Quando un fan del fumetto occidentale pensa agli Avengers, la sua mente subito va alle avventure cartacee che hanno reso celebri quei supereroi. Ma dietro i balloon, oltre le didascalie e il profumo di carta fresca di stampa, c’è tutto un mondo fatto di cartoni, film, telefilm e videogiochi. Buona parte di questo mondo è appannato dalla critica o dalla scarsa diffusione. Ecco perché, facendo un breve spaccato degli Avengers “in altri media” (come direbbe Wikipedia), vi suggerirò, a mio parere, i must e i must not.
Must NOT
Se si ripensa ad un vestito ridicolo, uno scempio musicale o un azzardo cinematografico degli anni ’90, si tende sempre a giustificare dicendo “eh, ma erano gli anni ’90!”, come se avessero qualcosa di sbagliato intrinsecamente. Tutti si vergognano di quel periodo, dai capelli cotonati alle spalline imbottite. Noi appassionati di fumetti, invece, ricordiamo bellissime serie animate (X-Men e Batman, tanto per citarne un paio). Che il cancro “anni ‘90” non abbia intaccato per niente i supereroi? Affatto: ecco che, a dimostrare che l’eccezione conferma la regola, la serie animata The Avengers: United They Stand. Non mi dilungherò sulle qualità e i difetti di questo cartone di una sola stagione, ma vi dirò semplicemente perché NON guardarlo: i “Big Three” (Captain America, Iron Man e Thor) fanno solo comparsate, i primi due in un episodio ciascuno, mentre Thor sarebbe dovuto comparire nella seconda stagione, mai fatta (il cast principale vedeva Wonder Man, Tigra, Ant-Man, Wasp, Hawkeye, Scarlet Witch, Falcon e Vision); i membri del team vestono armature in stile Power Rangers (non scherzo).
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Must NOT
Vi ricordate quanto vi ho detto riguardo agli anni ’90? Ecco che si ripete anche per due videogiochi del franchise degli Avengers: Captain America and the Avengers e Avengers in Galactic Storm. Siamo tutti d’accordo che, vent’anni fa, non era esattamente il periodo della grafica tridimensionale iper-realistica che vediamo oggi e che non si poteva tirar fuori più di tanto dalla tecnologia di allora, ma ci sono dei classici che sono riusciti a farsi un nome pur con scarsi mezzi. Questo non è il caso dei giochi sopra citati: il primo, un beat ‘em up di bassissima qualità, e il secondo, un versus fighting (stessa categoria di Street Fighter o Mortal Kombat, per intenderci) con i personaggi resi così male da essere meno realistici delle loro stesse action figures (dopo averle passate sotto una fiamma da saldatore).
MUST
Ultimate Avengers e il suo seguito sono decisamente da guardare, non tanto per l’animazione, che lascia un po’ a desiderare per il 2006, ma più che altro per un mondo (quello Ultimate) più maturo, complesso, profondo e realistico (sempre in termini supereroistici). Quando li vidi per la prima volta, conoscevo davvero poco dei fumetti Ultimate (avevo letto soltanto qualcosa di Ultimate Spiderman, che mi aveva scoraggiato dal provare altre testate dell’universo alternativo), quindi fu come una ventata di aria fresca. Ottimi per chi vuole essere introdotto a questa continuity, dove meno persone svolazzano in calzamaglia, quasi nessuno è veramente un eroe e chi muore, generalmente, rimane morto.
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Must NOT
Come rovinare l’immagine di personaggi famosi in una sola mossa: fare un film (animato) con i loro discendenti ragazzini. Next Avengers: Heroes of Tomorrow e ciò che ti aspetteresti da una puntata scartata di Ben10. Sono solo un paio, gli elementi degni di nota in tutta la trama (che non vi citerò per evitare spoiler), per il resto è piattume prevedibile. Non credo di stupire nessuno se dico che, ovviamente, i buoni alla fine vincono, ma le modalità sono le più scontate. Tra personaggi stereotipati e situazioni già viste centinaia di volte, si salva solo l’animazione grafica, molto buona e con un disegno semplice ma efficace, reminescente dei Saturday Morning cartoons. Questa mossa commerciale della Marvel proprio non l’ho capita, di solito fanno uscire i film animati in concomitanza con qualche altra uscita più grossa o per rilanciare un franchise (come credo provarono con il film animato di Doctor Strange), ma in questo caso qual’era il motivo? Far sospirare un “oddio, non ancora questo” ai fan?
MUST
Prendete gli elementi migliori dell’universo ufficiale e di quello Ultimate, aggiungete trame ben costruite e riferimenti alle saghe recenti più famose, miscelate il tutto con un’animazione essenziale ma precisa e qualsiasi cosa avrete ottenuto sarà sempre inferiore a Avengers: Earth’s Mightiest Heroes. L’ultimo sforzo della Marvel è quanto qualsiasi fan avrebbe voluto vedere da bambino. Io, che mento ancora a me stesso sugli anni che passano, seguo imperterrito ogni nuova puntata della serie. Sebbene sia un prodotto concepito per un pubblico di giovanissimi, la storia è tutt’altro che semplice, le battute sono incalzanti e l’azione non manca. Certo, le lezioni morali non possono non esserci, ma sono sempre viste dall’ottica di personaggi imperfetti ed “umani” (dai, avete capito cosa intendo). Le uniche cose che mi lasciano perplesso sono la discontinuità nella messa in onda degli episodi e la quasi totale mancanza di informazioni sullo show ed il suo futuro (da gennaio c’è stata una lunga pausa fino ad aprile senza nessun apparente motivo, almeno non uno reperibile sul web). La cosa certa è che ci sono ancora altre puntate in cantiere e per un po’ la nostra fame di uomini in tutine aderenti sarà soddisfatta (non è colpa tua, mamma). Quando uno show dovrebbe essere somministrato ai bambini per legge.
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MUST (?)
Il futuro degli Avengers sembra collimare conl’omonimo film The Avengers, che dovrebbe uscire nel 2012 (ma non ci crede nessuno). I vari Iron Man (I e II), The Incredible Hulk, Thor (uscito da poco) e Captain America: The First Avenger (ancora in post-produzione) portano inevitabilmente a questa pellicola, dove compariranno tutti i protagonisti dei succitati film. Sarà un evento epocale e, sicuramente, un botteghino da urlo. Dopo di esso, col nerdgasmo colossale che causerà, qualsiasi altro film di supereroi dovrà confrontarsi con questo e, possibilmente, uscirne con una deludente sconfitta. Forse sto esagerando, forse il film sarà rovinato dalla sostituzione di Edward Norton (nato per essere Bruce Banner, nei secoli dei secoli, amen) con Mark Ruffalo (un po’ come Heimdall, un dio norreno che vanta tra i suoi epiteti l’attributo di essere “il più bianco degli dei”, interpretato Idris Elba, un afroamericano), ma io sono sicuro che andrò a guardarlo lo stesso, insieme a maree di fanboys eccitati come Fantozzi davanti ad una donna procace.
Ps: ho omesso di citare Marvel: Ultimate Alliance I e II (non lasciatevi ingannare dal titolo, non ha nulla a che vedere con l’Ultimate) perché, sebbene figurino gli Avengers, non sono videogiochi basati sul supergruppo ma sull’intero universo Marvel.
Pps: da questo articolo ho volutamente lasciato fuori i libri ispirati al celebre team. Tanto chi vorrebbe leggere qualcosa senza figure, giusto? Giusto…?
bila 2 Maggio 2011 il 03:17
quoto….ultimate avengers…
anche solo per vedere il biondo di asgard 😀
bello il modus operandi da “vichingo” vecchio stile che gli danno 😀
Pdor figlio di Khmer 2 Maggio 2011 il 22:16
Vikingo di Greepeace! XD
GILA 2 Maggio 2011 il 18:04
io non ho mai visto i due film sugli ultimates, ma so che � pieno di differenze con la storia originale che � molto piu cruenta e cupa.
Pdor figlio di Khmer 2 Maggio 2011 il 22:25
Pi� che differenze, parlerei di omissioni (delle parti pi� cruente, certo). Non credo vedremo mai niente di cos� brutale in animazione, sarebbe un suicidio commerciale (visto che la Marvel tende a crearsi principalmente un pubblico mediamente giovane e un film VERAMENTE Ultimate sarebbe vietato ai minori). L’unico film animato con un po’ di violenza reale � Planet Hulk, ma penso abbiano “azzardato” solo perch� erano certi che Planet Hulk avrebbe avuto un buon responso dal pubblico (come per la saga fumettistica).