Finalmente è uscito anche Aku no Hana e l’episodio di questa settimana me lo sono gustato proprio a dovere. Visto il cambio di programmazione credo dovrò spostare la recensione al Lunedì d’ora in poi.
Ci eravamo lasciati con Kasuga e Saeki che s’avviavano verso il loro appuntamento e l’episodio numero cinque si focalizza tutto su questo evento. Che avrà il suo bel peso, signori.
I due passeggiano tranquillamente per la città, ma Kasuga è ancora assorto dalle parole di Nakamura: “Demolirò le mura da cui sei circondato.” Di sicuro ha in mente qualcosa, ma cosa? Preoccupazioni a parte sta andando tutto bene fino a che il nostro protagonista non s’accorge che la rossa li sta seguendo e tenendo d’occhio. E qui la paranoia sale. Maledizione, che fare? Saeki dal canto suo propone di andare in questa libreria dove Kasuga si rifornisce di libri. Arrivatici Kasuga si rinfranca un po’ e comincia a parlare di libri su libri facendo notare a Saeki come questa sia la sua più grande passione in assoluto. Alla domanda su quale sia il suo titolo preferito Kasuga, senza doverci pensare, estrae da uno scaffale una copia de I fiori del male. Un libro che gli ha aperto gli occhi e l’ha cambiato mostrandogli come, a suo dire, prima di leggerlo fosse un idiota. Saeki rimane impressionata dal “potere” della lettura e in particolare di questo libro. Kasuga, in un gesto di cavalleria, compra il libro e glielo regala.
Nel periodo che permangono nella libreria, Kasuga viene approcciato a distanza da Nakamura che gli fa segno di raggiungerlo. Impaurito di qullo che potrebbe succedere se non lo facesse, decide di lasciar in libreria Saeki per un paio di minuti e vedere cosa cadmio vuole la rossa. E qui partono domande simil-softcore da parte di Nakamura che chiede al poveretto come ci si sente ad uscire con una ragazza mentre si hanno addosso i suoi vestiti, sapendo che erano aderenti al suo corpo, sapendo che i sono impregnati del suo sudore e profumo, sapendo che infine, ora, sono a contatto diretto con il suo di corpo. Il batticuore di Kasuga (dovuto alla scomoda situazione in cui si trova?) viene frainteso da Nakamura. Frainteso? O forse Kasuga è proprio il pervertito che Nakamura s’immagina? Sta di fatto che i due si lasciano non prima che la ragazza gli abbia detto di baciare Saeki. “Sappiamo tutti e due che sei un pervertito che vuol baciare una ragazza indossando i suoi vestiti usati, quindi fallo. O te ne pentirai.” Più o meno così si conclude il loro incontro flash alle spalle di Saeki.
Kasuga si ricongiunge a Saeki e camminano un altro po’ fino ad arrivare ad un parchetto, dove si siedono su una panchina. Sono lì, seduti, in silenzio ed entrambi aspettano. E’ la classica situazione in cui sanno tutti e due cosa dovrebbe succedere in quel momento, cosa prevede il copione, ma in cui uno aspetta l’altro per fare il primo passo. A rompere il silenzio è Saeki: deve andare a casa che si sta facendo tardi. “Oh… capisco…” Kasuga è molto concentrato sulla bocca di Saeki al momento e sembra tenderci. Nakamura, intanto, da dietro un albero guarda con approvazione e divertimento. Se non che cambia idea di scatto mettendo a urlare “No! Io non sono un pervertito!” Lasciando un basita Saeki, giusto un po’, e deludendo in pieno Nakamura, la quale si fa serissima e da dietro il suo albero già medita vendetta. A questo punto Kasuga propone a Saeki: “Ti va di uscire con me (metterti assieme a me), in modo puramente platonico?” La risposta, totalmente inaspettata, è: “Sì, se ti va bene una persona come me“. Una modestia virginale. Kasuga non crede alle sue orecchie ed ascende verso il settimo cielo a velocità Mach 3. Il tutto viene rovinato da un’improvvisa secchiata d’acqua che Nakamura versa sulla testa di Kasuga infradiciandolo dalla testa ai piedi (dandosela poi a gambe). Atmosfera rovinata, spenti gli ardenti spiriti, metaforicamente preso a bastonate. Sembra depresso Kasuga fino a che non s’accorge che tramite l’acqua sta cominciando a vedersi la tuta di Saeki, in trasparenza, sotto la camicia. A questo punto dà di matto e se fugge da Saeki urlandole in primis “Non mi guardare!” e in secundis “Ci vediamo a scuola domani!” Saeki è spiazzata e viene piantata in asso nel parchetto.
Kasuga va alla ricerca di Nakamura mandandola, coi suoi pensieri, a ‘fanculo. Ecco che la trova. E’ stato crudele da parte sua, dice Kasuga, non avrebbe dovuto farlo. Ma Nakamura lo considera un traditore e, apertamente, gli dice: “Le confessioni (d’amore s’intende) tienile per quando sarai vecchio!” Per la serie: non mi interessa nulla di quello che provi per lei, a me interessano solo le pulsioni più basse e fisiche che una persona può provare nei confronti di un’altra. Pulsioni che per di più è meglio assecondare in giovinezza. A questo punto il ragazzo si ribella dicendo che non era mai stato nelle sue intenzioni baciare Saeki, che da parte sua c’è sempre e solo stata voglia di portare avanti una relazione platonica. Nakamura ribatte, portando avanti l’idea che lui sia un pervertito vero e proprio. Kasuga s’oppone ancora. “Molto bene” dice la rossa “vuol dire che ti aiuterò dalle retrovie nella tua relazione. Finchè tu vorrai. E per di più non dirò a nessuno la faccenda della tuta.” Davvero? Figata! “A patto che Saeki non abbia visto (la tuta sotto gli abiti bagnati di Kasuga, s’intente)” Well… fuck! Questo è il dubbio che pervade Kasuga e di cui non potrà aver risposta fino al giorno dopo. E quanto dirà Saeki segnerà il suo destino: o in modo positivo o in modo negativo… Che disastro!
Ci sono un paio di questioni da analizzare, ma prima facciamo un paio di conti brevi. Controllando il manga, in 4 episodi si son coperti 6 capitoli (ossia il primo volume). Se il passo di un capitolo e mezzo ad episodio rimarrà inalterato, a fine serie ci troveremo a quota 20° capitolo circa. Rimarrà da vedere se vogliono impostare un finale che chiuda un ciclo (in tal caso rallenteranno per terminare attorno al 18° capitolo) o se opteranno per un finale in un punto anonimo, ma che lascia aperto alla possibilità di una seconda serie (20° capitolo oppure oltre). Non voglio spoilerare, ma mi pare altamente improbabile si giunga al 26° capitolo, o addirittura al time-skip.
Ma torniamo a noi: in quest’episodio si affaccia una questione che sarà più importante da qui in poi, ossia il contrasto fisico-platonico. Kasuga, credo sotto l’influenza baudelairiana, è arrivato a quest’idea che tutto ciò che è fisicità, contatto e passione nuda e cruda sia qualcosa di negativo e da abbandonare in quanto specchio dei più bassi istinti dell’animo e quindi sintomo di perversione. Tutto ciò porta ad un’idealizzazione troppo estrema di quello che è il rapporto con l’altro sesso, relegandolo al ruolo di pura compagnia intellettuale da cui il piacere in per sè è conseguibile anche solo tramite il farsi compagnia dialogando, parlando senza doversi buttare nel “becero” contatto fisico. Questa convinzione prima poco visibile in Kasuga si consolida fortemente con le “angherie” perpetrategli da Nakamura il giorno dell’appuntamento. Un gesto semplice, come può essere un bacio al primo appuntamento, viene rifiutato con violenza e vissuto come la più turpe delle azioni. Saeki è ancora personaggio di sfondo, solo col prossimo episodio diverrà la terza protagonista interagendo coi due. Esatto, Saeki e Nakamura entreranno in contatto. Come? Vedrete.
Per quanto riguarda la rossa non c’è molto da dire. Per ora sembra che voglia “allevarsi” un maniaco con lo scopo di godersi i risvolti che avranno le sue azioni perverse man mano di scala sempre più grave. Puro piacere? Forse c’è dell’altro, ma salterà fuori più avanti. Sta di fatto che in questo episodio, e anche nei prossimi, Nakamura ha intenzione di manipolare la coppia. Manipolarla per portarla dove? Eh vedrete, ma già con quest’episodio si capisce che l’indirizzo generale è far prendere coscienza a Kasuga del suo lato perverso tramite azioni perverse verso Saeki, che la renderanno cosciente del lato perverso di Kasuga, liberando da dietro la facciata di santarellina il lato profondamente perverso di Saeki stessa. La frase è scritta volontariamente in questo modo, non pensiate che sia diventato scemo. Quindi preparatevi a turpitudini, sesso e a tante altre cose fino a che la serie non finirà.
Io qui vi saluto, vi lascio a Shingeki e ci risentiamo domenica prossima con Oreimo!
Stay tuned!