Come di consueto, voglio raccontarvi alcuni fatti avvenuti in Giappone o che lo riguardano direttamente.
Iniziamo con la prima notizia di oggi che riguarda un simpatico pappagallo. Il volatile si era allontanato domenica scorsa dalla sua abitazione di Sagamihara(detta così può sembrare che la casa fosse di proprietà del pappagallo, lol). Non riuscendo più a ritrovare la strada di casa, il pappagallo si è posato sulla spalla di un cliente di un vicino hotel. L’uomo, non sapendo cosa fare, ha portato il pappagallo alla polizia che in breve tempo è riuscita a riportare a casa il volatile. Come hanno fatto a rintracciare in così breve tempo l’abitazione dell’uccello? Semplice, è stato il pappagallo a dirglielo. Proprio così, la padrona aveva insegnato al suo pappagallo l’indirizzo in cui risiede. Questo perché, due anni prima, aveva già perso un altro pappagallo. Così la donna, decisa a non farsi scappare il suo nuovo animale domestico, ha deciso di insegnare all’animale le informazioni necessarie ad essere riportato a casa. Quindi l’animale, dopo essere stato preso in custodia dalla polizia ha gridato per ben tre volte il nome della città, del quartiere, della via e del numero civico in cui abitava la sua padrona. Ovviamente il tutto, dopo essersi presentato agli agenti come Piko-chan.
La seconda notizia di oggi riguarda, e ve lo avevo detto che ce ne sarebbero state molte di notizie simili d’ora in poi, un oggetto rinvenuto sulle coste canadesi. L’oggetto in questione, una moto, è stata trasportata dal mare dopo che lo tsunami nel 2011 ha colpito le coste giapponesi. L’Harley Davidson, rinvenuta in prossimità delle coste canadesi è stata identificata ed è stato accertato che provenisse dal Giappone. Risucchiata in mare lo scorso 11 marzo 2011, la moto ha viaggiato per migliaia di chilometri trasportata dalle correnti ed è approdata sul suolo canadese. Il chopper appartiene ad un ragazzo giapponese di 29 anni residente nella prefettura di Miyagi. Il giovane, oltre alla moto, ha perso tre familiari e la sua casa, ma ora, una buona notizia. Non sarà la migliore delle notizie, ma di sicuro gli riporterà un po’ di buon umore. Si perché la Harley Davidson ha annunciato che gli riparerà il mezzo e, tramite la volontà delle autorità canadesi, è stato annunciato che questo gli sarà riconsegnato il più presto possibile. Questo è sicuramente uno dei ritrovamenti più curiosi avvenuti finora. Ma gli esperti dicono che, nei prossimi due anni, potrebbe arrivare sulle coste canadesi qualsiasi cosa, vista la quantità dei detriti trasportati in mare e viste anche le correnti favorevoli a questa rotta. Ed è nato così un progetto del Maritime Museum, che ha chiesto che vengano fotografati tutti i detriti avvistati in mare, in modo da renderle disponibili su web. Così, chi vorrà cercare tra gli oggetti scomparsi, qualcosa che gli fosse appartenuto, lo potrà fare senza dover viaggiare per miglia e miglia.
Iniziativa interessante e alquanto scontata, ma che darà i suoi frutti. Intanto, una domanda mi sorge spontanea: “come diavolo avrà fatto una moto ad arrivare fino in canada?…non mi sembra un mezzo adatto al galleggiamento”. E voi che ne dite delle notizie di oggi? Qual è quella che vi ha più “sconvolto”?
[fonte – Nippolandia]
[fonte – befan.it]
Pagliaccio 4 Maggio 2012 il 19:03
a chi dice che dal giappone al canada non si arriva in moto…
Vigilante 6 Maggio 2012 il 00:31
davvero strano anche se le forti correnti….. comunque mi interesserebbe vedere queste foto quindi spero che realizzino il progetto