Ci eravamo lasciati con due universi fusi forzatamente in ogni loro aspetto, mentre Manuel vi ha fatto conoscere meglio i protagonisti di questo scenario.
Tra gli unici due a conoscenza della verità, Dr. Strangefate lottava perché gli universi mantenessero quell’unione, mentre Access (Axel Asher, supereroe interdimensionale con l’unica origin story che nessuno vorrebbe mai raccontare al bar: aveva ottenuto i poteri da uno scatolone luminoso appartenente ad un vecchio barbone) cercava un modo per dividerli.
I due universi, che in origine erano lo stesso (prima di diventare Earth-616 [Marvel] e Earth-1 [DC]), si erano divisi causando la dispersione di alcuni frammenti, uno dei quali era lo stesso Access. Allo stesso modo, Axel nascose frammenti delle rispettive dimensioni in Batman e Captain America, che, in qualche modo, rappresentavano i due Brothers (solo per cronaca, ci terrei a ricordare che, prima degli eventi Amalgam, il Fratello marveliano stava allegramente “pestando” il consanguigno e, in uno degli scontri, lo stesso Batman lo fece letteralmente con Steve Rogers).
Per riportare in auge i due universi divisi, Access doveva ritrovare i suddetti personaggi, se non fosse che nell’Amalgam Universe non si poteva dire chi era fuso con chi (non è vero, sto mentendo). Quando Access si accorse di un uomo inquietante con un mantello nero che proteggeva New Gotham City (Dark Claw) e un altro con il potere di incarnare in sé tutto il gaudio cromatico di un gay pride (Super-Soldier), capì di aver ritrovato i due eroi, recuperò i frammenti e divise finalmente i due universi. In una conclusione (apparente), Access, con l’aiuto di Captain America e Batman, fece capire che litigare tra fratelli era sbagliato non solo perché non aveva senso (“combattiamo perché siamo fratelli e per dimostrare chi è il migliore”? Per fortuna che dovrebbero avere miliardi di anni, le due entità) ma anche perché si sarebbero distrutti a vicenda (e dopo vallo tu a spiegare a papà entità cosmica).
Finito qui? Assolutamente no. C’era ancora Dr. Stragefate, tutt’altro che sopito, tentò di ricongiungere i due universi, ma un successivo intervento di Access impedì il ripetersi della storia. Un secondo ed ultimo crossover vide Darkseid ed una versione alternativa e malvagia di Access confabulare per creare i soliti conflitti futili (in particolare, modificare il nefasto destino che coinvolgeva entrambi gli Access). Access non solo assorbì la sua controparte malvagia, ma capì che il fato non era scritto nella pietra, ma anzi era modificabile. Inoltre, scoprì che il vecchio barbone che lo battezzò nella sua versione interdimensionale non era altro che sé stesso del futuro, molto più vecchio (e puzzolente; e squattrinato).
Da qui, il personaggio latita con sporadiche apparizioni (quasi tutte DC), mentre dell’Amalgam non vi è più traccia. Infatti, non solo nessuno dei personaggi ha memoria del crossover (perché la linea temporale era stata sistemata da Access), ma, finché il personaggio continua a fare il suo dovere impedendo l’immigrazione illegale (e finché non si ferma troppo in uno dei due, rischiando di causare una nuova fusione), non ne sentiremo più parlare.
Access, come già detto, è in comproprietà tra Marvel e DC e le sue apparizioni lasciano aperte future possibilità di nuovi crossover, anche se, a mio parere, negli anni le due compagnie si sono distanziate troppo nello stile e nel pubblico target, inoltre entrambe cercano di puntare enormemente al cinema come nuova macchina fabbrica-soldi, riducendo lentamente il mondo fumettistico a gregario, quindi vedo difficilmente una nuova serie “vs” o “Amalgam” nei successivi 5 anni.