E sono di nuovo qui a scrivere di alcune notizie che ci sono giunte dal Giappone in questi giorni. Scusate la lunga assenza ma pare ci sia stato un calo delle notizie, evidentemente febbraio è noioso anche in Giappone. Per l’undicesimo appuntamento con questa rubrica ho raccolto alcune notizie che riguardano il tragico terremoto dell’11 marzo scorso che ha provocato ingenti danni e uno tsunami che ha devastato la parte Orientale del Giappone.
A quasi un anno dal sisma, le autorità giapponesi e le agenzie di stampa hanno fatto i conti di quanto sia costato, in termini di vite, il terremoto, al Paese del Sol Levante. Vi do un po’ di numeri, scusandomi sin da ora con la confusione con cui sono costretto a riportarli, ma sono arrivati così e capirli non è molto facile.
Alla fine del 2011 i morti e i dispersi erano 19.295, ma, ad un conto effettuato alcuni giorni fa sono risultati 19.153. Molte persone non sono state ancora ritrovate, né vive né morte e quindi il numero varia a seconda dei ritrovamenti. Le vittime accertate, ad oggi, sono 15.848, mentre i dispersi sono 3.305. C’è da segnalare che i dispersi, alla fine del 2011 erano 3.451 segno che alcuni di loro sono stati ritrovati. Ma purtroppo i dati sono un po’ confusionari, difatti non si capisce quanti cadaveri e quanti superstiti siano stati ritrovati. Si sa solo che le cifre ufficiali dicono che i morti accertati sono 15.848 e di spersi ad oggi sono 3.305. Quasi 20mila persone, un numero enorme, ma che, se paragonato alle immagini catastrofiche che abbiamo visto nel marzo scorso, risulta ben inferiore a quanto ci si sarebbe aspettato. Segno che i giapponesi, in fatto di protezione antisismica sono molto ferrati.
La seconda notizia di oggi, riguarda lo smaltimento delle macerie e dei rifiuti che il terremoto e lo tsunami hanno causato. Da quando sono iniziati i lavori di ricostruzione e smaltimento, solo un misero 5% del totale è stato bruciato e smaltito. E la colpa è tutta del disastro successo a Fukushima. Difatti, una grande quantità del materiale da eliminare pare essere contaminato dalla radiazioni fuoriuscite dalla centrale nucleare nei giorni del disastro. Il Ministro dell’Ambiente, Goshi Hosono, ha chiesto alle amministrazioni locali di collaborare allo smaltimento delle macerie delle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukshima, perché le 22,53 milioni di tonnellate di detriti accumulatesi dopo il disastro sono difficilmente smaltibili senza l’aiuto di tutti. Da subito, la città di Tokyo ha messo a disposizione i suoi inceneritori e si farà carico di oltre 510 mila tonnellate di materiale. Tokyo prevede di smaltire questo carico di rifiuti entro marzo 2013 e il Ministro Osono ha dichiarato di voler accelerare il processo di smaltimento in modo da terminarlo nel più breve tempo possibile.
E sempre in tema “terremoto e tsunami”, vi presento un libro scritto da Francesca Bani che narra le vicende amorose di Caterina, insegnante di lingue che si è trasferita a Tokyo e Akito(non il nostro Akito, un altro xD), membro di una famiglia molto tradizionalista. Tra i due scoppierà l’amore, ma la tragedia del terremoto e dello tsunami colpirà la loro storia nel profondo. Il libro si intitola “Il pianto dei ciliegi – Un amore a Tokyo”. Insomma, un romanzo sentimentale e che potrebbe piacere a molti. Forse lo comperò, o forse no, devo risparmiare per Battlefield 3.
[fonte – Nippolandia]
Pagliaccio 27 Febbraio 2012 il 18:18
se hai l’xbox fai bene a risparmiare… altrimenti comprati quel libro che male nn ti fa.
tappoxxl 27 Febbraio 2012 il 18:42
ho l’xbox…ma perch� me lo hai chiesto?…se avessi avuto la play3 non sarebbe stato lo stesso?