Gary Whitta, uno sceneggiatore che ha lavorato al lungometraggio dal vivo di Akira, ha espresso il suo punto di vista sul progetto nel corso di un’intervista rilasciata al sito web Collider. Gary Whitta ha lavorato ad Akira per circa sei mesi, quando il regista in carica era Ruairi Robinson, nel 2008. Successivamente Robinson è stato rimpiazzato da Albert Hughes, che a sua volta ha dovuto cedere l’incarico a Jaume Collet-Serra. Lo sceneggiatore ha detto che si stava lavorando al film per farlo uscire con un rating inferiore a R, che implicherebbe la possibilità per i minori di diciassette anni di andare a vederlo anche non accompagnati da un adulto, il che ha fatto storcere il naso a qualcuno. Inoltre, allo stesso tempo, sempre stando alle parole di Whitta, si stava cercando di bilanciare i desideri dei fan con le necessità di gusto ed estetica più spiccatamente occidentali.
Lo sceneggiatore ha dichiarato che, fin dall’inizio della produzione, si era cercato di capire come risolvere il problema della occidentalizzazione del lungometraggio. Una delle voci che più frequentemente circolava tra i fan riguardava l’impossibilità da parte di una produzione occidentale del valore di 100 milioni di dollari di scritturare un cast interamente giapponese, e la conseguente necessità di occidentalizzare il film stesso, fino a farlo diventare una caricatura di se stesso. Gary Whitta aveva cercato di bilanciare le necessità dei fan e della produzione, concentrandosi sulla realizzazione del set del film, New Tokyo. Nella sceneggiatura scritta da Whitta, infatti, l’America aveva venduto l’isola di Manhattan al Giappone che aveva fondato la città di New Tokyo proprio su quell’isola.
Nel suo progetto, l’America aveva appena affrontato una crisi economica di proporzioni notevoli e, in un momento di disperazione, aveva venduto Manhattan ai Giapponesi che, di contro, erano diventati una potenza economica straordinaria e stavano facendo i conti un problema di sovrappopolazione del paese. Per risolverlo, avevano comprato l’isola di Manhattan, facendola diventare la quinta isola dell’arcipelago giapponese, e trasferendo a Neo Tokyo, fondata sull’isola, parte della popolazione giapponese stessa. Nella città, successivamente, si sarebbero formati alcuni piccoli quartieri americanizzati, abitati da reduci americani rimasti a Neo Tokyo in seguito alla colonizzazione giapponese. Lo sceneggiatore credeva che fosse una buona idea per la creazione di una società che fosse in equilibrio tra oriente e occidente, non completamente giapponese, ma non completamente occidentalizzata. In ogni modo, questa versione di Akira proposta da Whitta probabilmente non potrà mai essere apprezzata o criticata dai fan in quanto esiste la possibilità concreta che non venga mai realizzata.
La produzione del film di Akira è stata interrotta dopo che l’attore Garrett Hedlund (TRON: Legacy) è stato scritturato per il ruolo di Kaneda. In aggiunta, si era parlato di altri attori del calibro di Gary Oldman e Helena Bonham Carter come membri del cast. Il blog Heat Vision di proprietà del giornale The Hollywood Reporter nel 2012 ha fatto sapere che la produzione del lungometraggio di Akira era stata interrotta a causa di problemi legati al budget e al cast. Stando a quanto dichiarato da alcuni membri dello staff di produzione, questi problemi potrebbero non essere risolvibili e potrebbero portare al definitivo annullamento del progetto. In seguito a quest’ultimo annuncio, non sono state date ulteriori notizie e il regista Collet-Serra ha firmato un contratto per girare il film Non-Stop della Dark Castle Productions che dovrebbe uscire quest’anno.
[ Fonte | ANN ]
[ Fonte | Wikipedia ]
ortarius 31 Maggio 2013 il 18:53
e dopo il fallimento (o forse no) del progetto di toro per le montagne della follia, svanisce anche akira. per� le schifezze al cinema continuano a uscire. complimenti complimenti