Salve a tutti e benvenuti all’appuntamento settimanale con Collegamento in Corso, e come avete potuto leggere qui sopra in quest’analisi approfondita potreste trovare svariati elementi spoiler quindi siete avvertiti, se non avete visto ancora le serie di .hack, Accel World o Sword Art Online procedete a vostro rischio e pericolo!
Cosa sarebbe il protagonista di una storia senza una presenza femminile al suo fianco? Semplicemente niente, per questo spenderò qualche parole sulle protagoniste delle varie serie, analizzando gli elementi che hanno in comune e che le differenziano.
Blackrose
Tra le tante persone che Kite conosce in The World, Blackrose è sicuramente quella con cui affronterà più pericoli e insidie ma anche quella in cui ripone la maggiore fiducia: anche lei infatti sta cercando di salvare suo fratello caduto in coma per l’attacco di un virus. È inizialmente schiva e rude, soprattutto nei confronti di Kite, atteggiamento che comunque usa per mascherare la sua reale personalità (una tsundere in piena regola), dopotutto dietro il suo aspetto virtuale si nasconde una semplice ragazza di sedici anni. Indubbiamente nello svolgersi degli eventi svilupperà un’infatuazione per Kite, che si manifesterà principalmente con gelosia (soprattutto nei confronti di Ryoko Terajima, altro personaggio interessato sentimentalmente al protagonista), istinto di protezione e continue preoccupazioni per i rischi che il protagonista corre. Sostanzialmente, un profilo molto semplice e comune.
Subaru
Uno dei personaggi a mio avviso meglio riusciti dei vari capitoli dell’universo .hack: Subaru ricopre un ruolo principale non solo per il rapporto che condividerà con Tsukasa ma anche per il ruolo che riveste in The World, come capo della gilda più importante. Eppure dietro questa ragazza decisa e sicura di ciò che vuole si nasconde una persona che ha subito un grave trauma: Subaru ha perso l’uso delle gambe a causa di un incidente stradale, e l’accesso a The World le ha dato quella libertà che un tragico incidente le ha tolto. Alcuni flashback nella serie SIGN mostrano l’insicurezza e la timidezza di Subaru, ma l’incontro con Crim, il fondatore dei Cavalieri d’Argento, la cambia profondamente ed è proprio alla questa sua esperienza che più volte è di supporto a Tsukasa e la persona chiave nel suo processo di crescita.
Kuroyukihime
I fan di Accel World sanno che non conosciamo il nome di persona della protagonista, sappiamo solo che una sua cara amica la chiama “Sacchan”. Il suo ruolo nella storia è soprattutto di mentore nei confronti di Arita, il quale gli deve la sua iniziazione a questa realtà virtuale alternativa, ma nonostante il rispetto reverenziale di questi nei suoi confronti (che chiama “senpai”) il loro rapporto è sostanzialmente paritario; ostacolato per altro dall’estrema sicurezza del goffo protagonista e dalla timidezza di Kuroyukihime che si ritrova comunque a fare sempre il primo passo. In Accel World lei è conosciuta come Black Lotus, probabilmente il Burst Linker più forte ed esperto, e per arrivare a questi livelli ha sacrificato molto della sua vita (soprattutto dal punto di vista sociale); sebbene l’ammirazione e il rispetto che riscuote nel mondo scolastico è anche lei una persona solitaria. Kuroyukihime è una persona intelligente, fredda e calcolatrice, eppure in presenza di Arita mostra spesso il suo lato –tsun e un palesissimo istinto di protezione. Ambiziosa per natura, ha scelto il protagonista per essere svelare insieme i segreti del Burst System.
Asuna
Non serve andare alla ricerca di informazioni, poichè già dal secondo episodio di SAO, quando appare per la prima volta, è possibile farsi un’idea abbastanza precisa e corretta di Asuna. Ciò che la porta in Accel World è la fuga da una realtà che sente alienante; Asuna appare come una ragazza molto semplice, assolutamente inesperta nei giochi online, ma lo sviluppo nel suo rapporto con Kirito e il continuo riferimento alla gioia e la felicità ricevuta dall’incontro col protagonista confermano quelle prime ipotesi. Sia Asuna e Kirito arrichiscono reciprocamente la vita dell’altro (c’è da dire che in situazioni di stress intenso tali eventi sono possibili) e la lotta per la fuga da Aincraid (il mondo di SAO) acquista un senso nuovo. A differenza di Kirito tuttavia, rimane in qualche modo ancorata alla sua realtà, cercando di non perdere se stessa negli eventi del mondo virtuale: sviluppa e esplora infatti l’abilità Cucinare per il suo personaggio, capacità pressochè inutile ma che plausibilmente aveva coltivato nella vita reale.
E Haseo? Sebbene nella serie compaiano personaggi femminili di riferimento, fino all’arrivo di Atoli che avviene nella fase avanzata della storia, il protagonista di Roots è solo, senza alcuna guida o supporto nella sua ricerca, ed èsoprattutto a causa del suo incidente che Shino che non può stargli vicino. La struttura narrativa di Roots è focalizzata su una serie di infatuazioni che sono destinata a far soffrire i personaggi: Haseo ignora Atoli (il cui aspetto è simile a Shino) e continua a focalizzarsi su Shino, la quale, prima di cadere in coma sembrava prestare più attenzione a Ovan. Non troverete Atoli nella serie Roots, bensì nel gioco e nel film in computer grafica che racconta la fine della storia .hack G.U. Trilogy.
Voglio far notare un elemento comune in particolare: Kuroyukihime, Asuna, Shino e Blackrose mostrano un atteggiamento protettivo nei confronti dei protagonisti maschili sono anche più vecchie di essi, Atoli è invece più giovane e ha un atteggiamento più infantile nei confronti di Haseo; nel caso di Subaru non è stata mai rilasciata alcuna informazione ufficiale sulla sua età, ma è altamente plausibile che Tsukasa sia più giovane. Questo particolare non è da sottovalutare, come pure il fatto che queste protagoniste non siano “principesse in attesa di un salvatore” (forse eccetto qualche caso, come quando Kuroyukihime viene protetta da Arita dopo l’incidente nei primi episodi) come invece succedeva in alcuni manga e anime di qualche decennio fa: queste figure femminili emancipate si sono andate moltiplicando col tempo, quando sembrava solo un fenomeno sporadico negli anni novanta (mi vengono in mente soprattutto i lavori della Takahashi). Ovviamente si tratta di un’osservazione che tiene in conto lavori di alcuni generi, in particolare shonen.
Potrebbe sembrare banale dirlo, ma la presenza di protagoniste femminili ben strutturate o inserite nella storia permette l’inserimento di elementi romantici (sebbene mi risulti impossibile immaginare una storia ben riuscita che non contenga trame amorose ndRegola). Dopotutto in storie che hanno tutte quante un risvolto sociale e non semplicemente avventuroso, lo sviluppo di questi elementi è uno dei punti di forza e maggiore interesse come testimonia anche l’incredibile numero di immagini (soprattutto amatoriali) che riguardano le coppie Kirito-Asuna e Arita-Kuroyukihime. Queste trame sono presenti anche nei lavori .hack, ma non vengono presentate nello stesso modo, tenute come sfondo e semplicemente accennate. Che poi le protagoniste di Accel e SAO siano anche delle pin-up in certi momenti è un’altra questione, dopotutto il modo in cui queste due serie sono nate è diverso da quelle dell’universo .hack (non menzionando il fatto che le novel sono scritte dalla stessa persona), il pubblico a cui sono state indirizzate sebbene simile non è ristretto ai soli videogiocatori: per questo le relazioni tra i protagonisti sono più sviluppate e vengono inseriti alcuni fan-service. Credo profondamente che il successo di una serie sia vincolato soprattutto dal carisma e dal successo dei personaggi indipendentemente dal protagonista maschile: spessi questi sono infatti molto simili tra loro. Soprattutto in queste serie in cui si vuole ricordare che le persone da sole sono destinate a fallire nei loro propositi, le protagoniste svolgono quindi un ruolo fondamentale non solo per la crescita del corrispettivo protagonista ma permettono anche lo sviluppo della trama.
Collegamento in Corso cala il sipario per oggi, alla prossima settimana!