E con oggi iniziamo a parlare di Aldnoah Zero. Gli articoli si alterneranno con quelli di Zankyou no Terror, quindi questa prima recensione prenderà in considerazione i primi 3 episodi della serie.
Serie molto breve, come Zankyou, da cui possiamo aspettarci di tutto.
La serie fantascientifica che prende il nome di Aldnoah Zero prende luogo in un futuro non troppo lontano, ma con delle radicali differenze rispetto alla nostra situazione contemporanea. Degli umani hanno colonizzato Marte e tramite un potere scoperto sul lato oscuro della luna hanno potuto sviluppare una tecnologia enormemente più sviluppata rispetto ai cugini rimasti sulla Terra. Ciò ha portato a dissapori sfociati in una guerra. Le conseguenze dirette e più evidenti di questa guerra, che i terrestri han perso, sono state due: metà della Luna è stata distrutta, l’altra è la cintura di Fortezze Volanti che cinge il pianeta azzurro. Diciannove “astronavi-castello” dei marziani rimangono a tenere d’occhio la Terra, orbitando nello spazio.
Questo è l’antefatto, da qui si inserisce la nostra storia. Una storia action, ma che presenta una traccia marcata legata agli intrallazzi politici e ai complotti. Una ripartizione ben gestita ed equilibrata, fino ad ora. Se è vero che nei primi tre episodi ci si focalizza tantissimo sull’abbattimento di una Katafrakt (mecha) marziana, è innegabile che in quei momenti in cui non si combatte ci si concentra principalmente sulle trame tessute dai 19 Cavalieri (di cui solo 17 su suolo terrestre). Qualcuno dei Cavalieri ha voluto dar vita all’incidente politico che ha portato alla “Caduta del Cielo”; ammazzare l’ambasciatrice facendo ricadere la colpa sui terrestri. La domanda che uno subito si pone è: a che pro?
La risposta immediata che subito mi è venuta alla mente è la seguente: c’è qualcosa sulla Terra che i marziani vogliono ed hanno quindi incaricato un Cavaliere di dar loro l’opportunità di prendersela. Sappiamo che sulla Luna era presente il sito dell’Aldnoah Zero, possibile che ve ne sia un altro sulla Terra? Dubito, i terrestri sarebbero ormai riusciti a scoprire una tal cosa. Che i marziani vogliano la Terra? Non sappiamo quali siano le condizioni di vita dei marziani. Potrebbero essere in bisogno di risorse, o spazio. Altra opzione è il genocidio. Nel corso degli episodi abbiamo avuto modo di notare come vi sia un espresso razzismo da parte dei marziani nei confronti dei terrestri, e il fatto che dalla guerra ad oggi i terrestri abbiano sviluppato Katafrakt loro per combattere i marziani potrebbe aver messo in allarme alcuni dei Cavalieri al punto tale da optare per il totale annichilimento, o schiavizzazione, degli umani.
Propenderei per l’ultima opzione, più concreta. Ma nulla vieta vi siano delle opzioni da me non considerate.
In questi tre episodi son stati presentati, se non tutti, buona parte dei personaggi principali. E trasformazione majokko a parte, non ho nulla da dire su questi e i legami presenti tra loro. Mi sembrano tutti abbastanza espliciti ed evidenti, ma è tutto da vedere.
Il comparto grafico è molto buono, è evidente che si sia voluto puntare su un breve anime di qualità piuttosto che su un epopea da più stagioni che avrebbe visto ridursi le animazioni e la loro, per l’appunto, qualità.
Aldnoah Zero è un anime mecha di “nuova generazione” oserei dire. Non cerca di posare i propri piedi sulle orme dell’opera di Anno e fa in modo di impedire possa essere confrontato con gli anime storici del genere (Gundam, Jeeg etc.). Potrei sbagliarmi, ma il realismo dell’opera impedisce tutto ciò. Ci troviamo di fronte ad una fantascienza realistica, anche se comunque fantascienza. L’unica cosa che potrebbe smentirmi è la natura del potere dell’Aldnoah Zero una volta presente sulla luna.
Per certi versi quest’opera mi ricorda Nadia e il Mistero della pietra Azzurra. Gargoyle e la sua flotta ottenevano il loro potere tecnologico dai resti della civiltà atlantidea, la cui arma finale prendeva nome di Noah. Non dico che pure in Aldnoah Zero sbucheranno fuori gli abitanti di Atlantide, ma io mi metto già comodo in attesa del colpo di scena.
Ci sarà, come ci fu in Suisei no Gargantia, e io sarò qui ad aspettarlo affinchè mi stupisca.
Alla prossima settimana.
Regola 3 Agosto 2014 il 16:33
L’idea che mi sono fatto con quattro episodi all’attivo � che Urobuchi abbia cercato di svecchiare il filone “real-mecha” che ha compiuto 35 anni da poco: Gundam. Gli ingredienti sono gli stessi di alcune delle storie meglio riuscite: due fazioni umane in guerra, una nativa del nostro pianeta e uno dello spazio, flotte che fanno avanti e indietro tra la Terra e la Luna, mecha design squadrati per i terrestri e tondeggianti per gli “spacenoids”. Ci sono uno pseudo-Amuro/Kamille/Judau/etc e uno pseudo Char, non mancano i punti di vista di entrambe le fazioni immersi in lotte fatte anche di spionaggio e operazioni disperate, roba che gi� abbiamo in serie come Gundam Age, Gundam 00 e penso di vedere sviluppi alla Unicorn, con un protagonista al centro della situazione che cercher� di evitare un conflitto invece di combattere attivamente per una fazione. Pi� che Evangelion vedo riferimenti a un filone super eroistico recente, come Rahxephon o Aquarion, in cui il mecha � talmente tanto potente da risultare risolutivo (mi riferisco al modello Zero che sicuramente uscir�). Il fatto stesso che il protagonista non sia ancora salito sul mecha definitivo mi fa pensare a qualcosa di veramente epico per il finale (un po’ come in Suisei no Gargantia). Le sequenze di combattimento mi hanno soddisfatto ampiamente, ricordandomi Gundam 08th Team, trall’altro. Unica pecca, la CG usate per i mecha che in alcune scene ha creato impressioni surreali.
Come dicevo recentemente (…) alcuni sceneggiatori dovrebbero imparare da come Urobuchi ha sfruttato temi triti e ritriti in modo non tanto innovativo, bens� appetibile sia a un pubblico nuovo al genere mecha sia a uno navigato. Se alcuni seguiranno l’esempio non avremo pi� altri Valvrave (il mio per odio Okuchi non � una novit�). La mia unica preoccupazione resta quella riguardo la lunghezza, dodici episodi sembrano veramente pochi e non mi dispiacerebbe che questa fosse solo una prima parte, seguita da una seconda a gennaio: dopotutto Urobuchi � noto per spezzare in questo modo le sue serie lunghe (lo ha fatto con Fate Zero, e lo rifar� con Fate Unlimited Blade Works).
Rei 3 Agosto 2014 il 16:53
Concordo sui dubbi circa la durata effettiva della storia.
Concordo anche sul realismo. Non sono protagonisti mossi da grandi ideli, privi di paura. Vogliono solo sopravvivere. E forse � la paura che li porta a riuscirci. Credo infatti che il protagonista cerchi di nasconderla dietro alla freddezza.
Opinione “gomblotto”: cercano qualcosa secondo me, facendo credere morta la principessa, hanno la scusa. Ma dove l’ho gia visto?
Da non-amante mecha non so se lo consiglierei.