L’emergenza sanitaria attualmente in atto sta portando inevitabilmente a sconvolgere la quotidianità e tanti settori lavorativi si trovano in una forte spirale di crisi per colpa della pandemia e dei suoi effetti sui mercati internazionali. Anche il mondo degli anime in Giappone sta subendo inevitabilmente le conseguenze di tale situazione.
Un gran numero di anime che sono stati pianificati all’inizio per il mese di aprile sono stati rimandati per colpa del Coronavirus, mentre quelli che durano da più tempo subiranno solo ed esclusivamente uno stop temporaneo. Uno dei tanti esempi è rappresentato da One Piece che, per ora, si fermerà quantomeno per due settimane e adesso arriva anche la notizia legata all’anime di Black Clover.
L’anime, che viene trasmesso senza alcun tipo di interruzione a partire dal mese di ottobre del 2017 si è fermato all’episodio 130. Viene trasmesso in Giappone, mentre su Crunchyroll è terminato lo scorso 14 aprile. Black Clover, però, verrà sospeso momentaneamente con l’episodio 132. La conferma è arrivata direttamente dal ben famoso insider Spytrue. La pandemia continua a fare danni sull’industria nipponica che, con tutti questi obblighi che devono essere rispettati, non ha più l’opportunità di effettuare la registrazione delle voci dei doppiatori, seguendo ovviamente delle tempistiche ragionevoli.
Di conseguenza, per quanto concerne Black Clover, pubblicato l’episodio 131 che era stato pianificato per il 21 aprile, manca ora anche il 132, che è invece è stato pianificato per il prossimo 28 aprile, prima di essere sospeso a tempo indeterminato. E, al tempo stesso, ci sono elevate probabilità che non si tratti dell’ultimo anime per cui verrà diffusa una notizia del genere.
Ad ogni modo, fino a questo momento Black Clover si è riuscito a distinguere tra tutti gli altri anime: non è un caso, infatti, che sia stato identificato come uno di quelli più visti di Crunchyroll. Inoltre, da pochissimo tempo, aveva preso il via un arco narrativo con tante caratteristiche di originalità, in modo tale da andare a colmare i sei mesi di timeskip che all’interno del manga non sono oggetto di narrazione. Si tratta ovviamente di un ottimo accorgimento che permette a Yuki Tabata di avere molto più tempo a disposizione per poter rendere decisamente più ampia la storia originale.
Insomma, la pandemia continua a imperversare in tutto il mondo e sta mettendo in difficoltà un gran numero di settori anche in Giappone, con tanti progetti che sono stati inevitabilmente stoppati proprio in virtù della situazione di difficoltà attuale dal punto di vista sanitario.