Mi scuso se lo scorso lunedì la rubrica non è stata fedele al suo appuntamento, ma c’erano un po’ di “work in progress”, ad ogni modo ho pensato a lungo alla rubrica di questa settimana, avevo un paio di idee in testa, ma non ero ancora del tutto sicuro. Poi tra martedì e mercoledì (onestamente non ricordo bene il giorno) ho pensato di fare un tentativo e chiedere, attraverso twitter, a qualche “addetto ai lavori” un paio di nomi; non ci speravo più di tanto, eppure qualcuno mi ha risposto, tra i nomi che mi hanno proposto ho ritrovato qualcosa che conoscevo, e che mi era piaciuto, così ho deciso di prendere al balzo il consiglio (per la cronaca il tweet di suggerimento mi è arrivato direttamente da Marco Lupoi, che ringrazio).
Il fumetto in questione è “Devil: Rinato”, albo uscito da poco per il pubblico italiano a cura della Panini; avevo avuto modo di leggere a suo tempo la versione inglese “DareDevil Reborn” e l’idea di potervi consigliare questa storia mi ha abbastanza stuzzicato. A differenza del solito modus operandi (cioè scegliere per la rubrica dei fumetti conclusi, che siano usciti già da qualche tempo) stavolta ho optato per un fumetto appena uscito, però ho mantenuto l’idea di fondo, cioè proporvi una storia autoconclusiva.
Era da un po’ di tempo che l’eroe di Hell’s kitchen non si faceva vivo ed ora, finalmente, tutti i fan possono tonare di nuovo a seguire le gesta del loro avvocato “cornuto” (a proposito, mi sa che questa è la prima volta che le due parole insieme non indicano un insulto). Marvel Italia ci ha riproposto così un volume che negli Stati Uniti ha fatto parlare molto di se’.
Trama
Sangue e distruzione, questo è quanto Shadowland ha lasciato al suo posto, questo è quanto Matt Murdock si è lasciato alle spalle. Il suo posto non è più nella grande mela, non è più quello del difensore del “suo” quartiere, Hell’s Kitchen; la sua vita è cambiata per sempre, la “mano” lo ha fatto cambiare e, ora, non gli rimane altro che andare via, espiare le sue colpe e “guardarsi” dentro. Il suo viaggio lo porterà lontano dai vicoli bui di New York, sotto un sole cocente, uno scenario che, inaspettatamente, farà affrontare al nostro “ex” super eroe il viaggio di cui ha davvero bisogno per poter capire chi o cosa è diventato.
PRO & CONTRO
PRO
Storia: la storia creata per la “riabilitazione” del diavolo di New York è un passaggio fondamentale per cercare di mettere delle basi al futuro della testata. Murdock ha fatto una scelta “obbligata”, doveva andare via, come nei grandi romanzi in cui l’eroe affronta il percorso che lo porterà alla catarsi, anche l’ex eroe Devil e l’uomo Matt Murdock dovranno attraversare questa via che li porterà alla purificazione, al rinnovamento di se’. Questa in poche righe è l’idea di fondo che sta dietro alla storia, di certo non una novità (il mondo dei libri prima e dei fumetti poi, sono pieni di situazioni simili) ma comunque un’idea vincente, quasi un assioma per gli scrittori. Il fatto è che i lettori avevano bisogno di questa storia, ne avevano bisogno sia per una pura curiosità, sia per avere delle giustificazioni; così Andy Diggle li ha accontentati.
Disegni: l’artista incaricato di disegnare le vicende di questa mini serie è il nostro connazionale: Davide Gianfelice (qui sotto potete vederlo all’opera, proprio su Devil al festival francese di Angoulême). I disegni di Gianfelice, a detta di molti amanti del diavolo in rosso, sono la cosa migliore della miniserie; l’artista fa un lavoro con i fiocchi e riesce a colmare in questo modo le lacune che emergono dalla “mancanza di profondità” dei personaggi. Davvero un grande lavoro quello di Gianfelice.
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CONTRO
Personaggi: bisogna essere onesti e ammettere che Diggle ha fatto qualche errore di troppo che gli è costato il giudizio negativo del pubblico. Il più grande errore è, probabilmente, la scelta dei personaggi. Sono più che altro degli stereotipi, Murdock sembra lì quasi per caso e se al suo posto ci fosse qualcun altro, be’, sarebbe la stessa cosa. Non sembra certo essere una situazione che solo Devil possa risolvere. Nonostante la scelta di un “usato garantito” per la storia, Diggle si perde poi nell’approfondire i personaggi, in particolare Matt Murdock (il fulcro della storia), il suo processo di “rinascita” è messo in luce, ma non è spiegato (come invece ci si aspettava); il suo “viaggio interiore” dovrebbe essere la vera storia, mentre le vicende “reali” solo un contorno. Dovrete accontentarvi.
Pro: Storia – Disegni
Contro: Personaggi
Se vogliamo tirare le somme Devil: Rinato è una buona storia, niente che vi sconvolgerà le menti per sempre, però è una sorta di chiave per aprirvi alle prossime saghe del diavolo di Hell’s Kitchen, o almeno questa era l’idea che lo ha generato. Purtroppo però l’albo mette in luce una storia che non è esattamente quella che ci si aspetta. Non possiamo fare altro che fare i complimenti a Davide Gianfelice per il suo ottimo lavoro e dare una pacca mentale sulla spalla di Diggle che, almeno ci ha provato.
Segni particolari
Le copertine dei 4 fumetti che compongono la serie (sì in America è uscita in 4 volumi) sono davvero belle, nella versione italiana abbiamo per fortuna le 2 più belle (quella della copertina che è presa da DareDevil: Reborn #1 e quella a fine della storia, presa dal #4).
Questa storia è consigliata a tutti gli amanti di Devil, in particolare a quelli che non si fanno sfuggire nemmeno un numero; in oltre potrebbe essere un buon punto di inizio per i neofiti “deviliani”, perché in un certo senso può dare un’infarinatura su gli ultimi e importanti eventi del diavolo di Hell’s Kitchen e preparare alla nuova serie.
[ Fonte | Panini comics ]
[ Fonte | Marvel ]