Miei cari lettori, so che la mia veste di “Paladina dello Shojo” è un mio marchio di fabbrica, ma quest’oggi vi porto una news che di shojo non ha nulla. Ho letto le scan di questo manga e mi è piaciuto parecchio, per cui lo tratterò qui. Insomma un’altra serie si sta avviando alla conclusione. Si tratta di Zombie Loan, delle Peach-Pit, pubblicato sul magazine giapponese Gfantasy della Square Enix. Il numero che dovrebbe porre fine alla serie uscirà il 17 maggio, indi per cui abbiamo ancora qualche tempo per goderci gli ultimi rimasugli prima della fine.
Per chi non conoscesse questo manga, faccio un riassuntino veloce veloce, tanto per darvi un’idea e magari, perchè no, invogliarvi a prenderlo in mano (senza doppi sensi).
Kita Michiru è una normalissima ragazza, miope come una talpa, la quale non ci si aspetterebbe mai di avere un potere nascosto. Questo potere si evidenzia quando toglie gli occhiali e vede un collare avvolgere il collo di alcune persone. Questo segno distintivo è sintomo o di una morte imminente oppure che si è stati maledetti e che si sta camminando sulla terra sottoforma di zombie. Scopre in seguito che due suoi compagni di classe, Akatsuki Chika e Tachibana Shiko, hanno un collare identico e realizza che quel famoso incidente da cui erano sopravvissuti, in realtà ha segnato la loro fine e “rinascita” grazie all’intervento dell’agenzia Zombie Loan, la quale in cambio di un ritorno alla vita, pretende una parcella altissima. I due ragazzi quindi, per pagare il loro debito, devono diventare dei zombie hunters e uccidere i loro simili pericolosi. La poveretta si ritrova coinvolta in questo casino, perchè è l’unica che può individuare gli zombie dagli esseri umani, indi per cui molto preziosa per i due hunters.
Qualche parola la vorrei spendere anche per le autrici, che fra le loro opere ricordiamo Rozen Maiden, DearS e Shugo Chara. Banri Sendo e Shibuko Ebara sono un duo di mangaka, le quali si sono inventate questo pseudonimo ispirandosi al nome del bar della serie televisiva Beverly Hills 90210, nonostante abbiano cambiato spesso nome, passando da Dottor Brandon a Professor Dylan (chissà perchè, ma questi nomi non mi sono nuovi). Sono particolarmente interessate al genere narrativo Everyday Magic, dove l’ambientazione è quella dei giorni nostri, ma sconvolta da apparizioni o situazioni del tutto fuori dal comune, prettamente magiche ovvio. Ne farciscono sempre le opere ed essendo anche appassionate di modellismo, specialmente delle bamboline, si sono ispirate a questa loro mania per i personaggi femminili di Rozen Maiden. Utilizzano anche terminologie scientifiche molto complesse e teorie fantascientifiche contrapposte a visioni filosofiche fuori dagli schemi. Inoltre le loro protagoniste sono bishojo, cioè giovani ragazze di solito al di sotto dell’età universitaria.
Detto ciò, aspetteremo la conclusione di questa serie anche in Italia, ricordando che è edita dalla Flashbook e nel frattempo godiamoci la serie animata prodotta da XEBEC M2 e trasmessa su TV Asahi a partire dal 2007.