In quest’articolo vi parlerò di un anime che mi ha deluso parecchio, a prima vista sembrava un’opera davvero interessante, ma dopo aver visto un paio di episodi ne sono rimasto abbastanza deluso, vi parlerò di Boku wa Tomodachi ga Sukunai.
L’opera nasce come light novel, scritta da Yomi Hirasaka e illustrata da Buriki, pubblicata da Media Factory. Ha avuto ben due adattamenti a manga, il primo dei quali ha iniziato la serializzazione nel 2010, scritto e illustrato da Itachi e pubblicato nel Monthly Comic Alive; il secondo adattamento, pur mantenendo i personaggi uguali cambia radicalmente la storia, è stato scritto da Misaki Harukawa e illustrato da Shoichi Taguchi venne intitolato Boku wa Tomodachi ga Sukunai + e pubblicato su Jump Square. L’anime è diretto da Hisashi Saitō, la trama è stata scritta da Tatsuhiko Urahata e le musiche sono di Tom-H@ck sotto lo studio AIC Build.
L’opera è ambientata nella St. Chronica’s Academy, dove seguiremo il nostro protagonista, Kodaka Hasegawa, affrontare insieme ad altri ragazzi della sua età problemi di emarginazione e socializzazione.
Kodaka Hasegawa è, in realtà, un ragazzo molto timido e pacato, ma a causa dei suoi capelli bionidi naturali, lascatigli in eredità dalla madre inglese morta, viene visto da tutti come un teppista ribelle, uno ‘yankee’. Dopo alcuni eventi lui ed altre ragazze della sua scuola fonderanno un club il cui scopo è quello di trovare amici, tutti i partecipanti del club a causa di qualche problema non riescono a trovare amici sinceri e quindi ci provano con questo club.
Devo dire che sono rimasto molto deluso dopo aver visto qualche episodio di quest’anime, il lato tecnico è impressionante, vanta davvero nomi molto famosi che non hanno deluso le aspettative dei fan, anche se a causa della banalità della trattazione delle tematiche principe della trama il solo lato tecnico non basta per rendere l’opera meritevole di essere vista. Il modo in cui gli argomenti su quali dovrebbe basarsi la trama vengono messi da parte per trattare cose molto meno serie e per inserire qualche scenetta divertente mi ha profondamente deluso. Sono rimasto veramente di sasso per aver visto trasformarsi un prodotto che doveva trattare argomenti pesanti e difficili in un’anime che se ha presente un risvolto psicologico, certo non è il suo cardine, e anzi sembra essere l’ultima cosa da trattare.
Dumah Brazorf 2 Dicembre 2011 il 17:38
Tsundere troppo spinto, sono delle vere scassaballe.
Aspetto qualche altra puntata visto che dalla 4a ci sono pg nuovi.
Hitchcock 2 Dicembre 2011 il 19:32
sinceramente non capisco su cosa si basi la critica: l’anime � una trasposizione fedele della light novel, e di per s� l’opera originale non tratta assolutamente tematiche come l’emarginazione, semplicemente la mancanza di amici � un pretesto (diciamo escamotage narrativo che suona meglio) per poter costruire un harem per il protagonista, se pure lui � socialmente inetto � pure pi� facile per l’otaku nerd sfigato empatizzare ed immedesimarsi. Quindi � ovvio che tale aspetto venga messo da parte, � solo una prerogativa atta a mettere su una trama con le dinamiche mostrate finora: gruppo ristretto, rapporti personali focalizzati verso il protagonista, caratteri al limite, ecc. Ergo, se preso nell’ottica dell’anime psicologico far� per forza schifo, perch� non � un anime psicologico a differenza di Persona 4, � un harem slice of life o qualcosa del genere. Si sa che gli harem sono ormai triti e ritriti, ma questo tutto sommato diverte e interessa, non � il capolavoro della stagione, ma dal lato tecnico si difende bene, quindi non mi sento di condannarlo, anzi.
Zyund 5 Dicembre 2011 il 09:37
Personalmente non ho letto la light novel (anche perch� non avrei proprio idea di dove poterla reperire) ma da quello che avevo letto su questo titolo mi � sembrata una cosa davvero diversa quando l’ho visto realizzato, dalle informazioni che avevo trovato l’opera era nettamente pi� psicologica e le tematiche affrontati erano abbastanza forti… cosa che non ho visto nella realizzazione anime, per questo sono rimasto molto deluso,,,
regola 2 Dicembre 2011 il 21:15
non � il genere di anime da cui uno deve aspettarsi qualcosa, pi� che di situazioni paradossali, fan service, harem e comicit� non-sense. un lavoro prodotto per otaku, e solo per essi (come lucky star e tanti altri)