Mancano solo 4 episodi alla fine di questa stagione, ma di certo Arrow si sta guadagnando il rispetto di molti telespettatori, lettori di fumetti e non.
La serie targata Dc comics che racconta le avventure di Freccia Verde, ossia Oliver Queen, sta ottenendo un successo che va oltre le iniziali previsioni. Sin da subito, infatti, lo show aveva ricevuto considerevoli critiche da parte dei fan che non vedevano il potenziale della serie. Il tempo però ha dimostrato che a sbagliare erano i fan, perché il “magnifico trio” che sta dietro ad Arrow è riuscito a tirare fuori il “coniglio dal cilindro”.
Greg Berlanti (creatore e produttore di Everwood e recentemente noto per No Ordinary Family) Marc Guggenheim (produttore e scrittore, assieme a Berlanti di Eli Stone e No Ordinary Family, nonché scrittore per Marvel e Dc Comics) e Andrew Kreisberg (sceneggiatore per Eli Stone, Vampire Diaries e Warehouse 13) hanno realizzato un ottimo prodotto che ha saputo dimostrare, o meglio che sta dimostrando, che fare una buona serie tv su un fumetto stile super-eroe si può (visto che Smallville è stato un teen drama con qualche traccia di fumetto), e che fare un passo falso nei confronti dei “comics addicted” non significa bruciarsi per sempre ai loro occhi (questo vale soprattutto per Berlanti che deve farsi perdonare per Lanterna Verde).
Finora i 19 episodi sono stati all’insegna di azione e suspense, il ritmo è stato molto avvincente ed i tempi morti davvero pochi. I circa 40 minuti di ogni puntata sembrano volare mentre si rincorrono i flashback di Oliver Queen sull’Isola.
Il cast poi sta reggendo bene l’impatto, ed ha migliorare questa amalgama è stato l’inserimento di un personaggio femminile, nonché tecnico informatico, all’interno della “crew dell’incappucciato”. Se poi pensiamo ai “cattivi” (in realtà c’è da chiedersi chi siano i buoni), piace la scelta di ricorrere ad una situazione molto confusa (per noi spettatori), che però fa intravedere la presenza di un grande burattinaio in lontananza. Su questa situazione, in rete, già impazza il totoVillain, c’è addirittura chi tira in gioco personaggi del calibro di Ra’s al Ghul, idea affascinante per carità, ma abbastanza lontana dalla realizzazione.
Ah, dimenticavo: vogliamo parlare dell’iserimento di DeathStroke (Slade Wilson) e DeadShot (Floyd Lawton)? Due grandi personaggi che stanno pian piano acquistando importanza nelle dinamiche della storia.
In realtà c’è un altro personaggio che sembra pronto a entrare nel vivo della storia (probabilmente dalla prossima stagione): Roy Harper (Speedy), la spalla storica di Freccia Verde.
Parlando della prossima stagione mi viene in mente un alleato su tutti, ma per ora non voglio rivelarvi niente… ad eccezione del fatto che è già presente nel cast attuale e che, al contrario dei fumetti, ha i capelli di un colore diverso e che, forse, gli sceneggiatori hanno pensato a qualche evento significativo per far “nascere” questo personaggio.
Insomma tirando le somme possiamo dire che Arrow sta decisamente facendo il suo sporco lavoro, e lo sta facendo davvero bene. Ma in fondo la CW ci ha abituato a spettacoli degni di nota, speriamo solo che lo show cresca fino al punto desiderato e, soprattutto, finisca nel momento giusto, senza portare avanti per anni qualcosa solo per vendere ( offuscando così quanto di buono fatto ).
[Fonte | CW ]
Dem 13 Aprile 2013 il 20:09
C’� anche come Villan minore il Conte Vertigo, citazione che ho colto alla sua seconda apparizione, comunque sono troppo curioso di vedere l’evolversi di Deathstroke e di Speedy, anche perch� devo togliermi dalla bocca l’amaro del freccia verde di Smallville…
bila85 14 Aprile 2013 il 10:59
tra i villain, ovviamente, c’� anche Merlyn, solo che per ora la mia attenzione � focalizzata sull’isola 🙂
mario rossi 18 Aprile 2013 il 17:58
mi � capitato di vedere proprio l’episodio con il conte che usava una droga chiamata vertigo. non seguo la serie, per� leggo i comics della dc e mi domando se l’attore che fa freccia verde non sia un p� poco espressivo. la sua recitazione non mi ha convinto affatto mentre Tom Welling invece ci stava nella parte di clark kent