sul display ma proprio una pagina visualizzata) e consumano meno elettricit�. Certo, questi tipi di display hanno dei tempi di latenza molto alti, ma per leggere sono l’ideale… io credo che il futuro sia in questa direzione per i fumetti “on-the-go”! 😉

  9. anch’io ho scaricato l’applicazione per la psp. sfortunatamente non � ancora attiva in italia per quella console. appena sar� disponibile, la prover� subito e spero che presto si possano leggere anche i manga.
    @Giga: s�, si salvano alberi, ma si consuma energia elettrica. senza alberi, niente carta; senza elettricit�, niente i-phone o psp. non ho nulla contro di te, eh :sideways: solo per farti capire che una soluzione definitiva non si trova facilmente 🙁

  10. Beh, l elettricit� � una fonte di energia rinnovabile, nonostante in questo settore (soprattutto in Italia) siamo molto indietro, mentre gli alberi hanno una rinnovabilit� solo relativa… era stato calcolato (purtroppo non ricordo la fonte…) che l acquisto di un bookreader (ma non c � un nome italiano?) venisse attutito leggendo con esso 14 libri. E con un bookreader di libri ne leggi centinaia… Poi vero, non � una soluzione definitiva, ma chiss� se ne troveremo mai, di soluzioni definitive.

    Poi, son d accordo anch io, avere il volumetto in mano � tutt un altra cosa… ma c � poco da fare, gli alberi sn quelli che sono, e cos� facendo risparmiamo carta, spazio ed inchiostro. Senza contare le spese per il trasporto ecc…

    Personalmente credo (e soprattutto spero) che i bookreader siano il futuro.

    1. Si possono chiamare “visualizzatori di testi” o “lettori di libri elettronici”, “libri elettronici” o cose del genere, usiamo l’inglese solo per mera comodit� espressiva! 😉
      Si, vabb�, le foreste di pioppi da carta vengono piantate proprio per quello… Non voglio entrare nel campo etico-moralistico, non � mia intenzione, ma mi scandalizzano pi� i vari Donna Moderna formato elenco del telefono fatti di dispendiosa (anche in termini energetici) carta patinata, i cui contenuti sarebbero riassumibili in 20 pagine tolte le millemila pubblicit�… :getlost:
      I tanto sostenuti tetrapack vengono fatti con strati di carta, plastica e alluminio (che tra l’altro non sono facilmente separabili ne riciclabili), ma nessuno si sognerebbe di sostituirli con la pi� riciclabile plastica, semplicemente perch� “va bene cos�”, e la plastica � “male”…
      Gli uffici pubblici sprecano ogni giorno tonnellate di carta per stampare cose assolutamente inutili che vengono cestinate (riciclate, ok, ma ci vuole cmq energia per farlo) di l� a breve…
      Ogni anno vengono stampati enormi elenchi del telefono, quando basterebbe distribuirli su richiesta o distribuire solo un libretto di aggiornamento…
      I quotidiani continuano nella corsa ad aggiungere pagine alle loro testate, quando una persona normale ne legge si e no un decimo del totale…

      QUESTI mi sembrano sprechi di carta, un fumetto per come la vedo � paragonabile a un libro, un bene durevole che uno conserva, vende o scambia, non � uno spreco di carta…
      Se poi la mettiamo in termini energetici, Non dovemo nemmeno vestirci per non sprecare energia per fabbricare vestiti… :dizzy:
      Anche l’elettricit� ha un costo, anche in termini ambientali, mi pare che la met� dell’elettricit� nazionale o poco pi� venga prodotta con le turbine idroelettriche (100% ecologico), mentre la restante parte con centrali a turbogas, carbone o similari (non proprio ecologico) o da fonti rinnovabili (solare, eolico ecc, ma nessuno tiene conto di quanto costino gli impianti, di quanta energia serva per produrli e del costo in termini paesaggistici di tali impianti)… Anche se passassimo al tanto decantato nucleare, bisognerebbe ricordarsi che le centrali possono funzionare solo alcune decine d’anni, poi devono venire chiuse (e se il costo “cash” della struttura viene ammortizzato in tot anni, il costo ambientale no), senza contare il discorso smaltimento scorie ecc.

      Ora, i libri stampati erano stati dati per morti all’avvento dei computer, all’avvento di internet e all’avvento dei primi bookreader, ma stranmente sono ancora l�! La carta stampata non ha alternative valide, per lo meno di qui a dieci anni, poi si potr� iniziare a parlare di “sostituirla”, sempre che le aziende non abbiano interesse a mantenere alti i prezzi di questi dispositivi…

      Insomma, un gran casino! Il futuro dovrebbe volgere in direzione dei bookreader, ma quasta � solo una delle ipotesi! 😉

      Nicol�, non � un attacco a te eh, ho solo raccolto gli spunti dei messaggi precedenti! 😉

      1. concordo praticamente in tutto inoltre, da quando lavoro in ufficio, vedo che i miei colleghi stampano fax per fare il loro lavoro. Tutto “normale” se non fosse che il fax arriva via posta elettronica in formato pdf…

        Ora… serve davvero stampare tutto? Una risma di carta, nel mio ufficio, dura una giornata

  11. Raga io uso da quando ho preso l’iphone 2g ( il primo modello americano ) l’applicazione icomic per leggere le scan zippate e vi dico che � una strafigata, molto + comodo che leggerli sul pc
    non sapete quanto materiale � passato dal mio iphone
    la dimensione dello schermo � poco meno che perfetta.. in landscape si puo’ vedere benissimo una pagina di un manga scorrendola, se si vogliono + dettagli basta zoommare un pochetto, i problemi ci sono con le pagine doppie.. pero’ basta adattarsi io lo trovo comodissimo
    icomic lo si trova su cydia nella vecchia versione o sull’appstore di apple con quella nuova

  12. se volete l’ipa mandatemi una mail 😉

  13. Brunogees, ti assicuro che non l ho preso come un attacco, anzi, sono d accordo in toto! :cheerful:
    Tranne per la produzione di energia elettrica in italia, la cui maggior parte ( 70 % circa) arriva da centrali termoelettriche, quindi combustibili fossili, non rinnovabili. Ma questo in fondo non � l argomento del topic…

    Per il resto, come ho detto, ha riportato sacrosante verit�, ed infatti � per quello che si diceva qualche post fa che non c � una soluzione definitiva… Ed � per quello che, se mai i bookreader si diffonderanno, sar� tra un po’ di anni. 🙁

    Riguardo ai manga… vero, c � tanta altra carta che si potrebbe evitare di sprecare, molto prima di libri e fumetti… ma personalmente, parlando di volume di carta, leggo molti pi� fumetti che libri, quindi inizio a pensare a cosa posso fare io, che non lavoro in ufficio e non leggo donna moderna… :biggrin:

    In conclusione, aspetto speranzoso… oltre all iphone, che sn sicuro di presti benissimo a leggere anche fumetti, (tra tutto il resto di cose che fa!) ho visto da poco un bookreader commercializzato da amazon, con non se che diavolo di tecnologia fatta per non affaticare gli occhi… sembrava veramente comodo…

  14. Grazie admin! 😉
    Nicol�, ho solo messo le mani avanti, avevo risposto al tuo messaggio ma poi ero partito per la tangente con 1000 argomenti! 😉
    Hai di sicuro visto l’Amazon Kindle (http://www.amazon.com/dp/B0015T963C/?tag=gocous-20&hvadid=4139255417&ref=pd_sl_8el54l7u6_b) che per� � bruttino (niente touchscreen) e tanto caro… 🙁
    La tecnologia eink si basa su cariche elettriche e… palline dentro una sfera! 😛 niente retroilluminazione fastidiosa, ma guarda qui, � pi� rapido di una mia spiegazione! 😉 (il primo link che ho reperito con Google http://www.giacomobruno.it/index.php/2008/10/06/e-ink-cosa-e-linchiostro-elettronico-degli-ebook-reader/ )
    Ah, non mi pare sia spiegato nell’articolo, ma a livello sperimentale stanno realizzando dei display con (ancora pochi) colori! Quindi il futuro promette bene, sempre che si diffondano e si abbassino i prezzi…
    No, nemmeno io leggo Donna Moderna, se proprio non costretto! 😛

    1. non sono andato tanto sulle nuove tecnologie hardware ma piuttosto su quelle sw. Kindle ha avuto molto successo negli usa ma, attualmente, io nn trovo il pro di comprarlo… sar� vecchio io 😆

      1. Credo di essere pi� vecchio io! :biggrin:
        Negli USA aveva molto successo anche il primo telefono rubato di Paris Hilton (quello con le foto smaialose -si, vabbe, dove non ne aveva? :biggrin: -) perch� ce lo aveva Paris Hilton! Prima di decretare il successo di una cosa basandosi sul mercato di provenienza aspetterei! Esempi in giro per il mondo:
        -Giappone: vendono un casino i simulatori di appuntamento, ma all’estero non so quanto successo farebbero… 😉
        -USA: Le auto hanno cilindrate assurde, se lo possono permettere per un tenore di vita pi� alto e la benzina a prezzi decisamente pi� bassi, all’estero vendono molto meno… 😉
        -Napoli: Gigi d’Alessio sembra Dio sceso in Terra, ma non so quanto venderebbe all’estero! 😛

        Amazon (portale) � poco usato nel nostro paese, i libri proposti in digitale in italiano sono pochi e non sempre aggiornati, la connessione wireless o 3G di alcuni dispositivi non � utilizzabile, e chiss� se ci si legge comodamente le scan! :tongue:
        Cmq si, ti do ragione (e sono andato OT, notato! :tongue: ), sembra un programma interessante, a livello software � un bel divertissement, ma la strada da percorrere � ancora lunga! Pero, diceva un saggio (Lao Tse): “Un viaggio di mille miglia inizia con un solo passo.” Quindi ben vengano questi primi esperimenti! 😉

  15. Esatto, era proprio il kindle! Beh, non avevo notato che non fosse touch screen… ok, lo so, non � che sia cos� necessario, ma che ci volete fare… Chiss� se � possibile abbinare touch screen ed e-ink… scusate ma proprio non me ne intendo di tecnologia da questo punto di vista. :sideways:

    Cmq grazie, il link sull e-ink era chiarissimo! Ed � proprio vero, questo � un primo passo. Ora non resta che aspettare gli altri. Personalmente non mi dispiacerebbe andare in giro con un intera serie manga (o pi� di una, perch� no?) nelle dimensioni di un piccolo libretto…XD (fermo restando che una bella edizione, magari con sovracopertina e qualche immagine a colori, non la batte nessuno…) 😉

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