Negli ultimi mesi ho cercato di disintossicarmi da anni e anni passati a leggere manga “inverosimili”, spostando la mia attenzione, quasi esclusivamente, su quei manga con carattere storico (vedere “Nomi No O” di cui ho parlato qui) oppure su quelli “romanzati” (attualmente sto leggendo “quartieri lontani” di Jiro Taniguchi); questo mio nuovo trend mi ha portato a cercare titoli nuovi che mi hanno portato a delusioni (ma non sto qui a scriverle) e piacevoli sorprese. Tra le sorprese devo per forza inserire il manga di oggi che, seppur allontanandosi un po’ dalle mie iniziali aspettative di veridicità, mi ha fatto passare dei piacevoli momenti di lettura e, ancor prima, di visione (ne hanno tratto un anime di 12 puntate).
Sto parlando di Brave 10 di (Kairi Shimotsuki), un manga del 2007, edito in Italia da Panini tra il 2008 e il 2011; 8 volumi che raccontano la storia (come il nome suggerisce) di 10 Valorosi.
Mentre seguivo la storia ho fatto le mie ricerche (infischiandomene dei possibili spoiler) e ho scoperto che la storia fa il verso ad una leggenda giapponese, “I 10 Valorosi di Sanada”, un gruppo di eroi che, sempre secondo la tradizione nipponica, hanno sostenuto Sanada Yukimura, un importante Signore dell’epoca (ricordato anche come: “Un Eroe che può apparire solo una volta in cent’anni” ), durante le guerre tra la fine del periodo Sengoku e i primi anni dell’epoca di Edo. Vi dico questo perché, almeno nel mio caso, credo che una minima conoscenza del contorno, e la giusta collocazione temporale, possano essere davvero utili mentre si legge un fumetto ( ma lo stesso vale per un film o un libro… in generale una storia).
Trama
Nel periodo sopra citato, in un Giappone frammentato in svariati feudi, ha origine la nostra storia, o meglio la storia di Isanami, giovane sacerdotessa di Izumo sopravvissuta per miracolo ed uno sterminio. Durante la fuga, un incontro fortuito (o disegnato dal fato) cambierà il suo futuro, sul suo cammino troverà un giovane, ma temibilissimo, guerriero: Saizo, un ninja dalle straordinarie capacità. Il loro cammino li porterà a Ueda, al castello di Sanada Yukimura; da questo momento inizierà la vera storia, che ci porterà a conoscenza di piani segreti e di valorosi guerrieri.
Pro & Contro
Pro
Ambientazione: è interessante vedere come l’autrice (ah, non ve lo avevo detto? È una donna, giusto per dover di cronaca) ha collocato la sua storia all’interno di uno spazio preesistente, in cui i margini per lavorare di fantasia sono davvero pochi. Però le va dato atto che è stata brava a saperli sfruttare per bene, inserendo molti combattimenti per “dare corpo alla storia”.
Disegni: una delle particolarità che permette di riconoscere la mano di questa mangaka sono i volti, sempre molto espressivi; Kairi Shimotsuki riesce a rendere vivide le immagini, donando al lettore una piacevole sensazione di realtà. Purtroppo non vale lo stesso per altri piccoli dettagli, ma grosso modo, il suo, è un tratto abbastanza piacevole, che non rende pesante la lettura (al contrario di qualche mangaka che, penso a tutti sia capitato, sembra fare a botte con i retini).
Personaggi: il lavoro maggiore dell’autrice è senza dubbio quello fatto sui personaggi che, per forza di cose (la storia stessa lo richiede) hanno caratteristiche fisiche e mentali del tutto diverse. Bello il lavoro fatto sui costumi, ce ne sono un paio davvero fantastici (non parlo di quelli abbastanza “osé” ).
Contro
Storia: lo sviluppo della sceneggiatura, onestamente lascia un po’ a desiderare; sono carenti i veri colpi di scena, perché il lettore tranne rare occasioni riesce a leggere tra le righe, o meglio tra le vignette, e ad intuire cosa sta per accadere. Alcuni aspetti della storia, poi, sono lasciati un po’ a se stessi, ma, si spera, sia stata una scelta legata alla seconda serie attualmente in pubblicazione nel Sol Levante.
Pro: Ambientazione – Disegni – Personaggi
Contro: Storia
Segni particolari
Come vi accennavo inizialmente, è molto interessante la presenza di personaggi realmente esistiti, o comunque di tradizione popolare, all’interno di Brave 10; Hattori Hanzo, Saizō Kirigakure, Sasuke Sarutobi, Date Masamune e lo stesso Sanada Yukimura (giusto per elencarne alcuni) rendono, con la loro presenza, più interessante questo manga.
Se da una parte l’ambientazione getta i presupposti per un manga con grandi potenzialità, dall’altra la storia, e in generale i suoi “colpi di scena” lasciano, nella bocca del lettore, quella sensazione di non totale soddisfazione, è come quando mangiate una caramella al mou, di fondo siete contenti perché vi è piaciuta, ma alla fine siete lì a barcamenarvi per togliervela dai denti e dal palato… Avete capito? In caso di risposta negativa vi consiglio di mangiare subito una caramella al mou e capirete tutto per magia.
Se rispondete alla descrizione del lettore a cui piace l’ambientazione di fine Sengoku, i duelli tra guerrieri valorosi e le loro tecniche micidiali, la strategia di guerra e una buona dose di “elementi fisicamente inspiegabili”, allora questo manga fa per voi. Se invece avete visto qualche immagine su internet di alcune protagoniste in abiti succinti, be’ allora siete sempre nel posto giusto, ce n’è per tutti i gusti (anche il gentil sesso può rifarsi gli occhi guardando alcuni “costumi” indossati dai protagonisti maschili). Se poi siete solamente in cerca di un piacevole passatempo, in quel caso, potete andare sul sicuro e sfogliare questo manga con tranquillità.
[ Fonte | wikipedia ]
[ Fonte | Panini comics ]
Dumah Brazorf 17 Aprile 2012 il 13:22
La storia � veramente urenda.
bila85 17 Aprile 2012 il 14:11
infatti, secondo me ha cercato di ovviare con i disegni e i combattimenti… peccato perch� l’intorno era davvero ottimo, avrebbe potuto sfruttarlo meglio… chiss� magari con la nuova serie le cose miglioreranno… aspetter� che la seconda serie sia pubblicata tutta prima di dare un giudizio totale 😀
regola 17 Aprile 2012 il 15:20
ah, l’ottimismo…