Salve a tutti e benvenuti all’appuntamento settimanale con Collegamento in Corso, e come avete potuto leggere qui sopra in quest’analisi approfondita potreste trovare svariati elementi spoiler quindi siete avvertiti, se non avete visto ancora le serie di .hack, Accel World o Sword Art Online procedete a vostro rischio e pericolo!
Continuiamo il discorso intrapreso la settimana scorsa sui vari sistemi di gioco. Dopo aver analizzato i supporti fisici e la natura dei giochi, procediamo scendendo nello specifico. Come già detto la settimana scorsa .hack e SAO hanno la struttura di un gioco di ruolo, mentre quella di Accel ricorda più un picchiaduro.
La differenza che si nota immediatamente tra il sistema di gioco di .hack e SAO è che il primo è impostato sulla scelta di una classe, mentre il secondo su un’arma principale da usare nei combattimenti. Le classi di .hack sono: Blademaster, Heavy Axeman, Heavy Blade, Long Arm (una classe che usa lance e alabarde), Twin Blade e Wavemaster, l’unica a usare magia nel gioco. Ogni classe possiede delle sue caratteristiche proprie, non solo per quanto riguarda armi e abilità, ma anche per il tipo di crescita che si può impostare al personaggio, e il suo ruolo nel gruppo. Nel gioco online The World sono state aggiunte altre classi, e molte altre differenti esistono in The World R:2, sebbene la struttura del gioco rimanga la stessa (hanno semplicemente creato tre classi magiche dividendo gli incantesimi in lenitivi, offensivi e di supporto). Kite sceglie di usare il Twin Blade, ovviamente la classe più forte del gioco, avendo come caratteristica unica quella di poter usare abilità legate a specifici elementi, danneggiando maggiormente i nemici a essi deboli. I Wavemaster (la classe di Tsukasa) sono in grado di usare qualunque incantesimo, sia esso di danno o di guarigione, presente nel gioco. L’evoluzione delle classi l’abbiamo solo da Roots in poi, in cui possono avere vari aspetti e abilità, che si ottengono salendo di livello: eccezione è il caso di Haseo, che diventa Dual Gunner tramite una modifica del sistema (possibile in quanto i dati residui nel personaggio di Haseo).
In SAO Asuna sceglie di usare lo stocco, un’arma che permette di portare un numero maggiore di attacchi nello stesso tempo rispetto ad altre (sebbene mai nominati queste combinazioni di attacchi hanno un nome); nella serie compaiono persone che usano armi a due mani, tra cui asce, lance e katane, mentre gli spadaccini usano sempre uno scudo: l’unica eccezione è Kirito, l’unico a sbloccare l’abilità che permette di usare due spade (ne parleremo più avanti). Parlando del protagonista come vediamo nei primi episodi ha scelto di usare anche armi da lancio con cui cattura un rarissimo animaletto che verrà poi cucinato da Asuna; vi è poi la possibilità di utlizzare pugni e calci: molti personaggi sembrano esserne in grado, ma non vi è nessuno che li usi come stile principale, per cui dovrebbe essere solo un blando sistema di autodifesa quando disarmati. In SAO sono presenti, a differenza di .hack, anche abilità non esclusivamente legate al combattimento: dalla produzione di veleni, alla capacità di cucinare gli ingredienti trovati in giro (che in pratica più alta è l’abilità migliori sono aspetti e sapori dei cibi virtuali) fino a quella che permette di creare gli oggetti e le armi di cui i giocatori hanno bisogno. Non solo, anche abilità quali l’osservazione e l’udito possono essere migliorate: in un episodio Kirito riesce a individuare una persona nascosta, mentre a individuare la posizione del boss del settantacinquesimo livello è Asuna, che evidentemente ha sviluppato l’udito meglio di molti. Le abilità nell’universo SAO sono tante, e ne vengono aggiunte altre nella seconda parte della serie, Alfheim Online. Oltre quella che permette ai personaggi di volare (il combattimento diventa quindi tridimensionale, una caratteristica che i giochi online hanno già raggiunto da diversi anni) ogni razza concede al personaggio delle abilità magiche: Kirito, avendo scelto senza informarsi, si ritrova a essere uno Spriggan, una razza specializzata nella ricerca dei tesori e sulle illusioni (da un lato non poteva scegliere meglio, essendo l’unica cosa di cui ha bisogno proprio l’equipaggiamento). Altre razze hanno poteri lenitivi, pirocinetici o sensi migliorati…
Anche in Accel, sebbene non esistano classi, i personaggi hanno delle caratteristiche in comune che permettono di intuire quali sono le loro abilità e particolarità. Il primo è il colore del proprio avatar: sebbene sembri che i colori rappresentino la gilda di appartenenza, in realtà si tratta proprio di specifiche caratteristiche (che spesso sono presenti anche del nome dell’avatar, come nel caso di Arita è Silver Crow); purtroppo non sono riuscito a trovare una lista con informazioni a riguardo. Dalla serie sappiamo che il colore argento è tipico degli avatar metallici, vulnerabili ad attacchi elettrici ma resistenti a quelli legati all’acido e al veleno, ritengo inoltre che l’avatar di Arita sia anche dotato di maggiore resistenza “strutturale” rispetto a quella di altri, riuscendo a restare operativo anche se privato di pezzi e smembrato. Un altro aspetto sembra essere legato allo stile di combattimento del personaggio: non legato necessariamente al colore ma alla forma e alle armi in possesso. Cyan Pile (Takumu, il migliore amico di Arita) e Black Lotus (Kuroyukihime) sembrano essere progettati per il combattimento corpo a corpo; Scarlet Rain è invece un avatar poco potente dal punto di vista fisico ma in possesso di una batteria di armi a lunga gittata talmente potente da averle permesso di raggiungere la posizione di Re di una delle gilde.
Tutto ciò rende i giochi in questi anime “realistici” dal punto di vista del gameplay, ma in una serie animata ciò che rende interessante la visione (oltre il fatto che si tratta sempre di storie un tantino romanzate) è l’accesso che alcuni personaggi hanno ad abilità speciali: ne parlerò in modo approfondito la settimana prossima. Collegamento in Corso cala il sipario per ora, ma vi lascio con il video del combattimento contro il primo virus, Skeith, in .hack/Infection, così che arrivati a questo punto anche coloro che non hanno avuto modo di provare il gioco possano farsi un’idea.
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