Come molti di voi sapranno (nel caso ne avevamo parlato qui) la Dc Comics quest’inverno ha dato il via ad una nuova serie che ha fatto storcere il muso a molti fan ( per molti intendo milioni), ovverosia il prequel di Watchmen, graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons ,pubblicata tra il 1986 e il 1987.
Credo che se non per i fumetti, almeno per il film che ne è stato realizzato, quasi tutti voi conosciate la storia di Watchmen, una storia magistralmente scritta dal Maestro Moore e che da molti (o meglio da tutti) è considerato uno dei capisaldi del fumetto moderno. Bene partendo da questo arriviamo alla nuova pubblicazione; oggi vorrei iniziare ad introdurvi il primo capitolo della nuova serie: “Before Watchmen: The Minutemen #1”.
È stato pubblicato oltre oceano il 6 giugno scorso e nel giro di pochi giorni tutti gli appassionati avevano già avuto modo di leggerlo, tanta era l’attesa… attesa che per molti è divenuta delusione ma che, per altri si è trasformata in modesta gioia. Il perché è presto detto Minutemen #1, se fosse slegato da qualsiasi altro universo o storia già nota, sarebbe un discreto avvio per una serie a fumetti, mi sbilancio a dire che meriterebbe un 7 pieno. Peccato però che le cose non stiano in questo modo e che, il primo numero della serie Before Watchmen, è risultato semplicemente un piccolo intro a qualcosa che, almeno da questo numero, non sembra essere troppo allettante.
Se alcuni “colleghi” blogger di lingua inglese lo hanno trovato soddisfacente ( addirittura qualcuno si è spinto oltre la semplice soddisfazione, dandogli una votazione di 9/10), lo stesso non può essere detto dei colleghi europei e italiani che lo hanno trovato abbastanza (permettete il termine) “insipido”. Io preferisco non dare un giudizio, per il momento, mi limiterò a riportarvi quelli che, a mio parere, sono i punti di forza e le debolezze sinora mostrati.
I disegni sono apprezzabilissimi, così come i colori e l’impaginazione, Darwyn Cooke ha fatto un ottimo lavoro che, sicuramente, avrebbe avuto tutt’altra valutazione se non si stesse parlando del prequel di un mostro sacro dei fumetti.
La storia infatti, come in molti hanno sottolineato, rimane troppo didascalica; troppe informazioni e troppa voce narrante tolgono il posto al fumetto in se’, all’azione. Certo, l’impostazione data da Cooke prevede la voce narrante (ci si trova infatti ad essere alle prese con un susseguirsi di flashback, in quanto la voce narrante non è altri che il primo Nite Owl alle prese con la stesura del suo “Under the Hood), però la sua presenza sembra un po’ troppo “opprimente”.
Per omaggiare Alan Moore viene anche inserita una storia finale (La maledizione del corsaro cremisi) che potrà essere letta per intero, solamente acquistando tutti i volumi di Before Watchmen (se non è puro marketing questo…).
Insomma il primo passo non è stato dei più entusiasmanti ma, come per tutto, bisogna avere pazienza e non giudicare anzitempo. Aspettando i prossimi numeri avremo però modo di osservare le altre uscite che compongono la serie, chissà che non riservino sorprese.
[ Fonte | Dc Comics ]