Gantz: Approfondimento KJ

di Haru 10

 Sono entrata in contatto con Gantz quasi per caso, grazie al racconto del mio compagno, a sua volta venutone a conoscenza per vie traverse. Insomma è nato tutto da un passaparola un po’ strano. L’hanno spacciato per uno degli anime più belli finora prodotti ed ero curiosa di vedere fin dove arrivava la sua “figaggine”, pertanto mi sono messa a guardare le 26 puntate e devo ammetterlo: queste voci avevano proprio ragione! La pubblicazione del manga è iniziata nel 2000 sulla rivista Young Jump della Shueisha e tutt’ora uscendo bisettimanalmente.

Ma che cos’è Gantz? Secondo la storia dell’anime, è una specie di sfera opaca che da delle missioni ad una serie di personaggi. Criterio principale per essere selezionati? Morire, possibilmente di una morte violenta; mentre le missioni solitamente consistono nell’uccisione di vari obiettivi, fra cui alieni, strane statue, vampiri (ma questo succede nel manga), mostri, ecc. Un personaggio pertanto muore, viene “teletrasportato” (in realtà nel manga si spiega che viene creata una specie di copia di backup della persona, la quale può essere resuscitata) in una stanza dove, per l’appunto, si trova questa sfera. Dopo un attimo di smarrimento, quella sfera si attiverà e darà loro istruzioni sull’obiettivo da colpire attraverso un monitor led. Solitamente ce ne sono due, uno forte e uno debole, quindi la missione non è poi tanto scontata. La sfera si apre ai lati mostrando ai soldati una tuta speciale e indistruttibile (a meno che non si rompa) e delle armi sofisticate come equipaggiamento. In seguito partirà il conto alla rovescia in base alla pericolosità dell’obiettivo e poi il trasferimento nel luogo designato. Durante la missione non è possibile allontanarsi, altrimenti Gantz provvede a far esplodere la testa al malcapitato di turno e se si viene uccisi nel gioco non si è in grado di tornare come nuovi alla fine di tutto (nel manga, come ho già detto, si è in grado di resuscitare, ma questo particolare non viene menzionato nell’anime).  E’ necessario uccidere gli alieni entro il limite di tempo prestabilito, altrimenti si rischia di perdere tutto il punteggio ottenuto finora. Ah giusto, il punteggio! Alla fine del gioco, coloro che rimangono in vita e hanno ucciso gli alieni, ricevono dei punti in base alla pericolosità dell’avversario; chi arriva a 100 punti, riesce a conquistarsi la libertà e ad uscire dal labirinto che Gantz ha creato.

Questo, in soldoni, è Gantz, almeno secondo la versione anime. Nel manga vengono a galla uno ad uno i misteri proposti, mentre nell’anime ci sono tanti punti non spiegati, come ad esempio la vecchia che Kotaro e Kato, i due protagonisti della prima e seconda serie, incontrano sui binari e che chiede loro dove è possibile raggiungere una data fermata. Pare che compaia più volte nell’anime e sempre in circostanze e situazioni apparentemente normali. Da quel che sono riuscita a capire, dovrebbe essere la “reclutatrice” del Gantz. La sfera non sbaglia quasi mai, perchè sceglie sempre “vittime” maschili, con una buona dose di abilità combattive e un fisico in grado di resistere agli sforzi e sopratutto sceglie persone morte, mentre con Kishimoto ha sbagliato completamente, perchè non solo è una ragazza abbastanza avvenente, palesemente poco adatta a combattere (anche se alla fine deve tirarsi su le maniche pure lei, se vuole sopravvivere) e sopratutto non è morta, perchè il suo corpo è riuscito a resistere al suo suicidio. Che sia pura coincidenza, oppure ha sbagliato di proposito? Nell’anime non si fa luce su questo mistero e neanche sul perchè sfrutti pure anziani, donne e bambini se il suo criterio di selezione è così tassativo e quasi “perfetto”. Nell’anime, inoltre, non viene spiegata l’origine della sfera, né chi l’ha portata in quella stanza. Non viene spiegato perchè c’è all’interno un uomo addormentato e collegato al Gantz tramite tubi. Non si capisce nemmeno perchè loro dovrebbero uccidere questi fantomatici nemici e infatti sono quest’ultimi ad essere maggiormente sorpresi. I misteri che lascia, quindi, sono maggiori di quelli che risolve, ma non mi stupisco affatto, dato che quei 26 episodi, divisi in due stagioni, non sono altro che la trasposizione animata delle prime tre missioni (fra l’altro l’ultima è stata distorta), quindi in realtà il manga sta proseguendo tutt’ora ed è arrivato al capitolo 400 e oltre, ormai.

Come ho detto l’ultima puntata è stata cambiata rispetto al manga, perchè la quarta missione (missione dell’alieno Chibi) viene sostituita da un finale alla Evangelion, con tanto di discorso filosofico conclusivo e finale aperto. Lascio a voi la visione, perchè non voglio rovinarvi nulla!

 Cosa mi ha colpito di Gantz? Innanzitutto la trama abbastanza inconsueta e ricca di colpi di scena, misteri da svelare pian piano. Inoltre mi è piaciuto molto dal punto di vista strettamente grafico, sia l’anime che il manga, ma più la versione cartacea, sopratutto per la qualità delle scene e degli sfondi. Pare che Hiroya Oku, il padre di Gantz, usualmente utilizzi la computer grafica, oltre che la tecnica manuale, per realizzare le ambientazioni (ed ecco spiegato il motivo per cui riesce a sfornare sfondi così particolari in brevissimo tempo!), anche se si rammarica del fatto che perde molta dell’empatia che si crea quando le tavole si fanno completamente a mano. La caratterizzazione dei personaggi femminili, sopratutto quelle giovani, è abbastanza “standardizzata”: non si riesce a trovare una ragazza che non abbia il seno prosperoso e un corpo da favola (a parte le vecchiette, ma questo è fisiologico), mentre quelli maschili sono più variegati; l’elemento erotico femminile però passa in secondo piano quando si tratta di apprezzare certe scene d’azione. Diciamo che non è adatto per i deboli di stomaco, visto che molte scene sono particolarmente splatter (dopotutto è un seinen).

 Inoltre nell’opera è presente un certo collegamento fra citazioni, leggende e riferimenti alla cultura tradizionale giapponese e al cinema in generale. Molti dei nemici alieni hanno l’aspetto di creature leggendarie come Buddha, Kannon, Kappa, Oni, Yokai che, per l’appunto, sono tratte dal folklore locale. Un esempio di ispirazione da film è l’aspetto di uno dei nemici: un guerriero spettrale armato di alabarda a cavallo di un’enorme cavalcatura nera, di chiara vocazione tolkeniana. Man mano che la storia va avanti si scopre che il progetto Gantz è diffuso in tutto il mondo e che di sfere ce ne sono moltissime altre e quindi i nemici saranno presi proprio dal folklore di ogni paese.  Una delle missioni del manga, quella romana, ha la caratteristica che fare particolare attenzione alla storia dell’arte italiana, con riferimenti al classicismo, al barocco, al futurismo e al surrealismo. Il manga è ricchissimo di dettagli sull’ambientazione, infatti alcune delle missioni si svolgono in quartieri realmente esistenti, dando così un tocco di realismo all’opera.

Spero di esser riuscita a stuzzicare la fantasia di chi ancora non ha conosciuto questo manga/anime e di aver confermato l’apprezzamento di chi l’ha già visto! See ya!

Commenti (10)

  1. indistruttibile (a meno che non si rompa) ?? XD che vuol dire…spiega……. 🙂

  2. Bellissimo manga, x� ha un difetto….� lento con le uscite dei nuovi numeri :devil:
    L’anime sapete mica dove si pu� trovare sub ita?

  3. Manga stupendo, l’anime noiosissimo xD

  4. Capitolo 400? io ero rimasto al 337 uscito oggi in inglese :pouty: . E vi siete dimenticati i due live action, di cui � gi� possibile trovare il primo subbato in inglese.

  5. B�, sono un p� perplesso da questo articolo. E per aver lasciato perplesso me che gantz l’ho letto, figuriamoci se chi non l’ha letto ci ha capito qualcosa. I capitoli non sono pi� di 400 affatto, anzi, essendo bisettimanale, ci vorranno almeno 2 anni per arrivare la 400entesimo captolo visto che ora siamo al 330 e qualche cosa.

    Per la questione tuta: la tuta non � affatto indistruttibile, ma garantisce superforza (e quindi superresistenza) e supervelocit� e garantisce anche una modalit� stealth( invisibile,un p� nanotuta alla crysis), ma pu� essere danneggiata se sottoposta a stress particolarmente intensi

    Insomma, si pu� fare di meglio. Impegnamoci.

  6. Interessante questo dover morire, pertanto suicidarsi, per poter passare altrove e uccidere…come un passaggio del testimone…una consapevolezza dell’atto =)

    Spero avrai modo di ricambiare la visita sul nostro sito di Vongole & Merluzzi dove trattiamo del preoccupante fenomeno sociale del suicidio di molti coniglietti oggi xD

    http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/03/31/perche-un-coniglietto-d%e2%80%99oggi-puo-uccidersi/

  7. gantz � davvero un grandissimo manga, secondo me l’anime non rende merito al capolavoro che � il manga

  8. Io veramente non capisco perch� la planet non si decide a fare una ristampa, ci sono 400 ristampe di 200 manga ma questa no, se un poveraccio vuole comprarsi la serie su internet i prezzi arrivano anche a 300 euro, la richiesta � alta che cosa vogliono di pi�, sembra che si divertono a farci soffrire

  9. L’ho solo cominciato a leggere. Molto bello ma anche molto ma molto particolare e forse disgustoso. Resisto, ma sono passato a qualcosa di soft.
    Riprender� Gantz in seguito.

  10. “La caratterizzazione dei personaggi femminili, sopratutto quelle giovani, � abbastanza �standardizzata�: non si riesce a trovare una ragazza che non abbia il seno prosperoso e un corpo da favola”

    Solo una parola per smentirti, anzi due: Tae Kojima.

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