Anime e scuola, rapporti spesso intrecciati

di Redazione 6

Un saluto a tutti quanti! Scusate per l’assenza ma ho avuto seri problemi al pc quindi non ho potuto seguire nessuno degli avvenimenti della settimana scorsa, ma finito di leggere i capitoli rimanenti di bakuman e aspettando con impazienza il cap 425 di naruto vi porto all’attenzione una questione abbastanza ricorrente nel mondo nipponico: il rapporto tra anime e scuola.

Una famosa rubrica, molti di voi l’avranno già sentita nominare “Ask John” ha deciso di trattare quest’argomento ponendosi una precisa domanda

Perché il trasferimento di studenti in nuovi istituti è divenuto un soggetto tanto diffuso negli anime?

Indubbiamente una delle caratteristiche più comuni in cui è facile imbattersi negli anime e l’arrivo di un nuovo studente che, avvolto da un’aura di mistero, interrompe la solita routine della classe.
Sarebbe interessante spiegare l’origine di questo espediente con tutti i suoi elementi.

In effetti negli ultimi anni lo stile narrativo e la trama negli anime e manga si è basato spesso sulla figura dello studente e, se prima era solo un aspetto, ora è la caratteristica più importante ed è fondamentale per lo svolgimento della storia. Se facciamo caso alle ultime serie animate made in japan ci accorgiamo che almeno cinque di queste presentano proprio le avventure scolastiche del nuovo arrivato, cerchiamo di capire il perché questo fenomeno.

Il primo caso di trasferimento studentesco è avvenuto nella serie Sasurai no taiyo (Jane e Micci in Italia) del 1971. Questo motivo ricorrente poi si è espanso ed ha determinato il successo di serie animate come Lamù, Sun College e Dr.Slump.

Una risposta si può trovare, in ogni modo, nella società giapponese in cui l’individualismo è considerato uno dei mali peggiori, i gruppi sociali in Giappone si sviluppano in senso verticale, vale a dire, tramite una rigida gerarchia che determina lo Status della persona. Ogni soggetto è collegato ad un altro e, in base al tipo di rapporto, lo lega emotivamente conferendo prestigio ma soprattutto un’identità sociale.

Quindi il concetto del trasferimento è sempre stato visto dal mangaka come una possibilità d’evasione dai soliti schemi che legano la società giapponese, donando alla trama e al lettore un senso di libertà dall’oppressione della vita quotidiana, tenendo anche in considerazione che l’entrata in scena di un nuovo misterioso personaggio può dare molto slancio, e produrre nuove storie per rendere la serie molto più avvincente.

[Fonte:animeclick]

[Fonte:animenation]

Commenti (6)

  1. Io senza stare a fare troppa filosofia, anche se il tuo ragionamento � giusto,credo che il mangaka utilizzi l’espediente dello studente trasferito proprio per creare mistero al personaggio niente di piu, non penso che loro si facciano troppe pippe mentali.Non credo che stiano pensando a rompere le gerarchie o dare senso di liberta semplicemente pensano a dare accellerazioni e freschezza alla storia.Per fare un esempio stupido in Bleach ogni volta che si torna ad iniziare una nuova saga(filler compresi) c� sempre qlcuno di nuovo che si infiltra nella scuola come studente trasferito mi rimarr� sempre in testa quando Renjy si presenta alla scuola vestito in stile anni 70 troppe risate.Alla fine cmq se si utilizza troppo lo stesso espediente diventa un segno di limitatezza mentale ma certo mica tutti posso essere geni come Oda.Cmq il tuo rimane un ottimo ragionamento e credo che senza volerlo nei manga si raggiunga anche lo scopo di dare un senso di libert� al lettore.

  2. Stark, ci tengo a precisare che l�articolo scritto non � un mio pensiero ma opinioni di valore considerevole,come non potrebbero essere le mie 😉

  3. [quote comment=”14248″]quando Renjy si presenta alla scuola vestito in stile anni 70 troppe risate.[/quote]
    quelli erano filler dell’anime… nel manga nn compaiono…

  4. Beh, in Giappone la figura del mangaka � vista con molta considerazione proprio perch�, spesso all’insaputa di noi europei ignoranti (con “noi” intendo anche me stesso, dal momento che sono troppe le cose che non conosco del Giappone, quindi non offendetevi xD), tramite i manga parlano di tematiche che, se per noi potrebbero sembrare spicce, futili o semplici clich� e espedienti narrativi, in Giappone sono molto importanti (mi viene in mente la tematica dell’Otaku, trattata in vari anime e manga).
    Questo per dire che il ragionamento, fatto da una persona che si vede che “ne sa”, anche se non lo darei come una realt� assodata, lo trovo parecchio pertinente e mi ci trovo d’accordo, per quel poco che conosco della cultura Giapponese.

  5. ho da dire solo una cosa a Uchiha Madara(credo si scriva cos�), quello nell’immagine � GTO, ossia Great Teacher Onizuka :silly:

  6. Francamente credo che come sia possibile la lettura filosofica di questo fatto sia fattibile farne una che oserei definire superficiale che per� analizza il probblema in maniera diversa, sia ben chiaro sono pienamente d’accordo con l’articolo sopra pubblicato, ma credo che la figura del nuovo studente sia una cosa cos� comunque e cos� usata semplicemente per la scarsa invetiva dell’autore su come inizziare un manga o anche un anime, come Stark prima ha ben detto nel suo commento, questo ovviamente non significa assolutamente che il mangaka in questione sia privo di talento ma magari preferisce utilizzare un vecchio clich� semplicemente perch� gli fornisce gli elementi neccessari per la narrazzione o pi� semplicemente ha poca gana di pensare a qualcosa di nuovo e che quindi un inizzio come un altro possa andare bene comunque… :getlost: ora probbabilmente ho perso il filo del discorso coomunque direi che in linea di massima non ha alcuna importanza come fai inizziare una tua opera sia che questa abbia un inizzio eclatante o il pi� squallido e scontato possibile, la cosa realmente importante � di creare una storia che sia avvincente, emozzionante, coinvolgente, e che possibilemente non si svolga solo in giappone… cribbio ogni disgrazzia accade in giappone dalle invasione aliene alle guerre atomiche… poveri sfigati XD
    Vabbe mi son dilungato anche troppo ciao 😎

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