[NdB. Ecco la seconda parte dell’approfondimento sulle Tartarughe Ninja. Buona lettura!]
Come avete visto [nella parte precedente] la storia originariamente dettata dai fumetti diverge in alcuni piccoli aspetti da ciò che io per primo, ricordo diversamente per la famosa serie animata apparsa sui nostri televisori nei primi anni ’90.
Il clan del piede in primis viene sostituito e al posto di criminali e persone vengono messi dei robot che permettano quindi di aggirare la censura televisiva sulla violenza (per un cartone che viene creato per un pubblico infantile è PRIMARIO), April O’Neil diventa una giornalista e non ha alcun legame con lo scienziato pazzo Baxter Stockman che invece, caucasico e pazzoide diventerà in poco tempo il tirapiedi di Shredder, per poi essere sostituito da due mutanti creati con lo stesso metodo delle tartarughe ninja: Bebop e RockSteady (fautori poi degli sketch comici con Shredder TOTALMENTE assenti nella versione fumettistica e nelle recenti incarnazioni a cartoon).
Splinter passa dall’essere il topo di Hamato Yoshi ad Hamato Yoshi stesso, finendo trasformato dal liquido radioattivo a causa del contatto avuto con un topo prima dell’esposizione, la razza Ultrom diventa la seconda più importante nemica delle tartarughe ninja e viene incarnata da Krang, signore della guerra che affiancherà Shredder nella conquista della Terra da parte della bellicosa Dimensione X nel quale ha sede il Tecnodromo, un’invenzione della tecnologia Ultrom, quartier generale del Clan del Piede e di Shredder/Krang.
Sostanziali differenze che contribuiscono ad arricchire comunque il panorama e l’universo delle tartarughe ninja mutanti, anche esteticamente nei fumetti più vecchi le tartarughe hanno la benda attorno agli occhi rossa (e sono senza il dettaglio degli occhi) e a differenziarli sono le armi e i comportamenti, dopo la serie animata datata 1987 le tartarughe hanno una benda colorata differente (blu, rossa, arancio e porpora) e presentano il dettaglio degli occhi che le rende più “umane” delle loro controparti fumettistiche.
L’anima del progetto “Teenage Mutant Ninja Turtle” risiede comunque nel merchandising: nate quasi esclusivamente per quello le tartarughe, grazie alle incarnazioni cartoon e fumetto sono evolute in una macchina-sforna soldi non indifferente: chi vissuto negli anni ’90 non possiede almeno una cosa di loro?
Action Figure, con tanto di base segreta e Tecnodromo, il forno per le pizzete (ah già! le tartarughe VANNO PAZZE per la PIZZA!), giochi in scatola, Vhs, videogiochi da bar e su console, prodotti marca LEGO che li riguardano, poster, figurine, stickers, tatuaggi removibili, costumi di carnevale e chi più ne ha più ne metta!
Ad ogni incarnazione le tartarughe hanno avuto un seguito molto affezionato, certe volte più…certe volte meno.
La maggior fortuna avuta con la serie televisiva del 1987 finisce lentamente con l’ultimo loro episodio nel 1996, subito dopo moltissimi saranno i loro cloni più o meno riusciti: Bikers Mice da Marte, Street Sharks, Extreme Dinosaurs, Wild Wild West C.O.W. e molti altri.
Nell’anno successivo (1997) la produzione Mirage tenta di approcciarsi al live action e crea una serie televisiva con attori veri (in costumi da tartaruga, simili a quelli delle produzioni cinematografiche) e un nuovo personaggio: la tartaruga femmina Venere di Milo.
La serie chiamata Teenage Mutant Ninja Turtle: The Next Mutation e creata con l’aiuto della Saban e Toei Animation ha vita breve e sfortunata: dura solo una stagione con 26 episodi, è talmente pacchiana e indegna che per incentivare in qualche modo la visione la squadra delle tartarughe fa una comparsata nella serie ben più famosa “Power Rangers In Space” (anche qui TRASH A MILLE!!!), dopo la chiusura Eastman e Laird disconosceranno il personaggio di Venere di Milo, condannandola a non apparire MAI PIU’ in un progetto Turtles.
La storia riprende piede dopo alcuni anni di silenzio con la seconda serie cartoon chiamata anche semplicemente TMNT in onda dal 2003 al 2009.
La serie rimprende gli stili estetici e le atmosfere al limite della violenza della serie fumettistica, tutto sembra ritornare agli albori tant’è che molti non apprezzeranno la serie perchè troppo lontana dalla visione del 1987 (che però era lontana dalla visione del fumetto originale, quindi!!!); con un discreto successo (tanto da spingere a creare un quarto lungometraggio al cinema -stavolta animato-) la serie si chiude dopo 156 episodi e un film tv animato nel 2009.
La storia televisiva delle Tartarughe Ninja si chiude qui…..o no?
Dopo 18 anni e più di attività in televisione, la Mirage Studios concede pienamente i diritti d’immagine delle loro prime creature al canale Nickelodeon (produttore di Avatar la Leggenda di Aang approfondito QUI) che prevede nel 2011 di riportare le tartarughe in televisione con la terza serie televisiva canonica.
Altri progetti legati al gruppo sono i film al cinema: se ne contano 4!
Mentre nel primo –Tartarughe Ninja Alla Riscossa– (anno 1990) le atmosfere scanzonate ma lugubri e drammatiche del fumetto originale sono mantenute intatte, nel secondo –Tartarughe Ninja Alla Riscossa 2: Il segreto di Ooze– (Anno 1991) il fumetto si allontana leggermente, fornendo elementi che si rifanno alla prima serie televisiva: l’ingresso in scena di due nemici mutanti (Tokka e Rahzar) che sarebbero dovuti essere nelle intenzioni Bebop e Rocksteady (ma Eastman e Laird non vollero inserirli). Alla fine si prospettava un finale aperto ad un terzo film consecutivo ma si ricorse per motivi di budget ad un finale normale che avrebbe aperto o meno ad un seguito: il professor Jordan Perry della TGRI (la società che nel film aveva prodotto il liquido radioattivo che ha trasformato le tartarughe) sarebbe nel finale dovuto apparire come un alieno Ultrom, coinvolgendo quindi gli alieni (anche la figura di Krang) nella creazione involontaria delle tartarughe.
Il film del 1993 –Tartarughe Ninja Alla Riscossa 3– abbandona del tutto il fumetto e le storie ad esso legate e si concentra su un plot nuovo che riporta le tartarughe indietro nel tempo all’antico Giappone Feudale, dove le protagoniste combatteranno per ritornare nel loro presente e per evitare che un malvagio occidentale conquisti e modifichi la storia. Ovviamente il film fu un disastro al botteghino e concluso per molti anni la carriera al cinema delle tartarughe, ciò che venne implementato in questo terzo lungometraggio venne proseguito attraverso la serie televisiva live-action del 1997 portando il gruppo ninja ad un nuovo livello di FALLIMENTO.
Occorrerà arrivare all’anno 2007 per creare un nuovo film per il cinema delle tartarughe, il film chiamato TMNT riprende in qualche modo la fine del secondo lungometraggio (accennerà però anche al terzo) e partirà dalla sconfitta di Shredder per divergere in un mondo diverso, fatto di antiche leggende e scontri nella metropoli, il film realizzato completamente in Computer Grafica e impreziosito da voci di doppiaggio di tutto rispetto (Laurence Fishburne, Sarah Michelle Gellar, Chris Evans) è per guadagno il secondo film delle tartarughe ninja (superato solo dal primo ed indimenticabile film).
Con l’acquisizione dei diritti di Nickelodeon, il futuro pare molto luminoso per i quattro rettili amanti della pizza, infatti oltre ad una serie televisiva si prospetta l’eventualità che un nuovo lungometraggio arrivi di prepotenza nei nostri cinema, ovviamente sarà logico supporre di vedere Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Donatello e Splinter in una veste 3D dato che il produttore esecutivo sarà…MICHAEL BAY (Transformer, Armageddon, Pearl Harbor, Bad Boys).
Della versione ANIME del 1996 delle tartarughe ninja non voglio nemmeno parlarne: non voglio mancare di rispetto a nessuno perciò parlare di armature alla “cavalieri dello zodiaco” e poteri mistici che trasformano in mecha robot…..mi spiace non voglio farne parola!
Questo articolo si è dilungato troppo, non sono stato veloce come un ninja ne scaltro come un maestro samurai ma spero d’aver fornito a chi anche solo sentiva un briciolo di nostalgia, quella scossa che vi permetterà di continuare a sognare come prima.
Dal vostro Manuel è tutto…torno a giocare con i miei giocattoli delle tartarughe ora se non vi spiace! ^_^
-Hail To The HypnoToad-
Yuza delle nuvole 19 Novembre 2010 il 11:18
“Tartarughe ninja alla riscossa” � sicuramente il miglior film sulle Turtles, ed � caratterizzato da un’atmosfera molto seria. Nei film sucessivi si � voluta riprendere l’atmosfera del cartone animato, ma a mio avviso sono stati commessi vari errori:
– pessima sostituzione di Bebop e Rocksteady con Tokka e Razhar,
– Shredder che sembra perdere tutta la sua potenza (nel primo � fortissimo, nel secondo non combatte neanche).
– Non c’� pi� Casey Jones.
Il terzo film invece con questo teletrasporto sembra proprio una puntata del cartone animato, come quando andavano nella dimensione x attraverso il portale!
Ah comunque, il famoso Raffaello con il cristallo in mano che si vedeva nelle cassette, un mio amico l’ha ricevuto!!!
Fabio 19 Novembre 2010 il 11:59
Il 1� Live Action � fenomenale, magari ci fossero film del genere adesso al cinema
Junior 19 Novembre 2010 il 23:27
Grazie per l’articolo..un tuffo nei ricordi del passato! Ho ancora raffaello nel cassetto!!
MrX 21 Novembre 2010 il 05:12
Nell’immagine in testa all’articolo sembra che Michelangelo abbia in mano un boccale di birra…
ps: fantastico il gioco di societ� dei Turtles! Probabilmente ce l’ho ancora tra i miei vecchi giocattoli
BaronW. 21 Novembre 2010 il 19:54
tengo ancora il forno per le pizzette ed � ancora funzionante