A furia di leggere e portarvi gli articoli di Haru mi son lasciato contagiare: anche io ora mi metto a parlare di shojo. Dalla mia però ho una qualche attenuante visto che protagonista di questo articolo sarà uno dei pilastri dello shojo e forse il più rappresentativo di quella che potremmo definire “prima generazione”, parliamo insomma di Candy Candy. Nate sulle le pagine di un manoscritto, adattato prima come manga e poi soprattutto come un corposo anime che ha segnato l’infanzia di più di una generazione (purtroppo anche la mia), le infinite vicissitudini dell’orfanella della Casa di Pony si arricchiscono ora un nuovo finale. Il mese scorso, infatti, dopo ben 32 anni dalla pubblicazione del primo romanzo la scrittrice Kyoko Mizuki (pseudonimo di Keiko Nagita) ha deciso di ritornare sulla sua più importante creazione pubblicando un nuovo libro in due volumi: Candy Candy: Final Story.
Per tutti i fan della biondina “tutte lentiggini” desiderosi di scoprire se alla fine abbia vissuto accanto al turbolento Terence o al benevolo Albert, purtroppo non porto buone notizie visto che questo libro non si presenta come un sequel della storia originaria ma sarà un ri-narrazione riveduta e ampliata degli eventi che già conosciamo. Si riparte dunque dall’infanzia vissuta sulle rive del lago Michigan nell’orfanotrofio gestito dalla severa Miss Pony e da Suor Maria, in compagnia della cara amica Annie e l’inseparabile procione Clean. Prosegue con l’incontro con Stear, Archie e soprattutto Anthony col quale vivrà la sua prima e mai dimenticata storia d’amore e tutte le successive complesse vicissitudini sia amorose che esistenziali che la porteranno anche in Inghilterra, a fronteggiare le conseguenze della Grande Guerra fino a giungere ad un finale che non lascia nulla di deciso ma resta molto aperto. Il suo grande amore Terence infatti per una serie di circostanze, pur amando Candy ritorna accanto alla sua collega attrice Susanna per sposarla mentre Candy ottiene finalmente un po’ di tranquillità grazie alla protezione dello zio William, alias Albert, anch’egli legato da un forte legame affettivo con Candy, anche se di diversa natura.
La nuova versione della storia introduce qualche dettaglio in più a partire dalla morte di Susanna, dalla quale però sapevamo che Terence stesse già divorziando, Archie ed Annie, amici di Candy, convoleranno a nozze mentre come accennavamo prima ancora non sappiamo se la Candy trentenne sia legata definitivamente ad Albert o si sia riavvicinata al giovane attore. Un scelta che ha lasciato insoddisfatti molti dei fan che in questo mese hanno acquistato i due volumi e che ancora una volta si ritrovano di fronte ad un finale aperto che non conclude affatto la vicenda. Il romanzo si chiuderebbe con uno scambio epistolare tra una Candy adulta a Terence, senza però lasciare intuire se ora stiano insieme o meno. Probabilmente sarà stato un espediente della Mizuki per darsi la possibilità di sfruttare ulteriormente la storia e produrre quindi un nuovo lavoro.
Purtroppo sperare in un ulteriore trasposizione fumettistica o addirittura animata è del tutto illusorio visti i pessimi rapporti che ormai intercorrono tra l’autrice delle storie e del romanzo e la disegnatrice Yumiko Igarashi. Quest’ultima infatti iniziò a sfruttare economicamente alcune immagini ed illustrazioni di Candy Candy senza chiedere il consenso dell’altra co-autrice ritenendo che in quanto unica illustratrice avesse il diritto di sfruttare da sola i diritti di immagine. Dopo un lunga, e alla fin fine inutile, controversia giudiziale, la magistratura giapponese ha affermato che i diritti appartengono ad entrambe le autrici nella quota di 50% ciascuna. Da allora le due autrici non fanno altro che ostacolarsi a vicenda e quindi impediscono di fatto la commercializzazione dell’opera. È per questo che non vediamo più apparire l’anime in tv, che non vengono proposte ristampe del manga (pubblicato in Italia tempo fa da Fabbri Editore anche se fortemente manomesso e ampliato dalla fantasia di autori italiani), e soprattutto nei due tomi scritti dalla Mizuki non compare il personaggio protagonista della storia in copertina ma un semplice campo fiorito.
Per appassionati e conoscitori della lingua è possibile acquistare i due volumi su Amazon a 1,680, poco più di 15€ (Volume 1 e Volume 2), per chi invece rimpiange la propria ignoranza sappia che non è solo e che sul web già si sono attivati attraverso una petizione online per chiedere la pubblicazione dei volumi anche in Europa.
Violet*77 8 Dicembre 2010 il 13:18
Mi piacerebbe poter leggere i romanzi di Candy Candy e vorrei che le due autrici la piantassero di ostacolarsi a vicenda perch� io rivoglio Candy in Tv!
marilla00 8 Dicembre 2010 il 14:33
Ma Susanna � morta, cribbio sapevo che si era sfracellata le gambe in un icidente a teatro ma che addirittura morisse!
Per il resto i soliti finali aperti alla giapponese, che palle, da bambina avevo tutta una serie di accessori targati Candy Candy, poi sono cresciuta, ma qualcosa mi � rimasto.
Violet*77 8 Dicembre 2010 il 18:16
Marilla, io invece avevo la bambola di Candy Candy, quella che cantava: “Candy, oh Candy nella vita sola non sei…” che ricordi! Quanto ai finali alla c**** giapponesi a me fanno venire il nervoso! Cio�, dopo 30 anni ancora non si decidono a dare alla storia un finale degno di questo nome! E che cavolo!
marilla00 8 Dicembre 2010 il 23:46
Io invece avevo vari accesori scolastici, tipo cartellette, quaderni, libretti, persino un grembiule su cui c’era il suo faccione (l’avevo realizzato io con i colori per stoffa), ero molto piccola ma molto appassionata per la storia. Quanto al finale, ripeto, non mi meraviglia pi� di tanto, i finali decenti nei manga o anime giapponesi si contano sulle dita di una mano, � un peccato perch� � il loro unico vero tallone d’achille.
rossy70** 30 Aprile 2011 il 17:37
uffa! ma quando la smettono ste due di farsi causa!!!! 👿 siamo stufe, vogliamo che candy ritorni in video, edicole e librerie!! : 🙁 . in edicola ci sono vecchi fumetti di topolino, tex,ecc.ecc. ma � proprio cos� grave ripubblicare candy? io sono proprio delusa!! 😥
stessy 11 Aprile 2013 il 16:04
Nn mi pare che il finale sia aperto. Io lo vedo chiuso cm finale. Mi spiego meglio. Se Candy alla fine del romanzo riprende a scrivere a Terence, questo significa che:
a) Candy e Albert hanno avuto una storia;
b) la storia � finita altrimenti nn si capirebbe perch� se fossero ancora insieme e per giunta felici, lei riprenda a scrivere a Terence suo ex;
c) Candy e Terence nn hanno mai smesso di amarsi;
d) Candy e Terence molto probabilmente ritornano insieme e si sposano.
stessy 11 Aprile 2013 il 16:08
L’autrice i questo sequel in effetti � un p� complicatina, per� io nn credo le sue intenzioni siano molto diverse da quelle descritte da me. Mi sembra la versione pi� logica della storia, alla luce del riassunto fatto da voi sopra.