Annunciato il nuovo OAV su Ken il Guerriero

di Kernel 6

Era il lontano 1983, un anno prima che Alan Moore iniziasse a lavorare sull’idea di “Watchmen”, quando nel panorama dei manga fece la sua comparsa l’ormai celeberrimo “Hokuto no Ken”, divenuto poi famoso in Italia con il nome di “Ken il guerriero”. Inizialmente pubblicato proprio sulle pagine dello Shonen Jump, rivista di fumetti che ancora oggi si distingue per manga eccezionali del calibro di Naruto, One Piece o Bakuman, e successivamente raccolto in 27 volumi, “Hokuto no Ken” raggiunse subito il successo dovuto in parte anche alla maturità dei contenuti affrontati.

La storia ideata da Tetsuo Hara e Buronson (pseudonimo di Yoshiyuki Okamara), infatti, si colloca in una data imprecisata, sul finire del ventesimo secolo, dove un ennesimo conflitto mondiale ha portato la civiltà umana sull’orlo dell’autodistruzione; l’olocausto nucleare ha devastato l’ecosistema del pianeta azzurro e sterminato gran parte della popolazione mondiale, costringendo i pochi superstiti a vivere in piccoli insediamenti urbani, facili vittime di eventuali bande di predoni e criminali della peggior razza.

Difficile non vedere alcuna somiglianza con “Mad Max”, film australiano del 1979, con “Dune”, ciclo di romanzi di fantascienza iniziato nel 1965 da Frank Herbert, con “Io sono Leggenda”, romanzo del 1954, o con il videogioco del 1997 “Fallout”. In tutte queste opere il tema fantascientifico della vita post-apocalittica fa da denominatore comune e, con l’eccezione di “Fallout”, si noti come tutte le altre sono state create in piena guerra fredda, quando lo spettro dell’olocausto nucleare pareva farsi sempre più concreto. “Hokuto no Ken” è il risultato ottenuto dalla contaminazione letteraria del mondo del fumetto giapponese da parte di queste tematiche, peraltro molto più usate nel comic americano (si veda il già citato “Watchmen”, ad esempio). Il manga in questione narra delle vicende di Kenshiro,64° successore della “Divina Scuola di Hokuto”, in cui ha appreso arti marziali vagamente ispirate a dei principi di agopuntura; queste tecniche, infatti, sortiscono effetti di controllo del corpo in base alla manipolazione di appositi punti di pressione. Ken, inizialmente spinto all’avventura per salvare la propria fidanzata da dei rapitori, scoprirà ben presto di avere un compito di gran lunga più pensate a gravare sulle proprie spalle.

Ad oggi, dopo due serie animate rispettivamente di 109 e 43 episodi trasmesse più e più volte anche in Italia, svariati film dal vero e un film di animazione (Toei Animation, 1986), un recente progetto potrebbe fare la gioia degli amanti della serie. La nuova saga, costituita da un blocco di 5 lungometraggi e denominata “La leggenda del vero salvatore”, riprende vicende narrate nella prima serie animata, approfondendo alcuni episodi lasciati volutamente da parte anche al momento della realizzazione del fumetto. Pare infatti che gli autori, al momento della serializzazione, abbiano fatto la scelta stilistica di concentrarsi sulla parte puramente “action” dell’opera, a scapito della componente introspettiva ed emotiva dei personaggi. I primi due OAV, “La leggenda di Hokuto” e “La leggenda di Julia”, sono già stati pubblicati lo scorso 2008 e in data 19 giugno sarà disponibile anche il terzo capitolo della saga: “La leggenda di Raoul”. I due restanti, “La leggenda di Toki” e “La leggenda di Kenshiro” saranno visibili solamente nel prossimo 2010, rispettivamente uno in autunno e uno in primavera/estate. Basta una rapida occhiata alle locandine di queste nuove produzioni per vedere quanto il vecchio Ken sia stato rinnovato anche graficamente. Che dire, per avere oltre 25 anni sulle spalle, se li porta davvero bene.

La Leggenda di Hokuto - La Leggenda di Julia

Commenti (6)

  1. Devo precisare una cosa: La storia � stata creata da Buronson, mentre Tetsuo Hara � quello che l’ha disegnata…

  2. visti tutti e 3 i movie e i 2 oav, ovviamente in originale che il nuovo modo di doppiare gli anime in italia mi fa accapponare la pelle…veramente ben fatti, il migliore � quello su Toki, il peggiore quello su Julia (a che diavolo serviva metterci pure il cane??!??!)

  3. Ci sono cresciuto con Ken e al di l� di quanti possano dire ke devi le giovani menti e renda violenti, io dico ke ho 22 anni e sono sempre stato normalissimo.
    Inoltre � un capolavoro e ancora oggi mi appassiona

  4. � gi� uscito la leggenda di toki?..kmq preferivo la trilogia precedente..il disegno anke se nn di mlt era migliore rispetto alla pentagogia attuale..e poi finalmente si vedevano le budella il cervello ke skizzava..ora si � tornati alle censure delle morti.. :getlost:

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