Cominciamo subito con questa recensione che ce n’è di roba da dire. E non solo per quanto riguarda l’episodio in sè. Ho scritto davvero tanto questa settimana…
Davanti a Kasuga si dischiude la porta di casa di Saeki. La madre lo invita ad entrare e, molto gentilmente, lo conduce in camera della figlia. Quest’ultima è immersa nella lettura de “I fiori del male”, in pijama, svaccata sul letto. La madre da fuori le dice che c’è qualcuno che le ha portato i compiti; Saeki, immaginandosi una sua amica, le dice di entrare senza problemi. Non appena vede Kasuga cerca di coprirsi/nascondersi con le coperte del letto. La madre li lascia soli. Profondamente imbarazzato, Kasuga cerca di avviare una conversazione chiedendo a Saeki se il raffreddore stia migliorando. Nessuna risposta. Sempre più impacciato (soprattutto perchè gli vengono in mente le parole di Nakamura) il nostro tipo chiede alla sua ragazza come mai piangesse la sera prima. Nessuna risposta. Comincia quindi a preoccuparsi ci sia qualcosa che non va e si offre di fare qualsiasi cosa possa essere utile a Saeki. Rapidamente questa si scopre dalle coperte e si siede al limite del letto invitando Kasuga a sederle a fianco. Noi stiamo costruendo piano piano una relazione, cosa pensi che questo voglia dire?
Questa domanda spiazza Kasuga che, forse, da quell’invito si aspettava altro. Saeki quindi procede con un’altra domanda, quella a cui mirava dall’inizio: mi stai nascondendo qualcosa? Kasuga scivola nel panico. Cominciano a passargli di fronte agli occhi immagini della tuta rubata, dell’assalto in biblioteca di Nakamura e della tuta sotto i suoi vestiti all’appuntamento. Sembra deciso una volta per tutte a liberarsi di questo peso e avere quindi una relazione aperta, oltre che sincera, con Saeki. Ma non ce la fa e nega abbia qualcosa da nasconderle, tutto bene. Lei conclude la conversazione con un: va bene, mi fido. Kasuga lascia la casa e passando dal punto di vista di Saeki capiamo che quello che la preoccupava non era la questione della tuta (di cui lei non sa nulla), ma piuttosto dello stralcio di conversazione colta precedentemente tra Nakamura e Kasuga. Quando la rossa disse al ragazzo: Saeki vuole scopare con te! Saeki coglie solo un: voglio scopare con te! (fraintendimento più realistico in giapponese, suppongo). Quello che preoccupa la ragazza di Kasuga è che quest’ultimo possa avere un’infatuazione per la sua amica rossa. Oh, Saeki! Se solo sapessi… Piccolo appunto: Saeki ha iniziato a leggere I fiori del male e, trovandolo piuttosto difficile da leggere, si complimenta con Kasuga per i suoi gusti, la sua maturità e robe varie; tutto ciò però fa sentire Kasuga peggio dato che, col segreto che nasconde, il contrasto tra quello che è e quello che Saeki vede lo tortura.
E questo tormento, Kasuga lo confessa a Nakamura. Insomma lei è perfetta, si è fatta un’idea di lui che è solo superficiale e purtroppo è quel Kasuga che le piace. Saeki non immagina quello di cui è stato capace, i pensieri che lo colgono a volte; questo dover vivere “nell’ombra” quella che potrebbe essere una bella relazione (con la sua musa, tra l’altro) lo tormenta. Vorrebbe non aver mai rubato quella tuta. Ovviamente il passato non si può cambiare, quello che può fare è confessare. Colto dal pianto prega in ginocchio Nakamura di farlo per lui, di dirlo lei a Saeki. Dopo una risata quasi interminabile, Nakamura lo apostrofa con un: che sfigato! Ma sorprendentemente accontenta Kasuga. Lo farà. La rossa lo invita a trovarsi dietro la scuola a mezzanotte, e che porti con sè la tuta incriminata.
Si incontrano, entrano nella scuola, vanno alla loro classe, Nakamura sale in cattedra con la tuta tra le mani. Kasuga ha mostrato alcune incertezze nell’introdursi di notte all’interno della scuola, ma poi ha docilmente seguito quel demone dal nome Nakamura. Chiamato alla lavagna, dotato di un gessetto, viene ordinato di scrivere il suo “crimine”. Dovrà scrivere di uno dei suoi lati più nascosti, lasciando in classe la tuta così che la mattina dopo tutti sapranno la verità. Questo non è esattamente quello che Kasuga aveva in mente e infatti finisce per litigare violentemente con Nakamura rifiutandosi di fare quello che lei gli dice. Nakamura non ha mai avuto intenzione di fargliela passare facile… insomma la vita non è tutta fiori e unicorni: certe volte c’è da scodellarsi della sbobba impronunciabile. L’immaturità di Kasuga la fa incazzare e per di più questo step, che per lui risulterà di maturazione, per lei non sarà che di appagamento (come ha sempre sostenuto dall’inizio) nel vederlo sputtanato di fronte al mondo. Kasuga continua a sostenere la sua volontà di essere all’altezza di Saeki e di poter essere considerato una persona normale, come tutti. Quindi cancellare i suoi peccati in modo “silenzioso”. Tutto ciò, come prevedibile, delude Nakamura al punto che, apostrofandolo malamente (sei come tutti gli altri, tutto quello che dici o fai è merda!), lo lascia solo in classe. Nakamura infatti decide di andarsene. Il contratto è rescisso, il tutto sottolineato da lei che re-indossa gli occhiali.
Inizia così la scena finale, una delle tre scene per cui il manga è ricordato.
Kasuga richiama Nakamura e, incazzato come una bestia comincia a scrivere forsennatamente sulla lavagna, firmandosi. La rossa si volta, ma non sembra soddisfatta e gli dice di scrivere di più. Frustrato manda all’aria il cassetto coi gessetti e comincia a riempire, oltre la lavagna, il parquet con le sue confessioni. Scrive fiumi di ideogrammi quando qualcosa gli schizza ma mano di nero: Nakamura gli sta porgendo inchiostro e pennelli. Kasuga inizia ad imbrattare le pareti correndo attorno alla stanza mentre Nakamura danza divertendosi come una matta, e direi anche un po’ eccitata dalla faccenda. Il vandalismo procede con il ribaltamento violento di tutti i banchi e delle sedie andando a formare uno spazio circolare centrale dove Kasuga si mette a disegnare il “fiore del male” rappresentato sulla cover del libro di Baudelaire. Il tutto termina con Nakamura e Kasuga senza fiato distesi, lì al centro, sporchi di inchiostro e gesso ma profondamente soddisfatti. Lì per terra è presente pure la tuta di Saeki. Cala il sipario su uno sguardo d’intesa tra i due ragazzi.
Prima di parlare un po’ di quello che potrebbe essere passato per la cocuzza dei nostri tre ragazzi vorrei fissare il punto su un elemento che non ho mai affrontato prima, e a ragione. Aspettavo questo settimo episodio per due cose: la scena finale e l’opening. Sappiamo tutti che l’ending è piuttosto disturbante e inquietante, ma quanti hanno prestato attenzione all’opening? Cambia ogni tre episodi e anche le decorazioni hanno colori diversi. Per chi ancora non ci fosse arrivato leggendo i testi, ogni opening è incentrata su un personaggio che parla di sè in prima persona. ogni colore assegnatogli è lo stesso con cui è identificato nelle prime tre cover degli albi del manga. Verde per Kasuga (prima OP), rosa per Nakamura (seconda OP) e blu per Saeki (terza OP). Queste tre OP sono utilissime per capire un pochettino meglio la psicologia di questi tre personaggi, alcune cose che s’intuiscono potete già ritrovarle nei miei vecchi articoli. E a mio parere quella di Nakamura è una figata, ma son gusti. Sorpassata la questione opening, vediamo di guardare a quanto è successo nella puntata.
Saeki, tra la scorsa puntata e questa (se possiamo prestare fede alle parole di Nakamura), si mostra simile a Kasuga: soffocata dall’esterno e dalle aspettative degli altri in modo tale da nascondere alcuni suoi desideri o pensieri. Questo però non la porta a intuire la condizione di Kasuga. Convinta egli sia realmente come appare decide di dargli piena fiducia. Kasuga invece arriva al punto di rottura. Ci sono voluti sette episodi, ma alla fine è collassato. I risvolti li vedremo settimana prossima. Quello che è interessante notare è che, nonostante tutto, è lui a richiamare Nakamura. La rossa, infatti, non sta facendo il giochetto “adesso fingo di andarmene, così mi richiama indietro”. E’ una logica che non appartiene al personaggio, Nakamura si è davvero rotta dell’atteggiamento di Kasuga. Quest’ultimo, con rabbia, si accorge che purtroppo Nakamura lo comprende meglio di chiunque altro e che quel legame, che fino ad ora è stato di sudditanza, è un’amicizia distorta. Senza Nakamura, tornare alla normalità sarebbe dura visto che, nonostante la “forma” con cui viene espresso, quello fornitogli dalla ragazza è supporto. La rossa rimane ancora difficile da decifrare e questa ossessione rivolta al sesso ha qualcosa di poco chiaro. Non sembra disprezzarlo in quanto tale (da parte sua credo vi sia solo un profondo disinteresse verso la questione) piuttosto disprezza le persone il cui unico scopo è unirsi nel sesso. Odiare, amare, mentire tutte azioni in funzione del mero contatto fisico, senza mai scoprirsi veramente verso gli altri e nascondere quello che ognuno di noi è veramente: uno stronzo maniaco pervertito.
Avevo detto che non avrei più parlato dell’animazione ma, domanda: a voi non sembra che stia migliorando ad ogni episodio? A testimonianza di ciò porto la scena finale. Dio mio cosa non è quella scena! Azzeccata poi la scelta di non fare l’ending in schermo nero ma approfittare di quel tempo per proseguire con la narrazione.
Siamo a metà stagione e si prospetta il problema del finale. Per porsi il problema di come (più precisamente a che punto della narrazione) si concluderà questa serie bisogna prima chiedersi: ci sarà una seconda serie? In caso affermativo ci possiamo verosimilmente aspettare un cliffhanger finale, in caso negativo ci sono due uniche soluzioni:
1. stravolgimento della trama per rendere “conclusiva” la serie.
2. interruzione in un punto che possa risultare come un finale realistico.
Prego dio che ci sia una seconda serie, soprattutto perchè basterebbe una seconda serie da 13 per concludere la storia visto che il manga si sta dirigendo verso la fine. Entrambe le scelte che prevedo in caso questa sia l’unica serie sarebbero insoddisfacenti, soprattutto perchè taglierebbero fuori le altre due scene clou a cui mi riferivo. Infatti ho una mezza idea di quale sarà il punto finale di questa stagione, se ho fatto i conti bene, e non sarebbe niente di speciale.
Vi reinvio alla settimana prossima, che intitolo già: Conseguenze.
Stay tuned!
Tabrith 21 Maggio 2013 il 21:01
Scusa ma da cosa lo deduci che il manga si avvicina alla fine?
-cut-
Scusa se ti ho occupato il post con un commento sul manga, ma mi piacerebbe molto parlare con qualcuno di quella che reputo una delle mie serie preferite XD
Kirisuto 21 Maggio 2013 il 21:47
Scusami tu se preferisco tagliare lo spoiler, ma volevo risponderti sena che poi qualcuno si lamentasse del tuo commento. ^^
E’ stato lo stesso autore a rilasciare scritto da qualche parte (puoi trovare qualche articolo in inglese in giro) che il manga si avvia verso la sua fase finale. Roba da poco, ipotizzo un solo arc breve.
Tuttal pi� che la Planet lo ha comprato e dovrebbe serializzarlo da Novembre.
Cmq per 4 chiacchiere vieni pure sul forum. ;]