Nessuno esce vivo dalla vita. (Joker)
Era il 1989 quando questa frase fu pronunciata sul grande schermo da Jack Nicholson nei panni del Joker; la frase, in apparenza banale, ricorda allo spettatore che c’è una fine a cui tutti vanno in contro.
Ho scelto queste parole perché oggi (riferendomi al momento in cui sto scrivendo, ma probabilmente sarebbe meglio dire “ieri” per voi che leggete), alla rispettabile età di 89 anni, si è spento Jerry Robinson, il creatore del “Joker”(apparso per la prima volta nel 1940).
Il disegnatore del New Jersey (Trenton), nato il 1º gennaio 1922, iniziò il suo lavoro con l’ideatore di Batman (Bob Kane) quando era ancora un ragazzo, tanto che ne divenne il primo allievo, lavorando sulle storie del cavaliere di Gotham per lungo tempo. Il suo nome è noto ai più soprattutto per aver ideato l’antagonista per eccellenza di Batman: Joker; il villain che più di tutti è entrato nell’immaginario collettivo come il vero Villain, quello che più di tutti ha saputo accattivarsi il pubblico di generazioni di lettori.
Non siamo qui però per parlare di Joker, ma per ricordare un grande uomo che con il suo lavoro e la sua immaginazione ha saputo trasportare, negli anni, noi lettori, che di immaginazione ne abbiamo, in un mondo pieno di personaggi fuori dal comune, ma che, grazie al suo lavoro e al lavoro di quelli come lui, ci sono sembrati più vicini a noi di tante altre persone che invece esistono davvero.
Nella sua vita ha dato tanto al mondo del fumetto, tanto che il suo impegno e i suoi innumerevoli lavori gli hanno concesso l’ingresso nella Hall of Fame dei fumetti nel 2004 ( parlo di: Will Eisner Award Hall of Fame). Nonostante le infinite diatribe con Kane e Bill Finger legate alla paternità di Joker, non ha mai distolto l’attenzione dal suo vero obiettivo, cioè quello di fare fumetti, continuando a lavorare sulle Storie di Batman, collaborando alla creazione di altri personaggi fondamentali delle vicende dell’eroe Dc, quali il maggiordomo Alfred Pennyworth, Two Face e il giovane Robin.
Fu anche una pedina fondamentale a nella lotta di Siegel e Shuster contro la Dc per avere i diritti del “loro” Superman, battaglia nella quale si schierò dalla parte dei disegnatori, combattendo con loro per una giusta causa. (quasi si fosse trasformato in uno degli eroi che aveva sempre disegnato)
Una cosa che mi ha colpito (per cui ringrazio wikipedia) è che nel 1999 Robinson creò un manga, Astra, con l’aiuto di due mangaka Shojin Tanaka e Ken-ichi Oishi.
In un mondo in cui le grandi case editrici di fumetti pensano più al profitto che al vero scopo del fumetto, frullando ogni cosa possibile per creare delle storie che vendano (anche se spesso sono storie senz’anima), se ne va in silenziosamente un grande artista di un’altra epoca, un’epoca in cui veniva prima la sostanza e poi il resto.
Forse in questo momento nell’umidità e nel buio dell’Arkham Asylum (il manicomio criminale di Gotham City), una lacrima sta lentamente scendendo su un pallido trucco da clown, lasciando una scia di ricordi lunghi 71 anni; fermandosi però sulle labbra, che al contatto con la lacrima torneranno a ridisegnare un sorriso sul volto dell’uomo. Perché in fin dei conti lui è il Joker, e non è compito suo quello di essere triste perché è stato disegnato col sorriso sul volto!
Riposa in pace Jerry.
[youtube DNtlds8wf3g]
[ Fonte | Ign comics ]
[ Fonte | Wikipedia ]
[ Fonte | Dc Comics ]
Red Falcon 9 Dicembre 2011 il 13:53
Grazie Jerry Robinson per aver permesso a noi tutti di sognare
un mondo immaginario ove i confini fra la luce e l’oscurit� sono sempre rimasti magistralmente sbiaditi, rendendolo cos� simile al mondo reale
dando vita ad un personaggio cos� ambiguo e geniale
che la follia, o il genio, presente in tutti noi ha di certo saputo apprezzare.
R.I.P.
Principe Oscuro 9 Dicembre 2011 il 14:50
Non avrei saputo dire di meglio!
Riposa in pace Jerry .