Chi di voi conosce Nikola Tesla?
Siate sinceri. Io stesso venni a sapere della sua esistenza per caso, facendo “zapping” su Wikipedia diversi anna fa. Chi era Tesla? In due parole: un genio. Tutti i nostri elettrodomestici funzionano grazie alla corrente alternata inventata da lui, ma è anche uno dei pilastri della scienza che più compare nelle opere di finzione. Il motivo è presto detto: tra le sue carte, vi sono studi per la realizzazione di meraviglie fantascientifiche come il death ray.
Solo per questi motivi, potrebbe essere definito un idolo delle folle (o il prototipo dello scienziato pazzo). Ma non è tutto.
Siccome il personaggio reale era ancora troppo poco figo, decisero di farlo impersonare da David Bowie (The Prestige), ma non era abbastanza. Così, grazie all’ingegno di Brian Clevinger, alla matita di Scott Wegener e allo sforzo editoriale della Red 5, Tesla aggiunse un po’ di brillantina alla propria fama, con l’invenzione mirabolante dell’automa umano, l’uomo atomico…ATOMIC ROBO!
Ufficialmente nato nel 1923, noi possiamo leggere le sue avventure scientifiche (che di scientifico hanno principalmente l’uso di armi progettate da Tesla) dal 2007, in edizione italia per ReNoir (che sconsiglio a chi riesce a capire l’inglese, visto che molte battute sono impossibili da tradurre in italiano o perdono tutta la loro sottigliezza).
La caratteristica che salta subito all’occhio è la somiglianza ad Hellboy di Mignola, in stile, sistema narrativo (a “salti temporali”, essendo Atomic Robo al mondo dai primi decenni del ‘900) e umorismo. Sicuramente Clevinger e Wegener si sono ispirati al gigante rosso, ma è mia opinione che abbiano portato quello stile ad un gradino successivo, una sorta di “Hellboy 2.0”. Abbiamo così qualcosa che, pur facendo l’occhiolino a tematiche già viste e ai colossi della cultura moderna e passata (onnipresenti i riferimenti alle avventure radiofoniche e i magazine pulp della prima metà dello scorso secolo), è nuovo e fresco. E con giganti robot steampunk nazisti (come si fa a non amarli!). L’umorismo è semplice e diretto, intelligente ma non complesso, e scevro di volgarità, rendendo Atomic Robo adatto a qualsiasi fascia d’età (se avessi un figlio, non gli farei leggere altro).
Ad oggi, sono usciti 5 volumi di Atomic Robo (ciascuno di 4-5 capitoli in uscita mensile), il quinto capitolo dell’ultimo volume (Atomic Robo: The Deadly Art of Science) è uscito poco fa, il 4 maggio. Il primo numero del successivo volume, intitolato Atomic Robo and the Ghost of Station X, uscirà il 18 agosto (qui l’annuncio sul sito della Red 5).
Non vi ho ancora convinto, con le mie parole? E cosa ne dite di mostri marini giganti, mummie, sabotaggi industriali (maledetto Edison), orrori lovercraftiani, fantasmi di stregoni russi, dinosauri parlanti, creazioni genetiche, vigilantes, super-spie, gangsters, insetti grandi quanto palazzi…non vi basta? E se vi dico che è grazie all’indispensabile apporto delle Industrie Tesladyne, nella persona di Atomic Robo, se lo sbarco degli Alleati in Sicilia è stato un successo? Se dopo tutto questo non siete neanche tentati nel dare un’occhiata, vuol dire che non vi interessa seguire le vicende della star nascente del fumetto indipendente. Ricordate le mie parole, gente, perché è solo una questione di tempo prima che esca un film! Un cortometraggio è già vicino all’uscita (Atomic Robo: Last Stop, prodotto da The Fictory, qui sotto il teaser) e un secondo è in discussione con gli animatori Lindsay & Alex!
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Il video non mi convince granché. Disegno dettagliatissimo, ma animazione un po’ carente, a mio avviso. Prima di dare un giudizio definitivo, però, voglio vedere il prodotto finale.
In attesa di leggere l’ultimo capitolo del quinto volume, vi lascio con un paio di scan emblematiche dello stile del fumetto. Riparleremo di Atomic Robo quando uscirà il sesto volume o il cortometraggio!
haberdasherv 9 Maggio 2011 il 18:29
L’articolo mi � piaciuto e non vorrei fare il pignolo, ma c’� un piccolo errore nell’introduzione. A Tesla infatti, pu� anche andare il merito di aver scoperto l’energia elettrica, ma di certo non l’ha inventata. Altrimenti a Newton andrebbe il merito di aver inventato la forza di gravit�, anche se non mi risulta che prima di lui le persone galleggiassero nell’aria XD
Manuel 9 Maggio 2011 il 19:28
Una cosa � inventare, un’altra � scoprire.
E come Archimede che scopr� che un corpo immerso in un liquido, � meglio che sappia nuotare :tongue:
Tesla ha scoperto l’energia elettrica, di certo non l’ha inventata!
Pdor figlio di Khmer 9 Maggio 2011 il 19:30
No ragazzi, state andando fuori strada. XD
L’energia elettrica era stata scoperta parecchio tempo prima, lui ha solo inventato le dinamo a corrente alternata. 😛
Manuel 9 Maggio 2011 il 19:56
Si dai, corrente alternata!
Pdor figlio di Khmer 9 Maggio 2011 il 19:28
Non � un errore, Tesla non ha inventato l’energia elettrica ma la Corrente Alternata. 😉
Comunque sono contento che ti sia piaciuto l’articolo. 🙂